Interpellanza
Centro
balneare
regionale
: uno
scandalo
che
esige
chiarezza
!
Egregio
signor
sindaco,
gentile
municipale,
egregi
municipali,
con la
seguente
interpellanza
mi
riallaccio
a certe
preoccupanti
notizie
apparse
negli
scorsi
giorni
sulla
stampa
in
merito
ai costi
del
Centro
balneare
regionale
(CBR).
Qualcuno
storcerà
il naso
per il
fatto
che in
questa
interpellanza
uso il
termine
di
“scandalo”.
Ma , pur
comprendendo
che i
responsabili
della
CBR SA
siano
animati
dall’intenzione
di
rendere
sempre
più
attrattivo
il
progetto,
non si
deve
dimenticare
che
quando
si usa
denaro
pubblico
non si
deve
fare il
passo
più
lungo
della
gamba (Cardada
docet)
ed
é
intollerabile
che si
sfori
del 50%
il
preventivo,
e per di
più
informando
i Comuni
solo a
cose
fatte.
Onde
inquadrare
bene il
problema
mi
sembra
opportuno
ricordare
ai
vecchi e
ai nuovi
consiglieri
comunali
ciò che
il CC di
Losone
aveva
deciso
sei anni
fa.
Premessa
Il 13
ottobre
2003 il
CC di
Losone
aveva
approvato
( con il
sol voto
contrario
dell’allora
consigliere
Pietro Vanetti
) il
messaggio
municipale
no. 128
con il
quale si
chiedeva
di
approvare
la
partecipazione
del Comune di Losone alla costituenda società
anonima
CBR-Centro
Balneare
Regionale
SA e di
stanziare
il
relativo
credito
di
975'000
franchi
per
l’acquisto
delle
azioni.
In
quell’occasione
i
costi di
realizzazione
previsti
sottoposti
al
Consiglio
comunale
ammontavano
a
22'260'000
franchi,
di cui
14'760'000
coperti
grazie a
contributi
a fondo
perso e
prestiti
agevolati,
3'000'000
quale
capitale
di
partecipazione
conferito
da
Locarno
e
7'500'000
in
azioni
sottoscritte
dai 21
Comuni
membri
della SA
( fra
questi
non
v’era il
Comune
di
Ascona,
che
comunque
promise
di
versare
un
contributo
a fondo
perso
per la
realizzazione
e un
contributo
fisso
per 5
anni a
copertura
degli
eventuali
disavanzi
di
esercizio)
. La
ripartizione
del
capitale
azionario
venne
stabilita
in base
a una
chiave
di
riparto
che
teneva
conto
non solo
della
popolazione
residente
ma pure
dell’indice
di forza
finanziaria.
Ciò
spiega
come mai il Comune di Losone, allora
finanziariamente
forte,
si trovò
a
dover
sottoscrivere
azioni
per un
valore
complessivo
di
975'000
franchi,
divenendo
così il
principale
azionista
dopo
Locarno
(3'420'000
franchi)
e prima
di
Minusio
(700'000
franchi),
che pur
conta
2'000
abitanti
in più.
Certo
che se
si
dovesse
ricalcolare
oggi la
chiave
di
riparto
la
situazione,
a
seguito
del
degrado
delle
nostre
finanze,
sarebbe
ben
diversa...
Sempre
in
quell’occasione
i
costi
annui
previsti
sottoposti
al
Consiglio
comunale
ammontavano
a
2'457'000
franchi
( di cui
355'000
per
oneri
finanziari
e il
resto
per il
personale,
la
manutenzione
e il
consumo
energetico)
. I
ricavi
erano
invece
stimati
in
1'870'000
franchi,
di cui
200'000
derivanti
dagli
introiti
del bar,
del
ristorante
e del
negozio
e
1'672’000
derivanti
dalle
entrate
al Lido
estivo
(ipotizzate
in
150'000
contro
una
media
nei 5
anni
precedenti
di
130'000)
e dalle
entrate
alle
infrastrutture
balneari
al
coperto
(ipotizzate
in
135'000
contro
una
media
nei 5
anni
precedenti
di
41'000)
. Il
presumibile
disavanzo
annuo
ammontava
dunque
in base
a quelle
previsioni
a circa
584'000
franchi.
I Comuni
azionisti
si
accordarono
per
coprire
il
disavanzo
per un
periodo
iniziale
di 5
anni a
decorrere
dall’apertura
al
pubblico
del
nuovo
centro
(prevista
per il
prossimo
mese di
ottobre)
definendo
per
tutti
(ad
eccezione
di
Locarno
) un
ammontare
massimo.
