di Giorgio Ghiringhelli


IL MOVIMENTO POLITICO CHE NON MOLLA MAI L'OSSO


POLITICA COMUNALE
INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

   Losone, 27 luglio 2009
Giorgio Ghiringhelli  
Via Ubrio 62
6616 Losone



Lodevole
Municipio di
Losone

                                                                     Interpellanza

 

Centro balneare regionale : uno scandalo che esige chiarezza !

 

Egregio signor sindaco,

gentile municipale, egregi municipali,

 

con la seguente interpellanza mi riallaccio a certe preoccupanti notizie apparse negli scorsi giorni sulla stampa in merito ai costi del Centro balneare regionale (CBR). Qualcuno storcerà il naso per il fatto che in questa interpellanza uso il termine di “scandalo”. Ma , pur comprendendo che i responsabili della CBR SA siano animati dall’intenzione di rendere sempre più attrattivo il progetto, non si deve dimenticare che quando si usa denaro pubblico  non si deve fare il passo più lungo della gamba (Cardada docet)  ed é intollerabile che si sfori del 50% il preventivo, e per di più informando i Comuni solo a cose fatte. Onde inquadrare bene il problema mi sembra opportuno ricordare ai vecchi e ai nuovi consiglieri comunali ciò che il CC di Losone aveva deciso sei anni fa.

 

Premessa

 

Il 13 ottobre 2003 il CC di Losone aveva approvato ( con il sol voto contrario dell’allora consigliere Pietro Vanetti ) il messaggio municipale no. 128 con il quale si chiedeva di approvare la partecipazione del Comune di Losone alla costituenda società anonima CBR-Centro Balneare Regionale SA e di stanziare il relativo credito di 975'000 franchi per l’acquisto delle azioni.

 

In quell’occasione i costi di realizzazione previsti sottoposti al Consiglio comunale ammontavano a 22'260'000 franchi, di cui 14'760'000 coperti grazie a contributi a fondo perso e prestiti agevolati, 3'000'000 quale capitale di partecipazione conferito da Locarno e 7'500'000 in azioni sottoscritte dai 21 Comuni membri della SA ( fra questi non v’era il Comune di Ascona, che comunque promise di versare un contributo a fondo perso per la realizzazione e un contributo fisso per 5 anni a copertura degli eventuali disavanzi di esercizio) . La ripartizione del capitale azionario venne stabilita in base a una chiave di riparto che teneva conto non solo della popolazione residente ma pure dell’indice di forza finanziaria. Ciò spiega come mai il Comune di Losone, allora finanziariamente forte, si trovò  a dover sottoscrivere azioni per un valore complessivo di 975'000 franchi, divenendo così il principale azionista dopo Locarno (3'420'000 franchi) e prima di Minusio (700'000 franchi), che pur conta 2'000 abitanti in più. Certo che se si dovesse ricalcolare oggi la chiave di riparto la situazione, a seguito del degrado delle nostre finanze, sarebbe ben diversa...

 

Sempre in quell’occasione i costi annui previsti sottoposti al Consiglio comunale ammontavano a 2'457'000 franchi ( di cui 355'000 per oneri finanziari e il resto per il personale, la manutenzione e il consumo energetico) . I ricavi erano invece stimati in 1'870'000 franchi, di cui 200'000 derivanti dagli introiti del bar, del ristorante e del negozio e 1'672’000 derivanti dalle entrate al Lido estivo (ipotizzate in 150'000 contro una media nei 5 anni precedenti di 130'000) e dalle entrate alle infrastrutture balneari al coperto (ipotizzate in 135'000 contro una media nei 5 anni precedenti di 41'000) . Il presumibile disavanzo annuo ammontava dunque in base a quelle previsioni a circa 584'000 franchi. I Comuni azionisti si accordarono per coprire il disavanzo per un periodo iniziale di 5 anni a decorrere dall’apertura al pubblico del nuovo centro (prevista per il prossimo mese di ottobre) definendo per tutti (ad eccezione di Locarno ) un ammontare massimo. In base alla chiave di riparto il Comune di Losone dovrebbe assumersi il 14,725% del disavanzo di gestione fino a un massimo di 74'300 franchi. L’accordo fra i Comuni prevedeva che dopo i primi 5 anni la garanzia di copertura del deficit sarebbe stata oggetto di una nuova negoziazione (da sottoporre per ratifica ai Legislativi) e che nel caso di un impegno finanziario insufficiente di un Comune rispetto alla chiave di riparto prevista per i primi 5 anni il Comune in questione potrebbe perdere il diritto a disporre di un rappresentante in seno al CdA della SA e potrebbe pure perdere le agevolazioni tariffarie attualmente concesse alle persone e alle società domiciliate nello stesso ( ad esempio le tariffe previste a partire da ottobre varieranno dagli 8 franchi per gli adulti domiciliati nei Comuni azionisti agli 11 franchi per gli altri, e da 4 franchi per i ragazzi domiciliati a 5 franchi per gli altri) .

