di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Giorgio Ghiringhelli   Losone, 31 marzo 2010
Via Ubrio 62
6616 Losone
 


Losone : tasse sui rifiuti e trasparenza

Le basi di calcolo devono essere facilmente consultabili 
 

L’art. 32 a cpv 4 della Legge federale sulla protezione dell’ambiente stabilisce che in materia di rifiuti “ le basi per il calcolo delle tasse sono a disposizione del pubblico”. Questa norma è stata introdotta per garantire che gli emolumenti inerenti allo smaltimento dei rifiuti siano calcolati su basi verificabili. Proprio per fare alcune verifiche sulle tasse per i rifiuti in vigore a Losone, nell’ottobre scorso avevo chiesto alla Cancelleria comunale due semplici informazioni , e cioè : 1) a quanto ammontano i costi annuali di svuotamento dei 31 cestini pubblici sparsi sul territorio comunale (compresi i costi per il trasporto e lo smaltimento di questi rifiuti)  - 2) dove vengono attualmente conteggiati questi costi , e più precisamente : sono a carico della tassa sul sacco o della tassa base ? Nel formulare la mia richiesta avevo esplicitamente fatto riferimento al summenzionato articolo della legge federale e al diritto di ogni cittadino di poter visionare le basi per il calcolo delle tasse. Le informazioni richieste mi servivano per verificare se tali costi venivano coperti tramite le tasse causali sul sacco oppure, come era giusto che fosse,  se gli stessi venivano coperti tramite le imposte. Dopo circa 2 settimane, non avendo ricevuto alcuna risposta , inoltrai alla Sezione enti locali un’istanza di intervento con la quale chiedevo se l’atteggiamento ostruzionista del Municipio era conforme  a quanto previsto dalla legge federale e chiedevo inoltre di ordinare al Municipio che in futuro le basi di calcolo delle tasse sui rifiuti potessero essere liberamente visionate dal pubblico presso l’Ufficio tecnico o presso la Cancelleria comunale, senza intralci burocratici e senza preventive richieste di autorizzazione da sottoporre al Municipio. Dal canto suo il Municipio, pur condividendo la necessità di rendere pubbliche le basi di calcolo delle tasse, confermò di non ritenere che tali basi “vadano dettagliate o estrapolate dal contesto, generando complicazioni nella loro raccolta, nell’esposizione e nella successiva comprensione dei dati” . L’esecutivo losonese colse l’occasione per invitare la Sezione enti locali a indicare i limiti entro i quali il Municipio è tenuto a fornire informazioni e dati ai cittadini, in particolare per quanto riguarda le basi di calcolo delle tasse sui rifiuti. La risposta è giunta negli scorsi giorni, con copia anche a Mister Prezzi e all’Ufficio federale dell’ambiente. A detta della Sezione enti locali risulta ragionevole ritenere che l’art. 32.a cpv 4 della Legge federale sull’ambiente preveda unicamente la pubblicazione dei dati suscettibili di influenzare l’ammontare della tassa fissata ( ad esempio i criteri e le cifre determinanti per tale calcolo, come ad esempio la quantità di rifiuti, i costi di raccolta e di smaltimento e così via)  e non imponga di rendere pubblici i documenti giustificativi relativi a ogni posizione contabile. In pratica si dovrebbero dunque mettere a disposizione dei richiedenti quei dati che già emergono o dai conti comunali  “ o dalla documentazione che la Commissione della gestione potrebbe domandare di poter visionare in occasione dell’esame dei conti comunali”. Quindi , se ne deduce, la trasparenza riguarda tutti i dati - anche complessi e dettagliati - che sono già pronti, e non dei dati da elaborare appositamente per soddisfare delle richieste. “La consultazione dietro richiesta dell’utente di tale documentazione – ha specificato la SEL - dovrebbe quindi essere permessa ed esercitata senza particolari formalità, e cioè : richiesta dei cittadino anche orale, senza necessità di una particolare motivazione, consultazione in Cancelleria durante gli orari di apertura della medesima ”.  Invitando il Municipio a “prendere nota” di queste considerazioni, la SEL ha poi concluso specificando che nel caso in cui la richiesta del cittadino dovesse riguardare altri atti rispetto a quelli menzionati ( anche se inerenti al tema dei rifiuti) il Municipio potrebbe e dovrebbe essere preventivamente coinvolto per autorizzarne la visione e, in caso di rifiuto, dovrebbe emanare una decisione finale suscettibile d’impugnazione. Quale copromotore dell’iniziativa popolare che chiedeva una Legge sulla trasparenza (e il cui esame da parte della competente commissione del Gran Consiglio è iniziato proprio negli scorsi giorni) , mi auguro dunque che in futuro il Municipio losonese ( e non solo lui) frapponga meno ostacoli a chi vuol visionare le basi di calcolo delle tasse sui rifiuti e dia prova di maggior trasparenza pubblicando questa documentazione sul sito internet del Comune, dove tutti possano consultarle senza far perdere tempo all’amministrazione.









 
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