di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO

Losone, 21 aprile 2009 
 

Un grande giorno per la democrazia diretta in Ticino! 
 
Oggi è  un grande giorno per la democrazia diretta in Ticino. Il Parlamento ha infatti approvato l’iniziativa del Guastafeste denominata “Per diritti popolari agevolati e flessibili nei Comuni”. O meglio ha approvato il controprogetto elaborato dalla Commissione Costituzione e diritti politici in collaborazione con gli stessi iniziativisti. Tale controprogetto  rappresenta un buon compromesso, che in certi punti va addirittura più in là di quanto chiedeva l’iniziativa, per cui – come già avevo anticipato negli scorsi giorni – confermo che l’iniziativa verrà ritirata evitando in tal modo una dispendiosa votazione popolare. L’entrata in vigore delle nuove agevolazioni nel settore dei diritti popolari , oltre a costituire un bel regalo per tutti i ticinesi , rappresenta indubbiamente un bel successo per il Guastafeste, che si rifà così della delusione patita l’11 marzo 2007, quando la sua iniziativa costituzionale denominata “Più potere al popolo con diritti popolari agevolati”  (che mirava ad agevolare il lancio di referendum e iniziative popolari a livello cantonale) venne bocciata per un soffio in votazione popolare con il 50,8 per cento dei voti  (47'923 voti contrari,  46'358 favorevoli e 4'064 schede bianche). Il risultato di quella votazione fu così tirato che la stessa sera il Consigliere di Stato Luigi Pedrazzini dichiarò che il tema prima o poi avrebbe dovuto essere rilanciato, magari ripescando il controprogetto che era stato bocciato dal Gran Consiglio. Il mio augurio è che dopo aver facilitato l’esercizio dei diritti popolari a livello comunale ora dal Parlamento o dal Governo arrivi qualche proposta per agevolarli anche a livello cantonale. Con la decisione odierna del Gran Consiglio d’ora in poi sarà meno difficile lanciare referendum e iniziative popolari nei Comuni ticinesi, e il Ticino , pur rimanendo il Cantone nel quale complessivamente vigono le regole più restrittive a livello cantonale ma anche comunale in questo settore, farà un bel passo avanti nel campo della democrazia diretta. Faccio un esempio concreto che mi tocca da vicino. Se fino ad oggi a Losone per la riuscita di un referendum o di un’iniziativa popolare occorreva raccogliere circa 800 firme (pari al 20% dei 4'000 cittadini con diritto di voto) in 30 giorni e rispettivamente 2 mesi, in futuro basteranno circa 600 firme (cioè il 15%) in 45 giorni e rispettivamente 3 mesi. Nella grande Lugano, dove finora occorreva raccogliere 3'500 firme, il tetto massimo sarà abbassato a 3'000. A beneficiare di queste agevolazioni saranno tutti i cittadini, sia quei pochi che fanno capo ai diritti popolari per modificare decisioni prese dal Consiglio comunale o per portare avanti nuove proposte, e sia quei molti che si limitano ad andare a votare su queste decisioni e queste proposte. L’utilità dei diritti popolari nei Comuni ( che attualmente sono circa 180) è del resto provata dalle cifre. Difatti su 42 referendum lanciati in 8 anni ( dal 2000 al 2007) in 30 Comuni, ben 30 sono stati approvati dal popolo e solo 12 respinti, mentre che su 18 iniziative lanciate nello stesso periodo in 14 Comuni, ben 13 sono state approvate dal Consiglio comunale o dal Popolo e solo 5 respinte. Visto che il numero delle firme da raccogliere in un Comune varia a dipendenza del numero di cittadini con diritto di voto ed è dunque più elevato nei Comuni con più abitanti, le nuove regole si riveleranno provvidenziali soprattutto nei Comuni che si sono già aggregati e in quelli che stanno progettando di aggregarsi. In effetti le aggregazioni hanno un effetto negativo sull’esercizio dei diritti popolari e in tal senso il Guastafeste, che come noto ha lanciato nel Locarnese le petizioni che hanno dato avvio agli studi di aggregazione dell’agglomerato, si è dato da fare in modo coerente proprio per correggere l’effetto negativo di queste fusioni e dare più voce al Popolo e alle opposizioni contro lo strapotere dei partiti.  
 

Giorgio Ghiringhelli, Losone 



 
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