Rapporto di
minoranza
sul MM no. 41/2009
Bilancio consuntivo
2008 del Comune di
Losone,
ovvero : cronaca di
un disastro
annunciato
Gentili colleghe,
egregi colleghi,
per la sesta volta
consecutiva i conti
consuntivi del
nostro Comune si
chiudono con un
deficit da far
rabbrividire :
1'823'087 franchi.
Il fatto ancor più
grave, e che il
messaggio municipale
non sottolinea
minimamente, è che
questo deficit è
stato raggiunto
malgrado l’aumento
del moltiplicatore
d’imposta – a
partire per
l’appunto dal 2008 -
di ben 10 punti (
dal 75% all’85%).
Senza l’aumento
della pressione
fiscale il deficit
sarebbe stato
superiore ai 3
milioni, come del
resto figurava a
preventivo. In
ottica futura
dovrebbe far
riflettere il fatto
che per chiudere i
conti in pareggio si
sarebbe dovuto
applicare un
moltiplicatore
d’imposta attorno al
98% : ed è ciò che
potrebbe accadere in
un futuro assai
prossimo se non si
correrà al riparo
con drastiche misure
di risparmio e tagli
alla spesa pubblica
per almeno 1 milione
di franchi
( sempre ovviamente
che non si voglia
avere un
moltiplicatore così
elevato) .
La serie nera dei
deficit era iniziata
nel 2003. Ecco le
cifre nel dettaglio
di questi disavanzi
(arrotondati) :
2003 :
539'000 franchi
(con un
moltiplicatore al
65%) – capo
dicastero finanze
PPD
2004 :
1'467'000 franchi
(con un
moltiplicatore al
70%) - capo
dicastero finanze
PLR (da aprile)
2005 :
1'598'000 franchi
(con un
moltiplicatore al
75%) – capo
dicastero finanze
PLR
2006:
1'057'000 franchi
(con un
moltiplicatore al
75%) – capo
dicastero finanze
PLR
2007:
1'856'000 franchi
(con un
moltiplicatore al
75%) – capo
dicastero finanze
PLR
2008:
1'823'000 franchi
(con un
moltiplicatore
all’85%) - capo
dicastero finanze
PPD (da aprile)
Conseguenza di
questo andazzo : il
capitale proprio
è sceso da 13,4
milioni del 2003 a
5,6 milioni del
2008.
Le responsabilità
del Municipio, del
CC e della Gestione
Si ha un bel dire
che la causa
principale di questo
chiaro e costante
degrado è
dovuto al ristagno
del gettito fiscale
( che, a parte gli
anni d’oro dal 2000
al 2002, è rimasto
stabile attorno ai
12,5/13,5 milioni
dal 1997 in poi) a
seguito sia della
crisi delle
principali industrie
e sia degli sgravi
fiscali decisi dal
Cantone.
La verità che
pochi vogliono
riconoscere
(l’autocritica non è
molto di moda...) è
che, proprio per
fronteggiare il
ristagno degli
introiti fiscali e
la crescita dei
disavanzi dovuta a
un vistoso aumento
delle spese, si
sarebbe dovuto
correre ai ripari
per tempo sia
adeguando il
moltiplicatore
d’imposta alla reale
situazione (compito,
questo, che spettava
al Municipio) e sia
introducendo alcune
di quelle proposte
di risparmio che
solo da pochi mesi
si sta cominciando a
discutere (compito,
questo, sia del
Municipio e sia
soprattutto del
Consiglio comunale).
Invece si è
continuato con
spensieratezza a
fare il passo più
lungo della gamba.
Quindi il minimo che
si possa dire è che
le autorità
politiche hanno
dormito . Se si
fosse aumentato il
moltiplicatore
d’imposta all’80 %
già nel 2004, e
all’85% già a
partire dal 2005,
avremmo evitato di
accumulare disavanzi
milionari e oggi
avremmo ancora
consistenti riserve
(capitale proprio)
attorno agli 11
milioni di franchi
(anziché 5,6
milioni), che ci
avrebbero permesso
di fronteggiare con
più tranquillità e
probabilmente senza
ulteriori aumenti
del moltiplicatore i
tempi grami che ci
attendono. Ora
invece, pur
applicando misure di
risparmio dolorose,
sarà difficile
evitare di portare
il moltiplicatore al
95% , andando così
ad aumentare il
carico fiscale ai
contribuenti
losonesi proprio in
pieno periodo di
crisi economica.
