Losone, 29 febbraio 2008
Ghiringhelli risponde
alla presidente leghista
Bea Duca
“A Losone l’unica Lega è
quella dei Guastafeste”
Bea Duca, brava ragazza
ma boriosa presidente
della fantomatica
sezione della Lega dei
ticinesi di Losone, ha
dato in escandescenze
per il fatto che il
Guastafeste ha “osato”
(lesa maestà?) chiedere
l’appoggio degli
elettori leghisti alle
prossime elezioni
comunali, e
minaccia opposizioni
contro l’intestazione di
“Lega dei Guastafeste”
che abbiamo dato alla
nostra lista per il
Municipio. Per quanto
riguarda la
denominazione della
lista vorrei far
presente che la parola
“Lega” significa
“associazione”, e non è
una prerogativa di un
sol partito o movimento
politico . Per quanto
invece riguarda la
richiesta di appoggio
agli elettori della Lega
dei ticinesi mi sembra
che ciascuno in
questo Paese sia libero
di chiedere l’appoggio
di chicchessia senza
dover chiedere
l’autorizzazione alla
signora Duca.
Per sua tranquillità
vorrei comunque
aggiungere che con
un messaggio email
inviato al Nano
venerdì 22 febbraio lo
avevo informato della
mia intenzione sia di
presentare verso
l’inizio della settimana
corrente una lista
denominata “Lega dei
Guastafeste” e sia di
chiedere l’appoggio
degli elettori leghisti.
Avevo concluso quel
messaggio scrivendo che
una sua mancata risposta
sarebbe da me stata
interpretata come un
consenso alla linea che
intendevo seguire. E
difatti così è successo.
Per cui prima di
accusarmi di
scorrettezze o di voler
trarre in inganno i
leghisti la signora Duca
farebbe bene a contare
fino al 100.
Perché mi sono rivolto a
Bignasca e non a lei ?
Il motivo l’ho scritto a
chiare lettere nello
stesso messaggio inviato
al Nano, e cioè
che “la presidente della
locale sezione della
Lega dovrebbe forse
pensare a cedere il
testimone a qualcun
altro visto che non è
riuscita negli ultimi
anni a sfruttare il gran
potenziale che la Lega
ha a Losone e visto che
si arroga il diritto di
prendere decisioni che
non son certo supportate
dalla base e che sono
politicamente
discutibili”.
Non è infatti normale
che un movimento
politico che alle ultime
elezioni per il
Consiglio di Stato ha
ottenuto quasi il 21%
dei voti a Losone (non
certo per merito della
locale sezione…) , non
sia rappresentato da una
propria lista alle
elezioni comunali. E ciò
non solo quest’anno ma
anche alle elezioni
comunali del 2004,
quando la signora Duca
aveva respinto la mia
proposta di fare una
lista unica per il
Municipio con il
Guastafeste (se avesse
accettato probabilmente
sarebbe entrata lei in
Municipio) e preferì
invece “cancellare” la
Lega dalla scena
politica. Perché , da
quando Bea Duca ha preso
il posto dell’ottimo
ex-presidente Roberto
Marazza, alle rarissime
assemblee della locale
sezione della Lega
partecipano solo 4-5
persone ? Perché non si
trovano leghisti
disposti a candidarsi
per le elezioni comunali
? Perché se non si
trovano candidati non si
cercano almeno delle
alleanze con altri
movimenti o partiti (
come avviene
praticamente in tutti
gli altri Comuni) ?
Probabilmente perché il
difetto sta nel manico e
la signora Duca non è
all’altezza del compito.
Infatti nell’intervallo
di tempo fra le elezioni
comunali del 2004 e
quelle di quest’anno, la
Lega losonese è
scomparsa praticamente
di scena e non ha più
fatto niente . Non è
certo attivandosi pochi
mesi prima delle
elezioni , come ha fatto
la signora Duca, che si
può rilanciare
l’attività di una
sezione.
Per quanto riguarda
infine i miei rapporti
con la Lega, vorrei
ricordarle che nel 1996
– cedendo alle
insistenze dell’allora
presidente Marazza e
dell’allora municipale
leghista Klaus Dell’Avo
– accettai di mettermi
in lista per la Lega
come indipendente sia
per il Consiglio
comunale, dove venni
eletto a tutti gli
effetti nel gruppo della
Lega (alle cui riunioni
prendevo parte
regolarmente) , e sia
per il Municipio. La mia
candidatura come
indipendente fu
approvata dall’assemblea
della Lega. Erano tempi
in cui pochi avevano il
coraggio di metter fuori
la faccia e di
candidarsi sulle liste
della Lega, e dunque mi
fa un po’ specie che ora
la signora Duca si
scandalizzi perché mi
son definito
“l’ultimo sopravvissuto
della Lega in Consiglio
comunale” e quasi mi
rimproveri di non essere
stato un leghista DOC.
Bella riconoscenza ! Se
essere leghista
significa, come
predicava allora il
Mattino della domenica,
avere un certo stato
d’animo che porta a
ribellarsi contro
l’arroganza della
partitocrazia, a dare
più voce ai cittadini e
difendere i loro
diritti, a salire sulle
barricate contro i
“mammasantissima”, a
denunciare abusi e
intrallazzi e così via,
allora penso proprio di
poter affermare senza
timore di essere
smentito che nessuno a
Losone, men che meno la
signora Duca, è
stato più leghista del
sottoscritto.
Del resto la signora
Duca dovrebbe ricordarsi
che il 10 marzo 1999,
quando ero in corsa
per l’elezione al Gran
Consiglio con una mia
lista, la sezione della
Lega dei ticinesi di
Losone ( di cui allora
lei era segretaria)
emise un comunicato
stampa con il quale “in
considerazione di tutti
gli eventi successi
durante questi ultimi
anni nel nostro Comune”
si contestava la
congiunzione delle liste
effettuate a livello
cantonale fra la Lega e
l’UDC, e del tutto
clamorosamente si
invitavano i leghisti
losonesi “a sostenere il
movimento “Il
Guastafeste”, di Giorgio
Ghiringhelli, quale
giusto riconoscimento
per le battaglie che
l’interessato ha
sostenuto in questi anni
e per la sua attività a
favore del movimento
leghista”. Ecco perché
ho ritenuto che fosse
mio buon diritto poter
sollecitare l’appoggio
degli elettori leghisti.
Giorgio Ghiringhelli,
coordinatore del
Guastafeste
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