Commissione
della Gestione
del Consiglio
comunale di
Losone |
Losone, 28
marzo 2009 |
|
Onorando
Consiglio
comunale
|
Rapporto di minoranza
sul MM no. 23/2009
Bilancio preventivo 2009
del Comune di Losone
Gentili colleghe, egregi
colleghi,
premetto che condivido
quasi tutte le misure di
risparmio proposte dal
Municipio e dalla
Gestione (con la
quale ho collaborato in
modo costruttivo
suggerendo molte delle
proposte contenute nel
rapporto di maggioranza)
e quindi
quando il
Consiglio comunale sarà
chiamato a esaminare
tali proposte voterò a
loro favore. Ma sul
complesso dei conti
voterò poi contro, e per
questo motivo presento
un rapporto di minoranza
nel quale oltre ad aver
aggiunto nuove proposte
di emendamento o nuove
raccomandazioni nonché
delle “correzioni” di
tipo contabile,
mi sono
soffermato sulla misura
di risparmio più
controversa suggerita
dal Municipio (
l’abrogazione dell’aiuto
complementare comunale)
chiarendo la mia
posizione – dimenticata
nel rapporto di
maggioranza – e
aggiungendo allo scarno
rapporto di maggioranza
delle riflessioni su
questo e su altri
argomenti che possano
contribuire alla
formazione di
un’opinione da parte
vostra.
Perché non approverò
i conti ?
I motivi di fondo del
mio voto contrario sono
gli stessi elencati nel
mio lungo intervento sui
conti consuntivi del
Comune per il 2007. In
12 anni il sottoscritto
, assieme al mio gruppo
politico,
non ha mai
approvato i conti
consuntivi e preventivi
del Comune
e dunque non ha
mai aderito alla
conduzione della
gestione comunale perché
non ha condiviso molte
delle scelte politiche e
finanziarie operate dal
Municipio e dal
Consiglio comunale e
perché buona parte delle
nostre proposte sono
state bocciate. Per
questi motivi non ho
approvato i conti in
epoche in cui essi
chiudevano
abbondantemente nelle
cifre nere e a maggior
ragione non vedo perché
dovrei farlo oggi
di fronte
all’ennesimo preventivo
che prospetta disavanzi
milionari.
Ai motivi politici di
fondo si aggiungono in
questa occasione dei
motivi
tecnico-finanziari
legati a questi conti
preventivi. L’articolo 2
del Regolamento sulla
gestione finanziaria e
sulla contabilità dei
Comuni recita che
“il conto di gestione
corrente deve essere
pareggiato a medio
termine”. Ovviamente
il concetto di “medio
termine” può essere più
o meno elastico a
dipendenza delle riserve
finanziarie di cui un
Comune dispone, ma non
può comunque protrarsi
all’infinito. E invece i
conti del nostro Comune
sono sempre stati
fortemente in rosso dal
2003 in poi, registrando
un deficit complessivo
di 6,5 milioni di
franchi dal 2003 al
2007, ai quali andrà
probabilmente ad
aggiungersi un ulteriore
deficit di circa 1,5
milioni di franchi
per il 2008 e il
deficit attorno a 1
milione preventivato per
il 2009.
Questa
situazione non è
francamente più
tollerabile, anche
perché questi continui
deficit milionari stanno
erodendo in modo
preoccupante il capitale
proprio (che ammonterà a
circa 6 milioni di
franchi alla fine del
2008, pari a circa il 42
% dell’ultimo gettito
cantonale di base ,
ossia sotto la fatidica
soglia del 50% che il
Municipio in altre
occasioni e ancora nel
suo messaggio – a pag. 2
– ha ribadito di non
voler superare...) e
stanno riducendo
all’osso la possibilità
di effettuare
investimenti.
Urge un aumento del
moltiplicatore d’imposta
al 90%
Fino a un certo punto si
può capire che il
Municipio abbia
tergiversato per anni in
tempi di boom economico
prima di aumentare il
moltiplicatore d’imposta
all’85% a partire dal
2008 (anche se tale
misura, secondo il Piano
finanziario ma pure
secondo il buon senso,
avrebbe dovuto
essere presa prima) e si
può anche capire che ora
non se la senta di
aumentarlo ulteriormente
in pieno periodo di
crisi economica. Ma
nella situazione in cui
si trovano le finanze
comunali
è inutile illudere i
losonesi che sarà
possibile evitare
un nuovo aumento
di almeno 5 punti
nell’immediato e un
ulteriore aumento di
altri 5 punti entro 3-4
anni. Difatti più si
attenderà e peggio sarà,
perché si perderanno
irrimediabilmente
preziosi introiti
fiscali (oltre a
preziosi contributi dal
fondo di livellamento
intercomunale)
e si eroderanno
sempre più le riserve
con il risultato di
dover poi recuperare a
breve termine quanto
perso,
con aumenti del
carico fiscale ancor più
drastici ( magari fino
al 100%). Siamo,
insomma, con le spalle
al muro ! Ormai tutti
coloro che san fare di
calcolo dovrebbero aver
capito che
anche effettuando i più
drastici tagli alla
spesa e anche aumentando
le varie tasse d’uso non
sarà possibile rientrare
nelle cifre nere senza
un aumento del
moltiplicatore
d’imposta.
E ciò per almeno due
motivi. Il primo è che
il gettito fiscale di
Losone marcia da anni
sul posto e non segue
l’evoluzione delle
uscite, e questo divario
è probabilmente
destinato a crescere
visto che con la crisi
economica che sta
colpendo molte famiglie
, gli artigiani e le
industrie v’è da
attendersi un calo del
gettito fiscale (per il
2009 il Municipio
prevede invece
addirittura un aumento
del 2,9% del gettito
delle persone fisiche e
un calo contenuto
dell’1,26% del gettito
delle persone giuridiche
: secondo me
l’incasso sarà inferiore
di almeno mezzo milione
di franchi rispetto al
previsto, e quindi
se avessi ragione anche
il disavanzo di 1
milione previsto per
quest’anno dovrebbe
essere corretto in 1,5
milioni). Il secondo
motivo è che a partire
dall’anno prossimo
entreranno in vigore
gradualmente le nuove
disposizioni della LOC
in materia di
ammortamenti, ciò che
entro il 2013 porterà
per Losone a un aumento
delle uscite di circa
1,1 milioni di franchi (
pari a circa 8 punti di
moltiplicatore !).
