di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO
   
Giorgio Ghiringhelli 
Via Ubrio 62 
6616 Losone 


     
Losone, 16 ottobre 2008


Onorando
Consiglio comunale
di Losone

Mozione

 

Introduzione della “zona 30” nel comparto della Campagna con urgenza e a costi minimi
La qualità di vita e la sicurezza degli abitanti devono essere una priorità !

 

La proposta :

 

Propongo che venga allestita con urgenza una perizia tecnica ( secondo l’art. 32 cpv 4 della Legge sulla circolazione stradale) per l’introduzione di una “zona 30” nel comparto della Campagna e che immediatamente dopo il Municipio sottoponga al Consiglio comunale una richiesta di credito per le misure di moderazione del traffico che in base a questa perizia si renderanno opportune                ( ritenuto che il Regolamento di applicazione della nuova Ordinanza sulla segnaletica lascia libera scelta nell’introduzione di provvedimenti di modifica e sistemazione dell’assetto stradale). Tali misure , vista anche la situazione finanziaria non più rosea del nostro Comune, dovranno essere limitate al minimo strettamente necessario per raggiungere lo scopo principale di questa mozione, che non è quello di riqualificare il quartiere con progetti architettonici e urbanistici megalomani bensì semplicemente quello di migliorare la qualità di vita e aumentare la sicurezza di chi vi abita limitando la velocità  dei veicoli : obiettivo che può benissimo essere raggiunto senza grandi spese e con accorgimenti semplici, rapidi e poco dispendiosi che richiedono solo qualche cartello per la segnaletica verticale, un po’ di pittura per la segnaletica orizzontale ( ad esempio per creare percorsi pedonali laddove mancano i marciapiedi – Via Trisnera , Via in Porta, Via Ubrio, Via Pezza Venerdì e Via Erbale -  o per creare nuovi posteggi alternati lungo le strade che ne sono prive in modo anche da formare degli ostacoli “naturali”) e al massimo la realizzazione di un dosso  all’incrocio fra  Via Gaggioli/Via Pezza Venerdì/Via Casa del Frate/Via Gratello.

 

Prima dell’introduzione della zona 30, come suggeriscono gli esperti , il Municipio dovrà lanciare una campagna di sensibilizzazione e di informazione avente lo scopo di accrescere l’efficacia delle misure che verranno adottate : tale campagna dovrà essere preceduta (ancora durante la fase di allestimento del progetto) da un dibattito pubblico.

 

Poi, come le norme federali richiedono per le zone 30,  dopo un anno dall’entrata in vigore del nuovo limite di velocità occorrerà eseguire dei monitoraggi sul rispetto della velocità, e se da queste verifiche emergerà che una certa percentuale di automobilisti non rispetta il limite, il Municipio dovrà proporre l’introduzione di ulteriori misure di moderazione del traffico limitatamente ai punti “delicati” (libero il CC di approvarle o meno ed eventualmente di ritornare alla situazione attuale) .

 

Il Municipio è pure invitato a studiare la possibilità di realizzare in Campagna un  percorso  con sensi unici lungo il quadrilatero composto dalle seguenti vie : In Porta, Ubrio, Reslina, Erbale, Casa del Frate e Gratello : l’introduzione del senso unico lungo queste vie consentirebbe infatti di ampliare lo spazio a disposizione di pedoni e ciclisti senza dover procedere in futuro a costosi allargamenti stradali e al conseguente prelievo di contributi di miglioria.

 

Motivazioni :

 

Negli ultimi anni le zone 30 si sono moltiplicate non solo nei Comuni d’oltre Gottardo ma anche in quelli ticinesi e anche nel Locarnese ( ad esempio a Locarno e Minusio). Contrariamente a quello che forse qualcuno pensa, tali zone sono indicate non solo in prossimità di scuole e asili, ma anche nei quartieri destinati

all’abitazione. Laddove questi limiti di velocità sono stati introdotti essi sono stati accolti con soddisfazione dagli abitanti delle zone interessate, spingendo i Municipi ad ampliare queste zone. Il che è comprensibile se si pensa che, a detta dell’Associazione traffico e ambiente,  nei quartieri dove la velocità è limitata a 30 km/k non ci sono praticamente più incidenti stradali mortali per pedoni e ciclisti ( lo spazio di reazione e di frenata di un veicolo a 50 km/h è di 28 metri, mentre a 30 km/h è di soli 13 metri; nel caso di un investimento a 50 km/h  quasi la metà dei pedoni muore , mentre che tale percentuale scende al 5-10% se l’investimento avviene alla velocità di 30 km/h).

