Interrogazione
Entro 3-4 anni
moltiplicatore d’imposta
al 95% ? Diciamo
finalmente in modo
chiaro e trasparente
come stanno le cose,
così anche i politici si
sveglieranno...!
Egregio signor sindaco,
gentile municipale,
egregi municipali,
come noto il gruppo del
Guastafeste è l’unico
che da anni non approva
i conti consuntivi e
preventivi del Comune,
ed è dunque l’unico che
ora può dire di non aver
condiviso certe scelte
politiche e finanziarie
che hanno portato al
degrado delle finanze
comunali.
Un degrado delle finanze
annunciato...
Questo degrado era stato
previsto dai Piani
finanziari, ma sia il
Municipio e sia il
Consiglio comunale –
anziché correre ai
ripari per tempo - hanno
sempre cercato di
minimizzare la
situazione affermando
che la struttura delle
nostre finanze era sana
e che il Comune
disponeva di sufficienti
riserve per far fronte
ai deficit che si
accumulavano di anno in
anno e inoltre
lasciandosi cullare
dall’illusione che prima
o poi sarebbe successo
un miracolo (sotto forma
di aumento del gettito
fiscale). In quegli anni
la nostra era stata
l’unica voce a
denunciare questo
atteggiamento
cloroformizzante, che in
più di un’occasione –
suscitando sorrisini di
compatimento - avevamo
paragonato
all’orchestrina che
suonava per
tranquillizzare i
passeggeri della nave
mentre il Titanic
affondava.
Basta leggere il verbale
della seduta del
Consiglio comunale del
28 gennaio scorso
(riportato sul sito
internet del Comune) per
trovare conferma a
quanto descritto qui
sopra. In
quell’occasione si erano
esaminati i conti
preventivi del Comune
per il 2008, che
prevedevano un deficit
di ben 3 milioni di
franchi, e il nostro fu
l’unico gruppo ad
avanzare una ventina di
proposte (tutte bocciate
dal Consiglio comunale)
atte a diminuire il
deficit di circa 300'000
franchi. A seguito di
ciò ci fu perfino un
collega che sui giornali
ci accusò di aver fatto
“ostruzionismo
demagogico” !
Ma prima o poi tutti i
nodi arrivano al pettine
e ora, dopo il recente
annuncio del disastroso
deficit di quasi due
milioni di franchi
registrato nel 2007, un
po’ tutti stanno
finalmente cominciando
ad aprire gli occhi.
Il Municipio ha già
annunciato che il
moltiplicatore d’imposta
( fino a pochi mesi fa –
prima delle elezioni...
- considerato
intoccabile) dovrà
essere aumentato,
probabilmente di 10
punti. Il
preannunciato giro di
vite fiscale non basterà
però per riportare i
conti nelle cifre nere,
per cui sarà pure
necessario limitare
all’indispensabile i
nuovi investimenti e
soprattutto effettuare
tagli nelle spese
correnti per svariate
centinaia di migliaia di
franchi , piaccia o non
piaccia a tutti coloro
che solo pochi mesi fa
avevano bocciato con
malcelata soddisfazione
tutte le nostre proposte
di tagli senza
portare una sola
controproposta, e a
chi ci accusava di fare
ostruzionismo demagogico
solo perché cercavamo di
fare bene il lavoro di
sorveglianza
dell’amministrazione
che è uno dei compiti
principali dei
consiglieri comunali
(art. 13 b LOC) .
La realtà è ancora
peggiore di quanto è
emerso finora...
Secondo me la realtà è
ancora peggiore di
quella che il Municipio
(l’orchestrina del
Titanic...) ci ha
dipinto finora e che i
vari gruppi politici con
una certa dose di
ingenuità sembrano
pensare. A futura
memoria lo scrivo nero
su bianco in questa
interrogazione, in modo
che nessuno – specie i
nuovi e forse inesperti
consiglieri comunali ma
anche certi “vecchi”
colleghi inclini a
prendere per oro colato
tutto quanto viene dal
Municipio - potrà
dire “non sapevo”
e in modo che qualsiasi
proposta atta a far
fronte all’emergenza
venga trattata con la
dovuta attenzione
indipendentemente dal
colore politico di chi
la fa...
A mio parere un aumento
del moltiplicatore
d’imposta di 10 punti
(cioè dal 75 all’85%)
non basterà a evitare le
cifre rosse, e -
a meno di una
salutare fusione con
altri Comuni della
regione - nel
giro di 3-4 anni sarà
necessario aumentare il
moltiplicatore di altri
10 punti ( cioè al 95
%).
