Interrogazione
Ambiente ed
ecologia a
Losone : ovvero
quando le buone
idee alla lunga
si impongono e
fanno brillare
di luce riflessa
chi spesso e
volentieri
inizialmente le
aveva
osteggiate…
Egregio signor
sindaco,
gentile
municipale,
egregi
municipali,
in questi ultimi
tempi sembra che
il Municipio
losonese abbia
riscoperto una
vocazione
ecologica ed
ambientale che
fino alla
passata
legislatura gli
faceva assai
difetto, se si
pensa ad esempio
all’atteggiamento
ostile
dimostrato nei
confronti del
sottoscritto
quando
denunciavo ogni
sorta di
intrallazzi
legati a
gigantesche
discariche
abusive sui
terreni del
Patriziato
situati su falde
di acqua
pregiata ; o se
si pensa
all’iniziativa
popolare “Meno
rumori e più
qualità di vita
a Losone” che
avevo dovuto
lanciare nel
2003 per ridurre
gli orari in cui
è possibile
utilizzare
apparecchi a
motore rumorosi
dopo che gli
stessi orari
erano stati
sciaguratamente
ampliati dal CC
su proposta del
Municipio; o se
si pensa che
talune delle
iniziative oggi
sventolate come
fiore
all’occhiello
del Municipio
(come emerso ad
esempio nel
corso della
serata pubblica
in
collaborazione
con
l’associazione
Agenda 21
svoltasi negli
scorsi giorni)
erano state
osteggiate dallo
stesso Municipio
quando a
proporle era il
sottoscritto.
Sarà solo una
coincidenza, ma
il cambiamento
di mentalità ha
coinciso con
l’ingresso in
Municipio di un
rappresentante
del gruppo “Il
Guastafeste con
i Verdi”…
Come spesso
accade, le idee
buone alla lunga
si impongono e
con un più di
lungimiranza ,
di
intraprendenza e
di spirito
costruttivo si
sarebbero potute
evitare perdite
di tempo e in
qualche caso di
denaro ( nel
caso ad
esempio della
tassa sul sacco
proposta con un
rapporto di
minoranza già
nel 1998 da
Silvano Giugni,
, da André
Candolfi e dal
sottoscritto,
e nel caso della
prevista
centrale termica
a legna con
teleriscaldamento,
come spiegherò
più in avanti).
Ovviamente
questo
cambiamento di
rotta non può
che far piacere
e v’è da sperare
che si continui
così e
soprattutto che
si coinvolga
maggiormente
anche la
popolazione in
certe decisioni
che la toccano
direttamente,
come ad esempio
per quel che
riguarda la
creazione di una
“zona 30” nel
quartiere delle
Campagne e in
altri quartieri
(vedi post
scriptum).
L’occasione
sembra dunque
propizia per
fare il punto
alla situazione
a talune di
queste
iniziative già
in vigore o
ancora allo
studio.
Colonnine di
ricarica per
veicoli
elettrici
Nell’ottobre del
2001 il CC aveva
approvato una
mia mozione che
proponeva di
realizzare dei
posteggi dotati
di colonnine di
ricarica per i
veicoli
elettrici. Le
due colonnine
sono entrate in
funzione
dall’agosto del
2002 in Via dei
Pioppi e in Via
Municipio.
Domanda :
Vi sono dati
statistici (ad
es. il consumo
di elettricità)
sull’utilizzazione
di queste due
colonnine o sul
numero di
veicoli
elettrici a
quattro ruote
esistenti a
Losone ?
Acquisto di
veicoli
elettrici per il
Comune
Nel 2002 il
Municipio aveva
licenziato un
messaggio con
richiesta di
credito di
155'000 franchi
per l’acquisto
di quattro
veicoli (uno per
la squadra
comunale, uno
per il custode
delle scuole e
due per la
polizia). Il
sottoscritto
presentò un
rapporto di
minoranza con il
quale si
caldeggiava
l’acquisto di
due veicoli
elettrici per il
custode e per le
scuole e di due
veicoli ibridi
(benzina-elettricità)
per la polizia ,
per un costo
totale di circa
95'000 franchi (
grazie ai
sussidi
cantonali che
venivano
concessi in
quegli anni).
