di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Commissione della Gestione
del Consiglio comunale di Losone
Losone, 28 marzo 2009
 

Onorando
Consiglio comunale


Rapporto di minoranza

sul MM no. 23/2009 Bilancio preventivo 2009 del Comune di Losone

 

Gentili colleghe, egregi colleghi,

 

premetto che condivido quasi tutte le misure di risparmio proposte dal Municipio e dalla  Gestione (con la quale ho collaborato in modo costruttivo suggerendo molte delle proposte contenute nel rapporto di maggioranza) e quindi  quando il Consiglio comunale sarà chiamato a esaminare tali proposte voterò a loro favore. Ma sul complesso dei conti voterò poi contro, e per questo motivo presento un rapporto di minoranza nel quale oltre ad aver aggiunto nuove proposte di emendamento o nuove raccomandazioni nonché delle “correzioni” di tipo contabile,  mi sono soffermato sulla misura di risparmio più controversa suggerita dal Municipio ( l’abrogazione dell’aiuto complementare comunale) chiarendo la mia posizione – dimenticata nel rapporto di maggioranza – e aggiungendo allo scarno rapporto di maggioranza delle riflessioni su questo e su altri argomenti che possano contribuire alla formazione di un’opinione da parte vostra.

Perché non approverò i conti ?

I motivi di fondo del mio voto contrario sono gli stessi elencati nel mio lungo intervento sui conti consuntivi del Comune per il 2007. In 12 anni il sottoscritto , assieme al mio gruppo politico,  non ha mai approvato i conti consuntivi e preventivi del Comune  e dunque non ha mai aderito alla conduzione della gestione comunale perché non ha condiviso molte delle scelte politiche e finanziarie operate dal Municipio e dal Consiglio comunale e perché buona parte delle nostre proposte sono state bocciate. Per questi motivi non ho approvato i conti in epoche in cui essi chiudevano abbondantemente nelle cifre nere e a maggior ragione non vedo perché dovrei farlo oggi  di fronte all’ennesimo preventivo che prospetta disavanzi milionari.

Ai motivi politici di fondo si aggiungono in questa occasione dei motivi tecnico-finanziari legati a questi conti preventivi. L’articolo 2 del Regolamento sulla gestione finanziaria e sulla contabilità dei Comuni recita che “il conto di gestione corrente deve essere pareggiato a medio termine”. Ovviamente il concetto di “medio termine” può essere più o meno elastico a dipendenza delle riserve finanziarie di cui un Comune dispone, ma non può comunque protrarsi all’infinito. E invece i conti del nostro Comune sono sempre stati fortemente in rosso dal 2003 in poi, registrando un deficit complessivo di 6,5 milioni di franchi dal 2003 al 2007, ai quali andrà probabilmente ad aggiungersi un ulteriore deficit di circa 1,5 milioni di franchi  per il 2008 e il deficit attorno a 1 milione preventivato per il 2009.  Questa situazione non è francamente più tollerabile, anche perché questi continui deficit milionari stanno erodendo in modo preoccupante il capitale proprio (che ammonterà a circa 6 milioni di franchi alla fine del 2008, pari a circa il 42 % dell’ultimo gettito cantonale di base , ossia sotto la fatidica soglia del 50% che il Municipio in altre occasioni e ancora nel suo messaggio – a pag. 2 – ha ribadito di non voler superare...) e stanno riducendo all’osso la possibilità di effettuare investimenti.

 

Urge un aumento del moltiplicatore d’imposta al 90%

Fino a un certo punto si può capire che il Municipio abbia tergiversato per anni in tempi di boom economico prima di aumentare il moltiplicatore d’imposta all’85% a partire dal 2008 (anche se tale misura, secondo il Piano finanziario ma pure secondo il buon senso,  avrebbe dovuto essere presa prima) e si può anche capire che ora non se la senta di aumentarlo ulteriormente in pieno periodo di crisi economica. Ma nella situazione in cui si trovano le finanze comunali è inutile illudere i losonesi che sarà possibile evitare  un nuovo aumento di almeno 5 punti nell’immediato e un ulteriore aumento di altri 5 punti entro 3-4 anni. Difatti più si attenderà e peggio sarà, perché si perderanno irrimediabilmente preziosi introiti fiscali (oltre a preziosi contributi dal fondo di livellamento intercomunale)  e si eroderanno sempre più le riserve con il risultato di dover poi recuperare a breve termine quanto perso,  con aumenti del carico fiscale ancor più drastici ( magari fino al 100%). Siamo, insomma, con le spalle al muro ! Ormai tutti coloro che san fare di calcolo dovrebbero aver capito che anche effettuando i più drastici tagli alla spesa e anche aumentando le varie tasse d’uso non sarà possibile rientrare nelle cifre nere senza un aumento del moltiplicatore d’imposta.

 

E ciò per almeno due motivi. Il primo è che il gettito fiscale di Losone marcia da anni sul posto e non segue l’evoluzione delle uscite, e questo divario è probabilmente destinato a crescere visto che con la crisi economica che sta colpendo molte famiglie , gli artigiani e le industrie v’è da attendersi un calo del gettito fiscale (per il 2009 il Municipio prevede invece addirittura un aumento del 2,9% del gettito delle persone fisiche e un calo contenuto dell’1,26% del gettito delle persone giuridiche : secondo me l’incasso sarà inferiore di almeno mezzo milione di franchi rispetto al previsto, e quindi se avessi ragione anche il disavanzo di 1 milione previsto per quest’anno dovrebbe essere corretto in 1,5 milioni). Il secondo motivo è che a partire dall’anno prossimo entreranno in vigore gradualmente le nuove disposizioni della LOC in materia di ammortamenti, ciò che entro il 2013 porterà per Losone a un aumento delle uscite di circa 1,1 milioni di franchi ( pari a circa 8 punti di moltiplicatore !).