Per spiegare il perché
di queste pessimistiche
ma realistiche
previsioni devo
snocciolare tutta una
serie di cifre. Innanzi
tutto va ricordato che
in base all’art. 2 del
Regolamento sulla
gestione finanziaria e
sulla contabilità dei
Comuni “il conto
di gestione corrente
deve essere pareggiato a
medio termine”.
Ebbene, nei 5 anni
compresi fra il 2003 ed
il 2007, il conto di
gestione corrente del
nostro Comune si è
sempre chiuso con cifre
abbondantemente in
rosso, per un deficit
totale di ben 6'517'000
franchi ! Anche il
2008 è prevedibilmente
destinato a chiudersi
con un forte deficit.
Questa situazione si è
fatta chiaramente
insostenibile, per cui,
in ossequio al
regolamento
summenzionato, a breve
termine occorrerà
volenti o nolenti
arrivare al pareggio fra
entrate e uscite.
Orbene, con l’aria di
recessione che tira a
livello mondiale è
utopico credere che nei
prossimi anni il gettito
fiscale di Losone
aumenterà . E’ invece
assai probabile che esso
diminuirà. Ma ammettiamo
pure che esso rimarrà al
livello attuale.
In tal caso al deficit
strutturale in continua
crescita che
dovrebbe aggirarsi a
occhio e croce attorno
ai 2 – 2,5 milioni
di franchi all’anno,
si aggiungerebbero gli
800'000 franchi
dovuti alla quasi sicura
cancellazione graduale
entro i prossimi 4 anni
delle indennità di
privativa finora versate
dalla Società elettrica
sopracenerina, nonché
almeno 1'000'000 di
franchi di uscite
supplementari dovute
alla necessità di
aumentare gradualmente
dal 5 al 10% il tasso
minimo degli
ammortamenti
amministrativi (come
richiesto da una
modifica dell’art. 158
cpv 2 della LOC che
entrerà in vigore dal l.
gennaio 2009). Già solo
per questi due fatti,
il deficit
strutturale salirebbe
entro 3-4 anni attorno
ai 4 milioni di franchi,
e ciò senza
contare i cronici
aumenti dei costi per il
personale, nonché i
crescenti oneri previsti
per i Comuni nel settore
dei trasporti pubblici
ed i nuovi oneri per
alcuni grossi
investimenti che si
profilano all’orizzonte
( basti pensare alla
progettata casa per
anziani medicalizzata, o
alla destinazione da
dare alla caserma, o
alla partecipazione agli
ingenti costi per la
realizzazione di opere
regionali come il Museo
del territorio o il
Centro congressuale di
Muralto),
Tenendo conto del fatto
che nel 2006
(ultimo dato noto) il
gettito fiscale
cantonale per Losone
ammontava a 13'372’000
franchi e che dunque
un aumento del
moltiplicatore d’imposta
di 10 punti percentuali
porterebbe nelle casse
comunali “solo” circa
1'337'000 franchi in più
( ai quali si
aggiungerebbero circa
200'000 franchi di
contributi che, grazie
all’aumento del
moltiplicatore all’85%,
verrebbero versati a
Losone dal fondo di
livellamento
intercomunale) è bene
evidente che un aumento
di 10 punti del
moltiplicatore non
basterà di gran lunga
per raggiungere quel
pareggio del conto di
gestione corrente che
sul medio termine i
Comuni devono
raggiungere. Ecco perché
nel migliore dei casi ,
se queste cifre
troveranno conferma e se
il gettito fiscale
dovesse marciare sul
posto , entro 3-4
anni sarà necessario
aumentare il
moltiplicatore di almeno
20 punti rispetto
alla situazione attuale
per incassare circa 3
milioni in più
(compreso il contributo
dal fondo di
livellamento) . E
malgrado ciò, pur
tenendo conto del fatto
che grazie all’ormai
prossima introduzione
della tassa sul sacco il
Comune dovrebbe
risparmiare almeno
200'000 franchi
all’anno, rimarrebbe
ancora un deficit di
800'000 franchi da
azzerare mediante
l’aumento di varie tasse
causali e soprattutto
mediante sostanziosi e
dolorosi tagli alle
spese correnti.
