di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO


POLITICA COMUNALE
INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Giorgio Ghiringhelli 
Via Ubrio 62
6616 Losone
Losone, 28 febbraio  2009


  Lodevole
Municipio di Losone 

Interpellanza

Dopo l’AGIE ...ora tocca alla Diamond ? E’ tempo di rimboccarsi le maniche per attirare nuove industrie e puntare maggiormente sul turismo !

Egregio signor sindaco,
gentile municipale, egregi municipali,

 

con un’interpellanza del 9 dicembre scorso intitolata “Cosa sta succedendo all’AGIE ?  avevo dato notizia di un progettato scambio di attività produttive fra la fabbrica di Losone e quella di Ginevra dell’AGIE Charmilles, e in quell’occasione avevo chiesto quali conseguenze potessero esserci sul piano occupazionale per la fabbrica di Losone e se quelle strane manovre non fossero solo il primo passo verso un’eventuale concentrazione di tutte le attività a Ginevra, con conseguenze disastrose per l’economia locale oltre che per le famiglie interessate.

 

Già un paio di giorni dopo, a seguito della pubblicazione di quell’ interpellanza sul Corriere del Ticino, il portavoce del gruppo, Patrick Köppe, sollecitato da altri giornalisti, confermò i progetti di riorganizzazione previsti per il 2009, ma allo stesso tempo tenne a minimizzarne le conseguenze. “Non ci saranno rivoluzioni, e, lo ripeto, non è prevista la soppressione di posti di lavoro. Se fossi nei dipendenti starei piuttosto tranquillo” dichiarò al Giornale del Popolo.

 

E difatti appena un mesetto dopo (cfr. giornali del 14 gennaio)  il gruppo sciaffusano Georg Fischer, da cui dipende l’AGIE-Charmilles, annunciò il taglio di 177 posti di lavoro in Svizzera, fra cui 59 all’AGIE...

 

Poi di recente si è saputo che i licenziamenti a Losone sono stati 44 (il 10% degli effettivi), di cui quasi tutti domiciliati in Ticino. E ancor più recentemente il sindacato UNIA ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà i Municipi dei 10 Comuni in cui abitano questi lavoratori.

 

Purtroppo, insomma, i fatti mi hanno dato ragione.

 

Se ora torno sull’argomento è perché, come già successo nel caso dell’AGIE, mi tocca dare in anteprima un’altra cattiva notizia per l’economia locale che questa volta concerne l’altra punta di diamante dell’industria losonese : la Diamond, attiva specialmente nel settore delle fibre ottiche. In base a informazioni da me raccolte, mi risulta che a partire da lunedì 2 marzo tutti i circa 330 dipendenti della ditta ( di cui oltre la metà frontalieri) entreranno in disoccupazione parziale. Sull’entità della riduzione dell’attività lavorativa ho raccolto informazioni discordanti, ma comunque preoccupanti. La versione più gettonata è che il grosso dei dipendenti (circa i due terzi) lavorerà solo 2 giorni alla settimana e il resto 3 giorni alla settimana. Il provvedimento, come detto, dovrebbe riguardare tutti i reparti : dalla produzione, alla ricerca, all’amministrazione.  I dipendenti sarebbero stati informati solo pochi giorni fa di questa drastica misura. Non siamo ancora giunti ai licenziamenti di massa, come per l’AGIE, ma l’acuirsi della crisi economica a livello mondiale non lascia presagire nulla di buono per i prossimi mesi. Del resto già nelle scorse settimane, come aveva riferito la Tessiner Zeitung del 13 febbraio, la ditta avrebbe deciso di non rinnovare i contratti a tempo limitato di una trentina di dipendenti.

 

Proprio in  questi giorni la Commissione della Gestione del Consiglio comunale inizierà l’esame dei conti preventivi 2009 del Comune, che, malgrado un aumento del moltiplicatore d’imposta dal 75% all’85% prevedono un disavanzo di esercizio di circa 1 milione di franchi.  A tale risultato il Municipio arriva prevedendo, rispetto al 2008, un aumento del gettito fiscale  di base  pari al 2,9% per le persone fisiche (quindi + 349'000 franchi) , e  una diminuzione dell’1,26% per le persone giuridiche (quindi – 25'000 franchi) .  In totale si prevede un gettito di 12'377'000 franchi per le persone fisiche (l’ultimo gettito accertato è quello del 2006 con 11'159'000 franchi) e un gettito di 1'966'000 franchi per le persone giuridiche (contro i 2'249'000 franchi accertati nel 2006).