Critiche con il
senno di poi ? No,
bastava leggere il
Piano finanziario
Qualcuno magari
potrebbe obiettare
che con il senno di
poi è facile
sentenziare. In
realtà c’erano già
da diversi anni
tutti gli elementi
per intervenire,
senza bisogno di
essere dei profeti.
Già in occasione
dell’approvazione
dei conti preventivi
del Comune per il
2005 (cfr. verbale
seduta del 20.12.04)
sostenevo che “la
soluzione di
aumentare tasse e
imposte è una scelta
quasi obbligata”
Per fare ciò
che andava fatto
sarebbe
bastato mettere in
pratica l’articolo 2
del Regolamento
sulla gestione
finanziaria e sulla
contabilità dei
Comuni (consultabile
nelle ultime pagine
del libretto verde
che riporta la LOC
ed il rispettivo
Regolamento di
applicazione) , il
quale sancisce che “il
conto di gestione
corrente deve essere
pareggiato a medio
termine”.
Oppure sarebbe
bastato leggere
attentamente le
conclusioni del
Piano finanziario
per il periodo
2006-2010
(presentato al
Consiglio comunale
nel maggio del
2006), laddove si
sottolineava
che :
“ al fine di
poter garantire
una situazione
equilibrata
delle finanze
comunali, e
ammesso che le
ipotesi di base
si concretizzino,
risulta
necessaria
un’adeguata
politica della
pressione
fiscale. Con ciò
si rileva che
non
risulta
possibile
raggiungere un
autofinanziamento
positivo senza
aumentare il
moltiplicatore
d’imposta fino a
un limite
dell’85%.
Solo così ,
infatti il
moltiplicatore
politico si
avvicinerebbe,
pur senza
raggiungerlo,
al
moltiplicatore
aritmetico : i
disavanzi che si
conseguirebbero
sarebbero dei
disavanzi
“tecnici”,
facilmente
assorbibili dal
capitale
proprio”
A maggior ragione si
sarebbe dovuto
seguire queste sagge
raccomandazioni e
metterle subito in
pratica visto che
esse si basavano su
ipotesi di crescita
del gettito
d’imposta che si
sono poi rivelate di
almeno 1,5/2,5
milioni all’anno
troppo ottimistiche
!!!
Qualcuno mi
può spiegare a cosa
serve allestire
Piani finanziari se
poi non se ne tiene
conto ?
Se dagli errori del
passato si possono
ricavare utili
lezioni per il
futuro, è sperabile
che il prossimo
Piano finanziario
che sarà presto
presentato al CC sia
improntato a una
giusta prudenza per
quanto riguarda
l’evoluzione
prevista per il
gettito fiscale
( onde non coltivare
pericolose illusioni
di ricchezza)
e soprattutto è
sperabile che
Municipio e
Consiglio comunale
ne tengano conto per
i prossimi anni
e agiscano di
conseguenza nei
rispettivi campi di
competenza (tanto
nella scelta del
moltiplicatore
quanto in quella
delle spese).
Carenza di
controlli e spirito
critico. Chi approva
i conti
è responsabile
Quindi è innegabile
che sia il Consiglio
comunale e sia la
Commissione della
Gestione, sotto la
spinta di un
Municipio che non ha
fatto niente per
suonare campanelli
di allarme e anzi a
più riprese ha
gettato acqua sul
fuoco ribadendo
ostinatamente che le
finanze losonesi
erano sane, hanno
clamorosamente
fallito il loro
compito di
controllori
dell’Amministrazione
sancito dall’art. 13
b della LOC.
Approvando in
ogni occasione i
conti preventivi e
consuntivi altamente
deficitari del
Comune i consiglieri
comunali hanno in
pratica dato la loro
adesione alla
conduzione della
gestione comunale e
se ne sono assunti
la responsabilità
finanziaria e
amministrativa
sollevando il
Municipio da ogni
responsabilità
politica-amministrativa
, come ben
spiega Eros Ratti
alle pagine 132/133
del
manuale-commentario
“Il Comune” (primo
volume).