Un contributo dal Fondo di livellamento basato sul livello del moltiplicatore d’imposta

 

Nel capitolo “Finanze e Imposte” di questo rapporto  mi soffermo sul contributo che quest’anno, per la prima volta, il nostro Comune potrà ricevere dal Fondo di livellamento intercomunale. Una delle condizioni per ricevere questo contributo  è che il moltiplicatore sia superiore all’81%. Inoltre tale contributo aumenta di pari passo con l’aumento del moltiplicatore. Ecco ad esempio qualche esempio concernente il nostro Comune, tenendo conto del fatto che dall’anno prossimo dovrebbe entrare in vigore una nuova legge per regolare questa materia. Con un moltiplicatore all’85 % il contributo per Losone ammonterebbe a 640'000 franchi per il 2009 (legge attuale) e a 350'000 franchi per il 2010 (nuova legge) ; con un moltiplicatore del 90% tale contributo ammonterebbe a 850'000 franchi per il 2009 e a 560'000 franchi per il 2010, e con un moltiplicatore al 95% il contributo ammonterebbe a 970'000 franchi per il 2009 e a 680'000 franchi per il 2010.

 

Quindi l’intenzione di mantenere per il 2009 il moltiplicatore all’85% espressa dal Municipio nel suo messaggio sui conti preventivi  (cfr. in fondo alla pag. 24) , non solo non consentirà di chiudere in pareggio i conti  e non solo eroderà ulteriormente le riserve (capitale proprio)  ma farà perdere irrimediabilmente al Comune un contributo supplementare di 210'000 franchi (ossia la differenza fra 850'000 e 640'000 franchi) e limiterà la possibilità di fare investimenti. Tenendo conto del fatto che un aumento di 5 punti del moltiplicatore d’imposta corrisponde a un maggior introito fiscale di circa 650'000 franchi, ecco che un aumento del moltiplicatore al 90% - grazie anche al contributo supplementare dal fondo di livellamento e ai tagli proposti dalla Commissione della Gestione – consentirebbe di chiudere i conti del Comune per il 2009 con un piccolo avanzo di almeno 100'000 franchi (pur mantenendo i due terzi dell’aiuto complementare).

 

In considerazione di quanto sopra esposto ,  invito caldamente il Municipio – cui per legge spetta il compito di fissare il moltiplicatore d’imposta – a tornare suoi sui passi e a prendere l’unica decisione possibile per poter finalmente chiudere in pareggio i conti  evitando così di dover far pagare ai losonesi conseguenze ancor più pesanti in un prossimo futuro.

 

Rivalutazione della azioni SES con ammortamenti retroattivi al 2008 : perplessità!

 

Nell’intento di abbellire un po’ i conti e di diminuire (di circa 340'000 franchi) le uscite dovute agli ammortamenti,  il Municipio ha proposto di rivalutare le azioni SES allibrate all’attivo del bilancio e di procedere poi a un ammortamento straordinario di 2'866'000 franchi conteggiato sulla gestione 2008, e quindi con effetto retroattivo. Se sulla rivalutazione della azioni SES non ho nulla da osservare, nutro invece qualche grossa perplessità sulla legalità degli ammortamenti fatti retroattivamente. Difatti, in base al’art. 14 del Regolamento sulla gestione finanziaria e contabilità dei Comuni, “gli ammortamenti indicati a preventivo vanno rispettati e ammortamenti supplementari non possono essere stabiliti in sede di consuntivo”. A rigor di regolamento, dunque, sembrerebbe che non si possano fare degli ammortamenti in sede di consuntivo : se voleva procedere a degli ammortamenti straordinari con effetti benefici sui conti preventivi 2009 il Municipio avrebbe dovuto effettuare la rivalutazione delle azioni SES e conseguente aggiornamento del preventivo 2008  presentando un apposito messaggio prima del 31 dicembre 2008. Trascorso questo termine il Municipio, sempre a rigor di regolamento, avrebbe potuto proporre l’ammortamento straordinario nel corso del 2009 con effetti benefici sull’ammontare degli ammortamenti amministrativi a partire dal 2010. Lo scopo della summenzionata disposizione del Regolamento è quello di evitare di fare della finanza creativa a posteriori nel senso ad esempio di diminuire o accrescere i tassi di ammortamento stabiliti a preventivo per ottenere un risultato d’esercizio diverso da quello effettivo. Ma la Sezione enti locali, appositamente interpellata dal Municipio su richiesta del sottoscritto,  ha autorizzato il Municipio a titolo eccezionale a procedere all’ammortamento straordinario retroattivo al 2008, invitando il Municipio a informare in modo esaustivo il Consiglio comunale sulle motivazioni di questa sua decisione. Pur nutrendo parecchie perplessità sulla legalità di una simile procedura , mi inchino alla decisione dell’Autorità di vigilanza invitando però il Municipio a trasmettere copia della lettera della SEL a tutti i consiglieri comunali.

