di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Botta e risposta fra Fabio Frigo-Mosca (presidente distrettuale del PLR locarnese) e Giorgio Ghiringhelli 

Qui di seguito pubblichiamo la risposta di Fabio Frigo-Mosca apparsa sui giornali il 5 febbraio 2008  in merito al ricorso contro la sua iscrizione nel catalogo elettorale di Losone presentato il 31 gennaio 2008 da Giorgio Ghiringhelli. Subito sotto pubblichiamo pure la replica di Ghiringhelli inviata alla stampa il 5 febbraio.

 
La risposta di Fabio Frigo-Mosca

Notoriamente i ghiri vanno in letargo e al loro risveglio, smagriti vanno alla ricerca frenetica di cibo; questa frenesia li porta a ingurgitare compulsivamente di tutto, ne hanno visti anche aggirarsi tra i sacchi dei rifiuti sventrati di Loso­ne; essendovi domiciliato e membro del Consiglio Comunale me ne ero effettiva­mente accorto da tempo, ma non pensa­vo arrivassero a tanto. Venerdì scorso un amico mi ha chiamato per segnalare la presenza di un ghiro affamato anche su Internet: incuriosito, la sera dopo il lavo­ro ho dedicato qualche minuto alla lettu­ra della lista della spesa (i ghiri di oggi pare facciano così). Ho letto di tutto, del­la mia vita privata, dei miei affetti, del mio fare politica e molto altro; strana li­sta della spesa... Alla fine infatti, cercan­do di riassumere quanto letto, nella mia testa prevaleva sempre la stessa parola: rifiuti... non capivo, a scuola ho impara­to che i ghiri non si cibano di rifiuti, ma forse per via dei cambiamenti climatici. Chissà?
Siccome siamo in periodo carnevale­sco ho immaginato addirittura una bur­la
(di cattivo gusto), poi però ripensando al livore e alla rabbia con la quale i ghi­ri scrivono le liste della spesa, special­mente nelle primavere elettorali, mi sono reso conto che il ghiro di turno faceva sul serio.
Hai scritto di me e della mia famiglia e quindi caro ghiro, mio malgrado, mi sento in dovere di risponderti. Anche se non conosco tutti i cavilli giuridici con i quali tu ti riempi la bocca, so che la leg­ge dice che il domicilio di una persona è dove questa ha i propri affetti principali. Mia moglie, per motivi professionali, vive a Lugaggia in una casa in compro­prietà con suo fratello. A Losone, vivono mia madre e mio fratello il quale soffre dalla nascita di un grave handicap men­tale totalmente debilitante, motivo per il quale ha costante bisogno di cure e atten­zioni. Mia madre, il mio secondo fratello ed io a Losone ci sosteniamo vicendevol­mente in questo gravoso compito che però ci dà, te l’assicuro, anche tante sod­disfazioni
e gioie. Le autorità di Lugaggia e Losone han­no ritenuto, concedendomi la libertà di scegliere dove risiedere, che in questa si­tuazione i miei affetti sono equamente di­visi tra persone che vivono in due comu­ni diversi. Leggendoti, caro ghiro, ti ho percepito assurgere a giudice dell’entità dei miei affetti e questo, sinceramente non credo sia corretto, né umanamente, né politicamente.
Vorrei poi capire: quali sarebbero i torbidi scopi per i quali avrei ingannato chi mi ha sostenuto 4 anni fa con il suo voto? Vantaggi finanziari? I due comuni distano oltre 40 chilometri: nella stessa sera posso essere a cena a Lugaggia e dormire a Losone per essere presente al mattino o viceversa (come regolarmente succede) e nessuno mi corrisponde le spe­se di trasferta; pensa tu che tali spese non le ho mai nemmeno dedotte dalle impo­ste. Non ci crederai, ma con il domicilio separato io e mia moglie non possiamo neppure usufruire delle carte famiglia per Tcs, Rega, o assicurazioni varie; equivalgono a centinaia di franchi non risparmiati, per non parlare dell’avere tutto in doppio, a Lugaggia come a Loso­ne. Vantaggi politici? Dal comune di Lo­sone
non ho mai ricevuto nessun incari­co professionale, non possiedo un metro quadrato di terreno e neppure un’abita­zione mia. Come mai quindi tanta aci­dità in attacchi personali? Un’ipotesi per chi ci legge: il prossimo 11 febbraio vote­remo in Consiglio Comunale il tuo refe­rendum sullo smaltimento rifiuti, per una buona riuscita del quale ti sarebbe utile impedirmi il voto e la presenza. Di­fatti la mia posizione (che conosci) è chiara: ritengo la tassa sul sacco assolu­tamente antisociale; fa pagare troppo agli anziani e alle famiglie con bambini. Per quanto mi riguarda poi, le imposte che regolarmente verso a Losone contri­buiscono, da 20 anni, a pagare i costi di smaltimento anche per chi, meno fortu­nato non lo può fare o più furbo non lo vuole fare, e questa mi sembra un primo buon motivo per avere voce in capitolo. Lo scorso 28 gennaio, guarda caso appe­na prima del tuo ricorso, e ora ne capisco il motivo, in Consiglio Comunale hai vo­luto fare ostruzionismo demagogico per tutta la sera, motivo per il quale la vota­zione sui rifiuti è stata posticipata a dopo le vacanze di carnevale. Ironia del­la sorte; quel giorno sarò all’estero per un viaggio pianificato da tempo. Questo ulteriore viaggio segue altri tra cui il lungo periodo che nel 2006 ho trascorso in Africa e che mi ha tenuto lontano dai miei cari; non ero quindi né a Lugaggia e neppure a Losone.
Cos’altro aggiungere a questa triste pagina di politichetta comunale? Ho de­ciso, come già comunicato, di non ripre­sentarmi più per il Consiglio Comunale proprio perché vorrei passare più tempo con mia moglie, mia madre e i miei fra­telli, anche se francamente a fronte di tanto astio e mania di protagonismo, avrei voglia di restare... solo per vedere se chi ti ha votato fino a oggi, sentirà an­che in futuro il desiderio di mettere il proprio destino in mano a chi urla e di­strugge senza guardare in faccia a nes­suno. Si dice che in guerra e in politica ogni mezzo è lecito per raggiungere i pro­pri scopi. Io invece penso, caro ghiro, che i valori di una vita, a Lugaggia come a Losone, valgono di più di un sacco di ri­fiuti.

