di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO
Giorgio Ghiringhelli
Via Ubrio 62 
6616 Losone




Losone, 11 febbraio 2008


Onorando
Consiglio comunale
di Losone

Mozione 1 sul Meriggio (*)

 

(*) Strategia delle due mozioni_gemelle :  qualora il Patriziato non dovesse accettare la proposta contenuta in questa mozione, allora si potrà passare alla proposta di acquisizione forzata (espropriazione) contenuta nella mozione sul Meriggio no. 2, la quale non va comunque scartata prima del necessario per non indebolire la “forza contrattuale” del Comune. Il Patriziato deve sapere che se rifiuterà di cedere il Meriggio al Comune in diritto di superficie – con una soluzione soddisfacente per le due parti – l’alternativa sarà l’avvio di una procedura di espropriazione. Il Meriggio è una zona troppo importante per il Comune e per i suoi abitanti per lasciarla in mano a un Ente che non ha il tempo, o la voglia o i soldi di occuparsene e che da sei anni si rifiuta di riaprire la buvette esistente in zona.  

 Convenzione per un diritto di superficie del Meriggio a favore del Comune

 Propongo che il Comune avvii al più presto delle trattative con il Patriziato di Losone, proprietario del Meriggio, per ottenere – mediante un’apposita convenzione - la concessione di un diritto di superficie concernente il Meriggio per almeno 30 anni. Tale convenzione dovrà inoltre prevedere la possibilità per il Comune di costruire e gestire impianti (quali ad esempio una buvette) atti a migliorare le possibilità di svago e di ristoro dei numerosi utenti di questa zona di grande interesse pubblico e di rilevanza turistica regionale

 Motivazioni

Dal 2002, cioè più o meno da quando è entrato in  funzione il golf con la sua ricca clientela,  il Patriziato non si occupa più del più “popolare” Meriggio   e trascura completamente quest’importante area di svago impedendo la riapertura della buvette e addossando al Comune il compito di tagliare l’erba e di provvedere alla pulizia dei servizi annessi alla buvette. Ogni tentativo messo in atto negli ultimi anni dai gruppi  politici che hanno dimostrato maggiore sensibilità al problema – in  particolare il Guastafeste ma anche la Sinistra – è stato fucilato dagli altri gruppi politici (PLR,PPD e UDC), i quali non hanno nemmeno mai presentato delle proposte costruttive per risolvere la questione. Addirittura , alla fine del 2006, essi hanno pure bocciato una richiesta di credito presentata dal Municipio allo scopo di indire un concorso di progettazione per valorizzare il Meriggio e gli argini della Maggia, cioè una zona che alcuni esperti di turismo già nel 2003 avevano suggerito di ripristinare con la massima priorità possibile. Per la ricostruzione degli interventi politici concernenti il Meriggio effettuati dal 1997 in poi, rinvio alla lettura del prossimo capitolo.

La maggioranza dei politici losonesi non ha insomma capito l’importanza regionale del Meriggio quale zona di svago e di distensione : importanza , come verrà ricordato più avanti, ribadita dal Dipartimento del territorio e dagli esperti dell’Istituto di Management del turismo di Bellinzona. E non si è capito che pure i losonesi tengono molto a questa zona, come dimostrò la petizione per la sua salvaguardia  lanciata nel 1997, e come è emerso nei primi mesi del 2007 da un sondaggio effettuato dal PPD fra la popolazione e dalla serata organizzata dal Municipio in collaborazione con Agenda 21.