 

 

Proposte di emendamento

 

O Amministrazione

Pag. 20, no. 300.100 (16'000 franchi per indennità ai membri del CC)

La maggioranza della Commissione ha accolto solo parzialmente la mia proposta di azzerare queste indennità, e propone di ridurle solo del 30% (11’200 fr) per “coerenza” con la decisione del Municipio di ridurre il proprio stipendio (in realtà il Municipio lo ha ridotto del 20%). Io mantengo la proposta di azzerare questa spesa fino a quando i conti chiuderanno nelle cifre rosse, ricordando che è anche colpa del Consiglio comunale e di certe sue scellerate decisioni se oggi ci troviamo in questa situazione. Rendo attenti al fatto che qualsiasi modifica  di queste indennità ( ma anche degli onorari dei municipali) potrà diventare operativa solo dopo la modifica dell’art. 41 del Regolamento comunale (senza effetto retroattivo), e , in caso di modifiche, sollecito dunque il Municipio a presentare al più presto un apposito messaggio. Tenendo conto del fatto che l’azzeramento delle indennità  potrebbe de facto entrare in vigore solo nel secondo semestre, propongo di dimezzare la somma iscritta a preventivo ( risparmio : 8'000 franchi nel 2009 e 16'000 franchi nel 2010)

Pag. 20, no. 300.200 (14'000 franchi per indennità a membri delle Commissioni del CC)

Per gli stessi motivi esposti in precedenza, propongo l’azzeramento delle indennità, e quindi, di dimezzare la somma iscritta a preventivo (risparmio : 7'000 franchi nel 2009 e 14'000 franchi nel 2010)

2 Educazione

Attualmente la Scuola dell’infanzia conta 7 sezioni ed è frequentata da 149 allievi, di cui circa 34-39 nati nel 2005 (che avevano dunque 3 anni all’inizio dell’anno scolastico). Secondo le norme emanate dal Cantone, una sezione può essere composta al massimo da 25 bambini (attualmente la media effettiva è di 21,2 per sezione) .  Vi è dunque la possibilità di ridurre a 6 il numero delle sezioni ( 6 x 25 = 150) a partire dall’anno scolastico 2009/2010. E’ improbabile che nei prossimi anni il numero dei bambini che frequenteranno l’asilo sarà superiore a quello attuale : difatti l’evoluzione demografica dice che a Losone vi sono attualmente 55 bambini nati nel 2005 (di cui  39 si erano iscritti ma solo 34 frequentano l’asilo), 58 nati nel 2006 (di cui 41 si sono iscritti per il prossimo anno scolastico : ma si consideri che generalmente il numero di chi frequenta effettivamente l’asilo è leggermente inferiore a quello degli iscritti), 51 nati nel 2007 e 47 nati nel 2008. La tendenza è dunque in  calo. Anche ammesso che il numero massimo di 150 allievi venga superato di poche unità, tale piccolo  esubero potrebbe essere risolto dirottando provvisoriamente i più giovani (coloro che compiranno i 3 anni solo dopo l’inizio dell’anno scolastico in quanto nati fra ottobre e dicembre) all’asilo-nido che a partire dal prossimo anno scolastico sarà gestito nella nuova  Scuola dell’infanzia  dall’Associazione Coccolo. Visto che questa associazione privata usufruirà praticamente in modo gratuito dei locali (dato che il modico affitto richiesto dal Comune sarà probabilmente compensato con un contributo di pari entità)  non dovrebbe essere difficile raggiungere un accordo con questa associazione in modo da non penalizzare con il prelievo di rette le famiglie di questi eventuali bambini in soprannumero (basterebbe fissare un limite massimo di questi bambini). L’accoglimento della proposta di chiudere una sezione dell’asilo consentirebbe di risparmiare circa 54'000 franchi all’anno per lo stipendio di una docente (al netto del sussidio cantonale) e 17'000 franchi per lo stipendio di un’inserviente (attualmente vi sono 4 inservienti e ne serve una ogni 2 sezioni) .

 

Pag. 42, no. 302.100 (624'000 franchi per stipendio docenti)

Propongo la chiusura della settima sezione dell’asilo, con un risparmio di 18'000 franchi per il 2009 (settembre-dicembre)

 

Pag. 43, no. 301.120 (257'200 franchi per stipendio personale fisso e a orario ridotto)

Propongo la chiusura della settima sezione dell’asilo, con un risparmio di 5'600 franchi per il 2009 (settembre-dicembre).

5 Previdenza

Pag. 74, no. 366.030 (aiuto complementare comunale)

Il Municipio propone di azzerare questo contributo e di abrogare il relativo regolamento, con un risparmio di circa 235'000 franchi. Nel rapporto di maggioranza della gestione si legge che tre membri sono a favore della proposta municipale mentre altri tre membri propongono di ridurre del 30% l’aiuto complementare limitando dunque il costo a 164'500 franchi. Visto che in questo rapporto ci si è dimenticati di me, tengo a precisare che anche il sottoscritto è contrario all’azzeramento del contributo ed è favorevole alla riduzione del 30% (anzi si trattava addirittura di una mia proposta), per cui tale decisione è sostenuta dalla maggioranza dei commissari ( 4 contro 3).

