di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

- Comitato per la Nuova Locarno                               Losone, 12 giugno 2007

- Comitato per la fusione del Circolo delle Isole

   rappresentati da:

   Giorgio Ghiringhelli                                                                            

   Via Ubrio 62

   6616 Losone

                                                      

  Lodevole
Consiglio di Stato
6500Bellinzona

 

                                

Studi per l’aggregazione del Locarnese  al rallentatore

 

 

On. Presidente,

on. membri del Consiglio di Stato,

 

nella mia qualità di rappresentante dei due comitati che con delle petizioni avevano a suo tempo chiesto e ottenuto l’avvio di una procedura di aggregazione per i Comuni dell’agglomerato del Locarnese mi rivolgo a voi per denunciare la lentezza con la quale gli studi per l’aggregazione stanno proseguendo e per sollecitare un vostro intervento presso chi di dovere.

 

Introduzione

 

Con risoluzione no. 2349 del 16.5.2006 il CdS aveva decretato l’avvio formale dei due progetti di aggregazione riguardanti la sponda destra (4 Comuni) e quella sinistra (7 Comuni) della Maggia.

 

Con risoluzioni no. 4575 e 4576 del 26 settembre 2006 il CdS aveva proceduto a norma dell’art. 4 della legge sulle aggregazioni (Laggr) alla nomina delle due commissioni di studio incaricate di presentare al CdS entro la fine del 2007 le due proposte di aggregazione. Quali membri di queste commissioni sono stati designati due rappresentanti dei gruppi promotori (Remo Lardi per la sponda sinistra e Pietro Vanetti per quella destra) nonché, su proposta degli undici Municipi interessati, i sindaci dei rispettivi Comuni.

 

Le prime riunioni delle due commissioni, con l’obiettivo di discutere gli aspetti organizzativi nonché l’impostazione generale e gli obiettivi dello studio, si erano tenute il 30 novembre 2006 per la sponda destra e il 4 dicembre 2006 per la sponda sinistra.

 

Da notare che parallelamente a questi due studi di aggregazione avviati grazie ad altrettante petizioni popolari, il Cantone aveva deciso di avviare anche un terzo studio strategico le cui risultanze dovrebbero essere determinanti per la definizione dell’assetto futuro dell’agglomerato.

 

Studi sulle aggregazioni a passo di lumaca

 

Ebbene, a quasi sette mesi dalle prime riunioni delle commissioni si ha l’impressione che tutto proceda con un’estrema lentezza, e che ben difficilmente sarà possibile rispettare il termine fissato dal CdS per la presentazione degli studi, con il rischio che le elezioni comunali provochino poi ulteriori ritardi.

 

Se sono ben informato la commissione per la Nuova Locarno (presieduta da Carla Speziali) ha già da tempo incaricato un economista di elaborare uno studio di aggregazione. Sull’altra sponda della Maggia vi sarebbero invece  incomprensibili  ritardi : difatti, nei sette mesi successivi alla prima riunione, la commissione (presieduta da Aldo Rampazzi) si è riunita una sola volta, il 16 marzo scorso, approvando in quell’occasione l’offerta presentata il 24.1.2007 da un economista. Ma a tutt’oggi, malgrado una sollecitazione del nostro rappresentante, l’incontro con l’economista in questione avente lo scopo di discutere e concordare il piano di lavoro, non è ancora avvenuto.

 

Mi è pure stato riferito che lo studio strategico che il Cantone intendeva promuovere non sarebbe ancora stato avviato, in quanto si attendeva per l’appunto l’avvio  dei due studi paralleli. A tal proposito va rilevato che, nella loro offerta, entrambi i professionisti incaricati dalle commissioni di elaborare i due studi , avevano sottolineato che “per quanto riguarda il capitolo relativo alla descrizione della situazione attuale dei Comuni appartenenti al comprensorio di studio attraverso elementi quantitativi e qualitativi significativi” esso non era compreso nella quantificazione della loro offerta “in quanto si parte dal presupposto che queste informazioni vengano messe a disposizione dal Cantone nell’ambito dell’elaborazione dello studio strategico sull’agglomerato del Locarnese”.  Quindi, se ne deduce che fino a quando lo studio strategico non sarà pronto, neppure i due studi paralleli potranno essere completati.

 

 Mi risulta poi che non tutti i sindaci che fanno parte delle due commissioni collaborano con convinzione all’elaborazione degli studi,  alcuni con il pretesto di essere d’accordo con la creazione di un unico grande Comune ma non di due Comuni, altri per i motivi opposti e altri ancora perché ritengono che la via da seguire sia quella della collaborazione regionale e non quella delle aggregazioni. Forse sarebbe il caso di spiegare chiaramente ai membri delle due commissioni che il loro compito, indipendentemente da quel che essi pensano sulle aggregazioni,  è quello di allestire entro i termini fissati dal CdS due distinti studi di aggregazione così come richiesto a norma di legge da due petizioni firmate da migliaia di cittadini e cosi come da incarico ricevuto dal Consiglio di Stato. Se qualcuno non è d’accordo o è oberato da impegni che gli impediscono di dedicarsi maggiormente a questo incarico, allora sarebbe il caso di chiedergli di farsi da parte e di cedere il suo posto a qualcun altro più motivato e con maggior disponibilità di tempo.

 

Una collaborazione regionale instabile

 

Per inciso osservo che proprio le polemiche sorte in queste ultime settimane ( e in parte strumentalizzate da chi avversa le aggregazioni) a seguito delle nomine del CdA dell’Ente turistico lago Maggiore, dovrebbero convincere tutti sull’urgenza di portare a termine questi studi e di proseguire sulla via delle aggregazioni, in quanto la collaborazione regionale – da alcuni preferita alle aggregazioni - è continuamente esposta agli sbalzi di umore e ai rapporti interpersonali dei politici che rappresentano questi Comuni, e dunque più che mai instabile e aleatoria.

 

Conclusioni

 

In definitiva chiedo al Consiglio di Stato :

 

1)      di verificare se vi sono dei ritardi nell’elaborazione dello studio strategico per l’intero agglomerato locarnese, e se del caso di prendere gli opportuni provvedimenti per far sì che questo studio sia ultimato in tempo utile per consentire la completazione dei due studi paralleli entro la fine del 2007, o al più tardi prima delle prossime elezioni comunali.

 

2)      di richiamare le due commissioni di studio invitandole a darsi una mossa per recuperare eventuali ritardi accumulati finora e ricordando ai singoli rappresentanti dei Comuni qual è il compito per cui sono stati nominati in queste commissioni

 

 

                                                             

     Distinti saluti                         Giorgio Ghiringhelli

 

 

 

Cpc :  - al  Dipartimento delle istituzioni

          - alla Sezione degli enti Locali

          - alle due Commissioni di studio (per il tramite dei loro presidenti)

          - agli organi di informazione

 



 
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