Losone, 21 aprile 2011
Praticamente riuscita
l’iniziativa antiburqa :
grazie !
( 10'000 firme in 4
settimane)
Nell’uovo pasquale i
ticinesi troveranno oltre
10'000 firme a favore
dell’iniziativa contro la
dissimulazione del viso in
pubblico ( meglio nota con
lo slogan di iniziativa
antiburqa).
Tante sono le firme
pervenuteci finora o
raccolte alle varie
bancarelle in giro per il
Cantone, malgrado le
difficoltà frapposte da
qualche Municipio un po’ a
digiuno in fatto di diritti
costituzionali (abbiamo
dovuto presentare ben
quattro ricorsi per veder
riconosciuti i nostri
diritti di raccogliere
firme) .
Si tratta di un risultato
grandioso se si considera
che l’iniziativa era
ufficialmente partita solo
quattro settimane fa ( il 25
marzo) . Ciò significa che
il tema è molto sentito
dalla popolazione, checché
ne dicano quanti si ostinano
a sostenere che
l’iniziativa è
inutile in quanto in Ticino
di burqa finora non se ne
vedono ( ed è appunto
affinché le cose rimangano
così che è stata lanciata
l’iniziativa, a scopo
dissuasivo e preventivo).
Come noto per la riuscita di
un’iniziativa
costituzionale, come la
nostra, occorrono almeno
10'000 firme : dunque ,
considerando che in sede di
vidimazione diverse firme
potrebbero essere annullate,
non si può ancora dire
che l’iniziativa sia
formalmente già riuscita. Ma
di certo ci siamo molto
vicini, per cui invito tutti
coloro che fossero in
possesso di
firme
a farcele pervenire entro
il 7 maggio, e colgo
l’occasione per ringraziare
tutti coloro che hanno
sottoscritto l’iniziativa,
che ci hanno aiutato a
raccogliere firme e che ci
hanno versato dei contributi
a parziale copertura delle
spese (complessivamente i
costi si aggireranno attorno
ai 6'300 franchi : eventuali
contributi possono essere
versati sul conto corrente
postale no. 65-67871-6
intestato a Movimento
politico “Il Guastafeste”,
6616 Losone).
Quasi certamente sarà dunque
il Popolo a decidere su
questa materia, visto che
ogni modifica della
Costituzione richiede
obbligatoriamente il
consenso popolare. Il Gran
Consiglio aveva avuto la
possibilità di essere lui a
legiferare su questa materia
e magari di farlo con una
legge anziché con una
modifica della Costituzione,
quando a chiedere di
introdurre il divieto di
circolare con il viso
coperto era stata una
petizione firmata da quasi
3'000 persone lanciata dal
sottoscritto e presentata
nell’aprile del 2010. Ma la
Commissione delle petizioni
(presieduta dalla
liberalradicale Paola
Bagutti...che non è stata
rieletta in Gran
Consiglio...) ha snobbato
questa richiesta popolare
provocando così come
reazione il lancio di
un’iniziativa. E’ il bello
della nostra democrazia
diretta, che consente al
Popolo di legiferare al
posto dei poliitici, quando
questi non fanno il loro
dovere.
Un altro obiettivo
della nostra iniziativa è
quello di far da apripista
in Svizzera. Difatti se il
Popolo approverà la modifica
costituzionale da noi
proposta, l’Assemblea
federale sarà chiamata a
rilasciare la Garanzia
federale, ossia
l’attestazione che tale
norma non è in contrasto con
altre disposizioni della
Costituzione federale. E
quindi il dibattito avrà una
risonanza nazionale. Se,
come ho motivo di pensare,
la Garanzia federale verrà
concessa, anche altri
Cantoni potrebbero seguire
l’esempio magari dietro la
spinta di iniziative
popolari, visto che dai
Parlamenti in cui domina il
“politicamente corretto” non
ci si deve attendere molto
in tal senso.
Giorgio Ghiringhelli (primo firmatario dell’iniziativa) |