Un contributo dal
Fondo di livellamento
basato sul livello del
moltiplicatore d’imposta
Nel capitolo “Finanze e
Imposte” di questo
rapporto
mi soffermo sul
contributo che
quest’anno, per la prima
volta, il nostro Comune
potrà ricevere dal Fondo
di livellamento
intercomunale. Una delle
condizioni per ricevere
questo contributo
è che il
moltiplicatore sia
superiore all’81%.
Inoltre tale contributo
aumenta di pari passo
con l’aumento del
moltiplicatore. Ecco ad
esempio qualche esempio
concernente il nostro
Comune, tenendo conto
del fatto che dall’anno
prossimo dovrebbe
entrare in vigore una
nuova legge per regolare
questa materia. Con un
moltiplicatore all’85 %
il contributo per Losone
ammonterebbe a
640'000 franchi per il
2009 (legge attuale)
e a 350'000 franchi per
il 2010 (nuova legge) ;
con un
moltiplicatore del 90%
tale contributo
ammonterebbe a
850'000 franchi per il
2009 e a 560'000
franchi per il 2010, e
con un
moltiplicatore al 95%
il contributo
ammonterebbe a
970'000 franchi per il
2009 e a 680'000
franchi per il 2010.
Quindi l’intenzione di
mantenere per il 2009 il
moltiplicatore all’85%
espressa dal Municipio
nel suo messaggio sui
conti preventivi
(cfr. in fondo
alla pag. 24) ,
non solo non consentirà
di chiudere in pareggio
i conti
e non solo eroderà
ulteriormente le riserve
(capitale proprio)
ma farà perdere
irrimediabilmente al
Comune un contributo
supplementare di 210'000
franchi (ossia la
differenza fra 850'000 e
640'000 franchi) e
limiterà la possibilità
di fare investimenti.
Tenendo conto del fatto
che un aumento di 5
punti del moltiplicatore
d’imposta corrisponde a
un maggior introito
fiscale di circa 650'000
franchi, ecco che un
aumento del
moltiplicatore al 90% -
grazie anche al
contributo supplementare
dal fondo di
livellamento e ai tagli
proposti dalla
Commissione della
Gestione –
consentirebbe di
chiudere i conti del
Comune per il 2009 con
un piccolo avanzo di
almeno 100'000 franchi
(pur mantenendo i due
terzi dell’aiuto
complementare).
In considerazione di
quanto sopra esposto
,
invito
caldamente il Municipio
– cui per legge spetta
il compito di fissare il
moltiplicatore d’imposta
– a tornare suoi sui
passi e a prendere
l’unica decisione
possibile per poter
finalmente chiudere in
pareggio i conti
evitando così di
dover far pagare ai
losonesi conseguenze
ancor più pesanti in un
prossimo futuro.
Rivalutazione della
azioni SES con
ammortamenti retroattivi
al 2008 : perplessità!
Nell’intento di
abbellire un po’ i conti
e di diminuire (di circa
340'000 franchi) le
uscite dovute agli
ammortamenti,
il Municipio ha
proposto di rivalutare
le azioni SES allibrate
all’attivo del bilancio
e di procedere poi a un
ammortamento
straordinario di
2'866'000 franchi
conteggiato sulla
gestione 2008, e quindi
con effetto retroattivo.
Se sulla rivalutazione
della azioni SES non ho
nulla da osservare,
nutro invece qualche
grossa perplessità sulla
legalità degli
ammortamenti fatti
retroattivamente.
Difatti, in base al’art.
14 del Regolamento sulla
gestione finanziaria e
contabilità dei Comuni,
“gli
ammortamenti indicati a
preventivo vanno
rispettati e
ammortamenti
supplementari non
possono essere stabiliti
in sede di consuntivo”.
A rigor di
regolamento, dunque,
sembrerebbe che non si
possano fare degli
ammortamenti in sede di
consuntivo : se voleva
procedere a degli
ammortamenti
straordinari con effetti
benefici sui conti
preventivi 2009 il
Municipio avrebbe dovuto
effettuare la
rivalutazione delle
azioni SES e conseguente
aggiornamento del
preventivo 2008
presentando un
apposito messaggio prima
del 31 dicembre 2008.
Trascorso questo termine
il Municipio, sempre a
rigor di regolamento,
avrebbe potuto proporre
l’ammortamento
straordinario nel corso
del 2009 con effetti
benefici sull’ammontare
degli ammortamenti
amministrativi a partire
dal 2010. Lo scopo della
summenzionata
disposizione del
Regolamento è quello di
evitare di fare della
finanza creativa a
posteriori nel senso ad
esempio di diminuire o
accrescere i tassi di
ammortamento stabiliti a
preventivo per ottenere
un risultato d’esercizio
diverso da quello
effettivo. Ma la Sezione
enti locali,
appositamente
interpellata dal
Municipio su richiesta
del sottoscritto,
ha autorizzato
il Municipio a titolo
eccezionale a procedere
all’ammortamento
straordinario
retroattivo al 2008,
invitando il Municipio a
informare in modo
esaustivo il Consiglio
comunale sulle
motivazioni di questa
sua decisione. Pur
nutrendo parecchie
perplessità sulla
legalità di una simile
procedura , mi inchino
alla decisione
dell’Autorità di
vigilanza
invitando però il
Municipio a trasmettere
copia della lettera
della SEL a tutti i
consiglieri comunali.
