di Giorgio Ghiringhelli
IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Firmate l’iniziativa… o vi “beccherete” il sistema misto…!

 

Lo scorso 11 marzo i losonesi hanno respinto con 1283 voti contro 1015 sia il  concetto della tassazione dei rifiuti basata sul loro peso e sia gli investimenti per realizzare questo concetto proposti dal Municipio e approvati dal Consiglio comunale. Ma i famosi pressocontenitori  bocciati dal popolo potrebbero  ancora rientrare  dalla finestra, perché il Municipio ha sì deciso di introdurre la tassa sul sacco, ma, ritenendo di dover accontentare anche i cittadini usciti sconfitti dalla votazione popolare, ha deciso pure di introdurre  una tassa sul peso posando (per ora…) tre presso contenitori “in punti strategici”. Così ogni cittadino potrà scegliere di volta in volta se eliminare i propri rifiuti in base all’uno o all’altro sistema.

Se a vincere il referendum fossero stati i fautori della tassa sul peso, potete stare certi che il Municipio  non avrebbe perso un minuto per accontentare i perdenti introducendo anche una tassa sul sacco. Quindi la sua decisione  è  una  forzatura antidemocratica per aggirare la volontà popolare e introdurre a tutti i costi quei pressocontenitori che stanno tanto a cuore a qualcuno , e costituisce una  presa per i fondelli dei cittadini, i quali continueranno a perdere fiducia nei politici che  fanno comunque sempre quel che vogliono.

Anziché gettare acqua sul fuoco e  lasciar rasserenare il clima politico, scegliendo la soluzione più semplice, rapida  e logica ( cioè la tassa sul sacco) e sperimentandola per un paio d’anni prima di introdurre eventuali correttivi, e anziché collaborare e dialogare con chi ha vinto il referendum,  il Municipio ha voluto nuovamente sfidare i referendisti, che nel frattempo – come avevano promesso prima della vittoriosa votazione - hanno lanciato l’iniziativa a favore della tassa sul sacco. La strategia del Municipio dimostra poco buon senso e  spaccherà nuovamente in due  il paese e le forze politiche provocando quasi sicuramente  nuove polemiche e nuovi ritardi nella soluzione del problema, a danno di quei cittadini che producono pochi rifiuti, che separano i rifiuti riciclabili e che da troppo tempo attendono di veder premiato il loro comportamento ecologico.  Non è forse un segno di arroganza il voler a tutti i costi reintrodurre dalla finestra quei pressocontenitori che un mesetto fa la maggioranza dei losonesi aveva messo  alla porta ?

 L’unico modo per mettere la parola fine a questa vicenda è quello di firmare l’iniziativa popolare che chiede l’introduzione della tassa sul sacco. Se la stessa riuscirà e se il Municipio manterrà la sua proposta di sistema misto, allora saranno ancora una volta i losonesi a decidere in votazione popolare. Se invece non dovessimo riuscire a raccogliere le 800 firme necessarie ( al  10 aprile ne mancano ancora 400) , allora con ogni probabilità Losone sarà l’unico Comune a dotarsi di un sistema misto, mentre nel resto del Cantone tutti stanno andando verso una tassa sul sacco.  Avremo insomma  un “ibrido” che non saprà né di carne né di pesce e che potrebbe scontentare tutti anziché far tutti felici.

Non ci vuol  infatti molto a capire che tenere in piedi due sistemi diversi per la raccolta dei rifiuti costa globalmente di più che puntare su uno solo, e creerà anche più lavoro all’amministrazione comunale. Inoltre, contrariamente a quanto troppo sbrigativamente affermato dal Municipio, non sarà  così facile far pagare ai cittadini solo per il sistema che effettivamente essi utilizzeranno. Il nostro municipale, Pietro Vanetti, ci ha confermato che il Municipio non ha effettuato verifiche approfondite in tal senso. Potrebbe insomma darsi che se i pressocontenitori  (inizialmente saranno 3 invece dei 12 previsti a suo tempo) dovessero essere utilizzati meno del previsto, i costi per chi usa questo sistema finirebbero con il riversarsi in modo eccessivo sui suoi utenti    ( con “sorpresina” nella fattura emessa a fine anno), o potrebbero essere in parte nascosti nella tassa base pagata da tutti (anche dai contrari al sistema a peso). E se invece i pressocontenitori funzionassero bene,  il Municipio avrebbe il pretesto per ridurre a un sol giro settimanale la raccolta porta a porta dei rifiuti o per ridurre i “punti verdi”,  in modo da “forzare” un maggior numero di utenti a utilizzare i pressocontenitori con l’obiettivo strategico di aumentare poi gradualmente il loro numero fino a ripristinare più o meno il progetto bocciato in votazione popolare.  

Pure il municipale del Guastafeste, che in precedenza era favorevole  alla tassa sul peso, ha deciso di schierarsi a favore dell’iniziativa, ritenendo che dopo la votazione si debba ora rispettare la volontà popolare e scegliere la via più  semplice ed economica ,e dunque anche più rapida, per favorire finalmente chi separa i rifiuti riciclabili. Per chi non ha ancora capito come funziona la tassa sul sacco, ricordiamo che questa tassa sostituirebbe quella attuale di 188 franchi per ogni economia domestica (IVA compresa) e quindi la maggior  parte dei losonesi risparmierebbe rispetto alla situazione attuale.  Ad esempio chi consuma mediamente 30 sacchi da 35 litri all’anno   dovrebbe pagare  – compresa anche la tassa base - attorno ai 60-70 franchi all’anno, mentre chi ne consuma 80 dovrebbe pagare attorno ai 130-140 franchi.

Se non volete il sistema misto , fate firmare l’iniziativa ai vostri famigliari e amici con diritto di voto a Losone, e poi spediteci il formulario se possibile entro il 30 aprile. 

 

                                              Giorgio Ghiringhelli (movimento Il Guastafeste)


 
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