Ad avvantaggiarsi del
divorzio potrebbe essere
l’UDC
I Verdi si separano dal
Guastafeste
Quattro anni fa
il Guastafeste aveva
proposto alla Sinistra,
alla Lega dei ticinesi e
ai Verdi di fare una
grossa coalizione (cioè
una lista unica) per
l’elezione del Municipio
, con l’obiettivo di non
disperdere voti e di
conquistare tre seggi (
su 7). La Sinistra
preferì però andar sola,
mentre che la Lega
scelse di sparire dalla
scena per mancanza di
candidati . Solo i Verdi
– che in passato avevano
sempre congiunto la
lista con la Sinistra -
accettarono la proposta.
La conseguenza fu che
la lista unica
denominata “Il
Guastafeste con i Verdi”
conquistò un
seggio in Municipio,
sottraendolo all’UDC,
che fino a quel momento
ne aveva due.
In Municipio fu eletto
il sottoscritto, ma poi,
come noto, esercitai il
mio diritto di opzione
scegliendo di rimanere
in Consiglio comunale, e
così in Municipio al mio
posto entrò il
rappresentante dei Verdi
, Tazio Fornera, il
quale un paio d’anni
dopo si trasferì per
lavoro oltre Gottardo
lasciando il posto a
Pietro Vanetti. Grazie
all’alleanza con il
Guastafeste, dunque, un
Verde entrò - per la
prima volta in Ticino -
nel Municipio di un
Comune medio-grosso. In
segno di “gratitudine” i
Verdi ci hanno
comunicato verbalmente
che alle prossime
elezioni comunali non
faranno più una lista
unica con noi ma semmai
con la Sinistra : un
ritorno all’ovile,
insomma…
Quali conseguenze avrà
questo “divorzio” ?
Semplice : qualora il
Guastafeste non
riuscisse a confermare
il proprio seggio, con
grande probabilità
questo tornerebbe
all’UDC. In tal caso
l’alleanza rossoverde
che si profila
premierebbe
paradossalmente proprio
quel partito i cui
dirigenti locali furono
fra i principali
protagonisti delle
gigantesche discariche
abusive scoperte e
denunciate nel 1998 dal
Guastafeste e
successivamente fatte
rimuovere dal Cantone.
Va ricordato che nel
2000 la lista del
Guastafeste da sola
aveva ottenuto 185 voti
per il Municipio (pari
al 7,9 %) , mentre che
nel 2004 – con i Verdi –
ne ottenne 233 (10,2 %).
Quindi l’apporto
elettorale dei Verdi fu
minimo, ma si rivelò
ugualmente decisivo,
perché il seggio in
Municipio fu conquistato
con un margine di una
decina di voti.
Ma perché i
Verdi ci hanno lasciati
? Ufficialmente ci è
stato detto che il
motivo è dovuto al fatto
che il nostro movimento
non ha un programma. Ma
questa spiegazione ci
convince poco, perché
anche quattro anni fa
non l’avevamo, e allora
nessuno ebbe qualcosa da
ridire. Visto che la
decisione è stata presa
a livello regionale a
una riunione cui erano
presenti solo due verdi
losonesi, forse siamo
stati sacrificati
sull’altare di qualche
accordo regionale o
cantonale con la
Sinistra, il cui
presidente cantonale
siede nel Consiglio
comunale di Losone.
La decisione
dei Verdi,
indipendentemente dalle
possibili conseguenze a
livello elettorale, ci
rattrista perché
non tien conto di quanto
da noi fatto a favore
dell’ambiente e dei
Verdi stessi. A livello
cantonale siamo stati
fra i copromotori del
referendum contro il gas
della Metanord, abbiamo
sostenuto l’iniziativa
“28 inceneritori
bastano” e pure il
referendum contro la
Variante ’95. A livello
comunale, invece, fin
dal nostro ingresso in
Consiglio comunale, nel
1996, ci siamo
distinti sia con la
lunga ed estenuante
battaglia contro le
discariche abusive e sia
con una serie di
proposte costruttive (in
parte realizzate e in
parte allo studio),
come ad esempio la
realizzazione di una
centrale termica a legna
con teleriscaldamento,
la creazione di zone a
velocità 30, la
valorizzazione degli
argini del fiume e del
Meriggio, l’acquisto di
auto elettriche per il
Comune , gli incentivi
finanziari per
l’acquisto di apparecchi
elettrici da
giardinaggio e di
benzina alchilata, il
servizio di trasporto
interno con un minibus ,
la tassa sul sacco
eccetera. Ma si vede che
per i dirigenti dei
Verdi più che i fatti
contano i programmi :
speriamo che gli
elettori ambientalisti
di Losone sappiano
essere più riconoscenti….
Giorgio Ghiringhelli,
coordinatore del
Guastafeste
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