La proposta fu
preavvisata
negativamente
dal Municipio e
venne bocciata
dal CC ma a
seguito di quel
dibattito il
Municipio decise
di acquistare un
veicolo
elettrico per il
custode delle
scuole.
Domande :
1)
Di quanti
veicoli
elettrici
dispone
attualmente il
Comune e per
quali servizi ?
2)
Qual è il
giudizio del
Municipio su
questi veicoli
(rapporto
prestazioni-costi)
?
3)
Il
Municipio
intende
potenziare in
futuro il
parco-veicoli a
motore elettrico
o ibrido ?
Incentivi per
benzina
alchilata e
apparecchi
elettrici per il
giardinaggio
L’11 gennaio
2006 ,
malgrado il
preavviso
sfavorevole del
Municipio e il
rapporto
contrario della
maggioranza
della
Commissione
dell’ambiente,
il CC aveva
approvato per il
rotto della
cuffia due
mozioni del
sottoscritto
miranti a
introdurre
incentivi
ecologici per
l’acquisto di
benzina
alchilata per
gli apparecchi
da giardinaggio
e per l’acquisto
di apparecchi da
giardinaggio con
motori
elettrici. Il
relativo
regolamento è
entrato in
vigore nel
novembre dello
scorso anno.
Domande:
1)
Quante
richieste di
sussidio per la
benzina e per
gli apparecchi
sono state
presentate, e
con che costo
complessivo a
carico del
Comune ( fra
sussidi e
campagne
informative)?
2)
Quante
richieste di
sussidio per
l’acquisto di
bici elettriche
(proposta del
PPD) sono state
accolte dal 2005
a oggi, e con
che costo
complessivo a
carico del
Comune (fra
sussidi e
campagne
informative)?
3)
Come
giudica il
Municipio questi
risultati ?
4)
Il
Municipio
intende proporre
dei correttivi ?
Valorizzazione
del Meriggio
Il 16 gennaio
2006 il CC
esaminò una mia
mozione del 27
aprile 2004 con
la quale si
proponeva di
riscattare il
Meriggio e
successivamente
di valorizzare
quest’area
pregiata. Il
Municipio era
contrario a
questa proposta
e contraria era
pure la
Commissione
dell’ambiente
( che nel
suo rapporto
ribadì comunque
la necessità
“di trovare
quanto prima
soluzioni
praticabili per
una gestione
ottimale della
zona”) . E
malgrado ciò in
CC la mozione
venne bocciata
con un sol voto
di differenza !
Poi, nella
seduta del 27
novembre 2006,
il CC
respinse
totalmente un
messaggio del
Municipio
che, per
concretizzare
un’altra mia
mozione ,
proponeva
di concedere un
credito
suppletorio di
90'000 franchi –
in aggiunta a
quello di 50'000
franchi già
votato dal CC
nell’ottobre del
2004 – per
allestire un
concorso di
progetto per la
valorizzazione
in chiave
naturalistica e
ambientale degli
argini della
Maggia e del
Meriggio, oppure
in alternativa
di destinare la
somma di 50'000
franchi già
votata nel 2004
alla creazione
di un gruppo di
lavoro per
l’elaborazione
di uno studio
atto a
valorizzare la
zona. Morale
della favola :
la zona che
dovrebbe essere
il fiore
all’occhiello
del nostro
Comune continua
ad essere
praticamente
abbandonata,
senza servizi
decenti , senza
una buvette (dal
2002 !) e senza
alcun controllo.
Mi ha fatto
piacere
constatare che
nel corso della
serata pubblica
organizzata
negli scorsi
giorni in
collaborazione
con
l’associazione
Agenda 21 sul
tema del
rispetto
dell’ambiente e
dello sviluppo
sostenibile una
delle richieste
più gettonate
sia stata
proprio quella
del
miglioramento
dei servizi (in
particolare
servizi igienici
e buvette) nella
zona del
Meriggio.
