Giorgio
Ghiringhelli
Via Ubrio 62
6616
Losone |
Losone,
6
dicembre 2010
(San Nicolao) |
|
Lodevole
Municipio di
Losone
|
Interpellanza
(last ball in play)
Risparmio
energetico : se il
Municipio si desse una
mossa il Comune potrebbe
risparmiare ogni anno
decine di migliaia di
franchi .
Egregio
signor sindaco,
gentile
municipale, egregi
municipali,
a
seguito della
rivoluzione nel settore
del mercato elettrico
intervenuta in questi
ultimi anni, con
conseguenti cessazioni
delle tariffe speciali a
favore dei Comuni, i
costi dell’elettricità
per il Comune di Losone
sono aumentati dai
54'315 franchi spesi nel
2007 ai 399'200
( di cui 190'000
per l’illuminazione
pubblica)
che si prevede
di spendere l’anno
prossimo.
Nel
breve volgere di pochi
anni i costi si sono
insomma sestuplicati
ed equivalgono
attualmente a circa 3
punti di moltiplicatore
d’imposta, o, se
preferite, al costo di
circa 4 dipendenti.
Già nel
mio rapporto di
minoranza
del 28 marzo 2009
sui conti preventivi del
Comune per il 2009 avevo
messo in rilievo che i
costi dell’elettricità
previsti per quell’anno
ammontavano globalmente
a 327'570 franchi ( di
cui 190'000 per
l’illuminazione
pubblica) , e avevo
invitato
“caldamente” il
Municipio a darsi da
fare per approfondire
talune misure di
risparmio che avevo
suggerito ( fra cui
l’uso di lampadine a
basso consumo energetico
anche per
l’illuminazione pubblica
e l’uso dell’energia
solare ad esempio per
l’illuminazione pubblica
– come avviene in ampie
zone del Piemonte -
o per
la nuova Scuola
dell’infanzia ) e a
“sottoporre al più presto al Consiglio comunale delle proposte
concrete”.
Nella
seduta del Consiglio
comunale del 6 aprile
2009 il sindaco Bianda
mi rispose che il
Municipio aderiva a
questo suggerimento
e che avrebbe verificato
dove sarebbe stato
possibile fare dei
risparmi.
Prendo
atto che, malgrado
l’adesione del
Municipio, nessuna
proposta concreta di
risparmio per il settore
energetico è stata da
allora presentata al
Consiglio comunale, e
che anzi i costi
previsti per il 2011
sono aumentati rispetto
ad allora di ben 72'000
franchi (con un
incremento di circa il
22%!). E per fortuna che
il Municipio aveva
aderito al mio invito,
altrimenti chissà cosa
sarebbe successo...
Nel
corso di una conferenza
stampa indetta dal
Municipio verso metà
dello scorso mese di
ottobre per presentare i
conti preventivi 2011,
il sindaco, dopo aver
detto che vi sono dei
settori intoccabili nei
quali non si possono più
fare risparmi, avrebbe
aggiunto
(cfr. il GdP del
15 ottobre) : “Possiamo
valutare di limare
qualcosa per quanto
riguarda ad esempio i
costi, sempre crescenti,
dell’energia elettrica,
magari eliminando
qualche lampione. Ma
non è facile”.
Sarebbe questo il
frutto delle verifiche
promesse dal Municipio
20 mesi fa per
risparmiare nei costi
energetici ?
Le prime
due domande di rigore di
questa interpellanza
sono dunque le seguenti
:
1)
Quali
misure concrete di
risparmio energetico ha
adottato il Municipio
negli ultimi 20 mesi, e
con quali risultati
pratici ?
2)
Se non
ha fatto nulla, perché ?
E cosa intende fare con
urgenza per
evitare che il denaro
pubblico venga
inutilmente gettato
dalla finestra al ritmo
di migliaia di franchi
al mese ?
