Losone, 10.2.2011
Il
Guastafeste risponde al
comunista Tagliaferri
Al giovane
21.enne consigliere
Tagliaferri mi accusa di aver tradito la volontà degli elettori regalando i seggi all’UDC. A parte il fatto che lezioni di democrazia da chi sostiene l’ideologia comunista non ne accetto, se anche fosse come dice sarebbe un problema mio e non suo. Comunque quando tre anni fa il movimento del Guastafeste ottenne 4 seggi in Consiglio comunale malgrado avesse un sol candidato in lista ( il sottoscritto), era ovvio fin da allora che gli elettori ( ed i proponenti della lista) , dandomi così tanta fiducia, mi avevano in pratica delegato il compito ( a me e non ad altri che ora pretendono di darmi lezioni) di scegliere chi volevo per occupare i seggi liberi . Tagliaferri dovrebbe ricordarsi che tre anni fa offrii uno di quei seggi a un candidato della Sinistra che non era stato rieletto e che stimavo : l’interessato era disposto ad accettare ma venne dissuaso dal suo gruppo, non so bene con che motivazioni. In quell’occasione la Sinistra rifiutò la possibilità che gli avevo offerto su un piatto d’argento di aumentare il numero dei propri rappresentanti in Consiglio comunale, ed è quindi troppo tardi ora per lamentarsi dei seggi andati alla destra. Proprio perché hanno dimostrato di essere intelligenti votando per il Guastafeste, sono sicuro che i miei elettori non si sentono traditi, ma semmai amareggiati per il fatto che mi sono ritirato, e qualcuno di loro ha già tenuto a ringraziarmi per l’enorme mole di lavoro che ho svolto a favore dei losonesi in 15 anni di battaglie.
Tagliaferri insinua poi il dubbio che io mi sarei ritirato ora per favorire un inciucio fra il Comune ed il Patriziato promosso da una mozione di Fausto Fornera (firmata da PPD e UDC) che chiede una convenzione globale fra i due enti. Guarda, Mattia, ti scuso perché sei giovane, ma quando io mi battevo praticamente solo contro tutti proprio contro gli inciuci fra questi due enti e certi loro dirigenti , tu andavi ancora alle scuole elementari. E quindi per favore non venire a darmi lezioni in questo campo perché ne so più di te. Tant’è vero che quando Fornera nel dicembre scorso sottopose la sua mozione agli altri capigruppo chiedendo chi fosse interessato a sottoscriverla, fui l’unico a rispondere subito e decisamente NO, osservando fra le altre cose che la sua proposta “potrebbe celare qualche trappola per il Comune”. La prima reazione del capogruppo della Sinistra (Elena Pellanda) fu invece possibilista (cito) : “ho inoltrato la tua proposta a tutto il mio gruppo (...) Personalmente credo che possa essere un’opportunità di dialogo”. Quindi è vero che ora con l’avvicendamento Guastafeste-UDC tale mozione ha più possibilità di essere approvata in Consiglio comunale,ma, insomma, io la mia parte l’ho ampiamente fatta e non potevo certo rimanere al mio posto ancora per anni a fare il vigile sui rapporti fra Comune e Patriziato o cedere i nostri seggi a chi li aveva già rifiutati in passato o a chi secondo me non li meritava. La Sinistra può sempre lanciare un referendum contro la nuova convenzione, quando e se sarà approvata.
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