In base
alla
chiave
di
riparto
il
Comune
di
Losone
dovrebbe
assumersi
il
14,725%
del
disavanzo
di
gestione
fino
a un massimo
di
74'300
franchi.
L’accordo
fra i
Comuni
prevedeva
che dopo
i primi
5 anni
la
garanzia
di
copertura
del
deficit
sarebbe
stata
oggetto
di una
nuova
negoziazione
(da
sottoporre
per
ratifica
ai
Legislativi)
e che
nel caso
di un
impegno
finanziario
insufficiente
di un
Comune
rispetto
alla
chiave
di
riparto
prevista
per i
primi 5
anni il
Comune
in
questione
potrebbe
perdere
il
diritto
a
disporre
di un
rappresentante
in seno
al CdA
della SA
e
potrebbe
pure
perdere
le
agevolazioni
tariffarie
attualmente
concesse
alle
persone
e alle
società
domiciliate
nello
stesso
( ad
esempio
le
tariffe
previste
a
partire
da
ottobre
varieranno
dagli 8
franchi
per gli
adulti
domiciliati
nei
Comuni
azionisti
agli 11
franchi
per gli
altri, e
da 4
franchi
per i
ragazzi
domiciliati
a 5
franchi
per gli
altri) .
Nel
messaggio
municipale
sottoposto
allora
al
Consiglio
comunale
si
specificava
pure che
in caso
di
necessità
(ad
esempio
costo
dell’investimento
superiore
a quanto
previsto)
il CBR
avrebbe
potuto
accendere
delle
cartelle
ipotecarie
per
finanziare
con
mutui
bancari
la
differenza,
e si
aggiungeva
:
“è
chiaro
che tali
eventuali
prestiti
avranno
conseguenze
negative
sul
conto
economico
della
società,
poiché
comporteranno
dei
costi
aggiuntivi
per gli
interessi
sui
capitali”.
Purtroppo
queste
paventate
conseguenze
negative
si sono
puntualmente
verificate.
Esplosione
dei
costi e
lacune
evidenziate
dal
Municipio di Minusio
Difatti
negli
scorsi
giorni
ho
appreso
dalla
stampa
che dai
22
milioni
inizialmente
previsti
il costo
dell’opera
è salito
a ben
33,5
milioni
(!)
e che a
seguito
di ciò
l’indebitamento
verso
terzi è
salito
da
1 a 9
milioni,
con
conseguenze
negative
pure sui
costi
annuali
di
gestione
! Tale
clamoroso
aumento
dei
costi è
stato
comunicato
ai
Comuni
azionisti
con la
distribuzione
di un
“business
plan”
avvenuta
poco
prima
dell’assemblea
degli
azionisti
svoltasi
nel
giugno
scorso.
A
rendere
noto
questo
ennesimo
scandalo
locarnese
è stato
il Municipio di Minusio
, il
quale,
in una
lettera
trasmessa
ai
consiglieri
comunali
di quel
Comune,
ha
deplorato
l’insufficiente
informazione
sull’evoluzione
del
progetto
e dei
costi
verso i
Comuni
azionisti
e ha
espresso
giustificate
riserve
verso
gli
ottimistici
dati
presentati
nell’ultimo
“business
plan”,
che per
far
quadrare
le cifre
ha
ipotizzato
un’affluenza
tale di
utenti
giudicata
dall’Esecutivo
minusiense
“semplicemente
esagerata
e
difficilmente
registrabile
con un
senso
reale
delle
cose”.
Inoltre
il
Municipio
ha
lamentato
nei
documenti
prodotti
finora
dalla
CBR SA
la
totale
assenza
di
un’analisi
dei
rischi,
in
contrasto
con le
nuove
disposizioni
del
Codice
delle
obbligazioni
in
materia
di SA.
Per
questi
motivi
il
delegato
di
Minusio
in seno
all’assemblea
degli
azionisti
aveva
formulato
un
voto
negativo
sui
conti
2008.
La CBR SA
sulle
orme
della
Cardada
Impianti
Turistici
SA ?
Questa
vicenda
assomiglia
per
molti
versi a
quella
verificatasi
in un
recente
passato
per il
rinnovamento
degli
impianti
di
risalita
di
Cardada.
