Giorgio
Ghiringhelli
Via Ubrio 62
Losone, 15 dicembre 2010
6616 Losone
Onorando
Consiglio
comunale
di Losone
Mozione
Fissare nel ROD il criterio
di calcolo del carovita
per i dipendenti
Propongo che
l’art. 49 del ROD (Rincaro
annuo) venga modificato in
modo da stabilire un unico e
costante criterio per la
fissazione del rincaro
annuo, fermo restando che il
CC ha comunque sempre la
facoltà di decidere se
concedere solo una parte del
rincaro o se non concederlo
del tutto, e ciò in rapporto
alla situazione delle
finanze del Comune.
Motivazione
Cenno
storico : fin verso la metà
degli anni ’90 il ROD
fissava il rincaro annuo
degli stipendi in conformità
a quanto stabilito dal
Cantone per i suoi
dipendenti: poi un giorno
successe che l’autorità
cantonale, alle prese con
una crisi finanziaria,
decise di concedere
un’indennità di rincaro
parziale. Visto che a
quell’epoca le finanze
losonesi erano floride, in
data 18 dicembre 1995 la
Sinistra presentò così una
mozione con la quale si
proponeva che il Comune di
Losone in futuro non fosse
più vincolato ad adottare il
medesimo rincaro deciso a
livello cantonale e potesse
decidere autonomamente
“ e per rapporto alla
propria situazione
finanziaria”.
E difatti
successivamente il ROD fu
adattato in tal senso :
l’art 49 stabilisce infatti
che
“il rincaro dello stipendio
dei dipendenti comunali
viene deciso dal CC dopo
l’approvazione del conto
preventivo”.
Nel
Regolamento ci si è però
dimenticati di precisare
quale criterio va seguito
per il calcolo del rincaro.
A tal proposito, ad esempio,
la legge cantonale
concernente l’adeguamento
degli stipendi statali al
rincaro sancisce che tale
adeguamento
“è stabilito dal CdS al
1.gennaio di ogni anno,
sulla base dell’indice
nazionale mensile effettivo
dei prezzi al consumo di
novembre”
I Comuni non
sono ovviamente obbligati a
seguire il criterio adottato
dal Cantone e hanno completa
autonomia in materia, ma il
buon senso suggerisce
comunque di inserire nel ROD
le modalità di calcolo del
rincaro, e ciò in modo da
evitare confusioni e
malintesi, e anche per
evitare che da un anno
all’altro si passi ad
esempio da un criterio
basato sul confronto del
“rincaro medio annuo” (cioè
la somma degli indici
mensili da gennaio a
dicembre, divisa per 12) a
un criterio basato invece
sul confronto dell’indice
nazionale mensile effettivo
dei prezzi in un dato mese (
che potrebbe essere novembre
ma potrebbe anche essere
ottobre o settembre :
l’importante è che una volta
scelto il mese di
riferimento non lo si cambi
più).
A Losone,
invece, negli ultimi anni si
è cambiato spesso e
volentieri il sistema di
calcolo.
Per il 2008
, ad esempio, il Municipio
aveva proposto di adeguare
gli stipendi all’indice
nazionale dei prezzi al
consumo del mese di
settembre 2007 (101,1 punti)
per rapporto al mese
di novembre del 2006 (100,6
punti), con un rincaro dello
0,55%. Sarebbe stato più
corretto confrontare semmai
la situazione del settembre
2007 con quella dello stesso
mese dell’anno precedente
(100,3 punti), concedendo
così un rincaro dello
0,2%.
Oppure confrontare
la situazione del novembre
2007 (102,4 punti) con
quella del novembre 2006
(100,6 punti), concedendo
così un rincaro dell’1,8%.
Se invece ci
si fosse basati sul “rincaro
medio annuo”, allora il
rincaro per il 2008 avrebbe
dovuto essere dello
0,7%, pari alla
differenza fra il rincaro
medio annuale del 2007
(101,2 punti) e quello del
2006 (100,5 punti).
Per il 2009
il Municipio,
nell’intento di evitare
disparità di trattamento fra
i dipendenti in organico e
quelli sottoposti alla LORD
(docenti) , aveva invece
proposto di adeguarsi al
criterio utilizzato dal
Cantone (confronto fra
gli indici mensili effettivi
dei prezzi al consumo dei
mesi di novembre del 2007 e
del 2008) , con un rincaro
dell’
1,5% . Se ci si fosse
basati sul criterio del
rincaro medio annuo , tale
rincaro sarebbe ammontato al
2,4%. Da notare che in
quell’occasione la
Commissione della Gestione
aveva invece proposto per
motivi di risparmio di
concedere un rincaro pari a
solo
l’1%,
ma il Consiglio comunale –
per un paio di voti di
differenza – approvò la
proposta municipale.
Quell’episodio dimostra non
solo che il CC ha e deve
continuare ad avere completa
autonomia di decidere anche
eventuali tagli totali o
parziali al rincaro, ma che
non molto tempo fa
(in questa stessa
legislatura) la maggioranza
della Commissione della
Gestione e quasi la metà del
Consiglio comunale erano
favorevoli a una riduzione
del carovita, che non deve
quindi essere una sorta di
tabù.
Per il 2010
con il criterio utilizzato
dal Cantone si avrebbe avuto
un rincaro pari allo
0%
, mentre che con il
criterio del rincaro medio
annuo tale rincaro sarebbe
ammontato a
– 0,5%.
