di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO
 
Giorgio Ghiringhelli  
Via Ubrio 62
6616 Losone


 Losone, 3 novembre 2008


Lodevole

Municipio di Losone

                                                              


Interrogazione

 

Entro 3-4 anni moltiplicatore d’imposta al 95% ? Diciamo finalmente in modo chiaro e trasparente come stanno le cose, così anche i politici si sveglieranno...!

 

 

Egregio signor sindaco,

gentile municipale, egregi municipali,

 

come noto il gruppo del Guastafeste è l’unico che da anni non approva i conti consuntivi e preventivi del Comune, ed è dunque l’unico che ora può dire di non aver condiviso certe scelte politiche e finanziarie che hanno portato al degrado delle finanze comunali.

 

Un degrado delle finanze annunciato...

 

Questo degrado era stato previsto dai Piani finanziari, ma sia il Municipio e sia il Consiglio comunale – anziché correre ai ripari per tempo - hanno sempre cercato di  minimizzare la situazione affermando che la struttura delle nostre finanze era sana e che il Comune disponeva di sufficienti riserve per far fronte ai deficit che si accumulavano di anno in anno e inoltre lasciandosi cullare dall’illusione che prima o poi sarebbe successo un miracolo (sotto forma di aumento del gettito fiscale). In quegli anni la nostra era stata l’unica voce a denunciare questo  atteggiamento cloroformizzante, che in più di un’occasione – suscitando sorrisini di compatimento - avevamo paragonato all’orchestrina che suonava per tranquillizzare i passeggeri della nave mentre il Titanic affondava.

 

Basta leggere il verbale della seduta del Consiglio comunale del 28 gennaio scorso (riportato sul sito internet del Comune) per trovare conferma a quanto descritto qui sopra. In quell’occasione si erano esaminati i conti preventivi del Comune per il 2008, che prevedevano un deficit di ben 3 milioni di franchi, e il nostro fu l’unico gruppo ad avanzare una ventina di proposte (tutte bocciate dal Consiglio comunale) atte a diminuire il deficit di circa 300'000 franchi. A seguito di ciò ci fu perfino un collega che sui giornali ci accusò di aver fatto “ostruzionismo demagogico” !

 

Ma prima o poi tutti i nodi arrivano al pettine e ora, dopo il recente annuncio del disastroso deficit di quasi due milioni di franchi registrato nel 2007, un po’ tutti stanno finalmente cominciando ad aprire gli occhi. Il Municipio ha già annunciato che il moltiplicatore d’imposta ( fino a pochi mesi fa – prima delle elezioni... - considerato intoccabile) dovrà essere aumentato, probabilmente di 10 punti.  Il preannunciato giro di vite fiscale non basterà però per riportare i conti nelle cifre nere, per cui sarà pure necessario limitare all’indispensabile i nuovi investimenti e soprattutto effettuare tagli nelle spese correnti per svariate centinaia di migliaia di franchi , piaccia o non piaccia a tutti coloro che solo pochi mesi fa avevano bocciato con malcelata soddisfazione  tutte le nostre proposte di tagli senza portare una sola controproposta, e a chi ci accusava di fare ostruzionismo demagogico solo perché cercavamo di fare bene il lavoro di sorveglianza dell’amministrazione  che è uno dei compiti principali dei consiglieri comunali (art. 13 b LOC) .

La realtà è ancora peggiore di quanto è emerso finora...

 

Secondo me la realtà è ancora peggiore di quella che il Municipio (l’orchestrina del Titanic...) ci ha dipinto finora e che i vari gruppi politici con una certa dose di ingenuità sembrano pensare. A futura memoria lo scrivo nero su bianco in questa interrogazione, in modo che nessuno – specie i nuovi e forse inesperti consiglieri comunali ma anche certi “vecchi” colleghi  inclini a prendere per oro colato tutto quanto viene dal Municipio  - potrà dire “non sapevo” e in modo che qualsiasi proposta atta a far fronte all’emergenza  venga trattata con la dovuta attenzione indipendentemente dal colore politico di  chi la fa...  

