di Giorgio Ghiringhelli
 

IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Ecco qui di seguito l’articoletto del giornalista Serse Forni , pubblicato su La Regione del 23 aprile 2008, che ha fatto traboccare dal vaso la pazienza del Guastafeste verso questo giornalista che farebbe meglio a occuparsi di pulizie domestiche anziché sfogare le sue frustrazioni contro un movimento politico reo solo di aver vinto le elezioni malgrado i suoi tentativi per farcele perdere. All’articoletto seguirà il comunicato stampa diramato lo stesso giorno con il quale annunciavamo la rottura dei rapporti con La Regione, nonché la risposta del direttore de La Regione, Matteo Caratti, e la nostra replica.

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Il commento (La Regione del 23 aprile 2008)
Se il voto conta poco...

di Serse Forni
Il Guastafeste di Giorgio Ghiringhelli è riuscito a battere un nuovo primato cantonale: insediare a Losone un munici­pale e tre consiglieri comunali (ancora da designare) non eletti dal popolo. Una mossa annunciata con largo anticipo, durante la campagna elettorale, come lo stesso Ghiringhel­li non si stanca di ripetere quasi fosse una giustificazione valida.
Il bello è che qualcosa di simile era già accaduto quattro anni fa, sempre ad opera del Guastafeste, che nel contempo lanciava strali contro i colleghi del Plr, rei – a suo dire – di aver messo alla testa dell’Esecutivo Enrico Broggini, scaval­cando una serie di subentranti, nelle settimane successive alla scomparsa del compianto sindaco Walter Pfetsch.
Insomma, ‘losonesate’ che di anno in anno crescono d’am­piezza e di cui purtroppo nessuno osa sorprendersi. Di que­sto passo, nel giro di un paio di legislature, diventerà addi­rittura superfluo andare a votare. Sempre che Ghiringhelli, dopo l’iniziativa popolare ‘più diritti al popolo’, non decida di

Comunicato : Il Guastafeste tronca ogni rapporto con “La Regione”

Egregi direttori e redattori,

 

tutti sono stati d’accordo nel riconoscere che il Guastafeste ha vinto le elezioni losonesi. L’unico che non ha digerito la cosa è il redattore della redazione locarnese de La Regione, Serse Forni, che da anni – senza che qualcuno cerchi di mettere qualche freno a questa sua personale crociata antiguastafeste che gli fa perdere ogni senso dell’oggettività - fa di tutto per mettere in cattiva luce il Guastafeste in tutte le sue battaglie vinte (molte) e perse (poche) . Il fatto che il Guastafeste ha vinto malgrado questi suoi sforzi ,deve proprio avergli causato un travaso di bile.

 

Nell’edizione di lunedì scriveva con palese soddisfazione (l’articolo non era firmato ma lo stile era il suo) che nell’elezione per il Municipio Pietro Vanetti era stato bocciato dal popolo, e nell’edizione di oggi mi ha dedicato un  trafiletto che rivela tutto il suo livore e che si squalifica da sé .

 

Serse non si è accorto che a essere bocciato dal popolo non è stato Vanetti bensì il PLR, al quale abbiamo soffiato un municipale, un consigliere comunale e anche un seggio nelle Commissioni. Vanetti è semmai stato il municipale uscente che ha avuto il maggior aumento di voti rispetto a 4 anni fa : passando da 331 a ben 532 voti preferenziali. Nessun altro municipale uscente, nemmeno il sindaco, ha registrato un aumento di consensi più consistente e anzi qualcuno (Colombi del PLR) ha subito un consistente calo di voti preferenziali. Altro che bocciatura popolare!

 

Poi a Serse proprio non va giù che io abbia ceduto a Vanetti il posto in Municipio, e continua a remenarla con la volontà popolare tradita. Se veramente i nostri elettori si fossero ritenuti traditi dal fatto che quattro anni fa io, pur essendo stato eletto in Municipio,  avevo optato per il Consiglio comunale, quest’anno avrebbero dovuto punire sia me e sia la lista del Guastafeste. E invece non solo nell’elezione del Municipio ho preso circa 130 voti in più rispetto a 4 anni fa e non solo in Consiglio comunale sono stato il candidato che in assoluto ha preso più voti preferenziali “netti”, ma la nostra lista per il Municipio è stata quella che ha risentito meno dell’effetto “lista senza intestazione” perdendo 1 sola scheda rispetto a quattro anni fa, anche se quest’anno non eravamo più alleati con i Verdi ( il PLR ad esempio ha perso 202 schede). Quindi il Serse vuol essere a tutti i costi più papista del Papa e vuol decidere lui quel che secondo gli elettori del Guastafeste è giusto o non è giusto.