E’ un dato di fatto,
e non un’opinione,
che l’unico gruppo
politico a non avere
responsabilità in
tal senso è quello
del Guastafeste, il
quale, oltre a non
aver potuto far
parte delle
Commissioni del
Legislativo ( e
quindi neppure di
quella della
Gestione) nella
legislatura
2004-2008, non ha
mai approvato né i
conti consuntivi né
i conti preventivi
proprio perché non
condivideva certe
scelte politiche e
finanziarie.
E’ una fortuna per i
partiti che i
cittadini ( e certi
giornalisti
ministeriali e
codini) hanno la
memoria corta e non
si interessano molto
a queste cose
“tecniche” ,
limitandosi a
mobilitarsi solo su
certi temi
passionali come i
rifiuti, i regali da
un milione al
Patriziato, le
proposte di
risparmio nel
settore scolastico e
così via, perché
altrimenti alle
prossime elezioni
gli elettori li
castigherebbero.
Invece andrà a
finire che a essere
castigato, se
dovesse
ripresentarsi, sarà
proprio quel
movimento politico
che ha meno
responsabilità nel
degrado delle
finanze comunali ma
che ora per senso
del dovere è quello
che si espone di più
e si crea più nemici
nel cercare di
portare avanti
proposte di
risparmio atte a
risollevare queste
finanze...
Perché
propongo di non
approvare i conti
del 2008
Anche per quanto
riguarda i conti
consuntivi 2008 il
sottoscritto, in
qualità di
rappresentante del
Guastafeste in seno
alla Commissione
della Gestione,
propone con questo
rapporto di
minoranza di non
approvare questi
conti.
Oltre alle solite
ragioni di fondo già
esposte più sopra,
questa volta ho un
motivo in più per
non proporre
l’avallo di questi
conti. Tale motivo è
legato a quanto
avvenne il 28
gennaio 2008 in
occasione della
seduta del CC
dedicata all’esame
di conti preventivi
2008 del Comune. In
quell’occasione ,
con il
moltiplicatore
d’imposta ancora al
75%, il Municipio
aveva presentato dei
conti che
prevedevano un
deficit di ben 3
milioni di franchi.
Di fronte a un
simile disavanzo
ogni consigliere
comunale con un
minimo di senso di
responsabilità
avrebbe dovuto
reagire invocando a
viva voce o un
aumento del
moltiplicatore
d’imposta o incisive
misure di risparmio
o entrambe le cose.
Invece la
Commissione della
Gestione emise un
rapporto all’acqua
di rose, e
praticamente senza
proposte di
risparmio degne di
tale nome, nel
quale seraficamente
si osservava che :
“come
sottolineato dal
Municipio la
situazione non
si presenta così
grave da dover
adottare delle
misure drastiche
della spesa o
degli aumenti
delle entrate
tramite il
ritocco del
moltiplicatore
politico”
(relatore del
rapporto : Fabio
Allisiardi della
Sinistra; firmatari
: Carlo Ambrosini e
Silvano Beretta del
PPD, Edy Meschini e
Francesco Frasca del
PLR, Giovanni
Giudici e Daniele
Pinoja dell’UDC)
Ancora oggi mi
chiedo come sia
stato possibile che
persone così esperte
abbiano potuto
sottoscrivere un
rapporto così
superficiale e
manifestamente
inveritiero di
fronte a un deficit
preventivato di 3
milioni . Questa
frase è la
dimostrazione più
lampante che solo 20
mesi fa, quando il
degrado delle
finanze di Losone
era già
evidentissimo, il
Municipio, il
Consiglio comunale,
la Commissione della
Gestione e tutti i
gruppi politici (
con la sola
eccezione del
Guastafeste) erano
ancora convinti che
Losone continuasse
ad essere una sorta
di “isola felice”. I
casi sono tre : o
tutta questa gente
sperava in qualche
vincita al lotto che
avrebbe rimpolpato
le casse del Comune,
o non sapeva fare i
conti, oppure sapeva
benissimo fare i
conti ma data
l’imminenza delle
elezioni comunali
(aprile 2008) ha
preferito non
raccontarla giusta
ai losonesi. Una
“bugia” che comunque
è durata poco, visto
che 11 mesi dopo (3
febbraio 2009) il
Municipio ,
rimangiandosi le
assicurazioni date
alla credulona
Commissione della
Gestione, decise di
aumentare il
moltiplicatore
d’imposta per il
2008, e non solo di
5 punti ma di ben 10
! E visto che,
sempre 11 mesi dopo
, rimangiandosi
anche in questo caso
le assicurazioni
date alla credulona
Commissione della
Gestione, il
Municipio - nel suo
messaggio del 10
febbraio sui
conti preventivi
2009 del Comune -
propose pure di
abrogare l’aiuto
complementare
comunale ! Altro che
“niente misure
drastiche della
spesa o aumenti
delle entrate”...
