di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO



POLITICA COMUNALE
RAPPORTI COMMISSIONALI


Commissione della Gestione                                                     

del CC di Losone

 

 

 

 

 

Losone,  18 marzo 2009

 

Onorando

Consiglio comunale
di Losone

                                                                       



Rapporto concernente il MM no. 17 del 13 gennaio 2009 avente per oggetto la richiesta di un credito suppletorio di 895'255 franchi per il finanziamento dei maggiori costi riscontrati nell’esecuzione della nuova scuola dell’infanzia.

Gentili colleghe, egregi colleghi,

 

nel corso degli anni passati il Consiglio comunale aveva approvato a più riprese, con la tattica delle fette di salame,  una serie di richieste di credito connesse alla progettazione e alla realizzazione della nuova scuola dell’infanzia (che per comodità chiamerò in seguito “asilo”) per un totale di 11'882'000 franchi. Ora il Municipio viene a chiedere un credito suppletorio di circa 895'000 franchi a copertura dei maggiori costi verificatisi durante l’esecuzione dei lavori. In totale, insomma, tenendo conto di altri sorpassi di spesa per complessivi 16'220 franchi sui quali il Municipio non ha ritenuto di dover dare delle spiegazioni (vedi tabella a pag. 2 del MM) il nuovo asilo è costato circa 12'793'000 franchi, di cui 10'661'000 per la costruzione dello stabile (costato 761'000 franchi in più del previsto), 1'634'000 franchi per l’arredo interno e i corpi illuminanti (+ 134'000 fr) e il resto per costi di progettazione e per la realizzazione di un collegamento pedonale sotterraneo  tra l’asilo e la palestra.

In totale la somma per la quale si chiede un credito suppletorio rappresenta un sorpasso di spesa del 7,53% rispetto a quanto preventivato. Va però specificato che il preventivo di spesa già includeva una somma di 773'000 franchi per “imprevisti”, per cui a ben guardare i maggiori costi sono ammontati a circa 1'684'000 franchi, di cui ben 805'144 (!) per opere supplementari decise dal Municipio senza interpellare il Consiglio comunale (grazie alla delega decisionale fino a 60'000 franchi per ogni singolo investimento che il Consiglio comunale – a parte i gruppi della Sinistra e del Guastafeste - aveva sciaguratamente  concesso al Municipio con una modifica del Regolamento comunale il 19 febbraio del 2001) e 170'277 per opere supplementari suggerite dal Consiglio comunale (il resto è stato speso per rincari, aumenti salariali e maggiori costi di delibera e regie).

In conclusione del suo messaggio il Municipio rileva che la nuova costruzione è costata ( senza tener conto dei lavori esterni, delle canalizzazioni e condotte di collegamento sotterranee, del mobilio e di tutto l’arredamento interno) 525 franchi al metro cubo per una cubatura totale di 19'533 metricubi ( di cui circa 3'500 per l’autorimessa). Senza contare l’autorimessa per 40 auto, il cui costo a preventivo ammontava a 717'000 franchi, la costruzione è costata 597 fr/m3

 

Orbene, un sorpasso di spesa del 7,53% su un’opera costata quasi 13 milioni di franchi può anche essere accettabile, come pure un costo al metro cubo di 525 fr/m3 (con autorimessa) o 597 fr/m3 (senza autorimessa).

Ciò che invece non è accettabile è che :

1)      si è arrivati a costruire un asilo di 19'533 metricubi quando all’inizio si parlava di 12'000 metricubi per 8 sezioni (ciò che ovviamente ha influito sui costi di investimento e influirà sui costi di gestione, quali ad esempio il riscaldamento, l’elettricità e la pulizia) : ecco un bell’esempio di faraonismo ! E fra l’altro, malgrado l’apertura dell’asilo anche ai bambini di 3 anni, 7 sezioni sarebbero state ampiamente sufficienti visto che attualmente gli allievi dell’asilo sono 149 ( di cui 39 di 3 anni) e che in base a disposizioni cantonali ogni sezione può ospitare al massimo 25 bambini : quindi 6 sezioni + una di scorta potevano ampiamente bastare, magari prevedendo la possibilità di un ampliamento in futuro in caso di necessità. Invece oggi, per sfruttare tutte le 8 sezioni, se ne vuole affittare una a un prezzo ridicolo (1'500 franchi al mese, tutto compreso) a un’associazione privata che,  non certo a scopo  filantropico,  vorrebbe installarvi un asilo nido aperto anche a bambini non domiciliati a Losone.