 

L’imparzialità del Serse è tale che nel suo velenoso trafiletto di oggi mi rinfaccia di aver fatto la stessa cosa per la quale qualche settimana fa avevo lanciato strali contro il PLR, reo di aver  messo anni or sono alla testa dell’Esecutivo Enrico Broggini scavalcando una serie di subentranti. La verità, come emerge dal comunicato allegato che avevo diffuso qualche settimana fa, è assai differente da quella che vuol far credere Serse. Infatti dopo che i giornali qualche settimana fa avevano pubblicato un mio comunicato nel quale anticipavo che in caso di elezione in Municipio avrei accettato la carica solo se anche Vanetti fosse stato rieletto, il PLR aveva emesso a sua volta un comunicato con il quale – se ancora qualcuno non l’avesse capito - rendeva attenti che votare per me voleva in pratica dire votare per Vanetti, dato che a meno di conquistare due seggi gli avrei ceduto il posto. Fu solo dopo quell’inutile e sciocca precisazione che replicai con l’allegato comunicato facendo presente ai miei censori che loro avevano fatto la stessa cosa anni prima con Broggini ( che a differenza di Vanetti non era neppure subentrante nella lista del Municipio ! ). Quindi non fui io a lanciare strali contro il PLR e a far loro la morale – come Serse in cattiva fede vuol far credere – ma fu il PLR a fare la morale a me pur avendo quel grosso precedente alle spalle.

 

Oltre a quel comunicato inviato alla stampa, e al contro comunicato del PLR, i losonesi sono stati informati delle nostre intenzioni grazie a un volantino da noi inviato a tutti i fuochi ( vedi allegato) nel quale stava scritto testualmente : “Ai losonesi propongo un patto : per quanto riguarda il Municipio accetterò un’eventuale elezione a condizione però che venga riconfermato pure Pietro Vanetti, il quale merita una rielezione. Quindi per conquistare due seggi, almeno 480 cittadini dovranno decidersi a darci il voto di lista”.

Più chiaro e trasparente di così...

 

Prima o poi farò un numero speciale del mio giornaletto con l’elenco di tutte le cattiverie e le disinformazioni strumentali fatte dal signor Serse Forni (uno spazio speciale lo avrebbe la cronaca dell’ûltima seduta del Consiglio comunale del 14 aprile, ove ha abilmente camuffato le motivazioni che su richiesta del sottoscritto avevano portato il Municipio a ritirare un messaggio, e il Consiglio comunale a modificare le richieste municipali concernenti un altro messaggio).

 

Ora nel nostro gruppo ci siamo veramente stancati di subire le cattiverie e le disinformazioni di questo signore che non fa onore alla professione che è anche la mia, per cui, a malincuore e con dispiacere nei confronti degli altri redattori de La Regione che godono della nostra stima, taglieremo fuori la Regione da ogni comunicazione concernente la nostra attività politica a livello comunale, regionale e cantonale, e ciò fino a quando questo signore avrà licenza di maltrattare la professione del giornalista e strumentalizzare il giornale per le sue battaglie personali a scapito di una corretta informazione e a scapito dei lettori de La Regione, o fino a quando il giornale non ci consentirà di difenderci adeguatamente da questi gratuiti , insistenti e subdoli attacchi.

 

A questi ultimi, fra cui molti simpatizzanti del nostro modo di far politica (ricordo che un quarto dei losonesi mi ha dato il voto preferenziale per il Consiglio comunale) ,  faremo sapere – anche tramite il presente comunicato - che se vorranno avere informazioni tempestive e non distorte sulle nostre battaglie politiche  dovranno leggere un altro giornale.

 

Cordiali saluti                Giorgio Ghiringhelli

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Egregio signor Ghiringhelli,

mi consenta serenamente e pacatamente. In democrazia la critica è sino a prova del contrario ammessa. E quando ad una nostra più che giustificata critica seguono reazioni del tipo „il Guastafeste tronca ogni rapporto con laRegione“ è proprio segno che la verità offende.

Nel suo commento il collega Forni non ha contestato i risultati da voi ottenuti. Egli ha segnalato – basandosi sui risultati ufficiali – che il vostro municipale uscente Vanetti non è stato rieletto. Si tratta o non si tratta dell’unico uscente che i losonesi hanno rimandato a casa? Inoltre: per il Cc il vostro movimento aveva tre seggi e ora ne ha ottenuto uno in più: ma c’è un solo candidato, tale Ghiringhelli! Così lei si sceglierà, a suo piacimento, nei prossimi giorni i compagni di viaggio.