Fabio Frigo-Mosca, presidente distrettuale del PLR

 

La replica di Giorgio Ghiringhelli

Una  replica al mucchio di scempiaggini e bugie scritte da Fabio Frigo-Mosca in risposta al ricorso con il quale contestavo la sua presenza sul catalogo elettorale di Losone è doverosa. Da quando con un referendum ho  affossato la tassa sul peso dei rifiuti tanto cara al PLR, questo partito mi ha attaccato in tutti i modi con tutto il peso della sua arroganza e cattiveria. E ora Frigo-Mosca, che di questo partito è presidente distrettuale e che con il suo silenzio ha avallato gli attacchi nei miei confronti, vorrebbe far credere che il cattivo sarei io ? Chi mi conosce sa che sono tutt’altro che cattivo, ma sa anche che non ho l’abitudine di offrire l’altra guancia a chi mi prende a schiaffi. Se quindi ho deciso di inoltrare questo ricorso nei confronti del politico Frigo-Mosca è stato in primo luogo perché lo stesso era doveroso e poi perché lui e il suo “branco” sono andati a cercarsela.  Mentendo sapendo di mentire Frigo-Mosca mi accusa apertamente di aver voluto fare “ostruzionismo demagogico” in Consiglio comunale la sera del 28 gennaio (esame dei conti preventivi 2008 del Comune) al solo scopo di provocare il rinvio all’11 febbraio della votazione sulla mia iniziativa sulla tassa sul sacco  in modo da presentare il mio ricorso (31 gennaio) in tempo utile per impedirgli di prender parte alla votazione. A parte il fatto che presentare una trentina di proposte per cercare di ridurre un disavanzo di 3 milioni di franchi non equivale a parer mio a fare dell’”ostruzionismo demagogico” ma semmai a fare il proprio dovere di consigliere comunale,  Frigo-Mosca sa benissimo che la votazione sui rifiuti rinviata all’11 febbraio non è quella sulla tassa sul sacco bensì  quella sulle isole ecologiche, che ci vede entrambi consenzienti. Inoltre egli sa benissimo che il ricorso da me presentato non gli impedirà di prender parte alle sedute del Consiglio comunale  almeno fino alla sua evasione e cioè in pratica fino al termine della presente legislatura. Semmai, questo sì, spetta al suo buon senso decidere se come abitante di Lugaggia è giusto – ora che la sua situazione è venuta a galla -  continuare a prender  parte a decisioni che concernono i losonesi. Con aria da santerello egli si chiede inoltre quali interessi potrebbe aver avuto nel voler mantenere il domicilio a Losone anziché a Lugaggia, dove abita con la moglie la quale è colà domiciliata. Un buon motivo traspare dalla sua stessa lettera , laddove afferma che da 20 anni paga le imposte a Losone : eh certo che è meglio pagarle a Losone (con il moltiplicatore d’imposta al 75%) che non a Lugaggia (moltiplicatore al 90%)… vero ? Senza dimenticare che se fosse stato domiciliato a Lugaggia (Sottoceneri)  difficilmente avrebbe potuto divenire presidente distrettuale del PLR locarnese, e inoltre avrebbe dovuto lasciare la carica di consigliere comunale a Losone. Infine Frigo-Mosca la mette sul patetico tirando in ballo il fatto che a Losone risiedono sua mamma e un fratello con un grave handicap mentale, come se ciò gli desse dei diritti legali a mantenere il domicilio a Losone. Con tutta l’umana comprensione che posso avere per la sorte di suo fratello, faccio notare che anch’io ho parte della mia famiglia a Brissago, fra cui un genitore invalido , ma ciò non mi dà il diritto di chiedere di mantenere il domicilio politico e fiscale a Brissago pur abitando con la moglie a Losone ! La legge dovrebbe essere uguale per tutti, o no ?  E’ vero che  il Municipio di Lugaggia (con l’accordo “interessato” di Losone)  gli ha concesso  - ma solo temporaneamente per la durata di un anno, o sbaglio ?   la libertà di scegliere dove risiedere. Ma è per l’appunto questa decisione che io ho contestato con il mio ricorso , perché a mio parere essa non tien conto della legge e della giurisprudenza . E poi tale decisione è stata presa solo dopo che nel settembre scorso avevo chiesto di effettuare delle verifiche sul domicilio di Frigo-Mosca . Perché, se era in buona fede, questi non aveva provveduto spontaneamente a sottoporre la sua situazione al Municipio di Lugaggia già qualche anno fa…?

Giorgio Ghiringhelli, coordinatore del Guastafeste

 

 
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