Proposte di emendamento
O Amministrazione
Pag. 20, no. 300.100
(16'000 franchi per
indennità ai membri del
CC)
La maggioranza della
Commissione ha accolto
solo parzialmente la mia
proposta di azzerare
queste indennità, e
propone di ridurle solo
del 30% (11’200 fr) per
“coerenza” con la
decisione del Municipio
di ridurre il proprio
stipendio (in realtà il
Municipio lo ha ridotto
del 20%). Io mantengo la
proposta di azzerare
questa spesa fino a
quando i conti
chiuderanno nelle cifre
rosse, ricordando che è
anche colpa del
Consiglio comunale e di
certe sue scellerate
decisioni se oggi ci
troviamo in questa
situazione. Rendo
attenti al fatto che
qualsiasi modifica
di queste
indennità ( ma anche
degli onorari dei
municipali) potrà
diventare operativa solo
dopo la modifica
dell’art. 41 del
Regolamento comunale
(senza effetto
retroattivo), e , in
caso di modifiche,
sollecito dunque il
Municipio a presentare
al più presto un
apposito messaggio.
Tenendo conto del fatto
che l’azzeramento delle
indennità
potrebbe de facto
entrare in vigore solo
nel secondo semestre,
propongo di dimezzare la
somma iscritta a
preventivo ( risparmio :
8'000 franchi nel 2009 e
16'000 franchi nel 2010)
Pag. 20, no. 300.200
(14'000 franchi per
indennità a membri delle
Commissioni del CC)
Per gli stessi motivi
esposti in precedenza,
propongo l’azzeramento
delle indennità, e
quindi, di dimezzare la
somma iscritta a
preventivo (risparmio :
7'000 franchi nel 2009 e
14'000 franchi nel 2010)
2 Educazione
Attualmente la Scuola
dell’infanzia conta 7
sezioni ed è frequentata
da 149 allievi, di cui
circa 34-39 nati nel
2005 (che avevano dunque
3 anni all’inizio
dell’anno scolastico).
Secondo le norme emanate
dal Cantone, una sezione
può essere composta al
massimo da 25 bambini
(attualmente la media
effettiva è di 21,2 per
sezione) .
Vi è dunque la
possibilità di ridurre a
6 il numero delle
sezioni ( 6 x 25 = 150)
a partire dall’anno
scolastico 2009/2010. E’
improbabile che nei
prossimi anni il numero
dei bambini che
frequenteranno l’asilo
sarà superiore a quello
attuale : difatti
l’evoluzione demografica
dice che a Losone vi
sono attualmente 55
bambini nati nel 2005
(di cui
39 si erano
iscritti ma solo 34
frequentano l’asilo), 58
nati nel 2006 (di cui 41
si sono iscritti per il
prossimo anno scolastico
: ma si consideri che
generalmente il numero
di chi frequenta
effettivamente l’asilo è
leggermente inferiore a
quello degli iscritti),
51 nati nel 2007 e 47
nati nel 2008. La
tendenza è dunque in
calo. Anche
ammesso che il numero
massimo di 150 allievi
venga superato di poche
unità, tale piccolo
esubero potrebbe
essere risolto
dirottando
provvisoriamente i più
giovani (coloro che
compiranno i 3 anni solo
dopo l’inizio dell’anno
scolastico in quanto
nati fra ottobre e
dicembre) all’asilo-nido
che a partire dal
prossimo anno scolastico
sarà gestito nella nuova
Scuola
dell’infanzia
dall’Associazione
Coccolo. Visto che
questa associazione
privata usufruirà
praticamente in modo
gratuito dei locali
(dato che il modico
affitto richiesto dal
Comune sarà
probabilmente compensato
con un contributo di
pari entità)
non dovrebbe
essere difficile
raggiungere un accordo
con questa associazione
in modo da non
penalizzare con il
prelievo di rette le
famiglie di questi
eventuali bambini in
soprannumero (basterebbe
fissare un limite
massimo di questi
bambini).
L’accoglimento della
proposta di chiudere una
sezione dell’asilo
consentirebbe di
risparmiare circa 54'000
franchi all’anno per lo
stipendio di una docente
(al netto del sussidio
cantonale) e 17'000
franchi per lo stipendio
di un’inserviente
(attualmente vi sono 4
inservienti e ne serve
una ogni 2 sezioni) .
Pag. 42, no. 302.100
(624'000 franchi per
stipendio docenti)
Propongo la chiusura
della settima sezione
dell’asilo, con un
risparmio di 18'000
franchi per il 2009
(settembre-dicembre)
Pag. 43, no. 301.120
(257'200 franchi per
stipendio personale
fisso e a orario
ridotto)
Propongo la chiusura
della settima sezione
dell’asilo, con un
risparmio di 5'600
franchi per il 2009
(settembre-dicembre).
5 Previdenza
Pag. 74, no. 366.030
(aiuto complementare
comunale)
Il Municipio propone di
azzerare questo
contributo e di abrogare
il relativo regolamento,
con un risparmio di
circa 235'000 franchi.
Nel rapporto di
maggioranza della
gestione si legge che
tre membri sono a favore
della proposta
municipale mentre altri
tre membri propongono di
ridurre del 30% l’aiuto
complementare limitando
dunque il costo a
164'500 franchi. Visto
che in questo rapporto
ci si è dimenticati di
me, tengo a precisare
che
anche il sottoscritto è
contrario
all’azzeramento del
contributo ed è
favorevole alla
riduzione del 30% (anzi
si trattava addirittura
di una mia proposta),
per cui tale decisione è
sostenuta dalla
maggioranza dei
commissari ( 4 contro
3).