 

Nel messaggio municipale sottoposto allora al Consiglio comunale si specificava pure che in caso di necessità (ad esempio costo dell’investimento superiore a quanto previsto) il CBR avrebbe potuto accendere delle cartelle ipotecarie per finanziare con mutui bancari la differenza, e si aggiungeva : “è chiaro che tali eventuali prestiti avranno conseguenze negative sul conto economico della società, poiché comporteranno dei costi aggiuntivi per gli interessi sui capitali”.

 

Purtroppo queste paventate conseguenze negative si sono puntualmente verificate.

 

Esplosione dei costi e lacune evidenziate dal Municipio di Minusio

 

Difatti negli scorsi giorni ho appreso dalla stampa che dai 22 milioni inizialmente previsti il costo dell’opera è salito a ben 33,5 milioni (!) e che a seguito di ciò l’indebitamento verso terzi è salito da 1 a 9 milioni, con conseguenze negative pure sui costi annuali di gestione ! Tale clamoroso  aumento dei costi è stato comunicato ai Comuni azionisti con la distribuzione di un “business plan” avvenuta poco prima dell’assemblea degli azionisti svoltasi nel giugno scorso. A rendere noto questo ennesimo scandalo locarnese è stato il Municipio di Minusio , il quale, in una lettera  trasmessa ai consiglieri comunali di quel  Comune, ha deplorato l’insufficiente informazione sull’evoluzione del progetto e dei costi verso i Comuni azionisti e ha espresso giustificate riserve verso gli ottimistici dati presentati nell’ultimo “business plan”, che per far quadrare le cifre ha ipotizzato un’affluenza tale di utenti giudicata dall’Esecutivo minusiense “semplicemente esagerata e difficilmente registrabile con un senso reale delle cose”. Inoltre il Municipio ha lamentato nei documenti prodotti finora dalla CBR SA la totale assenza di un’analisi dei rischi, in contrasto con le nuove disposizioni del Codice delle obbligazioni in materia di SA. Per questi motivi il delegato di Minusio in seno all’assemblea degli azionisti aveva formulato un voto negativo sui conti 2008.

 

La CBR SA sulle orme della Cardada Impianti Turistici SA ?

 

Questa vicenda assomiglia per molti versi a quella verificatasi in un recente passato per il rinnovamento degli impianti di risalita di Cardada. Anche in quell’occasione i responsabili del progetto spesero 30 milioni di franchi invece dei 16 previsti inizialmente; anche in quell’occasione si ipotizzò un numero di passeggeri eccesivamente ottimistico ( 170'000 all’anno). In realtà, a seguito anche delle elevate tariffe di trasporto commisurate all’entità degli investimenti,  il numero dei passeggeri si rivelò inferiore di quasi la metà ( 100'000) facendo sorgere il dubbio che le ottimistiche cifre stimate fossero state deliberatamente “gonfiate” allo scopo di rendere plausibile una copertura dei maggiori costi. In realtà sappiamo come è andata a finire : alla fine i conti non sono tornati e senza ulteriori iniezioni di denaro pubblico la Cardada Impianti Turistici SA sarebbe miseramente fallita. Succederà la stessa cosa per la CBR SA ? E’ possibile : difatti per far meglio quadrare i conti sono state decise delle tariffe d’entrata più elevate di quelle ipotizzate in un primo tempo (fino a 3 anni fa il prezzo del biglietto di entrata per gli adulti era previsto in 7 franchi per i domiciliati nei Comuni azionisti e in 9 franchi per gli altri), e dunque v’è da attendersi che molti bagnanti – specie in questi periodi di crisi - opteranno per altre strutture balneari più a buon mercato o addirittura gratuite ( si pensi al Lido di Ascona) , con conseguenze catastrofiche sui risultati d’esercizio. Quando si fa il passo più lungo della gamba, sono cose che succedono...Ad ogni modo è demoralizzante vedere come dagli errori del passato non si impara mai niente.