Non è da escludere che in futuro , a dipendenza dell’evoluzione finanziaria del Comune, si possa arrivare ad un’ulteriore riduzione o all’eliminazione di questo aiuto (specie quando si entrerà nel vivo della prevista casa per anziani medicalizzata) , ma togliere di colpo e senza preavviso questo sussidio alle 165 persone singole e alle 48 famiglie che ora lo ricevono, e che certo non navigano nell’oro, non mi sembra un modo di procedere corretto sia per il modo e sia per il momento scelti ( in pieno periodo di crisi economica). Del resto nei due rapporti della Gestione sono contenute delle proposte che, malgrado il mantenimento di una parte dell’aiuto complementare, consentirebbero, se approvate, di ridurre ulteriormente il disavanzo di esercizio rispetto a quanto propone il Municipio. Per cui non v’è motivo di “accanirsi” per il 2009 contro i beneficiari di questo aiuto (sia chiaro che l’eventuale ulteriore aumento del moltiplicatore d’imposta al 90% non dipenderà dall’aiuto complementare - che con il taglio del 30% proposto inciderebbe solo nella misura di poco superiore a un punto percentuale – bensì dal fatto che con un moltiplicatore all’85% mancherebbe un milioncino di franchi per arrivare nelle cifre nere !).

 

E poi non va sottovalutato il fatto che in caso di azzeramento del contributo la Sinistra ha già annunciato di voler lanciare un referendum che impegnerebbe tutte le forze politiche e l’Amministrazione comunale nei prossimi 4-5 mesi e avrebbe conseguenze negative sui rapporti fra i vari partiti a scapito delle trattative che ancora ci attendono  per continuare l’opera di risanamento delle finanze comunali. Il buon senso suggerisce di trovare per il 2009 un compromesso atto a rinviare  l’eventuale scontro su questo delicato argomento.

Da ultimo sottolineo che in caso di abrogazione del Regolamento sull’aiuto complementare, la misura diverrebbe effettiva solo a partire all’incirca dal secondo semestre dell’anno (o anche più tardi in caso di referendum)  per cui a preventivo andrebbe comunque inserita una spesa di 117'000 franchi ( pari alla metà del contributo annuale); se invece il CC dovesse accettare la proposta di ridurre il contributo del 30%, si renderebbe necessaria una modifica del Regolamento che potrebbe entrare in vigore ( senza effetto retroattivo) solo dopo l’ulteriore approvazione di questa modifica  (per cui a preventivo andrebbe inserita una somma di almeno 200'000 franchi). In quest’ultimo caso il Municipio è dunque invitato a presentare sollecitamente il relativo messaggio, magari prendendo in considerazione anche la possibilità di allungare la durata del domicilio a Losone che dà diritto a beneficiare dell’aiuto complementare comunale (oggi occorre essere domiciliati nel Comune da almeno 3 anni).

 

6 Traffico

 

Pag. 76, no. 301.110-305.100 (728'000 franchi per stipendio personale + 159'000 per oneri sociali)

Le cifre inserite a preventivo comprendevano l’assunzione di un operaio supplementare al quale però nel frattempo il Municipio ha deciso di rinunciare, per cui gli importi  vanno corretti togliendo Fr. 62’500.00 dal conto 301.110 “Stipendio personale d’esercizio” e Fr. 4'950.00 dal conto 303.100 “Contributi AVS/AI/AF/IPG/AD”; ritenuto un’ ulteriore minor spesa di ca. Fr. 6'000.00 suddivisa sulle assicurazioni infortuni e malattia e la cassa pensione.

 

8 Economia pubblica

 

Pag. 91, no. 365.364 (8'000 franchi per contributo alla gara di golf PROAM)

Si tratta di un contributo che da qualche anno il Comune versa all’Associazione Golf club Gerre per lo svolgimento di una gara sociale che vede l’abbinamento fra giocatori amatori e giocatori professionisti provenienti anche dal resto della Svizzera e dall’estero. In passato il contributo ammontava a 10'000 franchi. Il Municipio propone un taglio di 2'000 franchi e la maggioranza della Gestione propone un taglio di ulteriori 3'000 franchi. Io propongo l’azzeramento di questo contributo, perché in tempi in cui si operano dolorosi tagli che toccano la socialità, i dipendenti, le società, le manifestazioni ecc. si può anche usare la scure verso una gara sociale di una categoria di sportivi che non ha certo bisogno di aiuti dell’ente pubblico (aiuti che comunque sono già stati dati e verranno ancora dati sotto altra forma, visto che era stato il Comune a creare le basi pianificatorie per la realizzazione del campo da golf, ed era stato ancora il Comune a investire quasi 200'000 franchi per la realizzazione dell’illuminazione e di un marciapiede lungo via alle Gerre – che per inciso è di proprietà patriziale – e a investire circa mezzo milione di franchi per l’arginatura del riale Gerre in modo da evitare allagamenti del campo da gioco; è il Comune che un paio d’anni fa ha concesso all’Associazione Golf Club Gerre l’utilizzo gratuito del pozzo comunale delle Gerre per l’irrigazione del campo di golf .(uso  concesso per l’utilizzo di 750 litri di acqua al minuto, corrispondenti a 394'000 metricubi all’anno, pari a un valore di 236'000 franchi...!), e sarà il Comune – si spera con la partecipazione del Patriziato... – a dover investire circa 3 milioni di franchi per il rifacimento delle arginature della Melezza, a miglior protezione del centro industriale dello Zandone, del golf e del Meriggio; e sarà ancora il Comune a dover probabilmente investire 200/300 mila franchi per la realizzazione di un posteggio in fondo a Via Casa del Frate destinato in particolare alla parte pubblica del golf e al Meriggio). Quindi non si può dire che il Comune non abbia fatto nulla per il golf e per gli appassionati di questo sport che alle nostre latitudini resta ancora piuttosto esclusivo : anzi si può invece affermare che nessun gruppo di sportivi ha ricevuto così tanti aiuti dal Comune come quello dei golfisti, i quali hanno sicuramente i mezzi per organizzarsi la propria gara sociale !