Non è da escludere che
in futuro , a dipendenza
dell’evoluzione
finanziaria del Comune,
si possa arrivare ad
un’ulteriore riduzione o
all’eliminazione di
questo aiuto (specie
quando si entrerà nel
vivo della prevista casa
per anziani
medicalizzata) , ma
togliere di colpo e
senza preavviso questo
sussidio alle 165
persone singole e alle
48 famiglie che ora lo
ricevono, e che certo
non navigano nell’oro,
non mi sembra un modo di
procedere corretto sia
per il modo e sia per il
momento scelti ( in
pieno periodo di crisi
economica). Del resto
nei due rapporti della
Gestione sono contenute
delle proposte che,
malgrado il mantenimento
di una parte dell’aiuto
complementare,
consentirebbero, se
approvate, di ridurre
ulteriormente il
disavanzo di esercizio
rispetto a quanto
propone il Municipio.
Per cui non v’è motivo
di “accanirsi” per il
2009 contro i
beneficiari di questo
aiuto (sia chiaro che
l’eventuale ulteriore
aumento del
moltiplicatore d’imposta
al 90% non dipenderà
dall’aiuto complementare
- che con il taglio del
30% proposto inciderebbe
solo nella misura di
poco superiore a un
punto percentuale –
bensì dal fatto che con
un moltiplicatore
all’85% mancherebbe un
milioncino di franchi
per arrivare nelle cifre
nere !).
E poi non va
sottovalutato il fatto
che in caso di
azzeramento del
contributo la Sinistra
ha già annunciato di
voler lanciare un
referendum che
impegnerebbe tutte le
forze politiche e
l’Amministrazione
comunale nei prossimi
4-5 mesi e avrebbe
conseguenze negative sui
rapporti fra i vari
partiti a scapito delle
trattative che ancora ci
attendono
per continuare
l’opera di risanamento
delle finanze comunali.
Il buon senso suggerisce
di trovare per il 2009
un compromesso atto a
rinviare
l’eventuale
scontro su questo
delicato argomento.
Da ultimo sottolineo che
in caso di abrogazione
del Regolamento
sull’aiuto
complementare, la misura
diverrebbe effettiva
solo a partire
all’incirca dal secondo
semestre dell’anno (o
anche più tardi in caso
di referendum)
per cui a
preventivo andrebbe
comunque inserita una
spesa di 117'000 franchi
( pari alla metà del
contributo annuale); se
invece il CC dovesse
accettare la proposta di
ridurre il contributo
del 30%, si renderebbe
necessaria una modifica
del Regolamento che
potrebbe entrare in
vigore ( senza effetto
retroattivo) solo dopo
l’ulteriore approvazione
di questa modifica
(per cui a
preventivo andrebbe
inserita una somma di
almeno 200'000 franchi).
In quest’ultimo caso il
Municipio è dunque
invitato a presentare
sollecitamente il
relativo messaggio,
magari prendendo in
considerazione anche la
possibilità di allungare
la durata del domicilio
a Losone che dà diritto
a beneficiare dell’aiuto
complementare comunale
(oggi occorre essere
domiciliati nel Comune
da almeno 3 anni).
6 Traffico
Pag. 76, no.
301.110-305.100 (728'000
franchi per stipendio
personale + 159'000 per
oneri sociali)
Le cifre inserite a
preventivo comprendevano
l’assunzione di un
operaio supplementare al
quale però nel frattempo
il Municipio ha deciso
di rinunciare, per cui
gli importi
vanno corretti
togliendo Fr. 62’500.00
dal conto 301.110
“Stipendio personale
d’esercizio” e Fr.
4'950.00 dal conto
303.100 “Contributi
AVS/AI/AF/IPG/AD”;
ritenuto un’ ulteriore
minor spesa di ca. Fr.
6'000.00 suddivisa sulle
assicurazioni infortuni
e malattia e la cassa
pensione.
8 Economia pubblica
Pag. 91, no. 365.364
(8'000 franchi per
contributo alla gara di
golf PROAM)
Si tratta di un
contributo che da
qualche anno il Comune
versa all’Associazione
Golf club Gerre per lo
svolgimento di una gara
sociale che vede
l’abbinamento fra
giocatori amatori e
giocatori professionisti
provenienti anche dal
resto della Svizzera e
dall’estero. In passato
il contributo ammontava
a 10'000 franchi. Il
Municipio propone un
taglio di 2'000 franchi
e la maggioranza della
Gestione propone un
taglio di ulteriori
3'000 franchi.
Io propongo
l’azzeramento di questo
contributo, perché
in tempi in cui si
operano dolorosi tagli
che toccano la
socialità, i dipendenti,
le società, le
manifestazioni ecc. si
può anche usare la scure
verso una gara sociale
di una categoria di
sportivi che non ha
certo bisogno di aiuti
dell’ente pubblico
(aiuti che comunque sono
già stati dati e
verranno ancora dati
sotto altra forma, visto
che era stato il Comune
a creare le basi
pianificatorie per la
realizzazione del campo
da golf, ed era stato
ancora il Comune a
investire quasi 200'000
franchi per la
realizzazione
dell’illuminazione e di
un marciapiede lungo via
alle Gerre – che per
inciso è di proprietà
patriziale – e a
investire circa mezzo
milione di franchi per
l’arginatura del riale
Gerre in modo da evitare
allagamenti del campo da
gioco; è il Comune che
un paio d’anni fa ha
concesso
all’Associazione Golf
Club Gerre l’utilizzo
gratuito del pozzo
comunale delle Gerre per
l’irrigazione del campo
di golf .(uso
concesso per
l’utilizzo di
750 litri
di acqua al minuto,
corrispondenti a 394'000
metricubi all’anno, pari
a un valore di
236'000 franchi...!),
e sarà il Comune – si
spera con la
partecipazione del
Patriziato... – a dover
investire circa 3
milioni di franchi per
il rifacimento delle
arginature della
Melezza, a miglior
protezione del centro
industriale dello
Zandone, del golf e del
Meriggio; e sarà ancora
il Comune a dover
probabilmente investire
200/300 mila franchi per
la realizzazione di un
posteggio in fondo a Via
Casa del Frate destinato
in particolare alla
parte pubblica del golf
e al Meriggio). Quindi
non si può dire che il
Comune non abbia fatto
nulla per il golf e per
gli appassionati di
questo sport che alle
nostre latitudini resta
ancora piuttosto
esclusivo : anzi si può
invece affermare che
nessun gruppo di
sportivi ha ricevuto
così tanti aiuti dal
Comune come quello dei
golfisti, i quali hanno
sicuramente i mezzi per
organizzarsi la propria
gara sociale !