Anche in
quell’occasione
i
responsabili
del
progetto
spesero
30
milioni
di
franchi
invece
dei 16
previsti
inizialmente;
anche in
quell’occasione
si
ipotizzò
un
numero
di
passeggeri
eccesivamente
ottimistico
(
170'000
all’anno).
In
realtà,
a
seguito
anche
delle
elevate
tariffe
di
trasporto
commisurate
all’entità
degli
investimenti,
il
numero
dei
passeggeri
si
rivelò
inferiore
di quasi
la metà
(
100'000)
facendo
sorgere
il
dubbio
che le
ottimistiche
cifre
stimate
fossero
state
deliberatamente
“gonfiate”
allo
scopo di
rendere
plausibile
una
copertura
dei
maggiori
costi.
In
realtà
sappiamo
come è
andata a
finire :
alla
fine i
conti
non sono
tornati
e senza
ulteriori
iniezioni
di
denaro
pubblico la Cardada Impianti
Turistici
SA
sarebbe
miseramente
fallita.
Succederà
la
stessa
cosa per
la CBR
SA
? E’
possibile
:
difatti
per far
meglio
quadrare
i conti
sono
state
decise
delle
tariffe
d’entrata
più
elevate
di
quelle
ipotizzate
in un
primo
tempo
(fino a
3 anni
fa il
prezzo
del
biglietto
di
entrata
per gli
adulti
era
previsto
in 7
franchi
per i
domiciliati
nei
Comuni
azionisti
e in 9
franchi
per gli
altri),
e dunque
v’è da
attendersi
che
molti
bagnanti
– specie
in
questi
periodi
di crisi
-
opteranno
per
altre
strutture
balneari
più a
buon
mercato
o
addirittura
gratuite
( si
pensi al
Lido di
Ascona)
, con
conseguenze
catastrofiche
sui
risultati
d’esercizio.
Quando
si fa il
passo
più
lungo
della
gamba,
sono
cose che
succedono...Ad
ogni
modo è
demoralizzante
vedere
come
dagli
errori
del
passato
non si
impara
mai
niente.
Informazione
: il
Municipio
ha
snobbato
la
chiara
volontà
espressa
dal CC
Va qui
ricordato
che a
Losone
come
altrove
l’accordo
raggiunto
fra i 21
Comuni
per la
realizzazione
del CBR
venne
salutato
come un
esempio
di come
si
poteva
collaborare
fra i
Comuni
pur
senza
necessariamente
giungere
a una
loro
aggregazione.
L’unica
voce
controcorrente
a Losone
fu
quella
del
gruppo
del
Guastafeste,
il quale
sostenne
invece
che
questo
progetto
era
invece
la
dimostrazione
di come
la
semplice
collaborazione
non
funzionasse
e di
come si
giustificassero
le
aggregazioni.
Difatti
non solo
ci erano
voluti
10 anni
, con
gran
spreco
di tempo
e di
energie,
per
mettere
d’accordo
tutti i
Comuni,
ma pure
si era
dovuto
optare
per una
soluzione
giuridica
(la
costituzione
di una
SA)
poco
trasparente
e poco
democratica
che non
garantiva
quasi
alcuna
possibilità
di
controllo
e di
interventi
correttivi
da parte
dei
Comuni e
in
particolare
dei
Legislativi.
Per
finire
anche il
nostro
gruppo,
pur
annunciando
di
turarsi
il
naso per
via
della
soluzione
giuridica
scelta,
aveva
approvato
il
messaggio
municipale
onde non
ritardare
ulteriormente
la
realizzazione
di
un’opera
comunque
necessaria
e da
tutti
condivisa.
Solo Pietro Vanetti , autore di
un
rapporto
di
minoranza
in cui
si
sollevavano
critiche
per il
mancato
coinvolgimento
dei
Legislativi
sia
prima
della
presentazione
del
messaggio
e sia
successivamente,
votò
contro.
Proprio
a
seguito
di
queste
sue
preoccupazioni
– che si
stanno
rivelando
quanto
mai
fondate
– la
maggioranza
della
Commissione
della
gestione,
nell’intento
di
attutire
le
conseguenze
negative
per il
Legislativo,
propose
un
emendamento
al
messaggio
municipale
che
venne
poi
accettato
dal
Consiglio
comunale
e che
suonava
così :
“il
Municipio
è tenuto
ad
informare
il
Consiglio
comunale,
in
occasione
dell’annuale
assemblea
o di
assemblee
straordinarie,
sugli
oggetti
in
discussione
e a
raccogliere
le
opinioni
dei
consiglieri”
Questo
emendamento
mirava
chiaramente
non solo
a
garantire
al
Consiglio
comunale
un
minimo
di
informazione
su
quanto
veniva
discusso
in seno
all’assemblea
degli
azionisti
( a
tutte le
assemblee
!) ma
pure a
far sì
che il
Municipio
potesse
tener
conto
dell’opinione
del
Legislativo
sugli
argomenti
in
discussione.