E’ triste e scandaloso che un ente come il Patriziato dal 2002 pensi solo al golf e trascuri completamente questa proprietà di grande interesse pubblico. Forse è proprio per deferenza o sudditanza verso il ricco Patriziato che taluni gruppi politici hanno sempre evitato di prendere decisioni che potessero in qualche modo creare “attriti” con questo ente. Ma dopo anni di gestione “insufficiente” del Meriggio ora si dovrebbe avere il coraggio – preferibilmente con l’accordo del Patriziato ma se del caso anche senza -  di prendere le decisioni che si impongono per risolvere una volta per tutte questa situazione, a vantaggio della popolazione (patrizi compresi) , dei turisti e dell’immagine del Comune. E’ vero che altri importanti e costosi progetti battono alle porte, come l’acquisto e la futura destinazione della caserma o come la realizzazione di una casa medicalizzata per gli anziani, ma ciò non impedisce certo di occuparsi di altre questioni che pure sono prioritarie, sia per il benessere della popolazione e sia per l’economia legata al turismo, e che comunque inciderebbero in misura molto ma molto inferiore sulle finanze del Comune.

 

Il Meriggio fa parte del mappale no. 3342 e nel Piano regolatore figura in parte in Zona Agricola Golf e in parte fuori zona edificabile. La parte denominata  “Merisch” ha una superficie di circa 30'000 mq. Visto che il Patriziato non ha il tempo o i soldi per occuparsi di quest’area è auspicabile che esso non frapponga ostacoli alla cessione della stessa in diritto di superficie al Comune. Tutti avrebbero da guadagnare da un simile accordo.  Innanzi tutto il  Patriziato,  perché pur rimanendo proprietario del terreno si libererebbe del peso per la sua manutenzione e per il rinnovo delle infrastrutture, e anzi forse potrebbe ottenere qualche prestazione “compensativa” ( ad esempio il Comune potrebbe in cambio occuparsi della gestione dei boschi patriziali del Meriggio e nella zona ricreativa lungo gli argini). Poi il Comune,  che già oggi a causa del disinteresse del Patriziato deve occuparsi a spese proprie della manutenzione del vasto prato e della pulizia dei servizi igienici annessi alla buvette, perché potrebbe riaprire immediatamente la buvette chiusa dal 2002 e in seguito progettare e realizzare  quegli interventi atti a rilanciare e valorizzare questa zona di grande interesse pubblico e di rilevanza turistica regionale, migliorando l’immagine del Comune. Infine la popolazione, gli stessi patrizi ed i turisti sarebbero i principali beneficiari di questa operazione perché potrebbero finalmente contare su un bagno-spiaggia e su una zona ricreativa di maggior qualità, con migliori infrastrutture e più controlli, all’altezza insomma delle aspettative della popolazione (non dimentichiamo che Losone non ha il lago e non ha neppure piscine pubbliche) e dei turisti.

 Va ricordato che nel 2005, senza neppure una convenzione e senza dunque alcuna autorizzazione da parte del Legislativo, il Municipio aveva autorizzato l’Associazione Golf Club Gerre Losone a utilizzare gratuitamente e a titolo precario l’acqua del pozzo comunale delle Gerre a scopo di irrigazione, per un totale di 750 litri al minuto, pari a 1'080'000 litri al giorno, pari a 1'080 metri cubi al giorno , pari a 394'200 metri cubi all’anno, pari in definitiva a un regalo di 236'520 franchi all’anno (60 ct al metro cubo). Nell’ambito di una convenzione concernente il Meriggio si potrebbe mettere sul piatto della bilancia anche la questione della concessione per l’utilizzazione del pozzo comunale per scopi legati al golf.

  

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Ricostruzione degli interventi politici concernenti il Meriggio dal 1997 in poi