Ed ora risponda, una buona volta, sinceramente a queste domande:

1°) Cosa penserebbe Ghiringhelli se tutti i partiti facessero come lui, candidando un cavallo di razza per l’Esecutivo e sostituendolo, a giochi fatti, con un candidato uscente bocciato dalle urne (Vanetti ha ottenuto meno voti dell’ultimo dei subentranti del Ppd e persino dell’Udc)?

2°) E ancora: cosa penserebbe Ghiringhelli se gli stessi partiti proponessero un unico candidato per il Consiglio comunale e poi, ottenuti molti più seggi decidessero a tavolino a chi assegnarli?

3°) E cosa penserebbe sempre Ghiringhelli se simili meccanismi cominciassero a diventare la regola perché quattro anni prima era già successa più o meno la stessa cosa?

Se bastano così poche e semplici domande per farle troncare i rapporti con la nostra testata è tutto dire.

Con i miei migliori saluti,

laRegioneTicino

il direttore:

Matteo Caratti

 

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Caro Matteo,

 

mi rendo conto che tu come direttore vivi su un altro pianeta e non ti sei curato troppo delle mie ripetute lamentele sull’operato di Serse Forni nei nostri ( e in particolare nei miei) confronti. E’ da almeno 12 anni che Forni fa opera di disinformazione nei nostri confronti, qualsiasi cosa io dica o io faccia. Il trafiletto di oggi non è certo, da solo, un motivo per troncare i rapporti con la Regione ma è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’ultima di una lunghissima serie di angherie del genere, e ti posso garantire che se ne sono già accorti diversi vostri lettori di varie tendenze politiche che da anni seguono con simpatia le nostre battaglie e mi chiedono cosa abbia questo Forni contro di noi. A questo punto non vedo proprio perché devo continuare a fornire notizie a chi le gira e le rigira a suo piacimento travisando anche la verità.

 

 Se lui voleva “annullarci” penso che dovrebbe essere contento di aver raggiunto il suo scopo. Qui non si tratta di semplici critiche che bisogna saper accettare , ma si tratta di pura disinformazione fatta in perfetta malafede e con il chiaro scopo di demonizzarci sempre e comunque, e nascondere i nostri meriti . Più che di un giornalista si direbbe opera del segretario di un partito. E il bello è che se io voglio rispondere a queste critiche non mi si concede lo spazio per farlo, o mi si taglia il mio testo nei punti che danno fastidio. Ancora recentemente mi ero rivolto al vostro garante dei lettori per il fatto che una mia risposta a un attacco della presidente della Lega di Losone pubblicato dal vostro giornale era stata tagliata in modo da travisare il significato. Il garante aveva riconosciuto che la citazione riportata dal giornale era monca e che il significato della mia frase era stato cambiato e cionondimeno era giunto alla conclusione che non si doveva aderire alla mia richiesta di tornare a riportare integralmente la frase tagliata. Cosa c’entra la democrazia e il diritto di critica in tutto ciò ?

 

Alle domande che tu mi poni ho già risposto nel mio comunicato.

 

Comunque per quanto riguarda la prima domanda mi sembra che tu non abbia letto bene quel che ho scritto sennò non mi chiederesti cosa penserei dei partiti che sostituiscono un “cavallo di razza” con un candidato uscente bocciato dalle urne. Allora ti domando io : quanti sono i partiti che prima delle elezioni propongono un patto agli elettori dicendo loro chiaramente “o ci date due seggi in Municipio o altrimenti in caso di elezione il nostro “cavallo di razza” lascerà il posto al subentrante” ?  Bene, io il patto l’ho proposto ai nostri elettori e l’ho pubblicizzato in tutti i modi  che era possibile : gli elettori che ci hanno votato sapevano quali erano le mie condizioni e ci hanno ugualmente votato. Dove è l’inghippo ? Ben altre sono le cose losche avvenute a Losone e denunciate dal Guastafeste sulle quali Forni avrebbe semmai dovuto fare qualche commento che MAI  invece ha fatto. TUTTI i commenti negativi riservati dal Forni a faccende losonesi sono sempre ed esclusivamente state fatte contro il Guastafeste, a senso unico. Mai ho visto un giornalista così codino e ministeriale verso il potere, e siccome la mia professione è il giornalismo so bene di cosa parlo e so anche altrettanto bene che in simile frangenti direttore e redattori DEVONO prendere posizione a favore del loro collega.