2)       si è arrivati a spendere quasi 13'000'000 di franchi per un asilo di 8 sezioni quando il messaggio municipale no. 140 del 30.11.99 indicava una soluzione con un costo di 5'770'000 franchi TUTTO COMPRESO (cucina, arredamento, sistemazione esterna) ! O quella previsione di costo era totalmente campata in aria e si era preso per il naso il Consiglio comunale , oppure qualcuno ha finito con il perdere  il senso della misura ...

3)       si è arrivati a spendere 1'684'000 franchi per l’arredamento interno e i corpi illuminanti quando all’inizio si ipotizzava una spesa di 300'000 franchi (l’arredamento del nuovo asilo di Giubiasco, in fase di ultimazione, è costato circa 338'000 franchi per 6 sezioni...!). Se questa non è megalomania....

4)      Malgrado il ragguardevole numero di posteggi disponibili in zona si è costruita  sotto l’asilo un’autorimessa  per 40  auto (costata oltre 700'000 fr.), scarsamente utilizzata,  che secondo il Municipio non può essere messa a disposizione del pubblico o degli utenti della vicina palestra per motivi di sicurezza, in quanto per accedervi è necessario disporre di una chiave che consentirebbe però di accedere anche ai piani superiori dello stabile : ma non si poteva rinunciare a questa autorimessa o costruirla in modo che fosse accessibile a tutti  come parcheggio pubblico a pagamento ?

Anche se oggi c’è chi si consola affermando che tutto sommato adesso i losonesi hanno un bell’asilo per i loro bambini, siamo convinti che si sarebbe potuto avere un asilo, certamente  più bello e architettonicamente meno “pesante” di quello realizzato,  anche spendendo qualche milione di franchi in meno. Basti pensare, tanto per fare un esempio, che per il nuovo asilo da 6 sezioni di Giubiasco, il Consiglio comunale – dopo che la progettazione dell’opera era stata messa a pubblico concorso ! -  aveva stanziato alla fine del 2006 un credito di 7'600'000 franchi tutto compreso (vedi MM no. 19/06 su cancelleria@giubiasco.ch) . E invece per una comunità di 6'300 abitanti si è voluto un progetto faraonico che é un inno allo sperpero di denaro pubblico e che  pesa come un macigno sulle disastrate finanze losonesi

Difatti se fino al 2006 con il vecchio asilo di 6 sezioni per 138 allievi si spendevano  per la gestione corrente 832'000 franchi (al netto dei sussidi cantonali per i docenti e di altre entrate fra cui le tasse di refezione), nel 2009, secondo i dati di preventivo, si spenderanno per 7 sezioni con 149 allievi ben 1'015'000 franchi netti. A questi costi vanno poi aggiunti 773'000 franchi all’anno per gli ammortamenti (di cui 446'000 pari al 4% sui costi di costruzione e 326'000 pari al 20% sui costi per l’arredamento)  e 402'000 franchi per gli interessi sui prestiti (pari al 3,15%). Complessivamente i costi dell’asilo incidono dunque per ben circa 2’190’000  franchi all’anno sulle finanze del Comune, pari a circa 15 punti di moltiplicatore d’imposta rispetto al gettito cantonale di base per Losone che per il 2009 è stato preventivato a circa 14'300'000 franchi.

E’ vero che dal punto di vista pratico non cambierebbe niente se il credito suppletorio non venisse concesso, in quanto ormai la frittata è fatta e volenti o nolenti il rospo bisognerà ingoiarlo. Ma dal punto di vista politico un NO a questa richiesta di credito avrebbe un grande significato, in quanto dimostrerebbe che questo Consiglio comunale, il quale pure ha le sue grosse responsabilità in questa vicenda come vedremo più avanti,  ha  finalmente preso coscienza degli errori commessi in passato, quando vennero ignorate le poche voci critiche che pur si erano levate dal gruppo  del  Guastafeste  (l’unico  che  si  era  opposto  con  vigore  alla realizzazione    di questo progetto ). Un voto negativo rappresenterebbe un monito per il futuro, per evitare di ricadere negli stessi errori.