 

9.Finanze e Imposte

 

Pag. 94, no. 444.100 (Ricavo di 350'000 franchi quale contributo dal fondo di livellamento)

A seguito dell’aumento del moltiplicatore d’imposta all’85% , il nostro Comune potrà far capo quest’anno per la prima volta (non tutti i mali vengono per nuocere...) al Fondo di livellamento intercomunale, di cui possono beneficiare tutti i Comuni il cui gettito fiscale pro-capite è inferiore alla media cantonale e che allo stesso tempo hanno un moltiplicatore d’imposta superiore all’81%. Proprio di recente il Cantone ha posto in consultazione un avamprogetto di legge che prevede delle modifiche della Legge sulla perequazione intercomunale. A quanto  è stato comunicato alla Commissione della Gestione , tali modifiche comporterebbero una sostanziosa diminuzione del contributo che spetterebbe al nostro Comune, ma siccome il messaggio governativo non esiste ancora è impensabile che tale messaggio possa essere approvato prima dell’autunno, ed è altrettanto impensabile che le previste modifiche possano entrare in vigore con effetto retroattivo al 2009 in quanto ciò avrebbe effetti negativi sui conti preventivi per il 2009 che molti Comuni beneficiari hanno già approvato o – come il nostro – sono in procinto di farlo.  Fatta questa premessa va detto che il contributo di 350'000 franchi inserito a preventivo dal Municipio è stato calcolato in base alla nuova legge, che però come detto è impensabile che enti in vigore prima del 2010. Quindi sarebbe opportuno inserire a preventivo la somma che spetterà al Comune  in base alle norme vigenti  attualmente e che  dovrebbe ammontare a 640'000 franchi. Propongo quindi di effettuare questa modifica contabile che, assieme a tutti gli altri tagli proposti dai due rapporti della Gestione,  consentirà di rendere meno pesante il disavanzo previsto per il 2009 , e  compenserà ampiamente l’ aumento delle uscite di circa 164'000 franchi dovuto all’eventuale decisione del CC di non azzerare  l’aiuto complementare comunale   ( come proposto dal Municipio e da 3 commissari della Gestione) bensì di ridurlo solo del 30%  (come proposto da 4 commissari della Gestione, fra cui il sottoscritto).

 

Carovita dei dipendenti

 

Il Municipio propone di concedere un carovita dell’1,5%, con effetto al 1.1.2009, ai dipendenti comunali. Questo rincaro (pari a quello riconosciuto dal Cantone ai suoi dipendenti e ai docenti delle Scuole elementari e delle Scuole dell’infanzia) comporterà un costo per il Comune valutabile attorno ai 58'000 franchi. La maggioranza della Commissione propone di ridurre il carovita all’1% (con un risparmio di circa 19'000 franchi). Io propongo di non concedere alcun carovita in considerazione della situazione di emergenza in cui si trovano le finanze comunali e quale contributo dei dipendenti al risanamento delle stesse. Va rilevato che su un totale di uscite del Comune di circa 20 milioni di franchi la massa salariale netta  per tutti i dipendenti  (docenti compresi) ammonta a circa 6'450'000 franchi (pari al 32,26%). Si tratta della voce di spesa più consistente e anche quella che per via degli scatti di anzianità , degli adeguamenti al carovita e degli oneri sociali a essi collegati tende maggiormente ad aumentare di anno in anno, anche quando non sono previste assunzioni.  Quindi è impensabile cercare di far quadrare i conti del Comune senza intervenire su questa voce di spesa,  cercando in primo luogo di porre un freno  al suo aumento e  se possibile di giungere a una  sua diminuzione (abbassando i tetti salariali degli stipendi più alti, rivedendo al ribasso la scala degli scatti salariali d’anzianità, rivedendo le regole della Cassa pensioni, procedendo a una revisione dei compiti  ed eventualmente bloccando le assunzioni) . In attesa di un’auspicabile e urgente revisione del Regolamento organico dei dipendenti e della Cassa pensione l’unica possibilità di risparmio immediato che rimane al Legislativo (oltre alla decisione concernente la chiusura della settima sezione della Scuola dell’infanzia) è quella di non concedere alcun carovita.

