Losone, 2 marzo
2015
Il CdS accoglie un
ricorso sui contributi
sostitutivi per i
posteggi mancanti
Il Guastafeste vince
un’altra battaglia a
favore delle tasche dei
cittadini
Sventata
una massiccia
“appropriazione
indebita” del Comune a
danno dei cittadini. Con decisione del 24 febbraio scorso il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente dal punto di vista formale, ma interamente nel merito, un ricorso presentato dal Guastafeste ( e pubblicato sul sito www.ilguastafeste.ch il 16 aprile 2014 ) contro una decisione del Consiglio comunale di Losone adottata nella seduta del 13 dicembre 2013 e concernente i contributi sostitutivi che i proprietari di immobili devono pagare quando per ragioni tecniche sono esentati dall’obbligo di formare dei posteggi in caso di costruzione di stabili o di loro ristrutturazione o ampliamento. Una materia che, a Losone , è regolata dall’art. 48 delle norme di applicazione del Piano regolatore (NAPR) . La decisione del Consiglio di Stato, oltre a mettere probabilmente la parola fine a un braccio di ferro che durava ormai da 15 anni fra il Guastafeste da una parte e il Municipio con il Consiglio comunale dall’altra, ha una valenza cantonale, visto che stabilisce in modo chiaro le modalità per il calcolo del contributo valevoli per tutti i Comuni.
Per dare un’idea delle
conseguenze positive del
ricorso per i cittadini
losonesi interessati,
basti dire che
il tetto massimo del
contributo per ogni
singolo posteggio
mancante diminuirà di
ben 2'350 franchi
rispetto a quello
avallato dal Consiglio
comunale.
Tale contributo, che
attualmente
ammonta per tutti a
2’000 franchi , sarà in
futuro differenziato a
dipendenza delle zone di
Piano regolatore . Ad
esempio per le zone R2 ,
applicando la tariffa
massima prevista dalla
“forchetta” tariffale,
il contributo ammonterà
a 3'450 franchi anziché
5'800 ( come invece
aveva deciso il
Consiglio comunale ) e
per le zone R5 ammonterà
a
4'850 franchi anziché
7'200 !
Ed ora un po’ di
istoriato.
Già nel 2001 il Consiglio comunale aveva approvato una proposta del Municipio di aumentare questo contributo portandolo da 2'000 a 5'000 franchi per tutti. E già allora il Guastafeste aveva inoltrato un ricorso che venne accolto dal Consiglio di Stato nel 2005 e che ha bloccato l’aumento fino a oggi. Nel ricorso si faceva osservare che lo scopo del contributo era quello di ristabilire una parità di trattamento fra i proprietari che sono tenuti a realizzare i posteggi e coloro che per ragioni giustificate ne sono esenti, per cui - in base alla giurisprudenza - in un Comune che presenta un azzonamento differenziato e con un valore dei terreni assai diverso da una zona all’altra , la parità di trattamento poteva essere garantita solo applicando un contributo differenziato a dipendenza del valore medio dei terreni delle singole zone.
Nel 2008 il Municipio elaborò dunque una nuova proposta che prevedeva sì dei contributi differenziati per ogni zona ( ad esempio 4'730 franchi nelle zone R2 e 6'270 nelle zone R5) ma che secondo il Guastafeste erano esagerati , in quanto era stato “gonfiato” uno dei fattori utilizzati per il calcolo : quello concernente il costo di costruzione di un posteggio privato all’aperto (valutato a ben 300 franchi al mq, ossia il triplo rispetto a quanto applicato in molti altri Comuni ticinesi, fra cui Locarno, Bellinzona e Chiasso) . Durante la seduta del Consiglio comunale dedicata a questo argomento, il Guastafeste fece osservare che la proposta di modifica del contributo non era stata sottoposta al preavviso dell’Ufficio per la sorveglianza dei prezzi , come previsto dalla legge federale, e il Municipio dovette dunque di ritirare il messaggio . Successivamente Mister Prezzi confermò che il costo di costruzione preso in considerazione per il calcolo del contributo era esagerato e suggerì al Municipio di chiedere delle offerte alle ditte del settore e di prendere poi in considerazione quella migliore.
Nel 2010, per sbloccare una situazione che si trascinava ormai da un decennio, il Guastafeste presentò una mozione con la quale si proponeva una formula di calcolo basata su un costo di 100 fr/mq per la costruzione di un posteggio, da computare però solo nella misura del 25 % (in ottemperanza a una sentenza del Tribunale federale). Nel dicembre del 2013 il Consiglio comunale approvò la mozione ma, seguendo il parere della Commissione PR – la quale era giunta alla conclusione che la costruzione di un posteggio eseguito a regola d’arte (bordure in granito, pozzo perdente ecc.) ammontava a 380 fr/mq (!) – stabilì che alla voce “costo di costruzione” fosse da prendere in considerazione per il calcolo del contributo una “forchetta” tariffale variabile da un minimo di 80 a un massimo di 150 franchi al mq, da computare però al 100% e non al 25%.
Da qui il ricorso del Guastafeste, il quale, basandosi su alcune offerte richieste a delle ditte di pavimentazione stradale, ha dimostrato che la migliore offerta per la costruzione di un posteggio privato all’aperto con modalità costruttive semplici ammontava a 130 fr./mq. Il Consiglio di Stato ha accolto queste argomentazioni e, dopo aver osservato che la norma adottata dal Consiglio comunale “disattendeva il diritto” perché non considerava la riduzione dei costi di costruzione al 25%, ha modificato d’ufficio la decisione del Legislativo mantenendo sì una “forchetta tariffale” fra gli 80 ed i 150 franchi, ma computandola solo al 25% .
“Le
contestazioni del sig.
Ghiringhelli volte al
calcolo del contributo
sostitutivo
– si legge nella
decisione –
trovano l’avvallo del
Consiglio di Stato nella
misura in cui la norma
così come proposta dal
Comune non può essere
approvata per gli stessi
motivi sollevati dal
ricorrente” .
A differenza di quanto chiedeva il Guastafeste – ma si tratta di una questione marginale - il Consiglio di Stato ha ritenuto che dal profilo formale fosse più adeguato lasciare al Municipio la competenza di fissare anno per anno tramite ordinanza i fattori utilizzati per il calcolo del contributo ( valore dei terreni e costo medio di un posteggio privato all’aperto) anziché ancorare questi fattori nelle NAPR : e ciò in modo da evitare le lunghe procedure che si renderebbero necessarie ad ogni eventuale adeguamento dei valori e dei costi. Per concludere il Consiglio di Stato ha ordinato al Municipio di procedere entro 30 giorni alla pubblicazione della modifica apportata d’ufficio all’art. 48 cpv 3 delle NAPR.
Indovinello : quanti pensate che siano quei losonesi che hanno ringraziato il Guastafeste per questa sua lunga e vittoriosa battaglia a difesa della legalità e degli interessi dei cittadini ? Non vi dico qual è la risposta esatta per non fare arrossire i losonesi…
Riflessione : va riconosciuto che la materia è piuttosto tecnica e complessa, però a pensarci bene sembra incredibile che in questi 15 anni, fra quelle decine di politici, avvocati, tecnici, pianificatori ecc. che a seguito delle proteste del Guastafeste si sono occupati della materia, nessuno gli abbia dato retta e nessuno abbia capito che aveva ragione.
Atroce dilemma
: sono io che
sono un genio
alla Einstein
(vedi foto) o
sono gli altri
che sono
superficiali e
un po’ duri di
comprendonio ?
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