Ebbene,
questo
pur
legittimo
desiderio
è stato
snobbato
dal
Municipio
che in
tutti
questi
anni, se
la
memoria
non mi
tradisce,
non ha
mai
informato
né
tantomeno
consultato
il
Legislativo
sugli
argomenti
discussi
alle
assemblee
degli
azionisti
e non ha
presentato
uno
straccio
di
documento
(es.
“business
plan”) ,
limitandosi
in una o
due
occasioni
a
organizzare
un
incontro
con i
responsabili
della
CBR SA.
Ed è
piuttosto
mortificante
che un
consigliere
comunale
di
Losone
debba
apprendere
certe
importanti
notizie
grazie a
una
lettera
del
Municipio
di
Minusio
diffusa
dalla
stampa
anziché
direttamente
dal
proprio
Municipio.
Quali
conseguenze
per il
nostro
Comune e
i suoi
abitanti?
Eppure
quanto
sta
succedendo
potrà
avere
ripercussioni
finanziarie
negative
sia per
il
nostro
Comune e
sia per
gli
utenti
losonesi
del CBR.
Infatti
, visto
che i
disavanzi
d’esercizio
di
questo
stabilimento
saranno
probabilmente
assai
più
elevati
di
quanto
inizialmente
ipotizzato,
il
nostro
Comune
potrà
tranquillamente
mettere
in conto
almeno
per i
prossimi
5 anni
un’uscita
annuale
di
74'500
franchi,
pari al
contributo
massimo
pattuito
per far
fronte a
eventuali
disavanzi.
E
malgrado
le
tariffe
di
favore
per i
Comuni
azionisti,
anche
gli
utenti
losonesi
pagheranno
delle
tariffe
più
elevate
di
quelle
che
avrebbero
dovuto
pagare
se i
costi di
realizzazione
preventivati
fossero
stati
rispettati.
Inoltre,
trascorsi
questi 5
anni (
durante
i quali
eventuali
disavanzi
supplementari
oltre a
quelli
già
previsti
saranno
totalmente
a carico
di
Locarno)
si dovrà
rinegoziare
fra i
Comuni
azionisti
l’accordo
per la
ripartizione
dei
disavanzi
annuali,
e il
Comune
di
Losone
si
potrebbe
trovare
davanti
a
un’alternativa
piuttosto
imbarazzante
: o
accettare
di
assumersi
una
quota di
disavanzo
annuo
che
potrebbe
anche
essere
notevolmente
superiore
ai
74'000
franchi
attuali,
oppure –
cosa
francamente
intollerabile
per il
Comune
che dopo
Locarno
ha messo
più
soldi
nell’operazione
-
rischiare
di
essere
escluso
dal CdA
e di
perdere
le
agevolazioni
tariffarie
attualmente
concesse
ai
losonesi.
Diritto
di
controllo
e di
informazione
dei
Comuni
nelle SA
: che
fine ha
fatto la
mia
mozione
?
Prima di
passare
alle
domande
mi preme
ricordare
che il
16.4.08
avevo
presentato
una
mozione
con la
quale
chiedevo
che
venisse
allestito
un
regolamento
per fare
in modo
che
nelle SA
con
partecipazioni
pubbliche
venisse
inserito
nello
Statuto
il
diritto
di
controllo
e di
informazione
del
Comune
( e
dunque
dei suoi
organi :
Municipio,
Legislativo
e
Commissioni)
e il suo
diritto
ad avere
sempre
un
proprio
rappresentante
nel CdA,
nonché
per
stabilire
che
la
competenza
della
nomina
dei
delegati
all’assemblea
degli
azionisti
debba
sempre
essere
del
Legislativo.