 

A mio parere un aumento del moltiplicatore d’imposta di 10 punti (cioè dal 75 all’85%) non basterà a evitare le cifre rosse, e  - a meno di una salutare fusione con altri Comuni della regione - nel giro di 3-4 anni sarà necessario aumentare il moltiplicatore di altri 10 punti ( cioè al 95 %).

 

Per spiegare il perché di queste pessimistiche ma realistiche previsioni devo snocciolare tutta una serie di cifre. Innanzi tutto va ricordato che in base all’art. 2 del Regolamento sulla gestione finanziaria e sulla contabilità dei Comuni “il conto di gestione corrente deve essere pareggiato a medio termine”. Ebbene, nei 5 anni compresi fra il 2003 ed il 2007, il conto di gestione corrente del nostro Comune si è sempre chiuso con cifre abbondantemente in rosso, per un deficit totale di ben 6'517'000 franchi ! Anche il 2008 è prevedibilmente destinato a chiudersi con un forte deficit. Questa situazione si è fatta chiaramente insostenibile, per cui, in ossequio al regolamento summenzionato, a breve termine occorrerà volenti o nolenti arrivare al pareggio fra entrate e uscite.

 

Orbene, con l’aria di recessione che tira a livello mondiale è utopico credere che nei prossimi anni il gettito fiscale di Losone aumenterà . E’ invece assai probabile che esso diminuirà. Ma ammettiamo pure che esso rimarrà al livello attuale.  In tal caso al deficit strutturale in continua crescita che  dovrebbe aggirarsi a occhio e croce attorno ai  2 – 2,5 milioni di franchi all’anno,  si aggiungerebbero gli  800'000 franchi dovuti alla quasi sicura cancellazione graduale entro i prossimi 4 anni delle indennità di privativa finora versate dalla Società elettrica sopracenerina, nonché almeno 1'000'000 di franchi di uscite supplementari dovute alla necessità di aumentare gradualmente dal 5 al 10% il tasso minimo degli ammortamenti amministrativi (come richiesto da una modifica dell’art. 158 cpv 2 della LOC che entrerà in vigore dal l. gennaio 2009). Già solo per questi due fatti, il deficit strutturale salirebbe entro 3-4 anni attorno ai 4 milioni di franchi, e ciò senza  contare i cronici aumenti dei costi per il personale, nonché i crescenti oneri previsti per i Comuni nel settore dei trasporti pubblici ed i nuovi oneri per alcuni grossi investimenti che si profilano all’orizzonte ( basti pensare alla progettata casa per anziani medicalizzata, o alla destinazione da dare alla caserma, o alla partecipazione agli ingenti costi per la realizzazione di opere regionali come il Museo del territorio o il Centro congressuale di Muralto),

 

Tenendo conto del fatto che  nel 2006 (ultimo dato noto) il gettito fiscale cantonale per Losone ammontava a 13'372’000  franchi e che dunque un aumento del moltiplicatore d’imposta di 10 punti percentuali porterebbe nelle casse comunali “solo” circa 1'337'000 franchi in più ( ai quali si aggiungerebbero circa 200'000 franchi di contributi che, grazie all’aumento del moltiplicatore all’85%, verrebbero versati a Losone dal fondo di livellamento intercomunale) è bene evidente che un aumento di 10 punti del moltiplicatore non basterà di gran lunga per raggiungere quel pareggio del conto di gestione corrente che sul medio termine i Comuni devono raggiungere. Ecco perché nel migliore dei casi , se queste cifre troveranno conferma e se il gettito fiscale dovesse marciare sul posto , entro 3-4 anni sarà necessario aumentare il moltiplicatore di almeno  20 punti rispetto alla situazione attuale per incassare circa 3 milioni in più (compreso il contributo dal fondo di livellamento) . E malgrado ciò, pur tenendo conto del fatto che grazie all’ormai prossima introduzione della tassa sul sacco il Comune dovrebbe risparmiare almeno 200'000 franchi all’anno,  rimarrebbe ancora un deficit di 800'000 franchi da azzerare mediante l’aumento di varie tasse causali e soprattutto mediante sostanziosi e dolorosi tagli alle spese correnti.