 

Visto quanto sta avvenendo all’AGIE e  alla Diamond, è dunque lecito chiedersi se queste proiezioni, che in parte risultano da previsioni fatte alcuni mesi fa a livello cantonale, non siano troppo ottimistiche per un Comune come il nostro che a differenza di altre località ha sul suo territorio grosse industrie in  piena crisi. E’ quindi importante fare chiarezza onde poter meglio valutare quale potrebbe essere l’impatto sugli introiti fiscali provenienti sia dalle ditte in questione e sia dal personale domiciliato a Losone .

 

A tal scopo chiedo :

 

1)      Il Municipio , prima della presentazione di questa interpellanza, era stato informato dai vertici della Diamond su quanto bolliva in pentola, o la notizia lo ha colto di sorpresa ?  

2)      Quanti fra i dipendenti della Diamond ( compresi quelli con contratto di lavoro a tempo limitato)  abitano a Losone ?

3)      Quante delle 44 persone licenziate all’AGIE sono domiciliate a Losone?

4)      Onde evitare brutte sorprese in futuro, il Municipio non ritiene di rivedere al ribasso le previsioni del gettito fiscale nei conti preventivi del Comune per il 2009 che saranno sottoposti al Consiglio comunale verosimilmente a fine marzo ?

5)      Cosa è stato discusso fra il Municipio e l’UNIA a proposito dei licenziamenti all’AGIE e quali sono state le eventuali richieste del sindacato per aiutare le persone rimaste senza lavoro?

6)      Onde cercare di portare qualche nuova industria a Losone e creare così nuovi posti di lavoro, non pensa il Municipio che sarebbe il caso di riesumare la proposta fatta dal sottoscritto con una mozione del 1999 bocciata dal Consiglio comunale nel maggio del 2003, e consistente nella concessione automatica di agevolazioni fiscali a livello comunale a tutte quelle ditte che beneficiano del medesimo aiuto da parte del Cantone grazie alla Legge per l’innovazione economica (legge mirante per l’appunto a  favorire l’innovazione economica e l’occupazione sia da parte di nuove aziende che iniziano per la prima volta la loro attività nel Cantone e sia da parte di aziende già esistenti che operano un cambiamento essenziale dell’attività)?

 

 

Fin dall’inizio della sua attività politica in questo Comune il gruppo del Guastafeste è stato l’unico a credere nelle possibilità di potenziare il turismo losonese, tant’è vero che bel 2002, ad esempio , avevamo commissionato a un Istituto specializzato , e pagato di tasca nostra (12'000 franchi), uno studio per un Modello di sviluppo del turismo di Losone che il Consiglio comunale si era rifiutato di finanziare. Proprio in base a questo studio era fra l’altro emerso che il turismo porta circa 22 milioni di franchi all’anno all’economia losonese : una somma importante e che avrebbe potuto aumentare di parecchio se il Consiglio comunale e il Municipio Losone non avessero bocciato con bella regolarità  TUTTE le nostre proposte  atte per l’appunto a puntare maggiormente sul turismo e a favorire l’insediamento di nuovi alberghi. Sento ancora nelle orecchie le risposte che ci venivano date in tono ironico per motivare queste bocciature : ”Il nostro è un Comune a vocazione industriale e non turistica”. Inutilmente abbiamo cercato di far capire che in una regione di rara bellezza come la nostra le due cose non erano in contrasto fra di loro e che si poteva benissimo puntare sul turismo senza venir meno alla vocazione industriale, in modo da metterci le spalle al riparo in caso di crisi delle industrie. Come è già successo in tante altre occasioni il tempo purtroppo ci ha dato ragione, e adesso che la temuta crisi è arrivata il nostro Comune si troverà in maggiori difficoltà rispetto ad altri che non hanno snobbato il turismo , e a pagare le conseguenze di questa scarsa lungimiranza dei politici saranno malauguratamente  i cittadini che si vedranno aumentare le imposte e diminuire i contributi e gli aiuti sociali. Probabilmente è troppo tardi per un cambiamento di rotta atto a rivitalizzare il turismo , perché ora mancano i soldi per certi investimenti e perché certe cose vanno pianificate per tempo in quanto richiedono anni prima di dare frutti. Però di fronte a questa catastrofica situazione non possiamo rimanere con le mani in mano e dobbiamo tentare tutto quanto è possibile.

 

Per cui chiedo :

 

Non pensa il Municipio che, nell’intento di rivitalizzare l’economia locale puntando maggiormente sul turismo, sarebbe il caso di togliere urgentemente dal cassetto lo studio per un Modello di sviluppo del turismo che nel 2003 il nostro  gruppo aveva regalato al Comune e poi chiedere ai suoi autori di aggiornarlo e di presentarlo nel corso di una serata ad hoc al Consiglio comunale, in modo che promuovendo un dibattito si possa finalmente dare avvio anche in questo Comune a un cambio di mentalità verso il turismo?

 

                                       Distinti saluti                       Giorgio Ghiringhelli




 
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