9.Finanze e Imposte
Pag. 94, no. 444.100
(Ricavo di 350'000
franchi quale contributo
dal fondo di
livellamento)
A seguito dell’aumento
del moltiplicatore
d’imposta all’85% , il
nostro Comune potrà far
capo quest’anno per la
prima volta (non tutti i
mali vengono per
nuocere...) al Fondo di
livellamento
intercomunale, di cui
possono beneficiare
tutti i Comuni il cui
gettito fiscale
pro-capite è inferiore
alla media cantonale e
che allo stesso tempo
hanno un moltiplicatore
d’imposta superiore
all’81%. Proprio di
recente il Cantone ha
posto in consultazione
un avamprogetto di legge
che prevede delle
modifiche della Legge
sulla perequazione
intercomunale. A quanto
è stato
comunicato alla
Commissione della
Gestione , tali
modifiche
comporterebbero una
sostanziosa diminuzione
del contributo che
spetterebbe al nostro
Comune, ma siccome il
messaggio governativo
non esiste ancora è
impensabile che tale
messaggio possa essere
approvato prima
dell’autunno, ed è
altrettanto impensabile
che le previste
modifiche possano
entrare in vigore con
effetto retroattivo al 2009 in quanto ciò avrebbe effetti
negativi sui conti
preventivi per il 2009
che molti Comuni
beneficiari hanno già
approvato o – come il
nostro – sono in
procinto di farlo.
Fatta questa
premessa va detto che il
contributo di 350'000
franchi inserito a
preventivo dal Municipio
è stato calcolato in
base alla nuova legge,
che però come detto è
impensabile che enti in
vigore prima del 2010.
Quindi sarebbe opportuno
inserire a preventivo la
somma che spetterà al
Comune
in base alle
norme vigenti
attualmente e che
dovrebbe
ammontare a 640'000
franchi. Propongo quindi
di effettuare questa
modifica contabile che,
assieme a tutti gli
altri tagli proposti dai
due rapporti della
Gestione,
consentirà di
rendere meno pesante il
disavanzo previsto per
il 2009 , e
compenserà
ampiamente l’ aumento
delle uscite di circa
164'000 franchi dovuto
all’eventuale decisione
del CC di non azzerare
l’aiuto
complementare comunale
( come proposto
dal Municipio e da 3
commissari della
Gestione) bensì di
ridurlo solo del 30%
(come proposto
da 4 commissari della
Gestione, fra cui il
sottoscritto).
Carovita dei
dipendenti
Il Municipio propone di
concedere un carovita
dell’1,5%, con effetto
al 1.1.2009, ai
dipendenti comunali.
Questo rincaro (pari a
quello riconosciuto dal
Cantone ai suoi
dipendenti e ai docenti
delle Scuole elementari
e delle Scuole
dell’infanzia)
comporterà
un costo per il Comune
valutabile attorno ai
58'000 franchi. La
maggioranza della
Commissione propone di
ridurre il carovita
all’1% (con un risparmio
di circa 19'000
franchi).
Io propongo di non
concedere alcun carovita
in considerazione della
situazione di emergenza
in cui si trovano le
finanze comunali e quale
contributo dei
dipendenti al
risanamento delle
stesse. Va rilevato che
su un totale di uscite
del Comune di circa 20
milioni di franchi la
massa salariale netta
per tutti i
dipendenti
(docenti
compresi) ammonta a
circa 6'450'000 franchi
(pari al 32,26%). Si
tratta della voce di
spesa più consistente e
anche quella che per via
degli scatti di
anzianità , degli
adeguamenti al carovita
e degli oneri sociali a
essi collegati tende
maggiormente ad
aumentare di anno in
anno, anche quando non
sono previste
assunzioni.
Quindi
è impensabile cercare di
far quadrare i conti del
Comune senza intervenire
su questa voce di spesa,
cercando in
primo luogo di porre un
freno
al suo aumento e
se possibile di
giungere a una
sua diminuzione
(abbassando i tetti
salariali degli stipendi
più alti, rivedendo al
ribasso la scala degli
scatti salariali
d’anzianità, rivedendo
le regole della Cassa
pensioni, procedendo a
una revisione dei
compiti
ed eventualmente
bloccando le assunzioni)
. In attesa di
un’auspicabile e urgente
revisione del
Regolamento organico dei
dipendenti e della Cassa
pensione l’unica
possibilità di risparmio
immediato che rimane al
Legislativo (oltre alla
decisione concernente la
chiusura della settima
sezione della Scuola
dell’infanzia) è quella
di non concedere alcun
carovita.
Da notare che a Locarno,
ad esempio, dove il
moltiplicatore d’imposta
aritmetico veleggia più
o meno alla stessa quota
del nostro, quale misura
di risanamento delle
finanze si procederà per
il
2009 a
trattenere un
contributo di
solidarietà del 2,4% su
tutti i salari dei
dipendenti in
organico
( esclusi dunque
i docenti che dipendono
dalla LORD)
per la parte che
eccede i 30'000 franchi
: una misura, introdotta
in accordo fra Municipio
e dipendenti, che già
era stata adottata in
passato dal Comune di Locarno e perfino dal
Cantone . E non si
potrebbe fare la stessa
cosa anche a Losone ,
almeno per il 2010 ?