Conclusione

Per questi motivi, e anche perchè non posso certo condividere colpe e responsabilità non mie né del mio gruppo politico, con questo rapporto  invito il Consiglio comunale a esprimere un voto di protesta e a votare dunque contro la concessione del credito suppletorio, in modo da non mettere l’ultima amara ciliegina su questa torta indigesta.

Un investimento di ca. 13 milioni sfuggito al controllo della Commissione della Gestione

Va sottolineato che è questa la prima volta che la Commissione della Gestione è chiamata a esaminare gli aspetti finanziari di un messaggio concernente il nuovo asilo. Difatti, per quanto incredibile possa sembrare, tale Commissione - che per definizione dovrebbe occuparsi  delle finanze del Comune - non ha mai potuto dire un CIP in passato sui quasi 13 milioni di franchi spesi per l’asilo e soprattutto sull’impatto che una simile spesa avrebbe avuto sulle finanze del Comune. A questo bel risultato, che non ha certo favorito i necessari controlli, si è arrivati grazie a una sciagurata decisione del Consiglio comunale, che, nella seduta del 28 gennaio 2002, approvò quasi all’unanimità (con solo 2 voti negativi provenienti dal gruppo del Guastafeste) una proposta del Municipio mirante a esautorare la Gestione dai suoi specifici compiti di controllo finanziario nei casi in cui una richiesta di credito era già sottoposta a qualche altra Commissione. Se oggi, seppur a buoi già fuori dalla stalla, la Commissione è chiamata a dare un suo giudizio sulla richiesta di credito suppletorio, è solo grazie al fatto che una revisione della LOC in vigore dal 1. gennaio di quest’anno consente alla Commissione della Gestione di pretendere di pronunciarsi sugli aspetti finanziari anche per proposte concernenti oggetti il cui esame rientra nella competenza esclusiva di un’altra Commissione ( in questo caso della Commissione Opere pubbliche).

La cronistoria di un “disastro” annunciato

Nelle prossime pagine , sulla base di documenti ufficiali ( messaggi municipali, rapporti commissionali e verbali), verrà presentata a futura memoria una cronistoria dei fatti mirante a ricordare ai nuovi consiglieri comunali ( ma anche agli  8 “vecchi”  dell’epoca che ancora siedono in Consiglio comunale ) in che modo, partendo da un progetto di proporzioni e costi adatti alla realtà losonese, si è passati pian piano, con la tattica delle fette di salame servite una alla volta , a raddoppiare costi e quasi anche volumi. Il tutto sotto la pressione della fretta di dotare il Comune di un nuovo e più capiente asilo : fretta che è stata strumentalmente utilizzata per schivare un concorso pubblico di progettazione (vera causa primaria del disastro) e per convincere il Consiglio comunale a non rifare tutto daccapo quando era ancora possibile fare un passo indietro.  La speranza è che questa lettura possa  evitare al Consiglio comunale di ricadere in simili tranelli in futuro, perché dagli errori del passato si può sempre imparare qualcosa.

Varianti per l’utilizzo del vecchio asilo

Verso la metà degli anni ’90 il Municipio incarica un architetto di presentare una serie di progetti di massima per la creazione di 8 sezioni dell’asilo da inserire in tutto o in parte nel vecchio asilo (che fino al 2007 era composto da 6 sezioni, di cui 5 situate nello stabile principale e 1 in un prefabbricato adiacente). Da notare che nell’anno scolastico 1997/1998 l’asilo contava 132 allievi (su un potenziale di 187 allievi), cioè mediamente 22 per sezione ( in base alle indicazioni cantonali l’asilo può accogliere bambini dai tre anni compiuti fino a 6 anni, con un minimo di 13 per sezione e un massimo di 25). Nell’anno scolastico 2002/2003 l’asilo contava 115 allievi su un potenziale di 188.

