di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO
Giorgio Ghiringhelli
Via Ubrio 62
6616 Losone
 




Losone, 17 giugno 2009


Onorando
Consiglio comunale
di Losone


   Mozione 

Prestazioni sociali comunali solo a chi risiede a Losone da almeno 5 anni per evitare il “turismo della socialità” e per evitare un’esplosione dei costi 

Propongo che  determinate prestazioni sociali elargite dal Comune vengano concesse solo a chi risiede a Losone da almeno 5 anni, e ciò in particolare per quanto concerne l’aiuto complementare comunale ( per il quale il periodo di attesa è oggi di 3 anni) , i contributi comunali alla copertura delle spese per l’alloggio ( per i quali il periodo di attesa è oggi di 2 anni) e i sussidi comunali alle cure ortodontiche (per i quali il periodo di attesa è oggi di un anno). A tal scopo si renderà necessario modificare i tre Regolamenti in questione. Una norma transitoria dovrà precisare che in ogni caso chi già oggi percepisce questi aiuti continuerà a riceverli anche se risiede a Losone da meno di 5 anni. 

Motivazione 

Il degrado delle finanze di Losone impone misure di risparmio in tutti i settori, specie in questo periodo di crisi economica che inciderà negativamente sugli introiti fiscali e farà lievitare ulteriormente i costi per la socialità. 

E’ un fatto che la situazione finanziaria del nostro Comune è degradata a tal punto che quest’anno per chiudere i conti in pareggio occorrerà portare il moltiplicatore d’imposta almeno al 90%, e probabilmente fra un paio d’anni al 95%. Tale prospettiva potrebbe far fuggire qualche facoltoso contribuente e potrebbe frenare l’arrivo di altri facoltosi contribuenti. 

E’ pure un altro dato di fatto che il nostro Comune è forse l’unico a livello regionale a essere così generoso in fatto di aiuti sociali, e il rischio è che ciò alimenti una sorta di “turismo della socialità” contribuendo a convogliare verso Losone persone attratte dalla possibilità di usufruire di tali aiuti.  

L’effetto combinato di questi due fattori non potrà che peggiorare ulteriormente la situazione finanziaria del nostro Comune, con il risultato di diminuire ulteriormente il gettito fiscale medio (che già è inferiore a quello  cantonale) e di far lievitare le spese per le prestazioni sociali . Il risultato di questo circolo vizioso sarebbe quello di spingere il moltiplicatore d’imposta ancor più in alto, verso il 100% . 

A quel momento il Municipio o il Legislativo potrebbero essere indotti a proporre l’eliminazione tout court delle prestazioni sociali di competenza comunale che attualmente vengono elargite, come del resto è già successo con l’aiuto complementare comunale che il Municipio proponeva di azzerare e che il Legislativo ha ridotto per il momento del 30%. Si tenga presente che per i tre aiuti oggetto della presente mozione il preventivo di spesa per il 2009 si aggira complessivamente attorno ai 220'000 franchi , pari a quasi un paio di punti del moltiplicatore d’imposta. 

Onde evitare o ritardare simili drastici provvedimenti la proposta di prolungare il periodo di residenza richiesto dagli attuali regolamenti per l’ottenimento di questi aiuti potrebbe essere una possibilità che merita un approfondimento.  Una simile proposta non intaccherebbe l’attuale livello di questi aiuti e non toglierebbe neppure un franco a chi già oggi li percepisce, ma potrebbe perlomeno evitare un aggravio della spesa . 

Recentemente, su un foglio propagandistico distribuito a tutti i fuochi di Losone, il presidente di un partito che siede in questo Consiglio comunale ha scritto : “saremo vigili affinché le spese non superino le entrate, e punteremo a un moltiplicatore massimo dell’85%, anche se sarà un obiettivo piuttosto difficile da raggiungere”. Belle e condivisibili parole. Ma forse per non illudere i lettori andava precisato che per puntare concretamente a questo obiettivo occorrerebbe tagliare di almeno un milione di franchi all’anno le spese ordinarie e ciò significa che, a meno di un poco probabile incremento del gettito fiscale (anzi, è più facile che questo diminuisca) , occorrerà tagliare pesantemente da qualche parte e sfidare l’impopolarità di questi tagli (vedi certe reazioni spropositate al misero taglio del 10% dei contributi alle società) . Quindi alle parole dovrebbero seguire i fatti...!  

Sono disposto a ritirare questa mozione (che, ripeto, non propone tagli alla socialità ma cerca solo di evitare una crescita di certe spese) se da questo o da altri partiti arriveranno concrete proposte alternative di risparmio o atte a evitare ulteriori aggravi di spesa.  

                                                   

                                                Collegiali saluti                 Giorgio Ghiringhelli


 
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