In un periodo in cui si
taglia nel settore
sociale, si riducono le
indennità dei municipali
e dei consiglieri
comunali, si tagliano
contributi alle società
e alle manifestazioni,
non mi sembra
assolutamente fuori
luogo toccare anche il
personale con una misura
che, almeno per ora, non
diminuisce i loro salari
né gli scatti salariali
per anzianità di
servizio ma si limita a
bloccare l’adeguamento
al carovita (pari
mediamente a poche
centinaia di franchi per
ogni dipendente). E poi
non bisogna dimenticare
che i nostri dipendenti,
a differenza di tanti
altri lavoratori che in
questo periodo di crisi
economica vivono
nell’incertezza, hanno
un
posto di lavoro sicuro e
ben remunerato, con
prestazioni
d’avanguardia pure per
quanto riguarda la Cassa
pensione : anche
tutto ciò conta pur
qualcosa, o no ?
Nel suo
messaggio (cfr. a pag.
3) il Municipio rileva
che i docenti della
Scuola dell’infanzia e
della Scuola elementare
– che sottostanno alla
legge organica del
Cantone e non a quella
del Comune –
riceveranno il
carovita dell’1,5%, per
cui onde evitare
disparità di trattamento
propone di riconoscere
lo stesso trattamento a
tutti gli altri
dipendenti. In nome
dell’autonomia comunale
il Legislativo di Losone
non è comunque tenuto a
imitare ciò che fa il
Cantone (anche perché la
situazione finanziaria
del Cantone non è
paragonabile a quella
disastrata del nostro
Comune) e non é “colpa”
sua se una parte di
dipendenti del Comune è
soggetta a trattamenti
salariali decisi dal
Cantone ( e versati dal
Comune) . Del resto va
pur detto che il
Cantone, quale
contropartita,
si assume una
buona fetta dei salari
dei docenti comunali
versando un cospicuo
sussidio al Comune
( per il
2009, come si evince a
pag. 6 del messaggio
municipale,
tale sussidio
ammonterà
complessivamente a
1'050'000 franchi su una
massa salariale lorda di
3'093'000
franchi), per cui
l’effetto di certe
decisioni cantonali
concernenti i salari dei
docenti non ha le stesse
ripercussioni sulle
finanze comunali
rispetto alle decisioni
che concernono gli altri
dipendenti. La presunta
disparità di trattamento
invocata dal Municipio
va dunque relativizzata.
Raccomandazioni
Costi
dell’elettricità
Numeri di conto
312'200 in
varie pagine (consumo
energia elettrica) +
Pag. 76, no. 312.250
(190'000 franchi per il
consumo di energia
elettrica per
illuminazione strade)
A seguito della
liberalizzazione nel
settore dell’elettricità
i Comuni , a meno di
contromisure a livello
legislativo, si vedranno
aumentare
considerevolmente la
fattura per il consumo
di elettricità. A
Losone, ad esempio, per
il 2009 si prevede una
spesa complessiva di
137'570 franchi per
l’illuminazione degli
stabili comunali ( di
cui 37'500 per la scuola
dell’infanzia, 42'500
per le scuole elementari
e 20'400 per lo sport)
contro i 54'215 franchi
spesi nel 2007 ( di cui
3'602 per la scuola
dell’infanzia, 24'137
per le scuole elementari
e 7'537 franchi per lo
sport), con un aumento
dunque del
153% ! Per
l’illuminazione delle
strade, che finora era
sempre stata assunta
dalla SES, si prevede
invece una spesa di
190'000 franchi !
Complessivamente il
Comune spenderà dunque
per l’elettricità circa
327'000 franchi
(quasi 2,5 punti
di moltiplicatore
d’imposta!) contro i
54'215 franchi spesi nel
2007. Ecco dunque un
settore finora
trascurato in cui è
possibile fare grossi
risparmi sia con misure
di sensibilizzazione
(istruendo i dipendenti
a spegnere le luci
laddove e quando non è
necessario tenerle
accese), sia facendo
ricorso dove possibile a
lampadine a basso
consumo energetico (
anche per
l’illuminazione
pubblica), sia
ricorrendo all’energia
solare ( ad esempio per
il nuovo asilo, ma anche
per i singoli pali
dell’illuminazione
pubblica),
sia modificando
i timer dei sensori per
l’illuminazione pubblica
(in modo da posticiparne
l’accensione alla sera e
anticiparne lo
spegnimento al mattino).
Il Municipio, visto
anche che fra i suoi
membri vi è un
elettricista che
dovrebbe essere esperto
di queste cose,
è caldamente
invitato a darsi da fare
in queste direzioni
sottoponendo al più
presto al CC delle
proposte concrete.
Ridefinizione dei
rapporti con il
Patriziato
A Losone il Patriziato è
talmente ricco e potente
( come del resto ad
Ascona) che ben si può
parlare dell’esistenza
di un Comune nel Comune.
Tant’è vero che spesso
in passato si è avuta
l’impressione che una
buona fetta del
Municipio e del
Consiglio comunale (non
solo i patrizi) avesse
soggezione del
Patriziato e fosse più
incline a fare gli
interessi del Patriziato
che non quelli del
Comune. Emblematica è
stata ad esempio
l’affermazione
dell’allora sindaco
Broggini quando,
interpellato dalla TSI
sulla mancanza di
controlli in merito a
una serie di discariche
abusive sorte su terreni
patriziali e denunciate
dal sottoscritto,
rispose
“ a Losone il Comune non mette il
becco in quel che fa il
Patriziato e il
Patriziato non mette il
becco in quel che fa il
Comune”. E che dire
poi di quella volta che
il Comune voleva
regalare al Patriziato
un milione di franchi
per tappare i buchi
finanziari fatti con la
realizzazione del golf ?
