di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Losone, 21.2 08

 Uno Stato-ghetto islamico nel Kosovo. E poi ?

 Non sono un esperto di problemi dei Balcani, però mi sento di poter affermare che  la secessione dalla Serbia e la dichiarazione unilaterale di indipendenza da parte degli albanesi del Kosovo, che già sta creando divisioni non solo nel mondo ma anche nella (Dis)Unione Europea, sarà la causa di altre guerre, altri atti terroristici e altri lutti che inizialmente saranno limitati alla regione balcanica ma che prima o poi coinvolgeranno altri Paesi. Mi sembra pure di poter affermare che alla radice di quanto è accaduto e sta avvenendo nel Kosovo vi sono non solo motivi politici ma anche e forse soprattutto motivi di ordine religioso , con musulmani schierati da una parte ( gli albanesi, a parte una piccola percentuale di cattolici) e cristiano-ortodossi schierati dall’altra ( i serbi). Quindi , visto che quasi il 90% degli abitanti del Kosovo è costituito da musulmani, si può  sostenere che con l’indipendenza del Kosovo non si è semplicemente creato un nuovo Stato in Europa, ma uno Stato-ghetto islamico. Altro che Europa della multiculturalità ! E da ciò  si potrebbe anche dedurne che la necessità di dividere fisicamente serbi e albanesi, creando due Stati separati,  starebbe a dimostrare l’impossibilità di far convivere pacificamente le popolazioni appartenenti alle due religioni, e in definitiva starebbe a dimostrare l’incompatibilità – anche sul piano politico e sociale – fra la religione islamica e  quella cristiana. Il Kosovo islamico e indipendente (forse è solo il primo passo verso la creazione della Grande Albania , con l’unione fra Kosovo e Albania…) sarebbe insomma un effetto di quella Guerra Santa , che tutti per scaramanzia negano ma che è già in atto da tempo, per la conquista e l’islamizzazione dell’Occidente da parte del mondo musulmano. Forse il Kosovo potrebbe essere un assaggio di quel che attende l’Europa (o l’Eurabia ?)  delle moschee e dei minareti. Nel suo libro “La forza della ragione” Oriana Fallaci ricorda che nel 1974, durante un discorso dinnanzi all’assemblea delle Nazioni Unite, il politico algerino Boumedienne disse : “un giorno milioni di uomini abbandoneranno l’emisfero sud per irrompere nell’emisfero nord. E non certo da amici. Perché vi irromperanno per conquistarlo. E lo conquisteranno popolandolo coi loro figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria”.  E’ proprio questa la tattica usata dai musulmani albanesi  per conquistare una parte della Serbia. Stando a cifre in mio possesso, e che non ho verificato, nel 1871 la popolazione del Kosovo era costituita per il 64% da serbi e per il 32 % da albanesi. Nel 1948 questa situazione si era già rovesciata, con il 24% di serbi e il 65% di albanesi. Da allora il divario è ancora cresciuto passando al 18 % e rispettivamente al 74% nel 1971, al 7% e al 90% nel 1995 , al 5% e al 92% nel 2008. Se queste cifre fossero confermate ci sarebbe veramente da riflettere sugli effetti devastanti che un’immigrazione di massa, accompagnata da una riproduzione altrettanto spinta, può avere nell’arco di pochi decenni per la stabilità di un Paese. Chissà, magari un giorno qualche Cantone svizzero o qualche provincia europea a maggioranza musulmana potrebbe proclamare la propria indipendenza e creare uno Stato islamico : cosa farebbero a quel momento coloro che adesso danno la loro benedizione all’indipendenza del Kosovo  ? Io non so se l’indipendenza del Kosovo sia una cosa politicamente giusta o sbagliata, ma certo questa vicenda dovrebbe farci riflettere.

 

 

                                                 Giorgio Ghiringhelli, Losone


 
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