 

La prima richiesta tre anni e mezzo fa...seguita da una perizia preliminare favorevole

 

Proprio per questi motivi, e perché abitando in Campagna da quasi 20 anni ritengo di conoscere le esigenze di questo quartiere,  già nel marzo del 2005 avevo scritto al Municipio invitandolo a esaminare con urgenza la possibilità di creare una “zona 30” in tutto il quartiere, dove la velocità di molti veicoli non è assolutamente adeguata alla situazione delle stradine che lo attraversano .  In quella lettera avevo ricordato l’obbligo di eseguire delle perizie tecniche prima di decidere se una zona è adatta o meno all’introduzione di una simile generalizzata limitazione della velocità e avevo pure fatto presente che il TCS allestiva gratuitamente delle perizie preliminari .

La parola magica “gratuitamente” deve aver avuto effetto sul Municipio che diede subito seguito a quella mia richiesta facendo eseguire una perizia preliminare. Questa era già pronta nel febbraio del 2006 e, oltre a mettere in evidenza l’esistenza di effettivi problemi di sicurezza nel quartiere      ( specie per le velocità di circolazione mediamente troppo elevate e non rispondenti alle esigenze di sicurezza e di qualità della vita richieste da un quartiere residenziale con forte presenza di bambini, pedoni e biciclette, con punte massime di 100-110 km/h in Via Trisnera, di 70-80 km/h in Via Sottochiesa e di 80-90 km/h in Via Gaggioli)  confermava non solo la  fattibilità dal punto di vista tecnico e legale di una zona 30 nel comparto della Campagna, ma pure l’opportunità.

 

Una mozione mal capita, da tutti lodata e poi... bocciata di misura

 

Il 2 novembre 2005 presentai una mozione con la quale chiedevo che la zona 30 venisse introdotta in tutte le zone residenziali di Losone (fra cui quella dei Saleggi, presso le scuole e l’asilo)  ovviamente previa conferma di fattibilità da parte delle necessarie perizie tecniche e previa richiesta di un credito-quadro per la realizzazione (eventualmente a tappe)  delle necessarie misure di accompagnamento in quelle zone che in base alle perizie si prestavano a una limitazione del limite di velocità .  Nel giugno del 2006 il Municipio espresse un preavviso negativo, dicendosi “non contrario di principio” all’introduzione di zone 30 sul territorio di Losone, ma precisando che a suo giudizio non era sostenibile estendere in modo generalizzato le zone 30 senza specifiche analisi per ogni singola zona. Forse al Municipio era sfuggito il fatto che anche la mia mozione chiedeva specifiche perizie tecniche per ogni singola zona prima di ridurre i limiti di velocità... Ad ogni buon conto poche settimane prima di preavvisare negativamente la mia mozione il Municipio aveva già de facto cominciato a muoversi nella direzione indicata dalla stessa, decidendo di introdurre la zona 30 nel quartiere del Saleggi attorno alle scuole ( cfr. MM no. 70 del 16 maggio 2006).

 Il 26 ottobre 2006 anche la Commissione polizia cadde nello stesso equivoco in cui era caduto il Municipio, riconoscendo sì al mozionante di aver mosso le acque su questo tema, ma ritenendo eccessiva l’introduzione generalizzata delle zone 30, e quindi nel suo rapporto invitò il Consiglio comunale a respingere la mozione ma allo stesso tempo invitò il Municipio a compiere dei nuovi studi preliminari per l’eventuale introduzione del limite di 30 km/h in zone limitate del Comune (cosa che a tutt’oggi il Municipio non ha fatto...!) e a sottoporre poi al Consiglio comunale la richiesta dei relativi crediti. E non era forse quel che,  con altre parole, chiedeva anche la mia mozione ?

Insomma, paradossalmente tutti si dicevano favorevoli o non contrari di principio alle zone 30 ( e il Municipio addirittura aveva già deciso di introdurne una ai Saleggi) e tutti volevano specifiche perizie tecniche per ogni singola zona, come chiedeva la mozione, ma tutti proponevano di respingere la mia mozione. Stranezze della politica...!

Fatto sta che il 12 marzo 2007 (per inciso, per chi crede  nella cabala,  il giorno dopo che i losonesi avevano votato a favore del referendum lanciato dal mozionante contro la tassa sul peso dei rifiuti...)  il Consiglio comunale bocciò sì la mozione ma a stretta maggioranza (16 contrari, 12 favorevoli e 1 astenuto, con il sottoscritto assente per malattia), a dimostrazione di come tutto sommato vi fosse una certa sensibilità verso questo argomento.