 

Per quanto riguarda la seconda domanda mi sembra il colmo che mi si rimproveri di aver ottenuto più seggi dei candidati a disposizione. Cioè sarebbe colpa mia se non abbiamo trovato candidati ( forse anche perché la Regione non pubblicava i nostri comunicati con i quali cercavamo candidati o li riduceva a notiziole poco visibili) e se malgrado ciò gli elettori ci hanno inondati di consensi ? Ho forse fatto io le leggi che regolano questa materia ? Allora bisognerebbe anche criticare altri che si trovano nella nostra situazione, come ad esempio Eduard Wahl che a Brissago ha ottenuto due seggi in CC pur essendo unico candidato, o come il partito di Ludwig Grosa a Bissone che ha ottenuto 5 seggi in CC con 5 candidati di cui 2 sono stati eletti in Municipio ( per cui ne mancano ancora 2). Ma naturalmente le critiche sono solo per il Guastafeste, mentre che per altri vi sono solo commenti di ammirazione per i loro exploit elettorali !

 

Alla terza domanda rispondo invitandoti a leggere la lettera allegata che nell’autunno del 2004 avevo inviato ai giornali rispondendo a un’analoga critica nei miei confronti fatta dal deputato Giovanni Jelimini. In sintesi anch’egli mi rimproverava di ciò di cui mi rimproverate voi e io gli risposi che se riteneva che qualcosa non funzionava per il verso giusto nell’attuale sistema elettorale, allora poteva presentare  un’iniziativa parlamentare per chiedere che non fosse più possibile candidarsi contemporaneamente per due diversi poteri  (non solo a livello comunale ma anche a livello cantonale) , oppure per chiedere che in caso di doppia elezione un candidato  non potesse più scegliere da che parte andare (diritto di opzione codificato nella legge) ma fosse obbligato a  optare per il Municipio anziché per il Consiglio comunale. Cioè : se qualcosa non funziona si deve cambiare la legge e non prendersela con chi agisce nel rispetto della legge. Naturalmente la mia richiesta a Jelmini rimase senza risposta..perché è facile sentenziare ma è più difficile trovare i rimedi.Non si vuole che certi meccanismi diventino la regola ? E allora benedetto Iddio si cambi la legge e La Regione faccia una campagna in tal senso ma la smetta di fare la morale a chi agisce nel pieno rispetto della legge.

 

Recentemente il vicesindaco di Losone ha ricevuto un chiaro favoritismo edilizio da parte del Municipio che gli ha concesso una deroga in barba alla legge vigente e al preavviso negativo dell’Ufficio tecnico. Cosa che è venuta a galla grazie a un’istanza di intervento presentata da municipale del Guastafeste, ma che è stata presentata dalla redazione locarnese ( Forni?) in modo che più edulcorato e disinformante non si poteva, facendo quasi passare per vaneggiante chi aveva denunciato tale abuso. Questi sono invece i veri scandali di cui La Regione, alla quale le questioni etiche stanno tanto a cuore, dovrebbe occuparsi, anziché prendersela con un piccolo movimento d’opposizione che da anni tra mille ostacoli e fatiche fa quel che può – e un giorno qualcuno ce ne renderà merito - per difendere i diritti dei cittadini contro i giochetti e gli intrallazzi della partitocrazia. Il ruolo della stampa dovrebbe essere quello di controllare chi sta al potere e non di prendersela con un piccolo partito che da anni controlla chi sta al potere facendo ottimamente il suo dovere, a crescente soddisfazione dei suoi elettori.

 

Potrei riempire un libro con le disinformazioni di Forni, ma so che sarebbe inutile per farvi aprire gli occhi perché in  simili casi – come succede in politica- scatta la legge del branco a difesa sempre e comunque di uno dei membri del branco.

 

In fin dei conti Serse dovrebbe essere contento se non gli invio più le notizie che ci riguardano, cosi avrà finalmente il pretesto da lui tanto anelato per non parlare più di noi e delle nostre battaglie. Del resto non mi è mai sembrata opportuna la scelta di affidare la cronaca di Losone a uno che a Losone è nato e cresciuto e ci abita, e quindi non ha l’imparzialità necessaria per fare il cronista ma fa invece il tifoso per i suoi amici che stanno al potere contro chi invece cerca di smascherare le malefatte di questo potere.

 

Ciao. Giorgio


 
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