di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

ASILANTI : A COLLOQUIO CON DEGLI ERITREI DISERTORI

 

Lo scorso 2 dicembre avevo pubblicato sul sito del Guastafeste una frizzante intervista a un gruppo di richiedenti l’asilo nigeriani fatta da un’intraprendente signora losonese che si firma con lo pseudonimo Conni Schatzi. Oggi pubblico il riassunto di un colloquio avvenuto una decina di giorni fa fra la stessa signora e quattro eritrei, e alla fine do spazio anche ad alcune domande dell’autrice del testo.

I giornalisti professionisti che lavorano per i quotidiani locarnesi , anziché cercare di far capire ai loro lettori chi sono i richiedenti l’asilo (RA)  che si trovano a Losone, perché sono qui, perché sono fuggiti dal loro Paese ecc. continuano a riempire paginate con articolesse su fatterelli insignificanti gonfiati ad arte per santificare gli asilanti ed i loro supporter ( ad esempio i lavori pubblici svolti da qualche asilante per BEN una decina di ore a testa al mese, o la merendina organizzata alla caserma da 7 mamme con i loro pargoletti ), senza rendersi conto che se questa visione edulcorata e distorta della realtà viene diffusa in Africa , sempre più africani saranno tentati di partire per la Svizzera, dove la gente è così ospitale e gentile verso gli asilanti…Nessuno dirà loro che contro l’apertura del centro asilanti di Losone avevano firmato non 7 ma oltre 6'000 persone, e nessuno dirà loro dei problemi crescenti creati dagli asilanti non solo a Losone, ma alla Svizzera e all’Europa.

Per questo motivo, per fare da contrappeso all’informazione fasulla della stampa, questo sito continuerà a dare spazio alle voci critiche e a certi fatti di cronaca ignorati dai giornalisti

Fra l’altro venerdì scorso 19 dicembre, poco prima delle 19 – da notare che in base al Regolamento interno tutti gli asilanti dovrebbero rientrare alla sera entro le 18… -  la polizia ha dovuto intervenire in forze (un testimone oculare ha detto che erano presenti 6 auto della polizia e della Securitas e un’ambulanza) per rimuovere e portare chissà dove un folto gruppetto di asilanti troppo ubriachi per stare in piedi e che stavano gozzovigliando lungo la cosiddetta Strada ferrata, ossia il sentiero in terra battuta che dalla caserma scende verso la zona residenziale della Campagna. L’andirivieni di auto della polizia e di sirene hanno preoccupato centinaia di losonesi che abitano lungo le strade principali, ma per i giornali questi fatti, se non ci sono feriti o arresti, non fanno notizia in quanto – come ci aveva spiegato un giornalista – “altrimenti dovremmo pubblicare ogni giorno notizie sui litigi verbali tra coniugi o tra vicini che chiamano la polizia”.

                                                Giorgio Ghiringhelli

 

-     Articolo di Conni Schatzi -

10 giorni fa, ho intravisto su una panchina “zona Meriggio” due uomini e due donne, tutti con la birra in mano a parte una donna che beveva coca cola, le donne erano vestite bene, una aveva una giacca bianca imbottita con sciarpa con stivaletti in pelle nera e l’altra un cappotto scuro altrettanto moderno, se non era per la carnagione non avresti mai detto che fossero asilanti…. Mi hanno salutato guardando i cani, il tipo provava ad attirare l’ attenzione con toni in inglese: come here, come here dog…

Alché ho approfittato della situazione per chiedere la provenienza e mi dicono Eritrea. Stupita gli chiedo perché  parlano inglese e lui mi risponde che aveva viaggiato per lavoro, sembrava un ingegnere o simile una persona colta sicura di sé. Comunque mi ha spiegato che la lingua ufficiale in Eritrea é un’altra (quella che io chiamo arabo tutte le lingue indefinibili). Gli ho chiesto come sono arrivati qui mostrando l’intervista dei nigeriani su internet, loro si sono messi a ridere divertiti cercando di individuarli, subito mi hanno detto che uno di essi era stato trasferito a Basilea. Il loro viaggio inizia dalla fuga programmata dall’Eritrea (viaggio organizzato) impiegando quasi 7 giorni per raggiungere la costa Libica con una jeep attraversando il deserto del Sahara.