Nel maggio del 1997 un migliaio di cittadini sottoscrisse una petizione con la quale si chiedeva al Consiglio comunale di non ridimensionare la zona del Meriggio per far spazio al golf. Il Patriziato, assecondato da un Municipio in cui sedevano 6 patrizi, assicurò che l’area prativa sarebbe stata mantenuta, a parte qualche “piccola modifica” per l’inserimento dell’area pubblica del golf destinata ai giocatori principianti. E così la maggioranza del CC ( a parte il gruppo della Sinistra-I Verdi e il sottoscritto), nella seduta dell’9.9.97 diede via libera all’estensione del golf fin dentro l’area del Meriggio, respingendo una proposta della Sinistra mirante a spostare verso ovest il confine del golf in modo da salvaguardare tutta l’area prativa del Meriggio (posteggi compresi). La maggioranza del CC non tenne dunque conto del preavviso del Dipartimento del territorio, il quale, dopo aver rilevato che “l’area di svago e balneare del Meriggio, di rilevanza turistica regionale, viene fortemente intaccata dal progetto di campo da golf che ne dimezza la superficie prativa rispetto al PR in vigore” aveva chiesto “ che il confine ad ovest, a contatto con il campo di pratica del golf, venga arretrato a favore dell’area golenale di svago in maniera da conservare nel limite del possibile l’attuale superficie data dal PR. Non è infatti attualmente in nessuna maniera desumibile la reale necessità (interesse pubblico) a dover sacrificare tutto questo importante comparto golenale di svago per destinarla a golf dromo”.

 Nel 1999 l’allora consigliere comunale Alberto Colombi (ora municipale e capo dicastero dell’ambiente) presentò una mozione con la quale proponeva di studiare una circonvallazione di Losone che passasse lungo gli argini della Maggia.

 In alternativa a quella proposta, che avrebbe distrutto per sempre una zona golenale di svago e di risposo di importanza regionale, il 13 settembre 1999 presentai una mozione con la quale chiedevo di indire un concorso di idee avente quale tema la valorizzazione in chiave naturalistica e turistica di tutte le aree golenali situate sulla sponda losonese fra il Meriggio e il vecchio ponte di Solduno. Tale mozione ebbe un iter complesso e tortuoso. Essa venne approvata dal CC il 29.1.02 ma anziché indire il concorso il Municipio di allora fece eseguire uno studio sui vari vincoli esistenti in zona e tutto si fermò lì. Così il 21.7.03 ripresentai una mozione dello stesso tenore della prima che nella legislatura successiva, venne appoggiata dal Municipio. Quest’ultimo condivise l’idea di effettuare un concorso di progetto e a tal scopo presentò una richiesta di credito di 50'000 franchi che venne approvata quasi all’unanimità dal CC l’11.10.04. Poi però il Municipio si accorse che quella somma non bastava e così emise un nuovo messaggio con il quale chiedeva di votare un credito supplementare di 90'000 franchi oppure di utilizzare i 50'000 già approvati per la creazione di un gruppo di lavoro incaricato di eseguire uno studio sulla valorizzazione del Meriggio e degli argini ( e non più per un concorso di progetto) . Ma, alquanto clamorosamente,  in data 27.11.06 il CC bocciò quasi all’unanimità entrambe le richieste rimangiandosi le decisioni precedenti.  E così anni di lavoro andarono in fumo.

 Mentre il lungo iter sopra descritto faceva il suo corso, ci furono altri tentativi per ridare un po’ di lustro al Meriggio.

 Il 15 luglio 2002 presentai un’interpellanza intitolata “Bagno-spiaggia del Meriggio : che squallore!” con la quale denunciavo il fatto che quell’anno il Patriziato aveva deciso di lasciar chiusa la buvette del Meriggio ( che da allora non è più stata riaperta!) . In particolare invitavo il Municipio a contattare il Patriziato per chiedere la riapertura della buvette o per chiedergli di cedere al Comune il Meriggio (ev. in diritto di superficie) in modo da poter poi fare gli investimenti necessari. Il Municipio rispose che il Patriziato aveva intenzione di centralizzare in un’unica struttura il ricevimento del golf pubblico mediante una buvette con i relativi servizi e che, a dipendenza delle proprie disponibilità finanziarie, “opererà sicuramente con competenza e lungimiranza anche per il Meriggio”. Il Municipio aggiunse di non avere alcuna intenzione di richiedere la cessione del fondo.