Informazione : il Municipio ha snobbato la chiara volontà espressa dal CC

 

Va qui ricordato che a Losone come altrove l’accordo raggiunto fra i 21 Comuni per la realizzazione del CBR venne salutato come un esempio di come si poteva collaborare fra i Comuni pur senza necessariamente giungere a una loro aggregazione. L’unica voce controcorrente a Losone fu quella del gruppo del Guastafeste, il quale sostenne invece che questo progetto era invece la dimostrazione di come la semplice collaborazione non funzionasse e di come si giustificassero le aggregazioni. Difatti non solo ci erano voluti 10 anni , con gran spreco di tempo e di energie, per mettere d’accordo tutti i Comuni, ma pure si era dovuto optare per una soluzione giuridica (la costituzione di una SA)  poco trasparente e poco democratica che non garantiva quasi alcuna possibilità di controllo e di interventi correttivi da parte dei Comuni e in particolare dei Legislativi. Per finire anche il nostro gruppo, pur annunciando di turarsi  il naso per via della  soluzione giuridica scelta, aveva approvato il messaggio municipale onde non ritardare ulteriormente la realizzazione di un’opera comunque necessaria e da tutti condivisa. Solo Pietro Vanetti , autore di un rapporto di minoranza in cui si sollevavano critiche per il mancato coinvolgimento dei Legislativi sia prima della presentazione del messaggio e sia successivamente, votò contro. Proprio  a seguito di queste sue preoccupazioni – che si stanno rivelando quanto mai fondate – la maggioranza della Commissione della gestione, nell’intento di attutire le conseguenze negative per il Legislativo, propose un emendamento al messaggio municipale che venne poi accettato dal Consiglio comunale e che suonava così :

 

“il Municipio è tenuto ad informare il Consiglio comunale, in occasione dell’annuale assemblea o di assemblee straordinarie, sugli oggetti in discussione e a raccogliere le opinioni dei consiglieri”

 

Questo emendamento mirava chiaramente non solo a garantire al Consiglio comunale un minimo di informazione su quanto veniva discusso in seno all’assemblea degli azionisti ( a tutte le assemblee !) ma pure a far sì che il Municipio potesse tener conto dell’opinione del Legislativo sugli argomenti in discussione.  Ebbene, questo pur legittimo desiderio è stato snobbato dal Municipio che in tutti questi anni, se la memoria non mi tradisce, non ha mai informato né tantomeno consultato il Legislativo sugli argomenti discussi alle assemblee degli azionisti e non ha presentato uno straccio di documento (es. “business plan”) , limitandosi in una o due occasioni a organizzare un incontro con i responsabili della CBR SA. Ed è piuttosto mortificante che un consigliere comunale di Losone debba apprendere certe importanti notizie grazie a una lettera del Municipio di Minusio diffusa dalla stampa anziché direttamente dal proprio Municipio.

 

Quali conseguenze  per il nostro Comune e i suoi abitanti?

 

Eppure quanto sta succedendo potrà avere ripercussioni finanziarie negative sia per il nostro Comune e sia per gli utenti losonesi del CBR. Infatti , visto che i disavanzi d’esercizio di questo stabilimento saranno probabilmente assai più elevati di quanto inizialmente ipotizzato, il nostro Comune potrà tranquillamente mettere in conto almeno per i prossimi 5 anni un’uscita annuale di 74'500 franchi, pari al contributo massimo  pattuito per far fronte a eventuali disavanzi. E malgrado le tariffe di favore per i Comuni azionisti, anche gli utenti losonesi pagheranno delle tariffe più elevate di quelle che avrebbero dovuto pagare se i costi di realizzazione preventivati fossero stati rispettati. Inoltre, trascorsi questi 5 anni ( durante i quali eventuali disavanzi supplementari oltre a quelli già previsti saranno totalmente a carico di Locarno) si dovrà rinegoziare fra i Comuni azionisti l’accordo per la ripartizione dei disavanzi annuali, e il Comune di Losone si potrebbe trovare davanti a un’alternativa piuttosto imbarazzante : o accettare di assumersi una quota di disavanzo annuo che potrebbe anche essere notevolmente superiore ai 74'000 franchi attuali, oppure – cosa francamente  intollerabile per il Comune che dopo Locarno ha messo più soldi nell’operazione - rischiare di essere escluso dal CdA e di perdere le agevolazioni tariffarie attualmente concesse ai losonesi.