Analoghe
richieste erano
già state
avanzate in
occasione di un
workshop
organizzato nel
2002 dagli
esperti
dell’Istituto di
Management
turistico di
Bellinzona
(IMAT)
incaricati dal
movimento del
Guastafeste di
eseguire uno
studio per un
Modello di
sviluppo del
turismo a
Losone. Forse le
autorità
comunali
dovrebbero
ascoltare più
frequentemente
la voce del
popolo…senza
attendere che
vengano lanciate
raccolte di
firme per
attivarsi…
Domande :
1)
Cosa
intende fare il
Municipio per
valorizzare in
tempi brevi
l’area del
Meriggio,
eventualmente
seguendo i
suggerimenti
degli esperti
dell’IMAT
riportati a pag.
77 del Modello
di sviluppo del
turismo di
Losone ?
2)
Il
Municipio
intende
intavolare con
urgenza
trattative serie
con il
Patriziato per
sondare
l’eventuale
disponibilità
dello stesso a
cedere
quest’area al
Comune o a
metterla a
disposizione in
diritto di
superficie ?
Servizio interno
gratuito di
trasporto
Nei primi mesi
del 2008
dovrebbe entrare
in servizio a
titolo
sperimentale il
nuovo servizio
interno gratuito
di bus proposto
con una mozione
del 19 maggio
2003 (!) dal
sottoscritto
dopo che il
Municipio,
preso atto di
uno studio che
definiva
“opportuno e
fattibile”
il progetto,
aveva
comunicato di
non voler dar
seguito a tale
progetto a causa
dei costi
“non
proporzionali al
servizio
effettivamente
reso”.
Ma, grazie alla
mozione ,
sostenuta per
finire dallo
stesso
Municipioe
approvata dal CC
nel maggio del
2006,
l’esperimento
che sta per
iniziare.
Domanda :
Nel suo rapporto
con il quale
invitava ad
approvare la
mozione, la
Commissione
della gestione
invitò il
Municipio a
scrivere a tutte
le ditte di
Losone per
chiedere
eventuali
contributi atti
a garantire un
servizio
gratuito senza
pesare troppo
sulle finanze
comunali. Ciò è
stato fatto ? E
se no, perché ?
E se sì, con
quale esito ?
Centrale termica
a legna con
teleriscaldamento
per stabili
comunali e
privati
Nella seduta del
2 dicembre 2002
il CC di Losone
approvò una mia
mozione
presentata già
il 23 dicembre
del 2000 (!) con
la quale si
chiedeva di
eseguire uno
studio di
fattibilità per
la realizzazione
di una centrale
termica a legna
per il
riscaldamento
degli stabili
comunali. Lo
studio venne
consegnato nel
novembre del
2003 : esso
giungeva alla
conclusione che
una simile
centrale fosse
non solo
fattibile ma
anche
auspicabile, e
ne proponeva
l’ubicazione in
Via Cesura, cioè
a metà strada
fra i vari
edifici
comunali. Ma poi
lo studio finì
in un cassetto.
Per far uscire
questo studio
dal cassetto, il
31 dicembre 2005
presentai una
mozione con la
quale chiedevo
che nel nostro
Comune venisse
realizzato un
impianto di
teleriscaldamento
a legna “per
il riscaldamento
degli stabili
comunali ed
eventualmente di
altri stabili
pubblici e
privati”.
Nella mozione
sottolineavo
l’urgenza di
procedere alla
realizzazione,
sia per poter
usufruire dei
sussidi concessi
dal Cantone ,
sia per
fronteggiare gli
effetti negativi
del
caro-petrolio e
sia in vista
delle
ristrutturazioni
del vecchio
asilo e poi
anche del
palazzo
comunale. La
mozione era
formulata in un
modo da dare al
Municipio e al
CC la più totale
libertà per
quanto
riguardava la
scelta
dell’ubicazione.
Malgrado ciò
il Municipio,
già tre mesi
dopo, espresse
un preavviso
negativo alla
proposta della
mozione,
adducendo come
motivo di essere
in attesa di uno
studio sulla
pianificazione
energetica del
Comune
(commissionato
dopo la
presentazione
della mozione…)
la cui consegna
era prevista
entro 4-5 mesi e
adducendo tutta
una serie di
ragioni che –
lette a un anno
e mezzo anni di
distanza –
appaiono
chiaramente
pretestuose.
Anche la
Commissione
dell’ambiente,
pur lodando le
motivazioni
politiche ed
ecologiche della
mozione,
propose di non
approvarla
ritenendola
prematura.