E’ vero che il Comune
disponeva alla fine del
2007 di un
capitale proprio di
circa 7,4 milioni e
che dunque grazie a
questa riserva sarebbe
ancora in grado di
assorbire qualche
deficit, ma è anche vero
che tale capitale è
probabilmente destinato
a scendere attorno ai
6 milioni già con i
conti consuntivi del
2008 , ossia al di
sotto della quota del
50% ( pari a circa
6,7 milioni) - rispetto
al gettito fiscale
cantonale di Losone -
che rappresenta la quota
limite al di sotto della
quale un Comune con
delle finanze sane non
dovrebbe scendere. Come
pure è vero che
dopo 6 anni consecutivi
di deficit milionari non
si può, in barba alle
norme cantonali,
continuare a navigare
nelle cifre rosse.
Tanto più che
all’orizzonte si staglia
una recessione
mondiale che
potrebbe avere pesanti
conseguenze in
particolare per le
industrie (specie quelle
esportatrici,
confrontate con il
rialzo del franco
svizzero rispetto
all’euro) e gli
artigiani di Losone
(proprio nel momento in
cui già saranno
confrontati con i
preannunciati aumenti
del moltiplicatore
d’imposta e con la
paventata stretta
creditizia ad opera
degli istituti
bancari...), con
spiacevoli sorprese sul
fronte dell’occupazione
, dei costi per la
socialità e degli
introiti fiscali.
Per quanto riguarda
l’AGIE, ad esempio, si
moltiplicano le voci di
un graduale
trasferimento delle
attività più redditizie
a Ginevra...e anche la
filiale losonese della
ditta Heineken potrebbe
risentire del taglio di
150 posti di lavoro a
livello nazionale
annunciato negli scorsi
giorni. Insomma ,
la situazione rischia di
peggiorare
velocemente...
Senza dimenticare che
il Comune di Losone non
solo non può contare su
un “tesoretto” sotto
forma di sopravvenienze
di imposte da incassare
più elevate rispetto a
quelle preventivate
(come è avvenuto di
recente per il Cantone)
, ma arrischia
addirittura di trovarsi
nella situazione
opposta. Difatti nel
rapporto di revisione
relativo ai conti
consuntivi 2007 stilato
da una ditta
specializzata si
evidenzia che la
situazione aggiornata al
3112-07 relativa alle
notifiche di tassazione
emesse per gli anni 2005
e precedenti “non
permette attualmente di
coprire la stima
effettuata per lo stesso
anno” - pari a circa
2 milioni di franchi -
“ per cui in mancanza
di nuovi importanti
notifiche di imposta,
i crediti in esame
potrebbero risultare
sopravalutati con
conseguenti
significative
sopravvenienze negative
in gestione corrente”.
Un campanello d’allarme
che non si può
ignorare o
minimizzare...
Alla luce di quanto
sopra esposto , chiedo :
1)
Condivide il
Municipio le previsioni
sopra esposte
sull’evoluzione delle
finanze comunali
(deficit e
moltiplicatore
d’imposta) nei prossimi
3-4 anni ?
2)
E se sì, non
ritiene che sarebbe ora
di dire chiaramente come
stanno le cose anziché
coltivare false
illusioni continuando a
ripetere il solito
ritornello secondo cui
la struttura delle
finanze del Comune è
sana ?
3)
E’ intenzione del
Municipio di raggiungere
a breve termine il
pareggio del conto di
gestione corrente o si
preferisce continuare
con la politica dei
deficit di esercizio e
di erosione del capitale
proprio, in attesa di
qualche miracolo ?
4)
E’ in grado il
Municipio di
quantificare a quanto
ammonterebbero gli
ammortamenti
amministrativi che
pesano sulle uscite del
conto di gestione
corrente se venisse
applicato il nuovo tasso
minimo di ammortamento
del 10% imposto dalla
LOC a partire dal 2009 ?
In che modo e in che
tempi intende il
Municipio passare
dall’attuale tasso del
5% al 10% imposto dalla
nuova LOC ?
5)
Ritiene il
Municipio che sarà
sufficiente aumentare il
moltiplicatore d’imposta
per il 2008 all’85%
anche se malgrado tale
aumento si dovesse
ancora registrare un
deficit milionario ?
6)
Non pensa il
Municipio che per
arginare l’esplosione
dei costi per i
dipendenti in organico
( cresciuti da
2'559'000 a 4'077'000
franchi dal 2003 al
2007, senza contare i
costi dei docenti)
occorra decretare un
blocco delle assunzioni
e rivedere al ribasso il
Regolamento organico dei
dipendenti (specie per
quanto concerne le
gratificazioni e gli
scatti salariali) ?
Distinti saluti
Giorgio Ghiringhelli
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