Losone, 12 settembre 2011
Chi
vuol sabotare l’aggregazione
dei Comuni del Circolo delle
Isole ?
Lo scorso 16 agosto il
comitato che nel 2003 aveva
presentato l’istanza
popolare firmata da circa
800 cittadini che ha dato
avvio alla procedura di
aggregazione del Circolo
delle Isole aveva scritto al
consigliere di Stato Norman Gobbi per
sottolineare l’urgenza
di decidere la data
della votazione consultiva
per l’aggregazione dei
Comuni della Sponda destra
della Maggia (Losone, Ascona,
Brissago e Ronco s/Ascona) ,
in modo che tale votazione
potesse svolgersi al più
tardi entro la fine del
prossimo mese di novembre.
Perché proprio entro la fine
di novembre ? Perché fra
pochi mesi si terranno le
elezioni comunali, e in base
all’art.
6 a
della Legge sulle
aggregazioni e separazioni
dei Comuni revisionata dal
Gran Consiglio nel marzo
scorso ( e non ancora
entrata in vigore) il
CdS può rinviare di un anno
le elezioni generali
“se
entro la fine del mese di
novembre
che precede le elezioni
generali si è tenuta una
votazione consultiva con
esito favorevole in tutti i
Comuni”.
In poche parole una
votazione consultiva dopo
novembre non consentirebbe
più di rinviare di un anno
le elezioni in caso di
successo e dunque le
elezioni si svolgerebbero il
1. aprile 2012 (come
previsto) e l’eventuale
aggregazione decisa dal
popolo scivolerebbe di altri
quattro anni.
Sono trascorsi ormai 27
giorni da allora e nulla
ancora si è mosso. Il
fondato timore è che quando
da Bellinzona si decideranno
a prendere una decisione ci
si risponderà che ormai non
v’è più il tempo materiale
per organizzare una
votazione consultiva (con il
necessario corollario di
serate informative e di
opuscoli informativi) entro
la fine di novembre.
Si va sempre più rafforzando
la sgradevole impressione
che la strategia del
Consiglio di Stato
sia quella – già perseguita
negli ultimi anni - di
guadagnare tempo e rinviare
l’aggregazione dei Comuni
del Circolo delle Isole
nella segreta speranza che,
in caso di un voto
favorevole all’aggregazione
dei Comuni sulla Sponda
sinistra il 25 settembre , i
Comuni della Sponda destra
per non rimanere isolati
confluiscano
“spontaneamente” nella Nuova
Locarno.
Del resto l’ipotesi di un
simile “sabotaggio”
intenzionale si è
accresciuto dopo quanto ha
detto il consigliere di
Stato Manuele Bertoli ( che,
giova ricordarlo, è
domiciliato a Losone...) in
occasione della serata
informativa sulle
aggregazioni svoltasi lo
scorso 29 agosto a Muralto.
A chi si opponeva al
progetto aggregativo della
Sponda sinistra con il
pretesto che la fusione
doveva coinvolgere anche i
Comuni della Sponda destra,
Bertoli aveva risposto : “Fra
il non far nulla e il
compiere invece un primo
passo è di certo meglio
questa seconda possibilità.
In futuro altri Comuni
potranno sempre aggiungersi
all’agglomerato che nascerà,
rendendolo ancora più forte.
E verosimilmente sarà
quanto accadrà quando questo
treno partirà e in stazione
resteranno solo carrozze
sparse che, pur se di lusso
come può essere ritenuta
quella di Ascona, sentiranno
prima o poi la necessità di
agganciarsi al convoglio in
marcia”. (cfr. CdT del
31.8.2011) .
Questa
strategia non terrebbe però
conto dei legittimi e
sacrosanti diritti di quelle
centinaia di cittadini che
avevano sottoscritto
l’istanza d’aggregazione
presentata ben 8 anni fa,
nel 2003, cioè due anni
prima dell’istanza di
aggregazione presentata
sulla Sponda sinistra. Né
terrebbe conto della volontà
( espressa o desumibile)
della maggioranza dei
municipali e dei Consigli
comunali di Ascona e Losone
(cioé i due Comuni che,
assieme, contano l’80% degli
abitanti del comprensorio).
Ecco il
riepilogo delle prese di
posizione pervenute alla
stampa o al sottoscritto
dopo la lettera che il
Comitato promotore
dell’aggregazione ha scritto
lo scorso 16 agosto a Norman
Gobbi :
1)
A
Losone le sezioni o i gruppi
politici del PLR, dell’UDC e
del PPD ( che assieme al
Guastafeste detengono 29
seggi su 35 in Consiglio comunale e 6
seggi su
7 in
Municipio) si sono
pubblicamente espressi a
favore di una votazione
prima di dicembre.
2)
Il
gran consigliere Giorgio
Pellanda, sindaco di
Intragna , ha presentato
un’interrogazione al CdS
chiedendo che si voti subito
3)
In
risposta a certe critiche
espresse da Giorgio Pellanda
all’intenzione di certi
Municipi (“Basta
capricci...”) il municipale
asconese Francesco Ressiga
Vacchini ha inviato una
lettera ai giornali
ricordando che la
maggioranza dei municipali
di Ascona si era già
espressa ufficialmente nei
mesi scorsi per una
votazione subito,
addirittura in concomitanza
con quella prevista il 25
settembre sull’altra sponda
della Maggia
4)
Il Municipio di Brissago in
data 25 agosto ha scritto a
Gobbi ribadendo di
allinearsi alla proposta
formulata dalla Commissione
che aveva eseguito lo studio
di aggregazione di
organizzare la votazione
consultiva dopo le elezioni
comunali del 2012 (ndr.
da notare che la Commissione
in questione aveva solo il
compito di allestire lo
studio – e fra l’altro ci ha
impiegato 4 anni invece dei
12 mesi che le erano stati
assegnati dal CdS rendendosi
responsabile di parte
dei ritardi – e non ha
alcuna autorità in materia
di votazione consultiva)
5)
In
data 8 settembre il
presidente del CC di
Brissago, Michele Nicora, mi
ha scritto confermando a
titolo personale il suo
sostegno alla proposta di
votare subito ed
eventualmente di rinviare le
elezioni di un anno
E’
dunque evidente che qualcosa
non va e che a Bellinzona
non si vuol tener conto né
della volontà popolare dei
cittadini del Circolo delle
Isole che avevano
sottoscritto l’istanza
d’aggregazione , né della
maggioranza delle
autorità politiche
dei Comuni interessati,
e si preferisce giocare agli
apprendisti stregoni ..
In
passato il predecessore di Norman Gobbi (Luigi Pedrazzini) aveva
fatto di tutto per bloccare
prima e – dopo un ricorso
approvato dal Gran Consiglio
- ritardare poi l’iter della
procedura di aggregazione
del Circolo delle isole,
nella speranza – risultata
poi vana dopo il sondaggio
promosso un paio di anni fa
nel Locarnese dal CdS – di
poter realizzare subito la Grande Locarno . Dal
nuovo direttore del
Dipartimento delle
Istituzioni, che si è
guadagnato la fama di
“decisionista”, sarebbe
stato lecito attendersi una
maggior tempestività nel
rispondere alle giustificate
richieste del Comitato
petizionista, che di
pazienza ne ha dimostrata
fin troppa in questi lunghi
8 anni.
Giorgio Ghiringhelli
(promotore principale
delle istanze popolari di
aggregazioni presentate nel
Locarnese)