La mozione
venne cosi
bocciata dal CC
il 12 marzo del
2007 (il
giorno dopo la
votazione
popolare che
affossò la tassa
sul peso dei
rifiuti, tanto
per inquadrare
il clima
politico del
momento…) . E
già nel
settembre
scorso, cioè
solo 5 mesi dopo
la bocciatura
della mozione
(!) , il
Municipio
annunciò
pubblicamente
la sua
intenzione di
proporre la
costruzione di
una centrale
termica con
teleriscaldamento
per il
riscaldamento di
edifici pubblici
e privati
(esattamente ciò
che proponeva la
mozione…) in
zona Saleggi .
Ma allora la
mozione non era
poi così
prematura come
si era detto,
bensì semmai
lungimirante …!
Anche se essa
fosse stata
approvata nel
marzo del 2007
nulla avrebbe
impedito al
Municipio di
prendersi tutto
il tempo
necessario prima
di presentare
una richiesta di
credito per la
sua
realizzazione,
visto che a
volte possono
passare degli
anni tra
l’approvazione
di una mozione e
la sua
concretizzazione.
Se alla mozione
presentata nel
dicembre del
2005 fosse stata
dedicata la
necessaria
attenzione e
urgenza,
probabilmente si
sarebbe potuto
stabilire già
verso fine 2006/
inizio 2007 che
l’ubicazione
più idonea per
la futura
centrale termica
sarebbe stata in
zona Saleggi e
ciò avrebbe
evitato di
sistemare la
scorsa estate le
strade in zona
Saleggi (con una
spesa di circa
3'500'000
franchi) senza
posare i
tubi che
collegheranno la
prevista futura
centrale termica
agli edifici che
saranno
riscaldati dalla
stessa.
Domande :
1)
Ritiene
il Municipio che
se la mia
mozione del 31
dicembre 2005
fosse stata
esaminata con
spirito più
costruttivo e
con la dovuta
urgenza, sarebbe
stato possibile
anticipare di
alcuni mesi
rispetto a
quanto avvenuto
la scelta
dell’ubicazione
della futura
centrale termica
a legna , e
dunque sarebbe
stato possibile
posare i tubi
per il
teleriscaldamento
nell’ambito dei
lavori di
sistemazione
delle strade in
zona Saleggi
(anche se del
caso rinviando-
in tutto o in
parte -
tali lavori di
un anno)?
2)
Il
Municipio ha già
idea di quali
strade dovranno
essere riaperte
in zona Saleggi
per posare i
tubi del
teleriscaldamento
della futura
centrale termica
a legna , e di
quanto potranno
essere i costi
per la
riapertura di
queste strade :
costi che si
sarebbero potuti
evitare
effettuando i
lavori allo
stesso tempo?
3)
Il
Municipio
ritiene che la
sistemazione
delle strade in
zona Saleggi
prima della
scelta
dell’ubicazione
della centrale a
legna sia un
fulgido esempio
di corretta
pianificazione e
di sana
amministrazione
del denaro
pubblico ?
Distinti
saluti
Giorgio
Ghiringhelli
Post Scriptum:
A questo elenco
di proposte
riguardanti
l’ambiente e
l’ecologia ci
sarebbe da
aggiungere la
mozione del 2
novembre 2005
con la quale
proponevo di
introdurre le
“zone 30” in
tutte le zone
residenziali di
Losone, e che
con pretesti
vari venne
bocciata dal CC
su preavviso
negativo del
Municipio nella
seduta del 12
marzo 2007
(ossia, come nel
caso della
mozione sulla
centrale termica
a legna, il
giorno dopo la
votazione
popolare che
affossò la tassa
sul peso dei
rifiuti…) . Ma
su questo
argomento ho già
presentato
un’interpellanza
il 19 ottobre
scorso
intitolata
“Zona 30 nel
quartiere
Campagna : prima
informare gli
abitanti e poi
decidere”
(nello spirito
del dialogo fra
politici e
popolazione
auspicato
dall’associazione
Agenda 21), per
cui prima di
porre altre
domande o di
agire in altro
modo (nuova
mozione,
petizione,
iniziativa
popolare)
attendo una
risposta agli
interrogativi
posti.
|