Mozione
Prestazioni
sociali comunali
solo a chi risiede a
Losone da almeno 5
anni per evitare il
“turismo della
socialità” e per
evitare
un’esplosione dei
costi
Propongo che
determinate
prestazioni sociali
elargite dal Comune
vengano concesse
solo a chi risiede a
Losone da almeno 5
anni, e ciò in
particolare per
quanto concerne
l’aiuto
complementare
comunale ( per il
quale il periodo di
attesa è oggi di 3
anni) , i contributi
comunali alla
copertura delle
spese per l’alloggio
( per i quali il
periodo di attesa è
oggi di 2 anni) e i
sussidi comunali
alle cure
ortodontiche (per i
quali il periodo di
attesa è oggi di un
anno). A tal scopo
si renderà
necessario
modificare i tre
Regolamenti in
questione. Una norma
transitoria dovrà
precisare che in
ogni caso chi già
oggi percepisce
questi aiuti
continuerà a
riceverli anche se
risiede a Losone da
meno di 5 anni.
Motivazione
Il degrado delle
finanze di Losone
impone misure di
risparmio in tutti i
settori, specie in
questo periodo di
crisi economica che
inciderà negativamente
sugli introiti
fiscali e farà
lievitare
ulteriormente i
costi per la
socialità.
E’ un fatto che la
situazione
finanziaria del
nostro Comune è
degradata a tal
punto che
quest’anno per
chiudere i conti in
pareggio occorrerà
portare il
moltiplicatore
d’imposta almeno al
90%, e probabilmente
fra un paio d’anni
al 95%. Tale
prospettiva potrebbe
far fuggire qualche
facoltoso
contribuente e
potrebbe frenare
l’arrivo di altri
facoltosi
contribuenti.
E’ pure un altro
dato di fatto che il
nostro Comune è
forse l’unico a
livello regionale a
essere così generoso
in fatto di aiuti
sociali, e il
rischio è che ciò
alimenti una sorta
di “turismo della
socialità”
contribuendo a
convogliare verso
Losone persone
attratte dalla
possibilità di
usufruire di tali
aiuti.
L’effetto
combinato di
questi due fattori
non potrà che
peggiorare
ulteriormente la
situazione
finanziaria del
nostro Comune,
con il risultato di
diminuire
ulteriormente il
gettito fiscale
medio (che già è
inferiore a quello
cantonale) e di far
lievitare le spese
per le prestazioni
sociali . Il
risultato di questo
circolo vizioso
sarebbe quello di
spingere il
moltiplicatore
d’imposta ancor più
in alto, verso il
100% .
A quel momento il
Municipio o il
Legislativo
potrebbero essere
indotti a proporre
l’eliminazione tout
court delle
prestazioni sociali
di competenza
comunale che
attualmente vengono
elargite, come del
resto è già successo
con l’aiuto
complementare
comunale che il
Municipio proponeva
di azzerare e che il
Legislativo ha
ridotto per il
momento del 30%. Si
tenga presente che
per i tre aiuti
oggetto della
presente mozione il
preventivo di spesa
per il 2009 si
aggira
complessivamente
attorno ai 220'000
franchi , pari a
quasi un paio di
punti del
moltiplicatore
d’imposta.
Onde evitare o
ritardare simili
drastici
provvedimenti la
proposta di
prolungare il
periodo di residenza
richiesto dagli
attuali regolamenti
per l’ottenimento di
questi aiuti
potrebbe essere una
possibilità che
merita un
approfondimento.
Una simile
proposta non
intaccherebbe
l’attuale livello di
questi aiuti e non
toglierebbe neppure
un franco a chi già
oggi li percepisce,
ma potrebbe
perlomeno evitare un
aggravio della spesa
.
Recentemente, su un
foglio
propagandistico
distribuito a tutti
i fuochi di Losone,
il presidente di un
partito che siede in
questo Consiglio
comunale ha scritto
: “saremo vigili
affinché le spese
non superino le
entrate, e punteremo
a un moltiplicatore
massimo dell’85%,
anche se sarà un
obiettivo piuttosto
difficile da
raggiungere”.
Belle e
condivisibili
parole. Ma forse per
non illudere i
lettori andava
precisato che per
puntare
concretamente a
questo obiettivo
occorrerebbe
tagliare di almeno
un milione di
franchi all’anno
le spese ordinarie e
ciò significa che, a
meno di un poco
probabile incremento
del gettito fiscale
(anzi, è più facile
che questo
diminuisca) ,
occorrerà tagliare
pesantemente da
qualche parte e
sfidare
l’impopolarità di
questi tagli (vedi
certe reazioni
spropositate al
misero taglio del
10% dei contributi
alle società) .
Quindi alle parole
dovrebbero seguire i
fatti...!
Sono disposto a
ritirare questa
mozione (che,
ripeto, non propone
tagli alla socialità
ma cerca solo di
evitare una crescita
di certe spese) se
da questo o da altri
partiti arriveranno
concrete proposte
alternative di
risparmio o atte a
evitare ulteriori
aggravi di spesa.
Collegiali saluti
Giorgio Ghiringhelli