di Giorgio Ghiringhelli
IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO


                                                        Losone, venerdì 13 gennaio 2012

 

Ecco il comitato dell’iniziativa

“Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona”

 

 

Sarà composto di nove membri il comitato  dell’iniziativa costituzionale denominata “Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona” mirante ad aggregare 35 Comuni del Locarnese e del Bellinzonese.

 

Oltre al sottoscritto ci saranno ( in ordine alfabetico) il consigliere comunale di Locarno avv. Giuseppe  Cotti , il municipale di Bellinzona avv. Filippo Gianoni (il quale proprio negli scorsi giorni ha annunciato di non voler ripresentarsi per la carica di municipale alle prossime elezioni) ), il sindaco di Lugano arch. Giorgio Giudici , l’ex-sindaco di Minusio Remo Lardi (presidente dell’associazione di locarnesi favorevoli alle aggregazioni), il granconsigliere bellinzonese Mauro Minotti (membro della Commissione per le aggregazioni, nonché consigliere comunale di Bellinzona e candidato al Municipio), l’ex- Consigliere di Stato avv. Luigi Pedrazzini, il granconsigliere Giancarlo Seitz, di Agno (membro della Commissione per le aggregazioni),  il municipale di Losone Pietro Vanetti ( già membro della Commissione di studio per l’aggregazione dei Comuni della sponda destra della Maggia) .

 

Ecco le motivazioni addotte da Pedrazzini per la sua discesa in campo a favore dell’iniziativa :

 

Il lancio di un’iniziativa costituzionale appare al momento la sola via concreta per riaprire in tempi brevi un discorso che considero personalmente irrinunciabile, e cioè quello di dare al Bellinzonese e al Locarnese due nuove città forti e responsabili, espressioni di una visione territoriale coerente,  poli dinamici di sviluppo per il Cantone e per le regioni periferiche di riferimento. Sono consapevole che la via dell’iniziativa costituzionale presenta dei punti controversi, ma non vedo al momento altre strade per rilanciare un dibattito che ha valenza cantonale e non soltanto regionale. Se a tempo debito, e grazie a questa iniziativa Ghiringhelli, nasceranno proposte alternative capaci di perseguire il medesimo obiettivo, mi riservo la possibilità di sostenerle.        Ora è però importante partire e raccogliere il massimo numero di firme !”.

 

 Su La Regione del 10 gennaio 2011 il sindaco di Lugano, Giorgio Giudici, aveva invece motivato la sua adesione con queste parole :

 

“Ho deciso di aderire al comitato promotore per rimarcare che in questo Paese occorre muoversi; lamentarsi delle due differenti velocità tra Sopra e Sottoceneri non basta. E’ fondamentale avere un equilibrio tra le due realtà territoriali. Se manca la convinzione dei politici, allora magari è il momento che il popolo dica la sua. E a chi ci rinfaccia che Lugano non c’entra, posso anche dire che Lugano non ci metterà più il naso, ma in tal caso non ci metterà più nemmeno i soldi. Il discorso della perequazione finanziaria à preponderante e quindi l’argomento va affrontato anche sotto questo aspetto”.

 

Abbiamo espressamente evitato di includere nel comitato i sindaci dei Comuni per i quali si chiede l’aggregazione, e ciò spiega il motivo della loro assenza. Comunque ci ha fatto piacere leggere che il sindaco di Bellinzona, Brenno Martignoni, ha riservato un’accoglienza entusiastica a questa iniziativa “che farà fare un passo avanti decisivo all’intero Ticino”, e ci auguriamo di contare anche sull’attivo sostegno  di altri sindaci.

 

Le difficoltà di un’iniziativa costituzionale

 

Si potrebbe pensare che con un simile comitato sarà un gioco da ragazzi trovare le 10'000 firme che dovremo raccogliere in due mesi, fra il 20 marzo ed il 21 maggio. Eppure vi assicuro che non sarà cosi facile. Tanto per cominciare noi contavamo sulle elezioni comunali del 1. aprile per raccogliere firme davanti ai seggi elettorali di un’ottantina di Comuni in tutto il Cantone, ma finora abbiamo trovato solo una dozzina di persone ( di cui la metà dietro remunerazione : 1 franco per firma)   disposte a occupare queste bancarelle. Dove sono andati a finire quegli 8'736 cittadini che pochi mesi fa avevano votato a favore delle aggregazioni in undici Comuni del Locarnese ?

Poi va ricordato che in quindici Comuni ( fra cui Lugano e Mendrisio) le elezioni comunali sono state rinviate al 2013, e ciò ci farà perdere almeno 3'000 firme.

E infine va considerato che le regole in vigore in Ticino per la riuscita di un’iniziativa costituzionale sono le più restrittive di tutta la Svizzera . Basti pensare che se in Ticino si chiedono 10'000 firme (pari al 5% degli aventi diritto di voto) da raccogliere in due mesi , ecco quali sarebbero ad esempio le cifre per il Ticino se fossero in vigore le percentuali in uso in  altri Cantoni  : 1'600 firme da raccogliere in 6 mesi (Zurigo) , 4'200 firme  in 12 mesi ( Lucerna) , 4'800 firme in 18 mesi (Basilea Città), 8'000 firme in 12 mesi (Grigioni), 9'700 firme in 4 mesi (Ginevra). Proprio per portare il Ticino nella media nazionale, alcuni anni fa avevo lanciato un’iniziativa costituzionale denominata “Più potere al popolo con diritti popolari agevolati” che proponeva ad esempio di portare a quota 5'500 il numero delle firme (da raccogliere in 6 mesi) necessarie per la riuscita di un’iniziativa costituzionale. Ma nel marzo del 2007 l’iniziativa venne bocciata dal popolo per un soffio, con il 50,9% dei voti contrari.

 

E ora, specie a seguito della crescente difficoltà di trovare volontari che si mettano a disposizione per idealismo e dopo l’entrata in funzione del voto per corrispondenza che ha praticamente azzerato la possibilità di raccogliere firme davanti ai locali di voto in occasione di votazioni comunali, cantonali e federali, lanciare un’iniziativa costituzionale in Ticino è diventata un’impresa ardua e che richiede ingenti mezzi finanziari. Basti pensare che il preventivo di spesa per la preannunciata iniziativa “Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona” si aggira attorno ai 24'000 franchi, di cui 13'500 per la stampa e la spedizione di 91'000 formulari. Attualmente ci mancano circa 10'000 franchi per coprire i costi : finanziatori cercasi... (eventuali contributi vanno versati p.f. sul ccp  65-67871-6 intestato a movimento il Guastafeste, 6616 Losone, con la dicitura : contributo pro aggregazioni)

 

                                                        Giorgio Ghiringhelli, primo firmatario dell’iniziativa