ECCO
LE FIRME RACCOLTE
PER LE AGGREGAZIONI
IN OGNI COMUNE
Losone,
16.5.2012
Comunicato stampa
Riuscita ampiamente
l’iniziativa per le
aggregazioni
del Locarnese e del
Bellinzonese
Stamane alle 11 (con
5 giorni di anticipo
rispetto alla
scadenza ufficiale)
a Bellinzona avrà
luogo la cerimonia
di consegna delle
firme
dell’iniziativa
popolare
costituzionale
“Avanti con le nuove
città di Locarno
e Bellinzona”.
Occorrevano almeno
10'000 firme e ne
sono state
consegnate 11'072
già vidimate alle
quali nei prossimi
giorni se ne
aggiungeranno altre
444 attualmente in
fase di vidimazione
presso le varie
Cancellerie
comunali, per un
totale di circa
11'500 firme .
Si tratta di un
risultato
considerevole ,
specie se si
considera che nessun
altro Cantone in
Svizzera chiede così
tante firme ( circa
il 5% dei cittadini
aventi diritto di
voto) in così
poco tempo ( 2 mesi)
per la riuscita di
un’iniziativa
popolare
costituzionale : la
media nazionale
corrisponde in
effetti al 2,3% di
firme da raccogliere
in 11 mesi. Il costo
dell’iniziativa è
ammontato a 25'000
franchi di cui
finora solo 15'000
sono stati coperti
grazie a contributi
dei membri del
comitato promotore e
di sostenitori
sparsi in tutto il
Cantone.
Un grande grazie a
tutti i raccoglitori
di firme per il loro
impegno che, verso
la fine del 2015,
dovrebbe
rendere possibile
una votazione che
potrebbe entrare
nella storia di
questo Cantone e che
potrebbe dare nuovo
slancio all’economia
cantonale a favore
soprattutto delle
prossime
generazioni.
Dopo tanto lavoro,
un simile
risultato conseguito
senza l’appoggio di
alcun partito a
livello cantonale e
in un clima spesso
assai ostile e
contraddistinto da
aperti e poco
democratici inviti a
boicottare la
raccolta delle firme
è certamente un
motivo di legittima
soddisfazione e di
gioia per i membri
del comitato, che
ora sanno di aver
interpretato le
speranze di migliaia
di cittadini.
Ma questo è
solo il primo
“round” e gli
ostacoli da superare
saranno ancora
molti, per cui non è
davvero il caso di
usare toni
trionfalistici.
Anzi, vorrei
approfittare di
questa “pausa” per
invitare gli
avversari
dell’iniziativa a
stemperare i toni :
la votazione
popolare , sempre
che le accuse di
anticostituzionalità
dell’iniziativa non
reggano, si terrà
solo fra 3-4 anni,
per cui in così
tanto tempo e con la
crisi che si profila
in Europa
e da noi
molte cose possono
ancora cambiare (si
pensi ad esempio
agli effetti ancora
tutti da verificare
per il settore
immobiliare del
divieto di costruire
residenze secondarie
laddove la loro
percentuale supera
il 20%, cioè in
quasi tutto il
Locarnese)
per cui non è
da escludere che chi
oggi è contrario
alla nostra
iniziativa perché ha
la pancia piena
possa
cambiare idea in un
prossimo futuro e
non è da escludere
che un domani possa
diventare
lungimirante chi
oggi usa il
microscopio per
affrontare i
problemi a livello
regionale.
Complessivamente nei
35 Comuni che in
base alla proposta
dell’iniziativa
dovrebbero
aggregarsi , sono
state raccolte 5'796
firme ( di cui 3'674
nel Locarnese e
2'122 nel
Bellinzonese) ; nel
resto del Cantone
sono invece state
raccolte 5'705
firme, di cui 1'195
nel Sopraceneri e
4'525 nel
Sottoceneri ( di cui 1'040 a Lugano).
Ora la parola
passerà al Gran
Consiglio ed ai
giuristi ( ed
eventualmente ai
giudici del
Tribunale federale),
che dovranno
decidere se
l’iniziativa è
rispettosa della
Costituzione
federale e dunque
ricevibile. Al Gran
Consiglio chiederemo
che prima di questa
decisione tutti i 35
Comuni interessati
dal progetto
aggregativo vengano
sentiti, come
prevede l’art. 5
della Carta europea
dell’autonomia
locale approvata
dall’Assemblea
federale il 15
dicembre 2004 ed
entrata in vigore in
Svizzera il 1.
giugno 2005 (
secondo cui per ogni
modifica dei limiti
locali territoriali
le collettività
locali interessate
devono essere
preliminarmente
consultate).
Qui di seguito vi
trasmetto una
lettera
di Luigi Pedrazzini,
che non ha potuto
partecipare alla
consegna delle firme
ma che per evitare
che qualcuno possa
equivocare sulla sua
assenza ha
ugualmente voluto
lanciare un suo
messaggio ( rivolto
pure
al Gran
Consiglio).
Cordiali saluti.
Giorgio Ghiringhelli
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Caro Giorgio,
come ti dicevo
recentemente, non
potrò essere con voi
alla consegna delle
firme
dell’iniziativa
“avanti con le nuove
città di Bellinzona
e Locarno”. Il 16
maggio sarò infatti
a Berna per una
conferenza stampa su
EXPO 2015. Tengo a
complimentarmi con
te per l’ottimo
lavoro fatto nella
raccolta delle
firme. Non è facile
raggiungere il tetto
delle 10'000 firme,
ma tu sei tenace,
hai grande
esperienza e hai
ormai messo a punto
una “macchina da
guerra”
particolarmente
efficace !
Ciò che più conta,
ai miei occhi, è che
la riuscita di
questa ennesima
“iniziativa
Ghiringhelli” –
probabilmente
politicamente la più
importante – rende
ineludibile il
confronto sul futuro
delle città del
Sopraceneri. Io sono
personalmente
convinto che uno
sviluppo equilibrato
del Ticino e una
gestione
intelligente e
veramente
democratica del
territorio urbano
del Locarnese e del
Bellinzonese,
esigono la nascita
in tempi di due
nuove città. Sarebbe
stato meglio se a
questo risultato si
fosse potuti
giungere attraverso
aggregazioni
volontarie, come nel
Luganese e nell’alto
Mendrisiotto.
Così finora non è
stato e così
arrischia di non
essere per molti
anni ancora in
assenza di un atto
politico deciso
della comunità
cantonale (e non si
dica più che è anti
democratico far
votare l’intero
cantone su un tema
che in definitiva è
di sua competenza,
quello della
dimensione
territoriale dei
comuni). La tua
iniziativa va in
questa direzione e
io spero vivamente
che chi sarà
chiamato a
esaminarla in prima
battuta, e cioè il
Gran Consiglio,
approfondisca da una
parte, come è di sua
competenza, gli
aspetti giuridici,
ma colga soprattutto
d’altra parte il
forte segnale
politico che
esprime.
Un caro saluto a te
e ai colleghi del
Comitato !
Luigi Pedrazzini
|