 

Vengono presentate tre varianti che NON comprendono il costo del terreno,  della sistemazione esterna e dell’arredamento. La prima prevede un costo di 6'600'000 franchi per la riattazione dello stabile esistente con l’aggiunta di un piano e l’edificazione di una nuova ala. La seconda prevede un costo di 7'400'000 franchi per la riattazione dello stabile esistente da destinare a 4 sezioni e per l’edificazione di un nuovo asilo per 4 sezioni. La terza prevede l’edificazione di un nuovo stabile  con un costo presumibile di 11 milioni  di franchi ( ma attenzione : nel MM no. 73 del 10 marzo 1998 si legge a pag. 3 che il costo del sedime non è incluso in questa somma, mentre che invece –bella serietà ! - dalla lettura del MM no. 40 del 27 marzo 2001 , pag. 3, si apprende che negli 11 milioni è compreso un costo di 3 milioni di franchi per il sedime, e quindi se ne deduce che il costo per la costruzione di uno stabile nuovo sarebbe ammontato a 8 milioni di franchi !) .

 

Varianti per l’inserimento del nuovo asilo nel Centro scolastico

 

Nella primavera del 1997 l’Autorità cantonale decise che nel 1999 avrebbe chiuso la sede della scuola media di Losone 2 che occupava diversi locali nel centro scolastico comunale dei Saleggi. A quel punto il Municipio incarica l’architetto di presentare alcune varianti che comprendano la possibilità di inserire in tutto o in parte il nuovo asilo nel Centro scolastico. Vengono presentate tre varianti che non comprendono i costi dell’arredamento (stimato a 300'000 franchi , come si legge nel MM no. 140 del 30.11.99, pag 6 !) ma comprendono quelli per l’arredamento della cucina e per le sistemazioni esterne (queste ultime valutate attorno ai 500'000 franchi) . La prima variante prevede un costo di 5'290'000 franchi per l’inserimento totale del nuovo asilo nel Centro scolastico mediante la riattazione e l’adattamento dei locali liberatisi e la sopraelevazione parziale dell’edificio. La seconda prevede un costo di 4'150'000 franchi per la ristrutturazione del vecchio asilo e l’inserimento di 5 sezioni nel Centro scolastico. La terza prevede un costo di 5'470'000 franchi per l’aggiunta di una nuova ala attaccata al Centro scolastico e dimensionata in modo da coprire il fabbisogno di 8 sezioni (di cui una inserita nell’edificio esistente).

 

Un asilo nuovo e arredato con meno di 6 milioni di franchi ...

 

 Con il MM no. 140 del 30.11.99 il Municipio chiede al CC un credito di 256'000 franchi per allestire un progetto definitivo per la variante da 5'470'000 franchi (ripeto : in questa somma sono compresi i costi per la cucina e la sistemazione esterna ma non sono compresi i costi per l’arredamento, stimati in 300'000 franchi, per cui l’opera completa dovrebbe costare circa 5'770'000 franchi, ossia meno della metà di quanto è poi costato il nuovo asilo!) : infatti questa variante,  oltre a consentire di concentrare in un’unica struttura l’asilo e le scuole elementari, appare la migliore dal profilo “della funzionalità e dell’economicità”.  In data 10 luglio 2000 il CC approva la richiesta di credito con 29 voti favorevoli, 1 contrario e 3 astenuti. Fra i contrari e gli astenuti vi sono i 3 membri del Guastafeste, i quali sono sì favorevoli all’idea di costruire un nuovo asilo e al principio di realizzarlo ai Saleggi vista la convenienza finanziaria , ma non votano a favore del messaggio in quanto il Municipio non garantisce di voler mettere a pubblico concorso la progettazione dell’asilo .