 Nel  marzo del 2003 il gruppo del Guastafeste regalò al Comune e al Patriziato lo studio concernente un Modello di sviluppo turistico di Losone,  da esso commissionato all’Istituto di Management turistico di Bellinzona (IMAT) dopo che il Consiglio comunale, malgrado il preavviso favorevole del Municipio, aveva bocciato  una sua mozione che chiedeva per l’appunto di eseguire un simile studio.  Nel documento il Meriggio era stato inserito dagli esperti fra i “punti forti” dell’offerta turistica losonese (pg. 48), tra i punti che consentono al turista di soddisfare la sua esigenza di socializzare e di ricercare nuovi contatti (pg. 50), tra i punti che consentono di rafforzare la vocazione turistica losonese (pg. 65). Fra le misure prioritarie da adottare nel campo dei progetti di sviluppo turistico, lo studio proponeva la “messa in atto con la massima priorità possibile di un progetto definitivo di ripristino della zona del Meriggio, secondo le indicazioni contenute nell’apposita scheda di progetto” (pg. 74). Nella scheda di progetto riportata  a pag. 77 di questo studio (cfr. www.ilguastafeste.ch)  i suoi autori sottolinearono l’importanza della riapertura della buvette (non solo per migliorare l’offerta ma anche per facilitare la gestione di tutta l’area  per quanto riguarda la pulizia e la manutenzione) , proposero la creazione di spazi che permettessero la convivenza tra tutti gli utenti dell’area (spazio per i cani, parco giochi per bambini, aree di sport e svago, posti grill fissi) , proposero l’introduzione di un sistema di pagamento del parcheggio al Meriggio per avere un minimo di contributo alle spese e sottlinearono l’opportunità di proporre un concorso di idee. Purtroppo tale studio fu messo in un cassetto dal Municipio e non fu mai presentato alla popolazione, come i suoi autori avevano invece proposto allo scopo di contribuire a creare a Losone quella mentalità turistica che mancava e manca tuttora.

 Il 14 .1.2003 il gruppo della Sinistra presentò un’interpellanza con la quale si chiedeva di intavolare trattative con il Patriziato per giungere ad una concessione d’uso dell’area. Il Municipio rispose di aver contattato l’Ufficio patriziale per sapere se fossero disposti ad entrare nel merito di una concessione d’uso, ma che la riposta era stata negativa in quanto il Patriziato – appena se ne fosse presentata la possibilità - era intenzionato a gestire l’intera area (golf pubblico e zona di svago) mediante un’unica struttura.

 Il 27.4.04 presentai una mozione con la quale chiedevo che il Comune riscattasse il Meriggio dal Patriziato, per poi fare degli investimenti per la sua valorizzazione. La mozione si basava sull’art. 11 della Legge organica patriziale, secondo il quale “Il Comune ha il diritto di riscattare, dimostrata la necessità di utilità pubblica, o nel caso di gestione insufficiente, le infrastrutture non agricole di proprietà patriziale”. La proposta venne esaminata dal CC nella seduta del 16.1 06 e venne bocciata per un sol voto ( 12 contrari, 11 favorevoli e 3 astensioni).

 In un articolo apparso sul’edizione del 21.4.06  del Popolo e Libertà (distribuita a tutti i fuochi di Losone) il capogruppo del PPD Carlo Ambrosini scrisse che il PPD “si impegnerà in futuro, si spera prossimo, affinché la zona di svago del Meriggio ritorni il luogo estivo privilegiato dei losonesi”. Un ammissione del fatto che la situazione odierna non è più accettabile. Peccato che nei due anni successivi nessuna proposta concreta sia giunta dal PPD e anzi, sette mesi dopo quella promessa, il PPD contribuì assieme agli altri partiti a bocciare la richiesta del Municipio di stanziare un credito supplementare per un concorso di progetto atto a valorizzare dal punto di vista naturalistico e turistico il Meriggio e gli argini della Maggia… Ma almeno, seppur finora solo a parole, il PPD si è impegnato a far qualcosa in futuro , mentre che dal PLR e dall’UDC si attende ancora un segnale che faccia capire quale importanza essi attribuiscano al Meriggio e cosa intendono fare per rilanciarlo.

 

             Collegiali saluti                     Giorgio Ghiringhelli


 
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