 

Zone 30 : é tempo di passare dalle parole ai fatti, e con il minimo della spesa

 

Proprio per questo ora ci riprovo con un’altra mozione che, a scanso di equivoci, non chiede più  studi generalizzati per tutti i quartieri residenziali di Losone, ma come primo passo solo per quello della Campagna, dove già è stato fatto uno studio preliminare estremamente favorevole all’introduzione di una zona 30 . Non si potrà più dire che tale richiesta è eccessiva ! Da notare che il 25 settembre 2006, rispondendo a una mia interpellanza, il Municipio aveva reso noto che prima di eventualmente estendere gli studi preliminari della zona 30 in altri quartieri, riteneva opportuno fare una prima esperienza nel comparto delle Campagne e nella zona delle scuole. Ecco un’altra affermazione scritta nera su bianco che dimostra come, a parole, ci fosse la volontà di introdurre la zona 30 nel quartiere della Campagna. Purtroppo però, come si suol dire, fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, nel senso che anziché dar seguito a questa volontà e accelerare questo progetto facendo eseguire la necessaria perizia tecnica, il Municipio rallentò il tutto chiedendo (già nel 2006) a degli specialisti di elaborare un concetto di sistemazione viaria del comparto della Campagna tendente a riqualificare il quartiere. Come se per ridurre la velocità occorresse  dapprima investire milioni per abbellire il quartiere...!  

E nella seduta del 20 novembre 2007 il Municipio scelse a maggioranza un progetto del costo di quasi 6 milioni di franchi preferendolo a uno del costo di 700'000 franchi, a ulteriore dimostrazione del fatto che ancora pochi mesi fa una parte del Municipio non si era ancora reso conto che l’epoca dei progetti faraonici per Losone stava ormai tramontando...Proprio per questo motivo, onde riportare tutti sulla terra e dare un’accelerata al progetto, la mia nuova mozione chiede espressamente di  limitare al minimo strettamente necessario gli interventi tecnici ( e le relative spese) atti a ridurre la velocità. Sono sicuro che tale progetto contribuirebbe  non solo a migliorare la sicurezza sulle strade ma pure a riqualificare il quartiere senza spese ed interventi eccessivi.

 

Un ritardo massimo di 30 secondi !

 

Fra l’altro aggiungo che dal fondo della Via Reslina alla via Mezzana, cioé nel tratto più distante dalla Via Mezzana, ci si impiega 1 minuto e 15 secondi a una velocità di 50 km/h e 1 minuto e 45” a una velocità di 30 km/h.  Non si venga dunque a dire che la riduzione del limite di velocità causerebbe perdite di tempo agli automobilisti che abitano in  zona o agli artigiani che debbono recarvisi per dei lavori : è solo una questione di abitudine, e comunque la sicurezza degli abitanti del quartiere val bene un ritardo di 30 secondi.

 

Prima la riduzione delle velocità e poi semmai la (costosa) sistemazione delle strade

 

Tre anni e mezzo sono ormai trascorsi da quando avevo scritto al Municipio chiedendo di attivarsi con urgenza per introdurre la zona 30 in Campagna, e in questo periodo  tali zone sono state introdotte con successo a Locarno e a Minusio mentre che a Losone si è perso tempo in  progetti irrealizzabili  e non si è nemmeno ancora proceduto a far eseguire la necessaria perizia tecnica. E’ tempo che i politici losonesi dimostrino se esiste o no la volontà di aumentare l’attrattiva delle nostre zone residenziali introducendo le zone 30 dove possibile  (non solo in Campagna, ma via via – perizie permettendo - anche nei comparti Via Prà dei Vizi/Via Emmaus/ Via Migiome/Via San Lorenzo nonché Via Cesura/Via Barchee/Via La Paré) a beneficio delle migliaia di abitanti di questi quartieri.

E’ errato credere che prima di introdurre i limiti di velocità in queste strade occorra sistemarle e abbellirle con progetti di riqualifica milionari, come è stato fatto in Via Cesura. Con la situazione finanziaria degradata in cui versano le casse del nostro Comune, questi previsti interventi potrebbero slittare di molti anni per far posto a opere più urgenti ( come la casa per anziani medicalizzata) , mentre che invece la riduzione dei limiti di velocità potrebbe essere effettuata in tempi brevi e con costi contenuti, riqualificando da subito   la qualità della vita in questi quartieri. Per questo motivo colgo l’occasione per  sollecitare il Municipio a dar seguito all’invito già fatto il 26 ottobre 2006 dalla Commissione polizia, e cioè quello di far eseguire nuovi studi preliminari (gratuiti !) per l’eventuale introduzione del limite di 30 km/h in altre zone del Comune.

 

                Collegiali saluti                   Giorgio Ghiringhelli


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