Nuovo progetto da 7 milioni e 12'000 m3 senza l’arredamento

 

Passa più di un anno, ed ecco che arrivano le prime “grane”.  Con il messaggio no. 40 del 27 marzo 2001 il Municipio informa che “ a causa di alcuni problemi tecnici di inattuabile accertamento al momento dell’allestimento del progetto di massima”  il futuro asilo non può essere aggiunto al Centro scolastico, e dunque chiede l’autorizzazione a proseguire nell’allestimento del progetto definitivo per l’edificazione di un nuovo asilo staccato dal Centro scolastico, ma senza specificare bene il punto esatto.  Nel messaggio si sottolinea che “i costi per la costruzione di un nuovo asilo per 8 sezioni, calcolati in base alle nuove indicazioni del Cantone, sono quantificati in 7 milioni di franchi, così suddivisi : 6'600'000 per un edificio di 12'000 metricubi (pari a 550 fr/m3) e 400'000 per la sistemazione dell’area esterna”.  L’arredamento non è compreso. Per quanto riguarda i costi di gestione il Municipio scrive che “un calcolo, anche approssimativo, è al momento attuale impossibile da valutare” e conclude poi affermando che la scelta di un edificio staccato da quello esistente “è la soluzione migliore da tutti i punti di vista, anche se con una maggior spesa di circa 1,5 milioni di franchi la quale non dovrebbe causare particolari pregiudizi alle finanze del Comune”. La nuova richiesta viene sottoposta al Consiglio comunale nella seduta del 7 maggio 2001.  Durante la discussione Ghiringhelli ricorda che in un precedente messaggio il costo per la costruzione di un nuovo asilo di 8 sezioni era stato stimato , secondo le indicazioni dell’Autorità cantonale, in un milione di franchi per ogni sezione esclusa la sistemazione esterna , cioè 8 milioni, e chiede come mai ora si prevede un costo di 7 milioni compresa la sistemazione esterna. La municipale Anita Milan risponde che il costo di 1 milione per sezione si basa sulla media di una costruzione per 4 sezioni, mentre che un edificio con 8 sezioni “porta a un minor costo”  da cui ne discende una valutazione di 7 milioni.  Ghiringhelli ricorda poi che il 1. maggio 2001 è entrata in vigore la Legge sulle commesse pubbliche, e che in base alla stessa la progettazione del nuovo asilo dovrebbe essere conferita tramite concorso pubblico o un mandato a invito. Ma la municipale Milan risponde che il Municipio in data 5 settembre 2000 ha deciso di assegnare un mandato diretto per la progettazione definitiva all’architetto che già si era occupato dell’esame delle diverse varianti : una decisione che aveva ricevuto l’avallo a titolo eccezionale da parte della Sezione enti locali in quanto il lavoro dell’architetto era già iniziato prima dell’entrata in vigore della Legge sulle commesse pubbliche e dunque si trattava in pratica di una prosecuzione di mandato, e del resto secondo la SEL una nuova assegnazione della progettazione di massima “avrebbe implicato perdite di tempo e finanziarie per il Comune” . Ghiringhelli a nome del gruppo del Guastafeste risponde che su questo argomento c’é odore di bruciato e che procedere in questa direzione vorrebbe dire andare a finire in un tunnel nero dal quale non si sa che sorprese possano venirne fuori, per cui propone di rinviare il messaggio al Municipio “invitandolo a presentare una nuova richiesta di credito per una nuova progettazione dell’asilo indicante anche il posizionamento previsto”. Egli afferma inoltre che “sono entrate in vigore nuove leggi sulle commesse pubbliche per cui è corretto dare la possibilità ad altri architetti di partecipare a un concorso” e aggiunge che “vi è inoltre il problema dei costi di gestione che non è stato ben esaminato”. Altre critiche vengono sollevate dall’allora consigliere comunale Alberto Colombi (PLR) il quale, pur raccomandando di continuare la progettazione con gli stessi progettisti , invita a valutare la possibilità di usufruire di sedimi confinanti di proprietà del Patriziato e del Cantone, in modo da non ridurre l’area esterna a disposizione del Centro scolastico. Il sindaco Enrico Broggini (PLR) invita i presenti a non accogliere la richiesta di rinvio del messaggio, in quanto ciò provocherebbe ritardi e aumenti di costo e sottolinea che “non si tratta di un nuovo progetto ma dell’ubicazione distaccata rispetto a un edificio esistente”. L’allora consigliere comunale del Guastafeste, Pietro Vanetti, fa notare che la richiesta del Municipio equivale a firmare una cambiale in bianco e Ghiringhelli aggiunge che “procedendo in questo modo si potrebbe andare incontro a cattive sorprese finanziarie. Mettendo a concorso la nuova progettazione si perde forse qualche mese ma può darsi che qualche architetto trovi una soluzione che costa meno di quella presentata attualmente”. Per finire la richiesta di rinviare il messaggio al Municipio viene respinta con 26 voti contrari, 4 favorevoli e 1 astenuto, e, dopo la bocciatura di una proposta di emendamento di Alberto Colombi tendente a lasciare libero uno spazio vicino al Centro scolastico  per un’eventuale edificazione di una terza palestra, il messaggio municipale viene approvato con 23 voti favorevoli, 4 contrari e 4 astenuti.