 

Da notare che a Locarno, ad esempio, dove il moltiplicatore d’imposta aritmetico veleggia più o meno alla stessa quota del nostro, quale misura di risanamento delle finanze si procederà per il 2009 a trattenere un contributo di solidarietà del 2,4% su tutti i salari dei dipendenti in organico        ( esclusi dunque i docenti che dipendono dalla LORD)   per la parte che eccede i 30'000 franchi : una misura, introdotta in accordo fra Municipio e dipendenti, che già era stata adottata in passato dal Comune di Locarno e perfino dal Cantone . E non si potrebbe fare la stessa cosa anche a Losone , almeno per il 2010 ? In un periodo in cui si taglia nel settore sociale, si riducono le indennità dei municipali e dei consiglieri comunali, si tagliano contributi alle società e alle manifestazioni, non mi sembra assolutamente fuori luogo toccare anche il personale con una misura che, almeno per ora, non diminuisce i loro salari né gli scatti salariali per anzianità di servizio ma si limita a bloccare l’adeguamento al carovita (pari mediamente a poche centinaia di franchi per ogni dipendente). E poi non bisogna dimenticare che i nostri dipendenti, a differenza di tanti altri lavoratori che in questo periodo di crisi economica vivono nell’incertezza, hanno un posto di lavoro sicuro e ben remunerato, con prestazioni d’avanguardia pure per quanto riguarda la Cassa pensione : anche tutto ciò conta pur qualcosa, o no ?

 

 Nel suo messaggio (cfr. a pag. 3) il Municipio rileva che i docenti della Scuola dell’infanzia e della Scuola elementare – che sottostanno alla legge organica del Cantone e non a quella del Comune –  riceveranno il carovita dell’1,5%, per cui onde evitare disparità di trattamento propone di riconoscere lo stesso trattamento a tutti gli altri dipendenti. In nome dell’autonomia comunale il Legislativo di Losone non è comunque tenuto a imitare ciò che fa il Cantone (anche perché la situazione finanziaria del Cantone non è paragonabile a quella disastrata del nostro Comune) e non é “colpa” sua se una parte di dipendenti del Comune è soggetta a trattamenti salariali decisi dal Cantone ( e versati dal Comune) . Del resto va pur detto che il Cantone, quale contropartita,   si assume una buona fetta dei salari dei docenti comunali versando un cospicuo sussidio al Comune     ( per il 2009, come si evince a pag. 6 del messaggio municipale,  tale sussidio ammonterà complessivamente a 1'050'000 franchi su una massa salariale lorda di  3'093'000 franchi), per cui l’effetto di certe decisioni cantonali concernenti i salari dei docenti non ha le stesse ripercussioni sulle finanze comunali rispetto alle decisioni che concernono gli altri dipendenti. La presunta disparità di trattamento invocata dal Municipio va dunque relativizzata.

 

Raccomandazioni

 

Costi dell’elettricità

 

Numeri di conto 312'200 in varie pagine (consumo energia elettrica) + Pag. 76, no. 312.250 (190'000 franchi per il consumo di energia elettrica per illuminazione strade)

A seguito della liberalizzazione nel settore dell’elettricità i Comuni , a meno di contromisure a livello legislativo, si vedranno   aumentare considerevolmente la fattura per il consumo di elettricità. A Losone, ad esempio, per il 2009 si prevede una spesa complessiva di 137'570 franchi per l’illuminazione degli stabili comunali ( di cui 37'500 per la scuola dell’infanzia, 42'500 per le scuole elementari e 20'400 per lo sport) contro i 54'215 franchi spesi nel 2007 ( di cui 3'602 per la scuola dell’infanzia, 24'137 per le scuole elementari e 7'537 franchi per lo sport), con un aumento dunque del 153% ! Per l’illuminazione delle strade, che finora era sempre stata assunta dalla SES, si prevede invece una spesa di 190'000 franchi ! Complessivamente il Comune spenderà dunque per l’elettricità circa 327'000 franchi  (quasi 2,5 punti di moltiplicatore d’imposta!) contro i 54'215 franchi spesi nel 2007. Ecco dunque un settore finora trascurato in cui è possibile fare grossi risparmi sia con misure di sensibilizzazione (istruendo i dipendenti a spegnere le luci laddove e quando non è necessario tenerle accese), sia facendo ricorso dove possibile a lampadine a basso consumo energetico ( anche per l’illuminazione pubblica), sia ricorrendo all’energia solare ( ad esempio per il nuovo asilo, ma anche per i singoli pali dell’illuminazione pubblica),  sia modificando i timer dei sensori per l’illuminazione pubblica (in modo da posticiparne l’accensione alla sera e  anticiparne lo spegnimento al mattino). Il Municipio, visto anche che fra i suoi membri vi è un elettricista che dovrebbe essere esperto di queste cose,  è caldamente invitato a darsi da fare in queste direzioni sottoponendo al più presto al CC delle proposte concrete.

 

Ridefinizione dei rapporti con il Patriziato

 

