di Giorgio Ghiringhelli
 

IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

POLITICA COMUNALE
VARIA


Losone, 29 febbraio 2008

Ghiringhelli risponde alla presidente leghista Bea Duca

“A Losone l’unica Lega è quella dei Guastafeste”

Bea Duca, brava ragazza ma boriosa presidente della fantomatica sezione della Lega dei ticinesi di Losone, ha dato in escandescenze per il fatto che il Guastafeste ha “osato” (lesa maestà?) chiedere l’appoggio degli elettori leghisti alle prossime elezioni comunali,  e minaccia opposizioni contro l’intestazione di “Lega dei Guastafeste” che abbiamo dato alla nostra lista per il Municipio.  Per quanto riguarda la denominazione della lista vorrei far presente che la parola “Lega” significa “associazione”, e non è una prerogativa di un sol partito o movimento politico . Per quanto invece riguarda la richiesta di appoggio agli elettori della Lega dei ticinesi mi sembra che ciascuno in  questo Paese sia libero di chiedere l’appoggio di chicchessia senza dover chiedere l’autorizzazione alla signora Duca.

Per sua tranquillità vorrei comunque aggiungere che  con un messaggio email inviato al Nano  venerdì 22 febbraio lo avevo informato della mia intenzione sia di presentare verso l’inizio della settimana corrente una lista denominata “Lega dei Guastafeste” e sia di chiedere l’appoggio degli elettori leghisti. Avevo concluso quel messaggio scrivendo che una sua mancata risposta sarebbe da me stata interpretata come un consenso alla linea che intendevo seguire. E difatti così è successo. Per cui prima di accusarmi di scorrettezze o di voler trarre in inganno i leghisti la signora Duca farebbe bene a contare fino al 100.

Perché mi sono rivolto a Bignasca e non a lei ? Il motivo l’ho scritto a chiare lettere nello stesso messaggio inviato al Nano, e cioè  che “la presidente della locale sezione della Lega dovrebbe forse pensare a cedere il testimone a qualcun altro visto che non è riuscita negli ultimi anni a sfruttare il gran potenziale che la Lega ha a Losone e visto che si arroga il diritto di prendere decisioni che non son certo supportate dalla base e che sono politicamente discutibili”.

Non è infatti normale che un movimento politico che alle ultime elezioni per il Consiglio di Stato ha ottenuto quasi il 21% dei voti a Losone (non certo per merito della locale sezione…)  , non sia rappresentato da una propria lista alle elezioni comunali. E ciò non solo quest’anno ma anche alle elezioni comunali del 2004, quando la signora Duca aveva respinto la mia proposta di fare una lista unica per il Municipio con il Guastafeste (se avesse accettato probabilmente sarebbe entrata lei in Municipio) e preferì invece “cancellare” la Lega dalla scena politica. Perché , da quando Bea Duca ha preso il posto dell’ottimo ex-presidente Roberto Marazza, alle rarissime  assemblee della locale sezione della Lega partecipano solo 4-5 persone ? Perché non si trovano leghisti disposti a candidarsi per le elezioni comunali ? Perché se non si trovano candidati non si cercano almeno delle alleanze con altri movimenti o partiti ( come avviene praticamente in tutti gli altri Comuni) ? Probabilmente perché il difetto sta nel manico e la signora Duca non è all’altezza del compito. Infatti nell’intervallo di tempo fra le elezioni comunali del 2004 e quelle di quest’anno, la Lega losonese è scomparsa praticamente di scena e non ha più fatto niente . Non è certo attivandosi pochi mesi prima delle elezioni , come ha fatto la signora Duca, che si può rilanciare l’attività di una sezione.

Per quanto riguarda infine i miei rapporti con la Lega, vorrei ricordarle che nel 1996 – cedendo alle insistenze dell’allora presidente Marazza e dell’allora municipale leghista Klaus Dell’Avo – accettai di mettermi in lista per la Lega come indipendente sia per il  Consiglio comunale, dove venni eletto a tutti gli effetti nel gruppo della Lega (alle cui riunioni prendevo parte regolarmente) , e sia per il Municipio. La mia candidatura come indipendente fu approvata dall’assemblea della Lega. Erano tempi in cui pochi avevano il coraggio di metter fuori la faccia e di candidarsi sulle liste della Lega, e dunque mi fa un po’ specie che ora la signora Duca si scandalizzi perché mi son  definito “l’ultimo sopravvissuto della Lega in Consiglio comunale” e quasi mi rimproveri di non essere stato un leghista DOC. Bella riconoscenza ! Se essere leghista significa, come predicava allora il Mattino della domenica, avere un certo stato d’animo che porta a ribellarsi contro l’arroganza della partitocrazia, a dare più voce ai cittadini e difendere i loro diritti, a salire sulle barricate contro i “mammasantissima”, a denunciare abusi e intrallazzi e così via, allora penso proprio di poter affermare senza timore di essere smentito che nessuno a Losone, men che meno la signora Duca,  è stato più leghista del sottoscritto.

Del resto la signora Duca dovrebbe ricordarsi che il 10 marzo 1999, quando ero in corsa  per l’elezione al Gran Consiglio con una mia lista, la sezione della Lega dei ticinesi di Losone ( di cui allora lei era segretaria) emise un comunicato stampa con il quale “in considerazione di tutti gli eventi successi durante questi ultimi anni nel nostro Comune” si contestava la congiunzione delle liste effettuate a livello cantonale fra la Lega e l’UDC, e del tutto clamorosamente si invitavano i leghisti losonesi “a sostenere il movimento “Il Guastafeste”, di Giorgio Ghiringhelli, quale giusto riconoscimento per le battaglie che l’interessato ha sostenuto in questi anni e per la sua attività a favore del movimento leghista”. Ecco perché ho ritenuto che fosse mio buon diritto  poter sollecitare l’appoggio degli elettori leghisti.

 

  Giorgio Ghiringhelli, coordinatore del Guastafeste

 


 
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