Ma non è tutto.
Nella seduta del CC
del 28 gennaio 2008
il sottoscritto –
intervenendo a nome
del gruppo del
Guastafeste – disse
( e scusate per
l’autocitazione) :
“(...)
Capiamo che in
tempi
preelettorali
non sia molto
consigliabile
parlare di tagli
alla spesa o di
aumenti di tasse
e imposte, e sia
più conveniente
far credere ai
cittadini che
tutto è sotto
controllo. Noi
invece
preferiamo
sfidare
l’impopolarità e
dire ai losonesi
che se si
continua così la
situazione
degenererà nel
giro di 2 o 3
anni e a quel
momento per
raddrizzare la
situazione non
basterà più
aumentare il
moltiplicatore
di 5 punti, ma
volenti o
nolenti si dovrà
aumentarlo
almeno di 10-15
punti. Per
questo motivo,
nell’intento di
limitare i
danni, stasera
proporremo una
serie di tagli
alle uscite per
un totale di
324'000 franchi
e nuove entrate
per un totale di
116'000 franchi
(...)”
Quella sera feci una
ventina di proposte
di risparmio : tutte
fucilate con
votazione bulgare
tra sbuffamenti di
impazienza e
risolini di
compiacimento da
parte del Consiglio
comunale, che volle
così umiliarci e
ridicolizzarci.
Nessun altro gruppo
portò avanti una
qualche altra
proposta concreta di
risparmio. Anziché
essere apprezzato,
il nostro impegno
venne interpretato
come al solito come
mania di
protagonismo o
desiderio di
intralciare i
“lavori” (?) del CC.
Tant’è vero che
alcuni giorni dopo,
in una lettera
apparsa sulla
stampa, un
consigliere del PLR
di professione
economista (quindi
non un incompetente
in materia di
finanze) mi accusò
di aver fatto con
tutti i miei
interventi dell’”ostruzionismo
demagogico” .
Per fortuna il
tempo è galantuomo
e non solo ha
dimostrato chi
diceva la verità e
chi no ma ha reso
giustizia a chi era
stato sbeffeggiato
per aver fatto
null’altro che il
proprio dovere. Non
per nulla alcune
delle nostre
proposte bocciate
quasi all’unanimità
in quell’occasione
sono poi state
portare avanti un
anno dopo o dal
Municipio o dalla
Commissione della
Gestione e in tale
occasione sono state
approvate
all’unanimità o
quasi ( ad esempio i
tagli parziali degli
onorari dei
municipali e dei
gettoni di presenza
dei consiglieri
comunali, i tagli ai
ricevimenti, i tagli
al servizio della
Prosegur, i tagli al
festival del film).
E’ vero che anche se
tutte le proposte
del Guastafeste
fossero state
accettate i conti
2008 si sarebbero
chiusi comunque con
un deficit
milionario, ma è
anche vero che
almeno noi abbiamo
provato a ridurre
questo deficit e a
squillare campanelli
di allarme e che se
tutti avessero fatto
la loro parte ora
non ci troveremmo di
fronte a un deficit
di quasi 2 milioni.
Dagli altri gruppi
non è invece
pervenuto lo
straccio di una
proposta, ma solo le
solite vacue e
inutili
raccomandazioni
generiche a spendere
con oculatezza.
E’ tempo di dare
segnali concreti che
il vento sta
cambiando...
Quindi ora nessuno
più del sottoscritto
e del mio gruppo ha
delle buone ragioni
per bocciare i conti
consuntivi 2008.
Capisco che gli
altri gruppi, dopo
aver approvato i
preventivi 2008,
possano ora trovarsi
in difficoltà a
bocciare i
consuntivi 2008. Ma
fra i preventivi ed
i consuntivi ci sono
state le elezioni
comunali , con un
forte ricambio dei
consiglieri, per cui
quei nuovi
consiglieri che
volessero
distanziarsi da
certe
“superficialità” del
passato che hanno
causato danni al
paese o che non
vogliono sollevare
il Municipio da ogni
responsabilità per
la gestione 2008
assumendosi
responsabilità
politico-finanziarie
che non hanno, hanno
una buona occasione
per lanciare un
segnale (magari
anche solo
astenendosi) e far
capire che la musica
sta cambiando e che
essi non sono più
disposti a fare gli
“utili idioti”.
