di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

 ECCO LE FIRME RACCOLTE PER LE AGGREGAZIONI IN OGNI COMUNE


                                                                                                              Losone, 16.5.2012

  

Comunicato stampa

 

Riuscita ampiamente l’iniziativa per le aggregazioni

del Locarnese e del Bellinzonese

 

 

 

Stamane alle 11 (con 5 giorni di anticipo rispetto alla scadenza ufficiale) a Bellinzona avrà luogo la cerimonia di consegna delle firme dell’iniziativa popolare costituzionale “Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona”. Occorrevano almeno 10'000 firme e ne sono state consegnate 11'072 già vidimate alle quali nei prossimi giorni se ne aggiungeranno altre 444 attualmente in fase di vidimazione presso le varie Cancellerie comunali, per un totale di circa 11'500 firme . Si tratta di un risultato considerevole , specie se si considera che nessun altro Cantone in Svizzera chiede così tante firme ( circa il 5% dei cittadini aventi diritto di voto)  in così poco tempo ( 2 mesi) per la riuscita di un’iniziativa popolare costituzionale : la media nazionale corrisponde in effetti al 2,3% di firme da raccogliere in 11 mesi. Il costo dell’iniziativa è ammontato a 25'000 franchi di cui finora solo 15'000 sono stati coperti grazie a contributi dei membri del comitato promotore e di sostenitori sparsi in tutto il Cantone.

 

Un grande grazie a tutti i raccoglitori di firme per il loro impegno che, verso la fine del 2015,  dovrebbe rendere possibile una votazione che potrebbe entrare nella storia di questo Cantone e che potrebbe dare nuovo slancio all’economia cantonale a favore soprattutto delle prossime generazioni.

 

Dopo tanto lavoro,  un simile risultato conseguito senza l’appoggio di alcun partito a livello cantonale e in un clima spesso assai ostile e contraddistinto da aperti e poco democratici inviti a boicottare la raccolta delle firme è certamente un motivo di legittima soddisfazione e di gioia per i membri del comitato, che ora sanno di aver interpretato le speranze di migliaia di cittadini.

 

 Ma questo è solo il primo “round” e gli ostacoli da superare saranno ancora molti, per cui non è davvero il caso di usare toni trionfalistici. Anzi, vorrei approfittare di questa “pausa” per invitare gli avversari dell’iniziativa a stemperare i toni : la votazione popolare , sempre che le accuse di anticostituzionalità dell’iniziativa non reggano, si terrà solo fra 3-4 anni, per cui in così tanto tempo e con la crisi che si profila in Europa  e da noi molte cose possono ancora cambiare (si pensi ad esempio agli effetti ancora tutti da verificare per il settore immobiliare del divieto di costruire residenze secondarie laddove la loro percentuale supera il 20%, cioè in quasi tutto il Locarnese)  per cui non è da escludere che chi oggi è contrario alla nostra iniziativa perché ha la pancia piena  possa cambiare idea in un prossimo futuro e non è da escludere che un domani possa diventare lungimirante chi oggi usa il microscopio per affrontare i problemi a livello regionale.

 

Complessivamente nei 35 Comuni che in base alla proposta dell’iniziativa dovrebbero aggregarsi , sono state raccolte 5'796 firme ( di cui 3'674 nel Locarnese e 2'122 nel Bellinzonese) ; nel resto del Cantone sono invece state raccolte 5'705 firme, di cui 1'195 nel Sopraceneri e 4'525 nel Sottoceneri ( di cui 1'040 a Lugano).

 

Ora la parola passerà al Gran Consiglio ed ai giuristi ( ed eventualmente ai giudici del Tribunale federale), che dovranno decidere se l’iniziativa è rispettosa della Costituzione federale e dunque ricevibile. Al Gran Consiglio chiederemo che prima di questa decisione tutti i 35 Comuni interessati dal progetto aggregativo vengano sentiti,  come prevede l’art. 5 della Carta europea dell’autonomia locale  approvata dall’Assemblea federale il 15 dicembre 2004 ed entrata in vigore in Svizzera il 1. giugno 2005 ( secondo cui per ogni modifica dei limiti locali territoriali le collettività locali interessate devono essere preliminarmente consultate).

Qui di seguito vi trasmetto una lettera di Luigi Pedrazzini, che non ha potuto partecipare alla consegna delle firme ma che per evitare che qualcuno possa equivocare sulla sua assenza ha ugualmente voluto lanciare un suo messaggio ( rivolto pure  al Gran Consiglio).

 

Cordiali saluti. Giorgio Ghiringhelli

 

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Caro Giorgio,

 

come ti dicevo recentemente, non potrò essere con voi alla consegna delle firme dell’iniziativa “avanti con le nuove città di Bellinzona e Locarno”. Il 16 maggio sarò infatti a Berna per una conferenza stampa su EXPO 2015. Tengo a complimentarmi con te per l’ottimo lavoro fatto nella raccolta delle firme. Non è facile raggiungere il tetto delle 10'000 firme, ma tu sei tenace, hai grande esperienza e hai ormai messo a punto una “macchina da guerra” particolarmente efficace !

 

Ciò che più conta, ai miei occhi, è che la riuscita di questa ennesima “iniziativa Ghiringhelli” – probabilmente politicamente la più importante – rende ineludibile il confronto sul futuro delle città del Sopraceneri. Io sono personalmente convinto che uno sviluppo equilibrato del Ticino e una gestione intelligente e veramente democratica del territorio urbano del Locarnese e del Bellinzonese, esigono la nascita in tempi di due nuove città. Sarebbe stato meglio se a questo risultato si fosse potuti giungere attraverso aggregazioni volontarie, come nel Luganese e nell’alto Mendrisiotto.

 

Così finora non è stato e così arrischia di non essere per molti anni ancora in assenza di un atto politico deciso della comunità cantonale (e non si dica più che è anti democratico far votare l’intero cantone su un tema che in definitiva è di sua competenza, quello della dimensione territoriale dei comuni). La tua iniziativa va in questa direzione e io spero vivamente che chi sarà chiamato a esaminarla in prima battuta, e cioè il Gran Consiglio, approfondisca da una parte, come è di sua competenza, gli aspetti giuridici, ma colga soprattutto d’altra parte il forte segnale politico che esprime.

Un caro saluto a te e ai colleghi del Comitato !

 

Luigi Pedrazzini