di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Giorgio Ghiringhelli                                                                          Losone, 24 febbraio 2003

Via Ubrio 62

6616 Losone

                                                                                                           Agli organi di informazione

 

Egregi redattori,

 

vi trasmetto una mia lettera con cortese richiesta di pubblicazione nella rubrica destinata alle lettere dei lettori o nelle pagine di cronaca cantonale (“opinioni” , “tribuna libera” ecc.). Questo mio scritto vuol essere un contributo (con proposte concrete basate sulla mia notevole esperienza personale in fatto di raccolta di firme) al tema della disaffezione dei cittadini  verso la politica : un tema tornato alla ribalta dopo la bassa percentuale di voto in occasione della recente votazione federale. Cordiali saluti e grazie.          Giorgio Ghiringhelli (tel 091/792 10 54)

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L’indifferenza dei cittadini

che nuoce alla democrazia

 

Anche a Losone, come già a Brissago e a Ronco, sta per riuscire la petizione lanciata quattro mesi fa allo scopo di chiedere uno studio per la fusione dei Comuni del Circolo delle Isole.  Mancano infatti solo una quarantina di firme sulle 390 necessarie. Ma che fatica convincere la gente a sottoscrivere questa petizione ! Oltre all’invio di un formulario a tutti i  fuochi, i promotori hanno dovuto allestire a più riprese delle bancarelle e siccome ciò non bastava ancora hanno dovuto spedire centinaia di lettere personali. Uno spreco di tempo, soldi ed energie che si sarebbe potuto evitare se i cittadini avessero sfruttato subito la possibilità di sottoscrivere e rispedire i formulari ricevuti a domicilio anziché dimenticarli in qualche cassetto. Nessuno pretende ovviamente che chi è contrario a una certa proposta la firmi solo per far contenti i promotori. Quel che però proprio non si riesce a capire è perché molti cittadini indugiano a sottoscrivere delle proposte anche quando le condividono ( o perlomeno non le osteggiano), e hanno bisogno di ripetuti e costosi richiami prima di decidersi a firmare.  Quando tre anni fa raccoglievo le firme per l’iniziativa contro il monopolio delle tariffe dei notai feci una fatica tremenda per trovare le 7'000 firme di cui avevo bisogno, e per scuotere i cittadini dalla loro indifferenza dovetti pure indire uno sciopero della fame di 12 giorni. Poi, però,  in votazione popolare oltre 46'000 cittadini votarono a favore dell’iniziativa, che venne approvata alla grande. Quindi non è detto che se una raccolta di firme va a rilento è perchè il tema non è sentito o condiviso dalla gente.  Più semplicemente , certe reticenze sono spesso dovute all’indifferenza, alla pigrizia mentale e all’egoismo di molti, troppi cittadini, che non sanno più apprezzare certi valori democratici.  Proprio negli scorsi giorni,  rispondendo a un’intervista riportata sul sito web www.infopino.ch , ho dichiarato che il peggior nemico di chi fa opposizione sono l’indifferenza e l’ingratitudine della gente e ho detto  che se un giorno lascerò la politica sarà più a causa dell’indifferenza e dell’ingratitudine di chi beneficia delle mie battaglie che non del logorio derivante dal fare opposizione.  V’è chi si preoccupa per la scarsa partecipazione degli elettori in occasione di certe votazioni. Ma ancor più preoccupanti sono a parer mio le difficoltà  cui va incontro chi decide di lanciare una raccolta di firme. Difficoltà che sono destinate ad aumentare in futuro qualora si dovesse introdurre il voto elettronico, perché sarà meno facile raccogliere firme  davanti ai locali di voto (sempre più disertati). Soluzioni ? Si potrebbe diminuire il numero di firme necessarie alla riuscita di un referendum o di un’iniziativa. Oppure si potrebbero rifondere le spese ai promotori di referendum o iniziative che escono vittoriosi da una votazione popolare.  O ancora sarebbe opportuno che nei Comuni si facilitasse l’attività di chi chiede autorizzazioni per la posa di bancarelle finalizzate alla raccolta di firme. Ma il vero problema è quello di convincere i cittadini che è nel loro interesse sostenere i sempre più rari volonterosi che son disposti a  sobbarcarsi ore e ore di lavoro per consentire al Popolo sovrano  di andare a votare su un dato argomento. Cittadini : se apporre una semplice firma vi pesa così tanto, non lamentatevi poi se ci sarà chi approfitta della vostra indifferenza per non cambiare certe cose che andrebbero cambiate o per coltivare interessi che proprio pubblici non sono!

                                                                           Giorgio Ghiringhelli, Losone




 
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