Lo
scorso lunedì 18 ottobre
al Mercato coperto di
Gordola si era svolta
una conferenza
organizzata dalla locale
Commissione culturale ,
e intitolata
“Risparmio energetico : opportunità e consigli utili”, alla quale
avevano preso parte
circa 120 persone, fra
cui diversi municipali e
consiglieri comunali.
Relatrice della serata
era Giuseppina Togni,
esperta in energia,
consulente dell’Ufficio
federale dell’energia e
attiva da oltre 20 anni
nel settore in quel di
Zurigo. La relatrice è
entrata nel merito di
diverse concrete
possibilità che anche un
Comune come Gordola
avrebbe per migliorare
il bilancio energetico
ed essere da esempio per
i cittadini.
3)
Visto il
tempo trascorso
infruttuosamente dal mio
primo invito, non
ritiene il Municipio che
sarebbe il caso di
affidare con urgenza
a qualche esperto, e
magari proprio alla
signora Giuseppina
Togni, l’incarico di
suggerire quali misure
di risparmio
dell’energia elettrica
potrebbero e dovrebbero
essere introdotte a
Losone ?
Dato che
per la nuova Scuola
dell’infanzia,
progettata e realizzata
non certo pensando alla
necessità di risparmiare
energia elettrica, si
prevedeva per il 2009 un
fattura dell’elettricità
per 37'500 franchi e se
ne prevede per il 2011
una di 60'000 franchi
(!), ci si potrebbe
chiedere se non sarebbe
il caso di approfondire
la possibilità di
installare sul tetto
piano un impianto
fotovoltaico che
potrebbe avere una
superficie fino a 72 metri quadrati
di pannelli solari. In
base a uno studio di
fattibilità consegnato
il 6 aprile del 2007 ed
eseguito dalla ditta di
ingegneria impiantistica
TKM sagl di Gordola, era
risultato che il costo
di investimento di un
simile impianto sarebbe
ammontato (dedotti i
sussidi cantonali
dell’ordine di 18'000
franchi) a circa 132'000
franchi. Lo studio era
giunto alla conclusione
che da un punto di vista
prettamente economico,
un simile impianto
fotovoltaico non era
redditizio.
Ma da
allora diverse cose sono
cambiate. Ad esempio i
costi dell’energia
elettrica sono
aumentati. Se non erro
dal 1. gennaio 2009
anche la possibilità di
ottenere sussidi dalla
Confederazione, oltre
che dal Cantone, si è
accresciuta. Inoltre
sono diminuiti i costi
per la produzione di
impianti fotovoltaici e
nel contempo è
aumentato il loro
rendimento , e ciò anche
grazie all’apertura a
Riazzino – nel luglio
del 2009 – della Pramac
Swiss, una ditta
produttrice di pannelli
fotovoltaici di ultima
generazione, realizzati
con la tecnologia a film
sottile micromorph : una
tecnologia che rispetto
al “cristallino”
tradizionale - a detta
del direttore Cristian
Cavazzuti (cfr. La
Regione del 23 marzo
2009) - ha il vantaggio
di essere più economica
e di produrre più
energia a parità di
potenza installata. E
v’è infine anche
l’esempio del
Comune di
Chiasso, che lo scorso
anno aveva provveduto a
installare dei pannelli
solari sul tetto delle
scuole comunali, e
sembra con grande
soddisfazione da tutti i
punti di vista.
4)
Alla
luce ( è il caso di
dirlo) di quanto sopra
esposto, non ritiene il
Municipio che sarebbe
utile e urgente
approfondire nuovamente
la possibilità di posare
un impianto fotovoltaico
sul tetto della Scuola
dell’infanzia, sia
contattando Chiasso per
conoscere l’esperienza
fatta in quel Comune con
il nuovo impianto
voltaico sul tetto delle
scuole, sia chiedendo
alla TKM di aggiornare
il suo precedente studio
di fattibilità in
collaborazione con la Pramac Swiss e sia interpellando direttamente
quest’ultima per
un’offerta ?
Distinti
saluti
Giorgio Ghiringhelli
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