Decisione contro la
quale venne lanciato un
referendum promosso dal
Guastafeste e dalla
Sinistra al motto di
“non dare oggi soldi a
chi non ne ha bisogno
togliendoli a chi
potrebbe averne bisogno
domani”. In
votazione popolare, nel
non lontano 2002, il 55%
dei losonesi diede
ragione ai referendisti,
e quella votazione per
Losone fu “storica”
anche perché in un certo
senso segnò la fine di
un periodo di sudditanza
psicologica del Comune
nei confronti del
Patriziato (sudditanza
che qua e là esiste
ancora ma in modo più
strisciante...). Per
quanto potente possa
essere un Patriziato,
non va dimenticato che
in base allo spirito
della Legge organica
patriziale (LOP) un
Patriziato ha una sua
giustificazione a
esistere come
corporazione di diritto
pubblico solo se svolge
attività a favore della
comunità ( di tutta la
comunità e non solo dei
patrizi, ciò che sarebbe
discriminatorio e
illegale !)
e se usa i suoi
beni per scopi di
pubblica utilità.
Difatti un patriziato
che non dovesse più
adempiere questi
requisiti verrebbe
disconosciuto dal
Consiglio di Stato (
art. 38 LOP), come in
effetti è accaduto in
decine di casi.
Ragion per cui è il
Patriziato che deve
semmai correre in
soccorso del Comune in
caso di necessità e non
il contrario. Il che
è normale se si pensa
che è il Comune, e non
già il Patriziato, a
dover occuparsi di tanti
onerosi compiti a favore
dei suoi cittadini
(patrizi compresi) , ad
esempio nei settori
dell’educazione, delle
strade, dei trasporti
pubblici, della
socialità, della
sicurezza ,
dell’ambiente , dei
rifiuti e così via.
Questo sano principio
gerarchico
è del resto ben
espresso nell’art. 19
LOP, il quale recita :
“Quando il Comune fa
capo alla perequazione
finanziaria
intercomunale il
Patriziato può
essere chiamato, avuto
riguardo alla sua
situazione patrimoniale,
a contribuire al
finanziamento delle
opere pubbliche
interessanti il Comune
medesimo e la cui
esecuzione fosse decisa
nel periodo compreso nei
tre anni precedenti e i
tre anni successivi alla
domanda di aiuto,
limitatamente alle
disponibilità del
Patriziato. La misura
del contributo è
stabilita dal Consiglio
di Stato nel limite
massimo del 30%”.
Visto che ora anche il
nostro Comune fa capo
alla perequazione
finanziaria
intercomunale
invito dunque il
Municipio a valutare in
futuro ogni progetto
( ad esempio quello
sulla casa per anziani
medicalizzata o quello
concernente l’acquisto e
la destinazione dei
terreni della caserma o
quello concernente il
rifacimento degli argini
della Melezza )
nell’ottica del
summenzionato articolo
della Legge organica
patriziale. Anche
i cittadini-patrizi , in
qualità di contribuenti
del Comune e di
beneficiari di
contributi , sussidi e
servizi comunali, hanno
infatti un interesse
diretto al risanamento
delle finanze comunali.
Ma questo discorso non
deve valere soltanto in
occasione della
realizzazione di opere
pubbliche. Approfittando
del fatto che alla testa
del Patriziato losonese
vi è stato un
avvicendamento , e che
il nuovo presidente
siede in CC – cosa che
dovrebbe facilitare un
dialogo costruttivo fra
i due enti -
si dovrebbero
avviare degli incontri
per trovare
soluzioni
concernenti ad esempio
la gestione del
Meriggio, la prevista
realizzazione di
posteggi
per il golf e il
Meriggio nella zona
della Campagna e la
concessione per l’uso
del pozzo comunale delle
Gerre per l’irrigazione
del campo di golf .
La raccomandazione che
posso fare è quella di
affrontare di petto
questi problemi che si
trascinano da anni e
trovare una soluzione
globale da ratificare
mediante una
convenzione.
Revisione del
Regolamento organico dei
dipendenti e della Cassa
pensione
Come già indicato al
capitolo dedicato al
carovita dei dipendenti
è urgente e impellente
por mano alla revisione
in senso restrittivo sia
del ROD e sia della
Cassa pensione, ove si
potrebbero conseguire
risparmi dell’ordine
delle centinaia di
migliaia di franchi. Va
ad esempio verificato se
è vero che in alcuni
punti il regolamento
della nostra Cassa
pensione è anche più
generoso di quello in
vigore per i dipendenti
dello Stato. Siamo più
papisti del Papa ?
Contratti di
telefonia
Il nostro Comune ha
speso nel 2007 44'382
franchi per le bollette
telefoniche e prevede di
spenderne 45'000 nel
2009. Rivedendo i
contratti in questo
settore molto soggetto
alla libera concorrenza
potrebbe essere
possibile conseguire un
risparmio di almeno il
20%.
Residenze secondarie
Il Municipio
dovrebbe farsi promotore
della creazione di una
Commissione di studio,
con rappresentanti dei
Comuni e del Cantone,
in grado di
valutare se esistono
possibilità per tassare
maggiormente le
residenze secondarie , e
avente anche lo scopo di
approfondire eventuali
strategie atte a
convincere i proprietari
di residenze secondarie
(specie quelli già in
pensione) a trasferire
il domicilio fiscale
laddove è ubicata la
loro abitazione di
vacanza.
