Losone,
18 aprile 2012
La democrazia è “democratica”
solo quando ci fa comodo
?
Su
La Regione del 14 aprile
Fabio Badasci , sindaco
di Frasco
e granconsigliere
leghista ha pontificato
contro l’iniziativa
del sottoscritto
mirante a sancire
tramite una norma
inserita nella
Costituzionale cantonale
la creazione di due
nuove città nel
Sopraceneri .
Per Badasci
questa iniziativa
costituzionale è
anticostituzionale (!)
perché i
cittadini del Cantone
non toccati
dall’aggregazione
“non hanno il
diritto , o non lo
dovrebbero avere, di
decidere su problemi che
non li riguardano”.
Mi chiedo con che
titolo Badasci etichetti
come “incostituzionale”
la mia iniziativa. Non
mi risulta che egli sia
un esperto
costituzionalista .
Vorrei ricordare che, se
l’iniziativa riuscirà,
spetterà
dapprima al Gran
Consiglio stabilire se
la stessa sia o meno
rispettosa della
Costituzione
, e poi semmai al
Tribunale federale.
Comunque ricordo
che la
Costituzione federale (
art. 50)
garantisce sì
l’autonomia comunale, ma
“nella misura prevista
dal diritto cantonale” :
ciò significa che ogni
Cantone è libero di
legiferare in materia
(difatti in Ticino sono
possibili le fusioni
coatte, e ne sono già
state fatte 6 , la prima
delle quali – contestata
da un ricorso di Sala
Capriasca -
venne avallata
dalla I. Corte di
diritto pubblico del
Tribunale federale di
cui allora faceva parte
– udite udite - proprio
quell’ Emilio Catenazzi
che, sul GdP del
17 aprile, ha criticato
la mia iniziativa
ritenendola “uno
scavalcamento assai
brutale della volontà
dei cittadini
direttamente
interessati” ...) .
Qualche
settimana fa, dopo
l’approvazione
dell’iniziativa federale
che chiedeva lo stop
alle edificazioni di
case secondarie in quei
Comuni
in cui la loro
percentuale superava il
20% (a Frasco
essa si situa
attorno all’82%...),
Badasci dalla colonne di
un altro giornale si era
scagliato contro quello
che aveva definito un “
esempio di democrazia
mal applicata”
trasformatosi in
“imposizione dall’alto o
meglio dittatura”.
Se ho ben capito,
secondo il
Badasci-pensiero una
votazione è democratica
solo quando rispecchia
la sua opinione
e solo quando a
votare sono chiamati
unicamente i cittadini
direttamente toccati da
un determinato argomento
, e non tutti .
Ma allora , seguendo
questa logica, anche
l’iniziativa popolare
cantonale appena
lanciata dal Nano
per realizzare
una galleria di
circonvallazione nel
Basso Malcantone o il
referendum cantonale
lanciato dai Verdi
contro lo semisvincolo
autostradale di
Bellinzona, sarebbero
antidemocratici visto
che a votare su questi
progetti regionali
saranno tutti i
cittadini del Cantone.
Invece è giusto
che sia così perché
queste opere dovrebbero
essere pagate con i
soldi di tutti i
ticinesi e non solo di
quelli domiciliati a
Bellinzona o nel Basso
Malcantone.
Come pure è
giustificato che a
decidere se creare due
nuove città nel
Sopraceneri sia tutto il
Cantone, perché in caso
di successo il Cantone
dovrebbe versare 24
milioni a Locarno e 30
milioni a Bellinzona
(soldi di tutti i
ticinesi ); perché la
maggior parte dei Comuni
coinvolti in questi due
progetti aggregativi
ricevono globalmente
decine di milioni di
franchi all’anno di
contributi di
solidarietà versati in
prevalenza dai ricchi e
aggregati Comuni del
Sottoceneri ; perché
anche i cittadini delle
rispettive valli di
riferimento del
Sopraceneri
hanno tutto
l’interesse a poter
contare su dei poli
regionali forti
; e infine
perché anche il
Cantone deve poter
contare
su
poli urbani
forti che fungano da
traino per l’economia
cantonale e che
consentano di portare
avanti il discorso sulla
ridistribuzione dei
compiti e dei flussi
finanziari fra Cantone e
Comuni.
Giorgio Ghiringhelli,
promotore
dell’iniziativa
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