Per il 2011
il Municipio ha cambiato in
un primo tempo il criterio
di calcolo sia rispetto al
2008 e sia rispetto al 2009
, per poi tornare a proporre
di adeguarsi al sistema
utilizzato dal Cantone.
In un primo tempo,
nel messaggio sui conti
preventivi 2011 che reca la
data del 28 settembre 2010,
il Municipio aveva infatti
proposto un adeguamento al
rincaro dello
0,8%, corrispondente più
o meno alla differenza fra
il “rincaro medio annuo” del
2009 (103,2 punti) e il
“rincaro medio annuo”
calcolato sui primi otto
mesi del 2010 (103,9 punti)
. Ma poi, durante la prima
seduta del Consiglio
comunale del 13 dicembre
scorso dedicata all’esame
dei conti preventivi 2011 ,
il sindaco ha annunciato che
nel frattempo il rincaro era
sceso allo
0,3% . In realtà non è
il rincaro a essere sceso
(perché con il criterio del
rincaro medio annuo adottato
dal Municipio nel suo
messaggio esso
è rimasto attorno
allo
0,7%), bensì è il
Municipio che per qualche
suo motivo ha deciso
all’ultimo momento di
cambiare criterio e di
riallinearsi
a quello adottato
dallo Stato (cioè :
confronto fra novembre 2010
e novembre 2009) e di
proporre lo stesso rincaro
concesso ai dipendenti del
Cantone, cioè per l’appunto
lo
0,3%. Se il confronto
mensile dell’indice fosse
stato effettuato in
settembre anziché in
novembre , si avrebbe
avuto un rincaro
dello
0,2%.
Mi sembra
evidente che cambiare ogni
anno il sistema di calcolo
del criterio,
magari per applicare
di anno in anno il criterio
che in quel momento è il più
favorevole al Comune o ai
dipendenti, non è una cosa
seria, perché un confronto
per essere valido e
attendibile deve sempre
essere basato sugli stessi
parametri. Poi se il
Municipio, o la Commissione
della Gestione o qualche
consigliere comunale, per
motivi di risparmio, vuol
proporre di concedere solo
una parte del rincaro
calcolato sulla base di
questi parametri, o di non
concederlo del tutto,
ciò è perfettamente
lecito : ma comunque i dati
di partenza su cui si
discute devono essere
calcolati in modo corretto e
sempre con lo stesso
criterio, che a sua volta va
ben specificato nel ROD in
modo da evitare fantasie,
improvvisazioni e malintesi.
A mio
parere, visto che
normalmente il Municipio
licenzia il messaggio sui
preventivi verso la fine di
settembre o l’inizio di
ottobre, sarebbe corretto
precisare nel regolamento
che l’adeguamento degli
stipendi è stabilito dal
Consiglio comunale su
proposta del Municipio ,
tenendo conto della
situazione finanziaria del
Comune,
sulla base dell’indice
nazionale mensile effettivo
dei prezzi al consumo di
settembre.
Se si
volessero evitare disparità
di trattamento fra i
dipendenti in organico e
quelli che invece dipendono
dalla LORD (i docenti) ,
allora basterebbe
specificare nel ROD che il
Comune si adegua al rincaro
adottato per gli impiegati
statali (e basato come detto
sull’indice nazionale
mensile effettivo dei prezzi
al consumo di novembre), ma
ciò è proprio quanto era in
vigore fino a una quindicina
di anni fa e che era stato
modificato su proposta della
Sinistra per consentire al
Comune di tener conto della
sua situazione finanziaria e
di riconoscere se del caso
ai propri dipendenti in
organico un rincaro
superiore a quello versato
dal Cantone ai docenti,
sancendo così de facto la
possibilità di una disparità
di trattamento fra
dipendenti del Comune.
A rigor di
logica, visto che la
situazione finanziaria del
Comune è notevolmente
peggiorata rispetto ad
allora, si dovrebbe
continuare a mantenere il
principio di non seguire in
modo automatico le scelte
adottate dal Cantone e di
tener conto della
situazione delle finanze
comunali nell’applicazione
del rincaro, anche se i
dipendenti in organico
dovessero risultare
svantaggiati rispetto ai
docenti. La “parità di
trattamento” fra dipendenti
in organico e docenti non
deve quindi condizionare le
scelte comunali in materia
di rincaro né deve essere
invocata solo quando fa
comodo.
Un altro
possibile criterio per il
calcolo del rincaro
potrebbe essere
quello del “rincaro medio
annuo” , ma siccome questo
criterio richiede la
conoscenza degli indici
mensili da gennaio a
dicembre, ciò non
consentirebbe un calcolo
preciso prima dell’inizio
del mese di gennaio ( quando
i conti preventivi sono
generalmente già stati
approvati). Per cui tutto
sommato il criterio di un
rincaro calcolato sulla base
dell’indice nazionale
mensile effettivo dei prezzi
al mese di settembre appare
il più indicato per i tempi
procedurali del nostro
Comune , ovviamente con la
clausola che il Consiglio
comunale è comunque libero
di ridurre il rincaro così
calcolato , in modo da poter
tener conto della situazione
finanziaria del Comune.
Collegiali
saluti
Giorgio Ghiringhelli