Per quanto riguarda la
tassa sui rifiuti, ad
esempio, si tenga
presente che se fino
allo scorso anno le
residenze secondarie
pagavano la stessa tassa
annuale delle economie
domestiche pur
utilizzando poco il
servizio dei rifiuti ( e
cioè 204 franchi IVA
compresa), con
l’introduzione di una
tassazione basata sul
principio della
causalità esse ne hanno
tratto un beneficio in
quanto ora pagano
annualmente un importo
fisso pari a solo 20
franchi per posto letto
( e a scanso di equivoci
aggiungo che la stessa
cosa sarebbe avvenuta
pure con una tassa sui
rifiuti basata sul loro
peso). Quindi almeno per
quanto riguarda i
rifiuti le residenze
secondarie – che con la
loro presenza obbligano
comunque il Comune a
predisporre un servizio
che soddisfi pure le
loro esigenze –
pagheranno in futuro
meno di quanto pagavano
in passato. Quali
possibilità legali ha il
Comune per aumentare le
tasse a carico delle
residenze secondarie ed
eventualmente per
introdurne di nuove ?
Ecco un quesito da
sottoporre a qualche
esperto del Cantone, e
invito il Municipio a
farlo.
Per quanto invece
riguarda il
trasferimento del
domicilio fiscale,
considerata la numerosa
presenza di residenze
secondarie nel
Locarnese,
un’azione del
genere potrebbe - se
coronata dal successo-
portare ad un
aumento di decine di
milioni di franchi del
gettito fiscale
complessivo dei Comuni
dell’agglomerato ( a
vantaggio anche delle
casse del Cantone). Ecco
dove si può andare a
cercar soldi senza
penalizzare troppo i
residenti. Per
convincere persone
facoltose
e in pensione ,
proprietarie di una
residenza secondaria a
Losone, a trasferire il
loro domicilio da oltre
Gottardo al nostro
Comune, si potrebbe ad
esempio puntare sulle
condizioni
meteorologiche
favorevoli del nostro
Cantone, su un costo
della vita inferiore, su
una buona qualità di
vita in certi quartieri
residenziali (da qui la
necessità di introdurre
ad esempio le zone
30...!) , sulla
vicinanza del
golf e di zone adatte a
passeggiate lungo la
riva della Maggia e
della Melezza ( da qui
la necessità di
rivalutare il
Meriggio...!) , sulle
buone strutture
sanitarie del nostro
Cantone, sulla prossima
realizzazione di una
casa per anziani
medicalizzata, sulla
tranquillità rispetto ai
centri cittadini, sulla
sicurezza ( da qui la
necessità di garantire
un servizio di polizia
sulle 24 ore...!),
eccetera.
Onde poter cominciare a
ragione su questa
proposta,
invito il Municipio a
presentare al CC un
censimento delle
residenze secondarie
attualmente esistenti a
Losone, con , se
possibile, altre
indicazioni concernenti
la loro ubicazione (in
quali quartieri si
trovano ?) , il tipo di
residenza
(
casetta monofamiliare o
appartamento ? In
affitto o in proprietà?
) , la loro dimensione (
quanti posti letto?) la
provenienza , il reddito
e l’età dei proprietari.
Si potrebbe ad
esempio inviare un
formulario-inchiesta
agli interessati anche
per tastare il polso
circa una loro eventuale
disponibilità a
trasferire il domicilio
a Losone e per chiedere
a quali condizioni
sarebbero disposti a
compiere un simile passo
e quali critiche o
suggerimenti hanno da
fare in merito al Comune
e ai suoi servizi.
Tasse di refezione
In considerazione dei
costi della nuova Scuola
dell’infanzia e della
nuova mensa , e visto
che la frequentazione
dell’asilo è gratuita,
si potrebbe almeno
rivedere al rialzo le
tasse di refezione,
portandole ad esempio da 50 a 100 franchi al mese
(oggi la tassa
applicata copre solo un
terzo della spesa della
mensa). Onde non
penalizzare
troppo le
famiglie con un reddito
medio basso o le
famiglie con diversi
figli iscritti
all’asilo, si potrebbe
introdurre una tassa
differenziata in base al
reddito o si potrebbe
dare a chi lo desidera
la possibilità di
portare a casa il
bambino per il pranzo.
Tasse di posteggio
Va considerata la
possibilità di aumentare
le tasse di parcheggio
(senza introdurre un
limite minimo di sosta,
in modo da non
penalizzare chi si ferma
solo per pochi minuti) e
di creare nuovi posteggi
a pagamento ( ad esempio
nella zona del Tennis o
nel posteggio comunale
situato di fronte al
cimitero o in quello
situato in Via San
Materno accanto al
grotto Broggini). Si
potrebbe pure suggerire
al Patriziato
di introdurre
dei parchimetri nei due
posteggi privati con
oltre 200 posti-auto del
Golf, il cui ricavato
potrebbe essere
destinato ad esempio per
finanziare la gara
sociale PROAM , per
pagare al Comune l’acqua
del pozzo comunale in
località Gerre
utilizzata per irrigare
il golf, per contribuire
alla prevista
realizzazione di un
nuovo posteggio per il
golf e il Meriggio in
zona Campagna ecc.
Conclusione
In conclusione invito il
Consiglio comunale a non
approvare i conti
preventivi 2009 del
Comune che una volta di
più prevedono un deficit
milionario. Un voto
negativo motivato con la
necessità di chiudere i
conti in pareggio, come
richiede l’art. 2 del
Regolamento sulla
gestione finanziaria e
sulla contabilità dei
Comuni,
avrebbe il
carattere di un “voto di
sfiducia” ed è l’unico
mezzo che il Legislativo
ha per far pressione sul
Municipio affinché
applichi un tasso di
moltiplicatore d’imposta
idoneo alla situazione e
atto non solo a evitare
le cifre rosse ma anche
a evitare di perdere
importanti contributi
dal Fondo di
livellamento
intercomunale. E’ tempo
insomma che anche questo
Legislativo, troppo
spesso “passivo” quando
si trattava di dare
indicazioni al Municipio
sulla politica
finanziaria da seguire,
si assuma le proprie
responsabilità.
Giorgio Ghiringhelli
(relatore)
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