Losone, 6 gennaio 2016
Videosorveglianza agli accessi
di Losone : “niet” del Municipio
Occorrerà un’iniziativa popolare
del Guastafeste ?
Leggi la risposta del Municipio
alla petizione
(clicca qui)
Lo scorso mese di marzo avevo
presentato al Municipio di
Losone una petizione, firmata da
un centinaio di abitanti, con la
quale chiedevo
“ che venisse sottoposta al
Consiglio comunale una richiesta
di credito per l’acquisto e
l’installazione di un sistema di
videosorveglianza atto a
migliorare la sicurezza e la
prevenzione sul territorio di
Losone”.
In particolare chiedevo
che il progetto prevedesse la
posa di una telecamera a tutti i
6 accessi stradali al Comune
nonché eventualmente in altre
zone interne strategiche e
particolarmente esposte al
rischio di furti, vandalismi e
aggressioni.
Ebbene, pochi giorni fa è giunta
la risposta alla petizione. In
sostanza il Municipio ha accolto
parzialmente la richiesta
rendendo noto che
“tenuto conto delle possibilità
tecniche e finanziarie a
disposizione del Comune” si
sta muovendo nella direzione di
posare delle
videocamere “in
luoghi sensibili per scoraggiare
comportamenti non conformi alle
regole (ad esempio nei centri di
raccolta rifiuti) e/o per
proteggere puntuali obiettivi
facilmente soggetti ad atti
vandalici ( ad esempio gli
stabili pubblici)” , ma per
quanto riguarda la richiesta
principale, ossia quella
concernente gli accessi al
Comune, ha risposto che
“in una realtà quale è ancora
quella di Losone” la posa di
impianti di videosorveglianza
“non é indicata e creerebbe solo
un’illusoria sensazione di
aumento della sicurezza”. Il
Municipio ha altresì precisato
che terrà sotto controllo
l’evoluzione generale della
situazione e, se ritenuto
necessario,
“agirà adottando man mano gli
altri accorgimenti del caso”.
La risposta del Municipio non è
soddisfacente. Si può essere
d’accordo, e in parte lo
chiedeva anche la petizione, sul
fatto di sorvegliare stabili
esposti al rischio di vandalismi
o comportamenti scorretti nei
centri di raccolta dei rifiuti.
Ma lo scopo principale della
videosorveglianza, che non per
niente è sempre più diffusa,
dovrebbe essere quello di
garantir maggior sicurezza per
le persone ( sia a livello di
prevenzione che di repressione)
sul fronte ad esempio dei furti,
della criminalità, delle
aggressioni e degli incidenti
della circolazione. Per cui
questi scopi possono essere in
parte raggiunti solo
controllando gli accessi al
Comune, in modo da individuare
autori di reati provenienti
dall’esterno e che si sono dati
alla fuga.
Del resto già nel febbraio del
2011, in risposta a una
mozione del sottoscritto
con la quale chiedevo per
l’appunto di installare la
videosorveglianza a tutti gli
accessi al Comune, il Municipio,
pur affermando che il momento
non era opportuno, riconobbe che
la videosorveglianza
“è uno strumento di grande
utilità pratica per la gestione
dei rischi e della sicurezza,
utile sia a fini dissuasivi che
repressivi” e riconobbe
inoltre che l’esperienza fatta
in altri Comuni era stata
giudicata positivamente. Non si
capisce dunque bene perché ora
abbia fatto dietrofront,
motivando il suo “niet”
con “l’illusoria
sensazione di aumento della
sicurezza”. Il sistema di
videosorveglianza installato ad
Ascona, tanto per fare un
esempio, non ha impedito che una
gioielleria venisse rapinata, ma
ha consentito di individuare e
arrestare tutti i suoi autori.
E’ vero che la situazione di
Losone appare più tranquilla sul
fronte della criminalità
rispetto ad altri Comuni del
Cantone, ma sarebbe un errore
attendere che la situazione
degeneri
prima di intervenire.
Dopotutto anche a Losone si sono
già verificati dei reati gravi
come rapine, omicidi,
sparatorie, furti (quasi un
centinaio all’anno) e incidenti
della circolazione con morti e
feriti, per cui monitorare le
auto che entrano ed escono dal
Comune potrebbe non solo avere
un effetto preventivo e
dissuasivo ma anche consentire
di individuare e punire autori
di reati .
E poi la risposta del Municipio
è anche incompleta perché per
una migliore valutazione della
questione mi sarei semmai atteso
che venissero esposti i costi e
le eventuali difficoltà tecniche
che la posa di videocamere agli
accessi al paese avrebbe
comportato.
Nei prossimi mesi sarò impegnato
sul fronte di un’iniziativa
popolare a livello cantonale,
concernente la legittima difesa,
che intendo lanciare all’inizio
di aprile. Ma successivamente
valuterò la possibilità di
lanciare un’iniziativa popolare
a livello comunale , come già
avvenuto a Chiasso e Caslano,
per introdurre la
videosorveglianza agli accessi
di Losone.
Se qualche losonese è
interessato a far parte del
comitato o a contribuire alla
raccolta delle firme non ha che
da farsi avanti…
Giorgio Ghiringhelli
|