“Niet” dei gruppi
politici alla proposta
degli esperti dell’IMAT
(portata avanti dal
gruppo del Guastafeste)
di istituire una
Commissione municipale
del Turismo a Losone
Da
anni vado dicendo che a
Losone in particolare e
in Ticino in generale
non c’è una mentalità
turistica : lo si vede
spesso dalle grandi cose
ma anche da quelle in
apparenza piccole ma
significative. Qui di
seguito vi racconto
l’ultimo recentissimo e
sintomatico episodio
concernente Losone, che
dimostra una
inspiegabile totale
mancanza di sensibilità
verso il pur
importantissimo settore
del turismo, senza il
quale saremmo tutti i
brache di tela.
Ricordo
dapprima che nel marzo
del 2003 gli esperti
dell’Istituto di
Management turistico di
Bellinzona (IMAT)
presentarono
ufficialmente alla
stampa, in un incontro
svoltosi all’albergo
Monte Verità, lo studio
per un Modello di
sviluppo del turismo di
Losone : tale studio era
stato commissionato e
pagato (12'000 franchi)
dal movimento del
Guastafeste dopo che il
Consiglio comunale
(contro il parere del
Municipio) aveva
respinto una mozione che
proponeva per l’appunto
di stanziare un credito
per eseguirlo.
Da
questo studio di
oltre 80 pagine
(riportato integralmente
sul nostro sito ) era
emerso che il
turismo porta
all’economia losonese
circa 22 milioni di
franchi all’anno
(!!!) e che uno
dei punti deboli del
turismo losonese era
costituito dalla
mancanza di una vera
mentalità turistica fra
la popolazione.
Proprio
per ovviare a questa
lacuna gli esperti
dell’IMAT avevano
suggerito tutta una
serie di strategie che
non richiedevano
particolari investimenti
di denaro, fra cui la
divulgazione dello
studio alle cerchie
interessate, una
strategia di
comunicazione,
l’apertura di uno
sportello di
informazione e di
assistenza turistica
presso la cancelleria
comunale, la verifica a
scadenza annuale dello
stato delle misure
proposte nello studio,
l’organizzazione ogni
anno di una giornata
comunale sul turismo e
la costituzione di una
Commissione municipale
del Turismo.
Con
un’interrogazione del 24
gennaio 2006 il gruppo
del Guastafeste chiese
al Municipio quando e
come intendeva
realizzare le proposte
summenzionate, e
informò pure che gli
esperti dell’IMAT erano
disposti a partecipare
gratuitamente a
una serata informativa
per presentare lo studio
ai politici e agli
operatori turistici del
Comune. In data 17 marzo
2006 il Municipio
rispose negativamente a
tutte le nostre
richieste, dicendosi
possibilista solo per
quanto riguarda
l’organizzazione di una
giornata comunale sul
turismo e della
creazione di una
Commissione municipale
sul turismo
(ritenendo però, per
quest’ultima, che “un
parere preliminare dei
capigruppo sarebbe utile
prima di creare una tale
Commissione”).
Bene, nel
frattempo, dopo
un’ulteriore nostra
interpellanza, il
Municipio ci ha promesso
che una giornata
comunale sul turismo
verrà organizzata, pur
senza specificare
quando. Per quanto
invece riguarda la
creazione della
Commissione, visto che
nessuno si muoveva a
chiedere l’auspicato
parere ai capigruppo, a
due riprese ho chiesto
io ai miei colleghi di
far pervenire il loro
parere al Municipio, ma
questa semplice
richiesta, malgrado un
secondo “richiamo”, è
caduta nel vuoto senza
neppure una spiegazione
o una risposta se non
altro per educazione (
poi si parla tanto di
collaborazione fra i
gruppi…!).
Così mi
sono rivolto
direttamente al
capodicastero del
turismo, il vicesindaco
Brenno Canevascini
(PLR), invitandolo a
sollecitare lui una
risposta dai vari
capigruppo. Cosa che è
stata fatta il 7 giugno
con l’invio di un’email
nella quale, dopo aver
precisato che il
Municipio avrebbe
costituito la
Commissione solo qualora
vi fosse stato il parere
positivo dei gruppi, si
invitavano i capigruppo
a dire entro il 16
giugno se i rispettivi
gruppi
“ritenessero utile e
necessaria “ la
Costituzione della
Commissione.
Lo stesso
giorno anch’io inviai
un’email ai colleghi
capigruppo per difendere
l’opportunità e la
necessità di una simile
Commissione. Ecco il
testo integrale di
quella missiva :
“Onde
consentire ai capigruppo
una miglior valutazione,
desidero precisare che
la richiesta di creare
una Commissione
municipale del
turismo non è farina del
mio sacco, ma è una
delle proposte avanzate
dagli esperti dell'IMAT
e contenute nello studio
"Modello di sviluppo del
turismo di Losone" (che
potrete consultare sul
sito
www.ilguastafeste.ch)
alle pagine 70,
71,73,74, 76 e 83.
