Petizione
(art. 33 della Costituzione
federale)
Votazione federale del 25
novembre 2012 : segretezza
del voto non tutelata
On. Presidente del Consiglio
federale,
On. Consiglieri/e federali,
vi informo che,
in caso di votazione
per corrispondenza, il
materiale di voto utilizzato
in occasione della votazione
federale del 25 novembre non
garantisce appieno
la segretezza del
voto , tutelata dall’art. 5
cpv
7 della
Legge federale sui
diritti politici e dall’art.
31 della Costituzione
cantonale ticinese.
Solo se la scheda vien
piegata in due allora la
segretezza del voto è
garantita, ma se qualcuno
l’infila nella busta
ufficiale senza piegarla,
allora si può leggere
facilmente il voto anche
attraverso la busta
semplicemente
mettendola vicino a
una lampadina un po’ potente
(alogena) : il quadrato nero
sul retro della scheda in
corrispondenza dello spazio
destinato all’espressione
del voto non garantisce una
copertura sufficiente a
causa della carta non
sufficientemente spessa
utilizzata dalla
Confederazione per le
schede.
La carta utilizzata per
queste schede ha una
grammatura di
E’
vero che alla
trasparenza della carta e
alla conseguente mancata
garanzia della segretezza
del voto, si potrebbe
ovviare piegando in due la
scheda ( ma quanti lo sanno
e quanti lo fanno ?) o
andando a votare
direttamente ai seggi (ma
ormai solo pochi cittadini
lo fanno) . Ma per una
questione di principio la
segretezza del voto va
garantita con ogni forma di
voto, anche per evitare
sul piano teorico che un
cittadino sia costretto a
optare per una forma di voto
che consenta di controllare
il voto da lui espresso.
E’ pure vero che la
votazione in questione
concernente la modifica
della legge sulle epizoozie
non è
tale da impensierire
i cittadini sulla segretezza
del loro voto. Ma in futuro
la stessa cosa potrebbe
ripetersi in occasione di
votazioni più “delicate” ,
per cui la tutela della
segretezza del voto é una
questione di principio che
deve valere in tutti i
casi e indipendentemente dal
tema posto in votazione,
in modo da garantire sempre
una libera espressione del
voto che rispecchi
l’effettiva volontà
popolare.
Desidero ricordare a questo
Governo che nel 1995
presentai un ricorso al
Consiglio nazionale
chiedendo il rifacimento
delle
elezioni nazionali in
Ticino poiché la trasparenza
delle schede utilizzate in
quell’occasione
- che venne da me
dimostrata anche in
televisione - aveva
suscitato proteste e timori
falsando l’esito delle
elezioni . Il Consiglio
nazionale, pur riconoscendo
che il materiale utilizzato
non era stato idoneo a
tutelare la segretezza del
voto e pur respingendo il
ricorso in quanto non avevo
potuto dimostrare che questo
“difetto” aveva influito in
modo essenziale sul
risultato delle elezioni,
aveva in quell’occasione
invitato il Consiglio
federale “
a far notare ai Governi
cantonali per le prossime
elezioni l’importanza della
qualità della carta per le
schede”.
Quindi
a maggior
ragione
il
Consiglio
federale
dovrebbe
dare
il
buon
esempio
nella
scelta –
giudicata importante
dal Consiglio nazionale -
della qualità della
carta utilizzata per le
schede.
In conclusione chiedo a
codesto lodevole Consiglio
federale di garantire che in
futuro verranno utilizzate
delle schede più spesse
quando in votazione vi sarà
un sol tema. In caso
contrario mi asterrò dal
voto in forma di protesta
ogni volta che la garanzia
della segretezza del voto
non sarà tutelata al 100% ,
come farò in occasione della
votazione del prossimo 25
novembre.
Con
ogni ossequio
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