 

E’ vero che il Comune disponeva alla fine del 2007  di un capitale proprio di circa 7,4 milioni e che dunque grazie a questa riserva sarebbe ancora in grado di assorbire qualche deficit, ma è anche vero che tale capitale è probabilmente destinato a scendere attorno ai 6 milioni già con i conti consuntivi del 2008 , ossia al di sotto della quota del 50% ( pari a circa 6,7 milioni) - rispetto al gettito fiscale cantonale di Losone - che rappresenta la quota limite al di sotto della quale un Comune con delle finanze sane non dovrebbe scendere. Come pure è vero che  dopo 6 anni consecutivi di deficit milionari non si può, in barba alle norme cantonali,  continuare a navigare nelle cifre rosse.

 

 Tanto più che all’orizzonte si staglia una recessione mondiale che potrebbe avere pesanti conseguenze in particolare per le industrie (specie quelle esportatrici, confrontate con il rialzo del franco svizzero rispetto all’euro) e gli artigiani di Losone (proprio nel momento in cui già saranno confrontati con i preannunciati aumenti del moltiplicatore d’imposta e con la paventata stretta creditizia ad opera degli istituti bancari...), con spiacevoli sorprese sul fronte dell’occupazione , dei costi per la socialità e degli introiti fiscali.  Per quanto riguarda l’AGIE, ad esempio, si moltiplicano le voci di un graduale trasferimento delle attività più redditizie a Ginevra...e anche la filiale losonese della ditta Heineken potrebbe risentire del taglio di 150 posti di lavoro a livello nazionale annunciato negli scorsi giorni. Insomma ,  la situazione rischia di peggiorare velocemente...

 

 Senza dimenticare che il Comune di Losone non solo non può contare su un “tesoretto” sotto forma di sopravvenienze di imposte da incassare più elevate rispetto a quelle preventivate (come è avvenuto di recente per il Cantone) , ma arrischia addirittura di trovarsi nella situazione opposta. Difatti nel rapporto di revisione relativo ai conti consuntivi 2007 stilato da una ditta specializzata si evidenzia che la situazione aggiornata al 3112-07 relativa alle notifiche di tassazione emesse per gli anni 2005 e precedenti “non permette attualmente di coprire la stima effettuata per lo stesso anno” - pari a circa 2 milioni di franchi - “ per cui in mancanza di nuovi importanti notifiche di imposta, i crediti in esame potrebbero risultare sopravalutati con conseguenti significative sopravvenienze negative in gestione corrente”.  Un campanello d’allarme che non si può  ignorare o minimizzare...

 

 

 

Alla luce di quanto sopra esposto , chiedo :

 

1)      Condivide il Municipio le previsioni sopra esposte sull’evoluzione delle finanze comunali (deficit e moltiplicatore d’imposta) nei prossimi 3-4 anni  ?

2)      E se sì, non ritiene che sarebbe ora di dire chiaramente come stanno le cose anziché coltivare false illusioni continuando a ripetere il solito ritornello secondo cui la struttura delle finanze del Comune è sana ?

3)      E’ intenzione del Municipio di raggiungere a breve termine il pareggio del conto di gestione corrente o si preferisce continuare con la politica dei deficit di esercizio e di erosione del capitale proprio,  in attesa di qualche miracolo ?

4)      E’ in grado il Municipio di quantificare a quanto ammonterebbero gli ammortamenti amministrativi che pesano sulle uscite del conto di gestione corrente se venisse applicato il nuovo tasso minimo di ammortamento del 10% imposto dalla LOC a partire dal 2009 ? In che modo e in che tempi intende il Municipio passare dall’attuale tasso del 5% al 10% imposto dalla  nuova LOC ?

5)      Ritiene il Municipio che sarà sufficiente aumentare il moltiplicatore d’imposta per il 2008 all’85% anche se malgrado tale aumento si dovesse ancora registrare un deficit milionario ?

6)      Non pensa il Municipio che per arginare l’esplosione dei costi per i dipendenti in organico   ( cresciuti da 2'559'000 a 4'077'000 franchi dal 2003 al 2007, senza contare i costi dei docenti) occorra decretare un blocco delle assunzioni e rivedere al ribasso il Regolamento organico dei dipendenti (specie per quanto concerne le gratificazioni e gli scatti salariali) ?

 

                                                      

            Distinti saluti                   Giorgio Ghiringhelli

 



 
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