Si sono imbarcati su enormi gommoni (lunghi) ma aperti, lí hanno trascorso altri 5 giorni perché lo scafista disorientato non capace di leggere la bussola invece di sbarcare a Lampedusa li aveva portati fuori rotta sino ad Agrigento. La moglie aggiunse che aveva la nausea per il mal di mare e faceva freddo terribile e hanno pure rischiato di capottarsi a causa del mare agitato….Giunti in Italia li trasferirono in un centro temporaneo super affollato, (beh che pretendono arrivano in massa!!!). La donna mi ha detto che degli asilanti raccontarono che a Roma dormivano per terra con condizioni igieniche precarie: Per loro era certo :  se ne volevano andare da lí,  una miglior vita li aspettava…..Le autorità italiane gli chiesero dove VOLEVANO ANDARE (!) e loro hanno scelto la Svizzera perché perfettamente consapevoli del nostro servizio sanitario e l’accoglienza sociale di alto livello. Loro stessi hanno raccontato che era ben conosciuto che fosse il paese migliore ed era loro intenzione vivere qui!!!!

La motivazione per fuggire dall’Eritrea? Solo il servizio militare impostato dal Governo con durata illimitata….HO CHIESTO E RICHIESTO NON HANNO NESSUNA GUERRA CIVILE IN CORSO, NESSUN MASSACRO RELIGIOSI O GUERRA CIVILE NIENTE DI NIENTE!!!!! Sono svogliati e pigri altro che farsi reclutare nell’esercito, preferiscono disertare sapendo che non possono essere rimandati indietro nel loro paese perché verrebbero subito imprigionati. Esplicitamente mi ha confermato che  se ritornasse in Eritrea gli si aprirebbero subito le porte della prigione (ridendo, ha fatto pure il gesto con le braccia delle porte che si chiudevano ). Ha raccontato che l’Eritrea 20 anni fa si é staccata dall’Etiopia e ora necessitano di un esercito potente. Comunque Eritrei ed Etiopi sono della stessa etnia!!

Consapevoli della loro fuga senza ritorno, mi ha fatto notare la sua impaziente attesa di trasferimento , che consisterebbe nel ricevere a carico dello Stato un appartamento (addirittura aveva parlato di una casa) . Ciò che mi ha disgustato era la sua fermezza totale e la sua sfacciata sicurezza che avrebbe ricevuto tutto come se fosse  DOVUTO!!!! Nessun cenno di lavorare o ricambiare in gratitudine…….Perció mi sorge un enorme dubbio, quanta verità ci nascondono le autorità competenti cantonali? Chi di voi sapeva che un asilante trasferito significa “sistemato” (cioè che ha messo radici e non lo sposti piú)?

LE DOMANDE

Ecco alcune domande che meriterebbero una risposta dalla Confederazione :


1.Vi sembra giusto che dopo un brevissimo periodo di permanenza gli asilanti ricevono completa assistenza (magari un appartamento sfrattato da inquilini Svizzeri)?


2. La Svizzera non dovrebbe accogliere solo i richiedenti d’asilo che provengono da paesi in cui vi cono persecuzioni religiose o guerre civili? Cosa c’entrano l’80% degli eritrei disertori  con una richiesta d’asilo non valida per legge? (La Svizzera politicamente non consente asilo ai disertori militari)


3. Chi li informa del nostro sistema sanitario funzionante? Chi li incita ad entrare in Svizzera ? Vabbé che siamo i babbei più ospitali di tutto il mondo, ma qui i falsi moralisti ci marciano sotto con un business altrettanto proficuo per i loro centri sociali e servizi strapagati dal cantone


4. L’Australia oppone ogni resistenza o tentativo illegale di entrare senza un permesso di lavoro, non guarda in faccia a nessuno per salvaguardare l’economia locale e  non ospita gente a carico dello Stato per impoverirsi. Perché la Svizzera non ne imita l’esempio ?


5. Siamo sicuri che in Svizzera il Popolo è ancora Sovrano ? Non ricordo di aver votato un referendum per abolire la democrazia eppure né la votazione per l’espulsione dei criminali stranieri né quella per frenare l’immigrazione di massa sono state rispettate e messe in vigore!!!! O ci ribelliamo in tempo o saremo letteralmente invasi non solo da immigrati, ma lasceremo ai moralisti socialisti il modo di calpestare i nostri diritti  di cittadini Svizzeri!!!!