Dall’esame
dettagliato dei
conti effettuati in
seno alla Gestione
sono emersi alcuni
sprechi commessi dal
Municipio, che
evidentemente non ha
ancora ben capito
che la festa è
finita . Non saprei
come altro definire,
ad esempio,
l’importo di circa
5'000 franchi speso
per la creazione ad
opera di un grafico
di 5 cartelli
“divieto di fumare”
installati alle
Scuole elementari, o
l’importo di circa
7'000 franchi per la
cena annuale dei
dipendenti. Alcuni
di questi sprechi
verranno evidenziati
nel rapporto di
maggioranza della
Commissione della
Gestione. Altri
hanno fornito spunti
per qualche proposta
di risparmio che
potranno essere
utili in occasione
dell’esame dei conti
preventivi per
l’anno prossimo.
Gli errori del
passato servano da
insegnamento per il
futuro
Non entro
appositamente in
questioni di
dettaglio dei
consuntivi 2008
perché a questo
punto quel che
è stato speso
è stato speso e
perché con
questo rapporto di
minoranza mi
sembrava più
importante fare un
discorso di fondo
sulle responsabilità
politiche del
Municipio, del
Consiglio comunale e
della Commissione
della Gestione , e ,
cifre e fatti alla
mano, credo di aver
fornito sufficienti
motivi di
riflessione. Se è
vero che con questo
rapporto mi son
tolto a giusta
regione qualche
sassolino dalle
scarpe, è pur vero
che evidenziando
certi errori del
passato il mio scopo
principale è quello
di evitare che gli
stessi errori
vengano ripetuti in
futuro, perché se
errare è umano
perseverare sarebbe
diabolico.
Auspico che i
colleghi del
Consiglio comunale
siano più critici
nei confronti del
Municipio e di
certe richieste di
credito, che non
firmino cambiali in
bianco aumentando
dagli attuali 30'000
a 60'000 franchi per
singolo oggetto le
deleghe decisionali
del Municipio in
materia di spese,
che non approvino
più conti consuntivi
o preventivi che
chiudono con grossi
deficit , che si
dimostrino un po’
più attivi,
fantasiosi e
coraggiosi nel
proporre misure di
risparmio.
Auspico che le
misure di risparmio
che si dovranno
esaminare nei
prossimi mesi
possano essere
discusse in un clima
sereno, di
collaborazione e
senza fanatismi,
visto che lo scopo
di queste proposte
non è di farci
dispetti l’un con
l’altro ma di
risanare le finanze
del Comune.
Ben vengano
eventuali referendum
contro certe
proposte
particolarmente
dolorose, perché ci
aiuteranno a capire
fino a che punto i
losonesi saranno
pronti ad accettare
dei tagli pur di
evitare aggravi
fiscali eccessivi :
purché questi
referendum non
degenerino in
attacchi personali o
in guerre di
religione (come à
avvenuto nei miei
confronti in
occasione dei
referendum –
entrambi vincenti –
contro il regalo di
1 milione che il
Comune voleva fare
al Patriziato e
contro la tassa sul
peso dei rifiuti) .
Auspico inoltre che
ogni qualvolta ci si
troverà di fronte a
qualche proposta di
spesa o di
investimento i
consiglieri e i
municipali si
ricordino dei
principi di gestione
finanziaria
riportati negli
articoli 3 – 4 – 5
del già citato
Regolamento sulla
gestione finanziaria
e sulla contabilità
dei comuni, i quali
recitano :
art. 3 : “
Prima di procedere a
una spesa occorre
esaminare la sua
necessità e la
sopportabilità dei
costi diretti e
indiretti che ne
derivano” (
principio della
parsimonia)
art. 4 :
“Per ogni decisione
deve essere scelta
la variante che
permette di
raggiungere lo scopo
nel modo più
economico” (principio
dell’economicità)
art. 5 : “I
beneficiari di
prestazioni
particolari dovranno
di regola
sopportarne i costi”
(principio della
causalità e
compensazione dei
vantaggi)
Collegiali saluti
Giorgio Ghiringhelli
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