Tale
proposta
era
stata
fatta a
seguito
della
decisione
sulla
partecipazione
del
Comune
di
Losone
alla
costituzione
della
Energie
Rinnovabili
SA (
costituzione
approvata
malgrado
talune
lacune
dello
Statuto
contrarie
agli
interessi
del
Comune
evidenziate
dal
nostro
gruppo e
che il
CC per
la
fretta
non
aveva
ritenuto
di
correggere)
e
conferma
tutta la
sua
validità
specialmente
dopo le
ultime
preoccupanti
notizie
provenienti
dalla
CBR SA.
Non è
dunque
con il
senno di
poi che
il
sottoscritto
solleva
ora
certi
problemi
!
Ebbene,
malgrado
l’evidente
importanza
della
mozione
nell’interesse
del
Comune e
la sua
attualità,
a
distanza
di 15
mesi il
Municipio
non ha
ancora
espresso
il suo
preavviso
facoltativo
( che in
base
alla LOC
dovrebbe
essere
espresso
entro 6
mesi...!
) e la
Commissione
della
Legislazione
non ha
ancora
dato
avvio
all’esame
di sua
competenza.
Visto
quanto
sopra
esposto
chiedo :
1)
Perché
il
Municipio
negli
ultimi
sei anni
non ha
informato
regolarmente
il CC (o
almeno
la
Commissione
della
Gestione)
sugli
oggetti
in
discussione
alle
assemblee
degli
azionisti
della
CBR SA e
non ha
mai
raccolto
le
opinioni
dei
consiglieri,
come
invece
espressamente
deciso
dal CC
al
momento
di
approvare
la
partecipazione
del
Comune
alla
costituenda SA ? Il Municipio
intende
ignorare
le
esigenze
di
informazione
del
Legislativo
anche in
futuro ?
2)
Chi è il
rappresentante
del
nostro
Comune
in seno
al CdA
della
CBR SA ?
L’interessato
ha
regolarmente
informato
il
Municipio
negli
ultimi
anni
sulle
modifiche
del
progetto
e sui
conseguenti
aumenti
di costo
?
3)
Chi ha
rappresentato
il
nostro
Comune
all’assemblea
degli
azionisti
svoltasi
nel
giugno
scorso ?
L’interessato
ha fatto
qualche
intervento
critico
sul
nuovo
“business
plan”
distribuito
poco
prima
dell’assemblea
e si è
unito al
rappresentante
del Comune di Minusio nel criticare
l’insufficiente
informazione
e nel
votare
contro i
conti
del 2008
?
4)
Non
ritiene
il
Municipio
che in
futuro
il
rappresentante
di
Losone
in seno
all’assemblea
degli
azionisti
debba
essere
nominato
dal
Legislativo
(cioè
l’organo
che per
definizione
è
chiamato
a
esercitare
il
controllo
sull’amministrazione)
anziché
dall’Esecutivo
?
5)
Visto
che il
nostro
Comune è
il
principale
azionista
della
CBR SA
dopo
quello
di
Locarno,
il
Municipio
ha già
preso
posizione
, e se
sì in
che modo
e in che
termini
, contro
la
scandalosa
crescita
dei
costi di
realizzazione,
contro
l’insufficiente
e
frettolosa
informazione
e contro
l’assenza
di
un’analisi
dei
rischi (
in
contrasto
con le
nuove
disposizioni
del
Codice
delle
obbligazioni
in
materia
di SA) ?
6)
Come
vien
giustificato
l’aumento
dei
costi da
22
milioni
a 33,5 ?
7)
Può il
Municipio
trasmettere
una
copia
del
recente
“business
plan” ai
gruppi
politici
e alla
Gestione
(ad es.
il
Legislativo
di
Locarno
è stato
informato
dal suo
Municipio
già in
giugno)?
8)
Alla
luce
anche
delle
tariffe
non
propriamente
popolari
che
verranno
applicate
per
l’entrata
al
centro
balneare,
ritiene
il
Municipio
che le
previsioni
in
materia
di
affluenza
allo
stesso
siano
eccessivamente
ottimistiche
o che
siano
realistiche
?
9)
Il
Municipio
condivide
i timori
sulle
possibili
conseguenze
per il
nostro
Comune e
per i
suoi
abitanti
nel caso
in cui i
disavanzi
annui
dovessero
essere
molto
più
elevati
di
quelli
previsti
?
10)
Perché
il
Municipio,
in barba
ai
termini
fissati
dalla
LOC,
non si è
ancora
espresso
sulla
mia
mozione
concernente
le SA ?
Intende
farlo
oppure
no ?
Distinti
saluti
Giorgio Ghiringhelli
|