Ad
esempio, a pag. 73 si
legge :
"A
livello di
pianificazione
turistica, ci sembra
opportuno introdurre
anche a Losone
(sull'esempio seguito da
altri Comuni viciniori)
una Commissione
municipale del Turismo
(finora a Losone esiste
soltanto una Commissione
legislativa, organo
politico chiamato
sporadicamente a
formulare dei preavvisi
su mozioni e messaggi,
non composto da
specialisti del ramo)".
A pag. 83
si legge : "Il
successo di un modello
di sviluppo turistico
viene misurato dal grado
di implementazione delle
strategie e delle misure
proposte, che devono
essere costantemente
verificate dai
responsabili
dell'amministrazione
comunale, possibilmente
con la collaborazione
della Commissione
municipale del Turismo
(apolitica, e che quindi
rifugge dai contesti e
vincoli puramente
politico-istituzionali e
che comprenda
personalità attive in
tutti i settori
economici attivi a
Losone ed interessati
alle sorti del turismo.
Per questo lavoro, è
pensabile anche la
consulenza esterna da
parte di specialisti del
settore)".
Creare
una Commissione
municipale del turismo
non costa nulla (
a parte i gettoni di
presenza) e consente al
capodicastero del
turismo di poter contare
su un gruppo di
persone sensibili alle
problematiche del
turismo e competenti in
questa materia ,
che possono aiutarlo con
idee, suggerimenti,
pareri ecc. ( ad esempio
per l'allestimento della
Giornata comunale sul
turismo, o per proposte
atte a creare una
mentalità turistica nel
nostro Comune) :
un ruolo, questo , che
non può certo essere
espletato dalla
Commissione sul turismo
del CC, che ha
altri compiti .
Il
semplice fatto che venga
creata una simile
commissione è poi
importante dal profilo
psicologico e della
sensibilizzazione,
perchè costituisce
comunque un segnale che
per il nostro Comune il
turismo è importante
(102'000 pernottamenti
all'anno e un introito
di circa 22 milioni di
franchi all'anno per
l'economia locale non
sono una bazzecola ! ).
Nel caso
in cui questa
Commissione venisse
creata (come mi auguro)
propongo già fin d'ora
ai rappresentanti degli
altri partiti - visto
che toccherà ai partiti
designare i loro
rappresentanti in seno a
questa commissione -
di
trovarci assieme e di
stilare un elenco di
personalità losonesi
attive nei vari settori
economici più contatto
con il turismo
(albergatori, esercenti,
campeggiatori,
commercianti ecc.) in
modo da operare una
scelta non partitica ma
che tenga conto della
rappresentanza delle
varie categorie e della
competenza”
Ebbene, nel giro di una
settimana tutti i gruppi
politici (PLR,PPD, UDC e
Sinistra) – a parte
ovviamente quello del
Guastafeste con i Verdi
– han fatto sapere di
non ritenere né utile
né necessaria questa
Commissione, e proprio
stamane il capodicastero
del turismo (Canevascini)
mi ha comunicato via
email che “alla luce
del parere unanime dei
capigruppo “ ritiene
di “non dover forzare
la mano nel costituire
la Commissione del
Turismo”. Gli ho
risposto esprimendo la
mia delusione per questa
inspiegabile “congiura”
contro il turismo e
facendogli presente che
comunque la decisione di
nominare o meno una
Commissione municipale è
del Municipio e non del
Consiglio comunale o dei
partiti.
Spiace constatare che i
politici di Losone non
hanno a cuore il turismo
(di cui si ricordano
solo quando v’è da dare
qualche contributo al
patriziato per il golf…)
e spiace altresì
constatare che i
politici losonesi si
ritengono tutti dei
professori in materia e
non danno alcun credito
alle proposte degli
esperti dell’IMAT,
contrariamente a quanto
ad esempio fanno per
altri esperti che a
Losone pontificano in
materia di sistemazioni
stradali milionarie e di
nuovi concetti di
tassazione a peso dei
rifiuti…. Forse più che
cambiare la mentalità di
certi politici
bisognerebbe cambiare
qualche testa…ma per far
ciò bisognerà attendere
un ricambio
generazionale sperando
in un “raccolto”
migliore.
Ricordo che solo
negli ultimi mesi sei
mesi a Losone sono state
bocciate le proposte del
sottoscritto per
abbellire con le
bandiere dell’UE la via
di accesso a Losone
(malgrado che il nostro
movimento era disposto
ad assumersi il costo
dell’operazione, pari a
5'000 franchi), per
riscattare dal
Patriziato e poi
valorizzare la zona
balneare del Meriggio,
per ampliare la zona
alberghiera presso il
golf e ad Arcegno, e per
attuare sette proposte
dell’IMAT atte a
migliorare la mentalità
turistica della
popolazione.
Giorgio
Ghiringhelli
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