 

Dal Guastafeste due segnalazioni alla Sezione enti locali per evitare il disastro

 

Il 25 maggio 2001, nell’estremo tentativo di evitare il peggio, Ghiringhelli e Vanetti inviano alla Sezione enti locali due segnalazioni. Ghiringhelli in particolare chiede che venga ordinata la sospensione dei lavori di progettazione in modo da valutare la correttezza della procedura fino a quel momento adottata. Egli inoltre fa presente che se la variante approvata dal CC il 10 luglio 2000 fosse stata studiata un po’ più seriamente, prima di procedere alla progettazione definitiva, sarebbero  emersi subito i “problemi tecnici di inattuabile accertamento al momento della progettazione di massima”  citati dal Municipio per motivare l’abbandono dell’idea di aggiungere una nuova ala al Centro scolastico  (fra questi problemi di “inattuabile accertamento”, ad esempio, vi erano  la presenza di un pilastro centrale nello spazio adibito a sala multiuso nel piano interrato, l’orientamento a nord della facciata principale della nuova ala e dell’area di svago nonché l’impossibilità di ampliare le aule del Centro scolastico troppo piccole per rapporto alle normative vigenti...: cose che potevano emergere da un primo superficiale controllo !!!).  “Di solito quando si procede così “alla carlona” – scrive ancora Ghiringhelli alla distanza saltano fuori brutte sorprese. Ecco un motivo in più per mettere a concorso la progettazione dell’opera in modo da avere un ventaglio più ampio di progetti dai differenti costi, dalle differenti ubicazioni e dalle differenti soluzioni architettoniche”. Dal canto suo Pietro Vanetti rileva come una verifica comparativa fra le diverse varianti presentate negli scorsi anni non sia possibile in quanto tutte incomplete (mancano i costi per il terreno e per la sistemazione esterna, mancano indicazioni relative alle superfici a disposizione delle singole sezioni e mancano pure indicazioni relative ai costi di gestione per tutte le varianti) e , riferendosi all’affermazione del Municipio secondo  cui “un calcolo anche approssimativo dei costi di gestione è al momento attuale impossibile da valutare” osserva che tale affermazione è perlomeno infelice :  infatti basta consultare lo “Schätzerhandbuch” edito dall’Associazione Fiduciari Immobiliari Svizzeri, che contiene tutte le indicazioni necessarie per simili calcoli ; data la grossa incidenza che quest’opera avrà sulle finanze del Comune (costi di investimento + costi di gestione + aumento del personale) sarebbe stato più prudente fornire al consiglieri comunali delle indicazioni in tal senso PRIMA di procedere nella progettazione definitiva, in considerazione anche del fatto che il costo è salito da 5,5 a 7 milioni di franchi”. In conclusione egli chiede di sospendere i lavori di progettazione e di aprire un’inchiesta per verificare se “è il Municipio che informa in modo scorretto il Legislativo, oppure se è il progettista che non è all’altezza dell’incarico, oppure se è l’autorità cantonale che trae in inganno  Municipio e progettista con delle indicazioni sbagliate”.