A Losone il Patriziato è talmente ricco e potente ( come del resto ad Ascona) che ben si può parlare dell’esistenza di un Comune nel Comune. Tant’è vero che spesso in passato si è avuta l’impressione che una buona fetta del Municipio e del Consiglio comunale (non solo i patrizi) avesse soggezione del Patriziato e fosse più incline a fare gli interessi del Patriziato che non quelli del Comune. Emblematica è stata ad esempio l’affermazione dell’allora sindaco Broggini quando, interpellato dalla TSI sulla mancanza di controlli in merito a una serie di discariche abusive sorte su terreni patriziali e denunciate dal sottoscritto, rispose a Losone il Comune non mette il becco in quel che fa il Patriziato e il Patriziato non mette il becco in quel che fa il Comune”. E che dire poi di quella volta che il Comune voleva regalare al Patriziato un milione di franchi per tappare i buchi finanziari fatti con la realizzazione del golf ? Decisione contro la quale venne lanciato un referendum promosso dal Guastafeste e dalla Sinistra al motto di “non dare oggi soldi a chi non ne ha bisogno togliendoli a chi potrebbe averne bisogno domani”. In votazione popolare, nel non lontano 2002, il 55% dei losonesi diede ragione ai referendisti, e quella votazione per Losone fu “storica” anche perché in un certo senso segnò la fine di un periodo di sudditanza psicologica del Comune nei confronti del Patriziato (sudditanza che qua e là esiste ancora ma in modo più strisciante...). Per quanto potente possa essere un Patriziato, non va dimenticato che in base allo spirito della Legge organica patriziale (LOP) un Patriziato ha una sua giustificazione a esistere come corporazione di diritto pubblico solo se svolge attività a favore della comunità ( di tutta la comunità e non solo dei patrizi, ciò che sarebbe discriminatorio e illegale !)  e se usa i suoi beni per scopi di pubblica utilità. Difatti un patriziato che non dovesse più adempiere questi requisiti verrebbe disconosciuto dal Consiglio di Stato ( art. 38 LOP), come in effetti è accaduto in decine di casi.

 

Ragion per cui è il Patriziato che deve semmai correre in soccorso del Comune in caso di necessità e non il contrario. Il che è normale se si pensa che è il Comune, e non già il Patriziato, a dover occuparsi di tanti onerosi compiti a favore dei suoi cittadini (patrizi compresi) , ad esempio nei settori dell’educazione, delle strade, dei trasporti pubblici, della socialità, della sicurezza , dell’ambiente , dei rifiuti e così via. Questo sano principio gerarchico  è del resto ben espresso nell’art. 19 LOP, il quale recita :

 

“Quando il Comune fa capo alla perequazione finanziaria intercomunale il Patriziato può essere chiamato, avuto riguardo alla sua situazione patrimoniale, a contribuire al finanziamento delle opere pubbliche interessanti il Comune medesimo e la cui esecuzione fosse decisa nel periodo compreso nei tre anni precedenti e i tre anni successivi alla domanda di aiuto, limitatamente alle disponibilità del Patriziato. La misura del contributo è stabilita dal Consiglio di Stato nel limite massimo del 30%”.

 

 

Visto che ora anche il nostro Comune fa capo alla perequazione finanziaria intercomunale invito dunque il Municipio a valutare in futuro ogni progetto ( ad esempio quello sulla casa per anziani medicalizzata o quello concernente l’acquisto e la destinazione dei terreni della caserma o quello concernente il rifacimento degli argini della Melezza ) nell’ottica del summenzionato articolo della Legge organica patriziale. Anche i cittadini-patrizi , in qualità di contribuenti del Comune e di beneficiari di contributi , sussidi e servizi comunali, hanno infatti un interesse diretto al risanamento delle finanze comunali.

 

Ma questo discorso non deve valere soltanto in occasione della realizzazione di opere pubbliche. Approfittando del fatto che alla testa del Patriziato losonese vi è stato un avvicendamento , e che il nuovo presidente siede in CC – cosa che dovrebbe facilitare un dialogo costruttivo fra i due enti -  si dovrebbero avviare degli incontri per trovare  soluzioni concernenti ad esempio  la gestione del Meriggio, la prevista realizzazione di posteggi  per il golf e il Meriggio nella zona della Campagna e la concessione per l’uso del pozzo comunale delle Gerre per l’irrigazione del campo di golf .

 

La raccomandazione che posso fare è quella di affrontare di petto questi problemi che si trascinano da anni e trovare una soluzione globale da ratificare mediante una convenzione.

 

Revisione del Regolamento organico dei dipendenti e della Cassa pensione

 

Come già indicato al capitolo dedicato al carovita dei dipendenti è urgente e impellente por mano alla revisione in senso restrittivo sia del ROD e sia della Cassa pensione, ove si potrebbero conseguire risparmi dell’ordine delle centinaia di migliaia di franchi. Va ad esempio verificato se è vero che in alcuni punti il regolamento della nostra Cassa pensione è anche più generoso di quello in vigore per i dipendenti dello Stato. Siamo più papisti del Papa ?

 

Contratti di telefonia

 

Il nostro Comune ha speso nel 2007 44'382 franchi per le bollette telefoniche e prevede di spenderne 45'000 nel 2009. Rivedendo i contratti in questo settore molto soggetto alla libera concorrenza potrebbe essere possibile conseguire un risparmio di almeno il 20%.

 

Residenze secondarie

 

Il Municipio dovrebbe farsi promotore della creazione di una Commissione di studio, con rappresentanti dei Comuni e del Cantone,  in grado di valutare se esistono possibilità per tassare maggiormente le residenze secondarie , e avente anche lo scopo di approfondire eventuali strategie atte a convincere i proprietari di residenze secondarie (specie quelli già in pensione) a trasferire il domicilio fiscale laddove è ubicata la loro abitazione di vacanza.

