Losone, 29 marzo 2012
Aggregazioni : quelle valli
(non) dimenticate...
Diverse persone
mi hanno telefonato o scritto
per chiedermi, talune in tono
indignato, perché
Già ora c’é chi
ci rimprovera di aver voluto
fare il passo più lungo della
gamba proponendo di aggregare in
un colpo solo 18 Comuni :
figuriamoci quali sarebbero
state le reazioni se avessimo
esteso il progetto a tutti i
Comuni del distretto. La cosa
più urgente per il Locarnese è
di riunire i Comuni
dell’agglomerato urbano e creare
una città, un polo forte in
grado di diventare il punto di
riferimento non solo per le zone
periferiche del distretto ma
anche per
Non per nulla al
quinto capoverso del nuovo
articolo costituzionale proposto
dall’iniziativa è esplicitamente
prevista la possibilità di
aggregazioni più estese che
dovranno essere effettuate in
base all’attuale legge sulle
aggregazioni . Ciò significa ad
esempio che se un domani altri
Comuni ora esclusi volessero
aggregarsi con
Va pure detto che i Comuni su cui abbiamo puntato per questa prima fase, sia nel Locarnese e sia nel Bellinzonese, sono gli stessi già inclusi dal Cantone in due studi strategici allestiti negli ultimi anni, con la sola aggiunta del Comune delle Centovalli ( sia per la sua posizione strategica al confine con l’Italia e sia perché il Municipio interessato ha manifestato il suo accordo a questa eccezione) . In tal modo nessuno potrà accusarci di aver tracciato a casaccio i confini giurisdizionali delle due nuove città, e nessuno potrà dire che l’iniziativa popolare è in contrasto con gli intendimenti del Cantone e del futuro Piano cantonale delle aggregazioni.
E infine vi è un
altro motivo d’ordine
finanziario. L’iniziativa chiede
che in caso di approvazione
popolare il Cantone dovrà
versare 30 milioni di franchi al
nuovo
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