 

Nel frattempo anche un  architetto losonese presenta un ricorso contro la decisione del Consiglio comunale del 7 maggio 2001 che di fatto ha avallato il mandato diretto per la progettazione dell’asilo senza un pubblico concorso,: cosa da lui contestata. In data 18 settembre 2001 il Consiglio di Stato respinge questo ricorso sposando la teoria della “prosecuzione di mandato”. Di conseguenza anche la Sezione enti locali il 2 novembre 2001 comunica a Ghiringhelli di non ritenere necessario entrare nel merito della segnalazione con la quale egli chiedeva di valutare la correttezza della procedura di assegnazione della progettazione;  con la stessa missiva la Sezione enti locali risponde a Pietro Vanetti affermando che “ a nostro parere non vi sono, a questo stadio e sulla base degli elementi indicati, presupposti per l’apertura di un’inchiesta volta ad accertare quanto preteso nell’istanza. Sarà piuttosto innanzitutto compito del Legislativo di Losone, quando interpellato circa il progetto definitivo e la richiesta di credito di realizzazione, decidere circa l’opportunità dell’operazione; ciò esaminando la stessa in tutti i suoi aspetti (pianificatori, architettonici, tecnici e finanziari) e valutando l’attendibilità dei dati indicati”.

 

Un progetto da 9,7 milioni  (senza arredamento) e un volume di 15'300 m3 (+ 3'500 per l’autorimessa)

 

Il 28 gennaio 2003 il Municipio licenzia il messaggio no. 113 con il quale chiede un credito di 9'700'000 franchi per la realizzazione del nuovo asilo (compresi 250'000 franchi per la sistemazione esterna) . Quasi 3 milioni di franchi in più rispetto a quanto indicato solo 19 mesi prima ! Ecco dunque che le “brutte sorprese” paventate dal gruppo del Guastafeste cominciano a diventare realtà. Rispetto al progetto di massima di 7 milioni di franchi approvato dal Consiglio comunale il 7 maggio 2001 è stata aggiunta un’autorimessa sotterranea ( + 717'000 franchi) e pure la volumetria dell’edificio – senza contare l’autorimessa ! -  è stata portata da 12'000 m3 (costo preventivato : 6'600'000 franchi) a 15'300 m3 (costo preventivato : 7'430'000 franchi). Nel suo rapporto favorevole alla concessione del credito, la Commissione Opere pubbliche spiega che l’aumento di 3'300 m3 del volume globale (esclusa l’autorimessa) è scaturito dalle discussioni avvenute tra il Municipio ed i responsabili del Dipartimento cantonale e da precise scelte del Municipio, e le principali modifiche riguardano l’allargamento delle salette mensa, l’allargamento delle aule di movimento per un utilizzo indipendente per ogni sezione, l’ampliamento delle zone esterne coperte (entrate, rampa ecc.), l’aumento dei locali nel piano interrato. Fatto sta che – contrariamente a quanto aveva assicurato il sindaco Broggini il 7 maggio 2001 - ci si trova di fronte a un progetto completamente nuovo rispetto a quello per il quale il Consiglio comunale aveva concesso l’autorizzazione a proseguire nella progettazione definitiva di un edificio staccato dal Centro scolastico. Il messaggio viene sottoposto al Consiglio comunale nella seduta del 19 maggio 2003.  In quell’occasione Ghiringhelli chiede il rinvio del messaggio al Municipio perché a suo avviso “è tutto da rifare”. Egli coglie l’occasione per ribadire che non si doveva affidare per mandato diretto la progettazione di un’opera da 10 milioni a un architetto che non ha nessuna fama in materia di asili. “Anche se il Municipio dal profilo della legalità  non ha infranto la legge decidendo di assegnare la progettazione con un mandato diretto – afferma - , ci si deve chiedere se era opportuno che esso si ostinasse in questa direzione, perché se non si fa un pubblico concorso per la progettazione dell’asilo più grande del Cantone, allora  per quale opera  lo si deve fare ?” Dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato a un continuo aumento dei costi previsti, egli ribadisce di non essere contrario a un nuovo asilo ma che a questo punto non capisce perché  occorra spendere 9,7 milioni di franchi quando v’erano delle varianti meno care e che oltretutto avrebbero consentito di non sacrificare un ampio terreno che il Comune avrebbe potuto conservare per future costruzioni e per manifestazioni. Da qui la proposta di rinvio del messaggio per riprendere in considerazione soluzioni più economiche.  Ma il Consiglio comunale spreca quest’ultima possibilità di evitare il “disastro annunciato” e con 26 voti contro i 3 del gruppo del Guastafeste respinge la richiesta di rinvio. Poi inizia il dibattito vero e proprio. Alberto Colombi non lesina critiche all’ubicazione scelta per il nuovo asilo, che preclude la possibilità di sfruttare quel terreno per altre opere sportive, ma alla fine seppur a malincuore annuncia che voterà a favore del messaggio per non invalidare il lavoro svolto dai tecnici e dal Municipio e per non procrastinare ulteriormente la realizzazione dell’opera. Anche Elena Fiscalini, pur portando l’adesione del gruppo della Sinistra, esprime feroci critiche al progetto. Ecco un estratto dal verbale del suo intervento : “Quello che non ci entusiasma, perché troviamo davvero banale, è il progetto in sé. Troviamo assurdo che nel 2003 si costruisca con i criteri con cui si costruivano scuole ed ospedali 30 anni fa (un corridoio in mezzo e vani allineati sui due fronti). Ci aspettavamo soluzioni innovative, creative, che potessero essere indicate ad esempio. E sì che in Ticino ci sono esempi di architettura scolastica di gran pregio a testimoniare che, se si vuole, si può costruire in modo funzionale ed esteticamente notevole. Il progetto che doveva essere il nostro fiore all’occhiello è invece un’occasione perduta. Un’opportunità che andava colta ed invece è stata sprecata (...) Se poi pensiamo che per questo progetto siamo disposti a spendere 10 milioni e più, diventa ancora più inaccettabile il confronto fra costo e pregio. Dieci milioni per l’asilo sono tanti se si tien conto che bisognerà ancora aggiungere il costo per l’arredo, preventivato in 280'000 franchi, ma a nostro avviso sottostimato”.