Diritto di controllo e di informazione dei Comuni nelle SA : che fine ha fatto la mia mozione ?

 

Prima di passare alle domande mi preme ricordare che il 16.4.08 avevo presentato una mozione con la quale chiedevo che venisse allestito un regolamento per fare in modo che nelle SA con partecipazioni pubbliche venisse inserito nello Statuto il diritto di controllo e di informazione del Comune ( e dunque dei suoi organi : Municipio, Legislativo e Commissioni) e il suo diritto ad avere sempre un proprio rappresentante nel CdA, nonché per stabilire che la competenza della nomina dei delegati all’assemblea degli azionisti debba sempre essere del Legislativo. Tale proposta era stata fatta a seguito della decisione sulla partecipazione del Comune di Losone alla costituzione della Energie Rinnovabili SA ( costituzione approvata malgrado talune lacune dello Statuto contrarie agli interessi del Comune evidenziate dal nostro gruppo e che il CC per la fretta non aveva ritenuto di correggere) e conferma tutta la sua validità specialmente dopo le ultime preoccupanti notizie provenienti dalla CBR SA. Non è dunque con il senno di poi che il sottoscritto solleva ora certi problemi ! Ebbene, malgrado l’evidente importanza della mozione nell’interesse del Comune e la sua attualità, a distanza di 15 mesi il Municipio non ha ancora espresso il suo preavviso facoltativo ( che in base alla LOC dovrebbe essere espresso entro 6 mesi...! ) e la Commissione della Legislazione non ha ancora dato avvio all’esame di sua competenza.

 

Visto quanto sopra esposto chiedo :

 

1)      Perché il Municipio negli ultimi sei anni non ha informato regolarmente il CC (o almeno la Commissione della Gestione) sugli oggetti in discussione alle assemblee degli azionisti della CBR SA e non ha mai raccolto le opinioni dei consiglieri, come invece espressamente deciso dal CC al momento di approvare la partecipazione del Comune alla costituenda SA ? Il Municipio intende ignorare le esigenze di informazione del Legislativo anche in futuro ?

2)      Chi è il rappresentante del nostro Comune in seno al CdA della CBR SA ? L’interessato ha regolarmente informato il Municipio negli ultimi anni sulle modifiche del progetto e sui conseguenti aumenti di costo ?

3)      Chi ha rappresentato il nostro Comune all’assemblea degli azionisti svoltasi nel giugno scorso ? L’interessato ha fatto qualche intervento critico sul nuovo “business plan” distribuito poco prima dell’assemblea e si è unito al rappresentante del Comune di Minusio nel criticare l’insufficiente informazione e nel votare contro i conti del 2008 ?

4)      Non ritiene il Municipio che in futuro il rappresentante di Losone in seno all’assemblea degli azionisti debba essere nominato dal Legislativo (cioè l’organo che per definizione è chiamato a esercitare il controllo sull’amministrazione)  anziché dall’Esecutivo ?

5)      Visto che il nostro Comune è il principale azionista della CBR SA dopo quello di Locarno, il Municipio ha già preso posizione , e se sì in che modo e in che termini , contro la scandalosa crescita dei costi di realizzazione, contro l’insufficiente e frettolosa informazione e contro l’assenza di un’analisi dei rischi ( in contrasto con le nuove disposizioni del Codice delle obbligazioni in materia di SA) ?

6)      Come vien giustificato l’aumento dei costi da 22 milioni a 33,5 ?

7)      Può il Municipio trasmettere una copia del recente “business plan” ai gruppi politici e alla  Gestione (ad es. il Legislativo di Locarno è stato informato dal suo Municipio già in giugno)?

8)      Alla luce anche delle tariffe non propriamente popolari che verranno applicate per l’entrata al centro balneare,  ritiene il Municipio che le previsioni in materia di affluenza allo stesso siano eccessivamente ottimistiche o che siano realistiche ?

9)      Il Municipio condivide i timori sulle possibili conseguenze  per il nostro Comune e per i suoi abitanti nel caso in cui i disavanzi annui dovessero essere molto più elevati di quelli previsti ?

10)  Perché il Municipio, in barba ai termini fissati dalla LOC,  non si è ancora espresso sulla mia mozione concernente le SA ? Intende farlo oppure no ?

                                         

                                      Distinti saluti                                     Giorgio Ghiringhelli

 





 
Return To Top