di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO


                                                                                                             Losone, 15 febbraio 2011

 

Perché la Sinistra contesta le dimissioni dei tre Guastafeste ?

 

 

La Sinistra di Losone non ha gradito le motivazioni d’ordine politico addotte dai tre Guastafeste per dimissionare dal Consiglio comunale. Elena Pellanda, rappresentante di questo gruppo in seno alla Commissione della legislazione ha infatti sottoscritto un rapporto di minoranza che propone di opporsi a queste dimissioni, considerate addirittura “immorali”. Secondo Pellanda infatti “si è eletti per accettare democraticamente le decisioni del Consiglio comunale”. E dove sta scritto ? Secondo me invece si è eletti per prendere decisioni nell’interesse del Comune . Quando si ha l’impressione che certe decisioni non vanno in questa direzione è infatti democraticamente lecito non accettarle e opporsi a suon di referendum e  di iniziative popolari ( come ho fatto con successo  ben 4 volte in 15 anni, e come anche la Sinistra ha fatto) e a suon di ricorsi e di istanze di intervento ( come ho fatto in decine di casi).  Come  pure è lecito andarsene  : in democrazia nessuno dovrebbe essere obbligato a tenere una carica che non vuole più. Poi c’è chi preferisce dimissionare in punta di piedi inventando scuse legate alla salute o agli impegni professionali, e c’è chi invece – come abbiamo fatto noi – se ne va sbattendo la porta e gridando a voce alta i veri motivi, proprio per dare una salutare scossa all’ambiente e suscitare dibattito e riflessione ( come in effetti è successo).

 

Ma cosa dice la legge in merito alle dimissioni di un consigliere comunale ?  In base all’art. 45 della Legge organica comunale,  “le dimissioni (...) sono inoltrate al Municipio che le trasmette al CC per decisione alla prossima seduta; esse devono essere motivate”. Quindi le  dimissioni devono essere sì motivate, ma non si dice con quali argomentazioni né dopo quanto tempo dall’elezione.  Diversa è invece la situazione per i municipali. In base all’art. 85 LOC “Sindaco, municipali e supplenti possono dimissionare dalla carica per giustificati motivi, in particolare : a) l’aver coperto la carica l’intero quadriennio immediatamente precedente – b) l’età di 65 anni – c) un’infermità che la rende eccessivamente gravosa o altro motivo grave”.

 

Ci si potrebbe dunque chiedere se l’opposizione della Sinistra alle dimissioni del sottoscritto (veterano del CC con 15 anni di servizio alle spalle) , di Luciano Bernardini ( decano del CC con 68 anni) e di Arrigo Nessi (vice decano con i suoi quasi 60 anni)  non sia una sorta di ripicca perché i tre seggi liberi non sono andati a loro o perché sono andati all’”odiata” UDC... Ma l’ opposizione della Sinistra appare “sospetta” anche per un altro motivo. Difatti a Losone in ogni legislatura passata vi sono state diverse sostituzioni in seno al CC, e nessuno ha mai reclamato quando qualche consigliere dimissionava  pochi mesi dopo essere entrato in carica e lo faceva magari con motivazioni non certo impeccabili. Ad esempio nella Legislatura 2004-2008 il giovane consigliere comunale della Sinistra (!) , Danilo Moccia, entrato per la prima volta in CC nell’aprile del 2004, dimissionò già dopo un solo annetto ( luglio 2005) con la motivazione che gli impegni professionali e gli orari di lavoro gli impedivano di svolgere con regolarità e serietà i compiti che in qualità di consigliere comunale avrebbe dovuto assolvere. E non poteva pensarci prima di candidarsi ? E il 28 maggio del 2008 il consigliere comunale del PLR Edy Meschini ( che per 7 schede aveva fallito l’ingresso in Municipio) per la delusione aveva  presentato le sue dimissioni solo 9 giorni dopo aver prestato giuramento per il quadriennio 2008-2012 (probabilmente un record)  adducendo quale giustificazione “ motivi privati”...

 

In quelle occasioni la Sinistra non aveva avuto nulla da ridire ;  come pure – loro che mi rimproverano di aver lasciato per 2 volte a Vanetti la poltrona in Municipio - non aveva certo rispettato la volontà popolare una dozzina di anni fa quando per sostituire il proprio  municipale dimissionario Luca Realini, aveva messo in Municipio non la prima subentrante (Elena Fiscalini), o il secondo subentrante (Silvano Giugno) o il terzo subentrante (Renzo Tagliaferri)... ma la quarta subentrante (Anita Milan)

 

 Giorgio Ghiringhelli, capogruppo del Guastafeste nel CC di Losone