Anche se ormai troppo tardi, qualcuno insomma si è accorto che se si fosse proceduto a un pubblico concorso, come a gran voce e in varie occasioni solo il gruppo del Guastafeste aveva chiesto, il Comune avrebbe avuto tutto da guadagnare...!  Di fronte a queste critiche la giovane Melanie Grünenfelder, del gruppo del Guastafeste,  prende la parola invitando gli autori di queste critiche ad essere coerenti e ad avere il coraggio di dire no a questo progetto perché si è ancora in tempo a cambiare. “I bambini possono anche attendere un anno in più – dice – ma si faccia un progetto in ordine piuttosto di dire sì a malincuore”.  Ma la fretta, si sa, è una cattiva consigliera e così la tattica delle fette di salame portata avanti dal Municipio negli anni precedenti raggiunge il suo scopo. Difatti la richiesta di credito viene approvata con 26 voti favorevoli. Gli unici contrari ( 2) o astenuti (1) sono i tre membri del Guastafeste.

 

Altri costi aggiuntivi e polemiche ormai tardive

 

A partire da questo momento, sempre con la tattica delle fette di salame , vengono presentate in fasi successive altre  richieste di credito , per un totale di 1'886'000 franchi, destinate alla realizzazione di un collegamento sotterraneo fra l’asilo e la vicina palestra (186'000) , alla sistemazione dell’area esterna (200'000) nonché all’arredo e ai corpi illuminanti (1'550'000) . E’ a questo punto che vari gruppi politici cominciano a rendersi conto che si sta spendendo troppo, tant’è vero che una prima richiesta di credito di 300'000 franchi per la sistemazione esterna viene bocciata e che pure il credito per l’arredo ed i corpi illuminanti viene concesso per il rotto della cuffia .  Ma, pur fra qualche polemica, questi crediti vengono comunque approvati ancora una volta sotto la pressione della fretta, per non ritardare l’apertura dell’asilo ( apertura che verrà comunque rinviata di un anno rispetto alle previsioni a seguito della cattiva esecuzione della copertura del tetto).

 

Non serve a molto entrare nei dettagli delle vicende legate a queste ultime richieste di credito, in quanto le stesse sono una diretta conseguenza degli errori precedenti, quando non si è voluto indire un pubblico concorso per la progettazione dell’opera, quando si è scelto di procedere in modo disordinato e senza idee precise sui costi totali di investimento e di gestione, quando non si è avuto il coraggio di rifare tutto daccapo prendendo in considerazione varianti meno faraoniche e meno costose.

 

 

 

Giorgio Ghiringhelli ( relatore)


 
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