di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

                                                                                               12 settembre 2014

L’Islam e le terrificanti profezie di Nostradamus

Avete già sentito parlare di Michel de Nostre-Dame, meglio noto come Nostradamus, medico e astrologo alla corte di Caterina de’ Medici, vissuto fra il 1503 e il 1566 ?  Quello che a torto o ragione è considerato il più famoso veggente di tutti i tempi è celebre soprattutto  per le sue “Centurie”, ossia le profezie - concernenti un periodo storico che arriva fin  oltre l’anno 3000 - racchiuse in centinaia di quartine scritte in versi rimati in un linguaggio sibillino ed ermetico. Molti sono gli studiosi che nel corso dei secoli, sfidando lo scetticismo generale e la derisione,  hanno cercato la “chiave” interpretativa per decifrare le misteriose quartine e per collegarle a fatti già avvenuti ma soprattutto a eventi che non sono ancora accaduti.

 

Secondo Renucio Boscolo, forse il più noto tra gli studiosi delle Centurie, dovremmo essere alla vigilia di una guerra terrificante che coinvolgerà anche la Svizzera. A detta del celebre nostradamologo “ Boris Eltsin verrà sostituito da un generale che, a capo di una coalizione mostruosa tra armata rossa e Islam, travolgerà l’Occidente. La battaglia decisiva verrà combattuta nei Grigioni dopo che l’Islam avrà invaso le coste dell’Adriatico”. Beh, direte voi, non bisogna essere degli scienziati per fare una simile previsione con qualche probabilità di azzeccarci, sapendo che Boris Eltsin, eletto nel 1992 alla presidenza della Federazione russa, dopo le sue dimissioni venne sostituito nel 1999 proprio da quel Vladimir Putin , che, oltre ad essere alleato della Syria e dell’Iran,   sta scherzando con il fuoco in Ucraina (facendo riferimenti minacciosi all’arsenale atomico della Russia) con il rischio di provocare uno scontro frontale e devastante con l’Occidente .

Il fatto che  dà da pensare è che questa previsione è riportata in un articolo apparso su La Regione il 23 marzo del 1993 e dedicato a una conferenza che Renucio Boscolo aveva tenuto al Palacongressi di Lugano, ospite della Società ticinese di parapsicologia ! Ma non è finita. Nello stesso articolo si leggeva testualmente “Per gli svizzeri una profezia terrificante : il servizio segreto iraniano, definito da Nostradamus Iraipoz, dopo gli attentati in America e in Italia colpirà con un ordigno atomico. Sarà nel Giura, e saranno milioni di morti”.  Quindi già nel 1993 Boscolo aveva previsto gli attentati di matrice islamica che otto anni dopo avrebbero scosso l’America e il mondo, e inoltre a quell’epoca non poteva certo sapere delle mire iraniane per ottenere la bomba atomica.  Ma è verosimile che  l’Iran, probabile alleato dei russi in caso di conflitto contro l’Occidente , se la prenda con la Svizzera ? Sì, se si pensa che il bersaglio simbolico da colpire potrebbe essere la sede europea dell’ONU, che si trova a Ginevra, città che per l’appunto è lambita dal massiccio del Giura…

E quando mai dovrebbero accadere questi terrificanti fatti ?  “Non subito” -  aveva detto Boscolo 21 anni fa – prima deve arrivare a maturazione il conflitto balcanico e deve morire Woytila”. Il conflitto balcanico si è concluso nel 1995 e Papa Giovanni Paolo II è deceduto nel 2005 : ormai dovremmo essere vicini…

 Sul  settimanale Azione del 17 agosto 1995 Edgardo Bartoli aveva dedicato un articolo a Nostradamus, soffermandosi fra l’altro su ciò che il celebre nostradamologo romeno, Vlaicu Ionescu, aveva rivelato in un’intervista-libro alla giornalista francese Marie-Thérèse De Brosses . Scriveva Bartoli citando l’esperto romeno: “un’imponente invasione islamico-asiatica devasterà l’Occidente e distruggerà Gerusalemme; l’America interverrà, seppure con ritardo, ma poi precipiterà nella rovina più totale a causa del suo eccessivo attaccamento alle ricchezze di questo mondo. Un piccolo dettaglio : nel bel mezzo di questi avvenimenti, l’Italia sarà devastata da una rivoluzione”.

V’è da sperare che sia Boscolo e sia Ionescu abbiano commesso qualche errore nell’interpretare le enigmatiche quartine delle Centurie. Epperò bisogna ammettere che, a distanza di circa 20 anni, vi sono tutte le premesse perché il terribile scenario da loro descritto in tempi non sospetti si avveri : la guerra in Ucraina e conseguente braccio di ferro fra la Russia e l’Occidente , la guerra in Siria,  la creazione di un Califfato islamico tra Siria e Iraq  che rappresenta una minaccia anche per Israele, le titubanze di Obama e la riluttanza degli USA a un intervento diretto, la situazione economica  che secondo taluni esperti potrebbe riservare amarissime sorprese in Europa e negli USA già nei prossimi mesi .  Tutte coincidenze casuali ? Non dimentichiamo che anche Papa Francesco ha detto che la terza guerra mondiale è già iniziata, e forse  potrebbe essere lui il Pontefice che secondo Nostradamus sarebbe destinato a perire in un attentato in una città attraversata da due fiumi e che ha per insegna FERT.  

Indipendentemente dalle profezie di Nostradamus sono convinto che presto, molto presto,  in Europa (in particolare Roma, quale centro della cristianità, Parigi e Londra )  vi sarà una serie di attentati terroristici di matrice islamica che - con  40-50 milioni di musulmani presenti sul Continente e destinati secondo qualche esperto a diventare almeno 70 entro il 2025 a seguito della fortissima pressione migratoria dai Paesi islamici che l’Europa non riesce ad arginare e in alcuni casi addirittura favorisce - provocheranno un’ondata di razzismo che  qua e là potrebbe sfociare in guerre civili . E allora, quando ad andarci di mezzo saranno tutti i musulmani, senza distinzione fra moderati e non moderati,   i fans del multiculturalismo ed i difensori di burqa e minareti si renderanno conto di essere loro i principali colpevoli di quanto avvenuto e capiranno magari il senso delle parole del politologo Giovanni Sartori, che, sul Corriere della Sera del 10 gennaio 2005, spiegava perché l’integrazione dell’islamico nelle società modernizzate “diventa più difficile che mai”. “La variabile islamica alla sua intensità massima – scriveva Sartori – produce l’uomo-bomba, il martire della fede che si fa esplodere, che si uccide per uccidere ( e che nessuna altra cultura ha mai prodotto)” e pur ipotizzando che a questo grado di fanatismo religioso arrivano solo uno o due musulmani su un milione “tanto può bastare per terrorizzare gli infedeli e al tempo stesso per rinforzare e galvanizzare l’identità fideistica (grazie anche ai nuovi potentissimi strumenti di comunicazione di massa) di centinaia di milioni di musulmani che così ritrovano il proprio orgoglio di antica civiltà”. Sartori non è Nostradamus, ma siccome al contrario di tanti altri sa usare il cervello per giudicare i fatti , già una decina di anni fa aveva previsto e spiegato i meccanismi che oggi hanno portato migliaia di giovani musulmani nati in Europa ad arruolarsi nel sanguinario esercito islamista antioccidentale e anticristiano che a cavallo fra la Siria e l’Iraq  ha proclamato  la creazione di un Califfato destinato, nei piani dei suoi ideatori, a espandersi in  tutto il mondo.

                                                                           Giorgio Ghiringhelli, Losone