 

Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, ad esempio, si tenga presente che se fino allo scorso anno le residenze secondarie pagavano la stessa tassa annuale delle economie domestiche pur utilizzando poco il servizio dei rifiuti ( e cioè 204 franchi IVA compresa), con l’introduzione di una tassazione basata sul principio della causalità esse ne hanno tratto un beneficio in quanto ora pagano annualmente un importo fisso pari a solo 20 franchi per posto letto ( e a scanso di equivoci aggiungo che la stessa cosa sarebbe avvenuta pure con una tassa sui rifiuti basata sul loro peso). Quindi almeno per quanto riguarda i rifiuti le residenze secondarie – che con la loro presenza obbligano comunque il Comune a predisporre un servizio che soddisfi pure le loro esigenze – pagheranno in futuro meno di quanto pagavano in passato. Quali possibilità legali ha il Comune per aumentare le tasse a carico delle residenze secondarie ed eventualmente per introdurne di nuove ? Ecco un quesito da sottoporre a qualche esperto del Cantone, e invito il Municipio a farlo.

 

Per quanto invece riguarda il trasferimento del domicilio fiscale, considerata la numerosa presenza di residenze secondarie nel Locarnese,  un’azione del genere potrebbe - se coronata dal successo-  portare ad un aumento di decine di milioni di franchi del gettito fiscale complessivo dei Comuni dell’agglomerato ( a vantaggio anche delle casse del Cantone). Ecco dove si può andare a cercar soldi senza penalizzare troppo i residenti. Per convincere persone facoltose  e in pensione , proprietarie di una residenza secondaria a Losone, a trasferire il loro domicilio da oltre Gottardo al nostro Comune, si potrebbe ad esempio puntare sulle condizioni meteorologiche favorevoli del nostro Cantone, su un costo della vita inferiore, su una buona qualità di vita in certi quartieri residenziali (da qui la necessità di introdurre ad esempio le zone 30...!) , sulla  vicinanza del golf e di zone adatte a passeggiate lungo la riva della Maggia e della Melezza ( da qui la necessità di rivalutare il Meriggio...!) , sulle buone strutture sanitarie del nostro Cantone, sulla prossima realizzazione di una casa per anziani medicalizzata, sulla tranquillità rispetto ai centri cittadini, sulla sicurezza ( da qui la necessità di garantire un servizio di polizia sulle 24 ore...!), eccetera.

 

Onde poter cominciare a ragione su questa proposta, invito il Municipio a presentare al CC un censimento delle residenze secondarie attualmente esistenti a Losone, con , se possibile, altre indicazioni concernenti la loro ubicazione (in quali quartieri si trovano ?) , il tipo di residenza           ( casetta monofamiliare o appartamento ? In affitto o in proprietà? ) , la loro dimensione ( quanti posti letto?) la provenienza , il reddito e l’età dei proprietari.  Si potrebbe ad esempio inviare un formulario-inchiesta agli interessati anche per tastare il polso circa una loro eventuale disponibilità a trasferire il domicilio a Losone e per chiedere a quali condizioni sarebbero disposti a compiere un simile passo e quali critiche o suggerimenti hanno da fare in merito al Comune e ai suoi servizi.

 

Tasse di refezione

 

In considerazione dei costi della nuova Scuola dell’infanzia e della nuova mensa , e visto che la frequentazione dell’asilo è gratuita, si potrebbe almeno rivedere al rialzo le tasse di refezione, portandole ad esempio da 50 a 100 franchi al mese  (oggi la tassa applicata copre solo un terzo della spesa della mensa). Onde non penalizzare  troppo le famiglie con un reddito medio basso o le famiglie con diversi figli iscritti all’asilo, si potrebbe introdurre una tassa differenziata in base al reddito o si potrebbe dare a chi lo desidera la possibilità di portare a casa il bambino per il pranzo. 

 

Tasse di posteggio

 

Va considerata la possibilità di aumentare le tasse di parcheggio (senza introdurre un limite minimo di sosta, in modo da non penalizzare chi si ferma solo per pochi minuti) e di creare nuovi posteggi a pagamento ( ad esempio nella zona del Tennis o nel posteggio comunale situato di fronte al cimitero o in quello situato in Via San Materno accanto al grotto Broggini). Si potrebbe pure suggerire al Patriziato  di introdurre dei parchimetri nei due posteggi privati con oltre 200 posti-auto del Golf, il cui ricavato potrebbe essere destinato ad esempio per finanziare la gara sociale PROAM , per pagare al Comune l’acqua del pozzo comunale in località Gerre utilizzata per irrigare il golf, per contribuire alla prevista realizzazione di un nuovo posteggio per il golf e il Meriggio in zona Campagna ecc.

 

Conclusione

 

In conclusione invito il Consiglio comunale a non approvare i conti preventivi 2009 del Comune che una volta di più prevedono un deficit milionario. Un voto negativo motivato con la necessità di chiudere i conti in pareggio, come richiede l’art. 2 del Regolamento sulla gestione finanziaria e sulla contabilità dei Comuni,  avrebbe il carattere di un “voto di sfiducia” ed è l’unico mezzo che il Legislativo ha per far pressione sul Municipio affinché applichi un tasso di moltiplicatore d’imposta idoneo alla situazione e atto non solo a evitare le cifre rosse ma anche a evitare di perdere importanti contributi dal Fondo di livellamento intercomunale. E’ tempo insomma che anche questo Legislativo, troppo spesso “passivo” quando si trattava di dare indicazioni al Municipio sulla politica finanziaria da seguire, si assuma le proprie responsabilità.

  Giorgio Ghiringhelli (relatore)



 
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