Losone, 6 luglio 2012
Grande Bellinzona :
bravi, avanti così !
Nella
mia veste di promotore
dell’iniziativa popolare
mirante a creare due
nuove città nel
Sopraceneri mediante
l’aggregazione di 17
Comuni del Bellinzonese
e 18 del Locarnese sono
rimasto piacevolmente
sorpreso nell’apprendere
che ben 10 Comuni del
Bellinzonese , ai quali
nei prossimi mesi
potrebbe aggiungersene
qualche altro, si son
dichiarati favorevoli a
inoltrare al Cantone
entro i prossimi quattro
mesi una formale
richiesta di
aggregazione. Finalmente
dopo anni di studi ecco
che si sta per compiere
l’unico passo concreto
che conta...
Quando
il 15 marzo scorso ( 5
giorni prima del lancio
della mia iniziativa)
era stato presentato lo
studio di fattibilità
che per il Bellinzonese
prospettava tre
possibili scenari
aggregativi, l’ipotesi
di una fusione immediata
dei 17 Comuni del
distretto venne scartata
dai responsabili in
quanto ritenuta
irrealistica. Si disse
che un cambiamento tanto
radicale sarebbe stato
difficilmente gestibile
e per questo motivo si
preferì puntare sullo
scenario che prevedeva
la creazione di un polo
forte attorno alla
capitale per poi
coinvolgere altri Comuni
in tappe successive.
Proprio per questo
motivo la mia iniziativa
fu avversata durante la
raccolta delle firme da
alcuni politici
bellinzonesi, con
il pretesto che non
volevano farsi imporre
l’aggregazione da tutto
il Cantone, e nessuno (
a parte l’ex-sindaco di
Bellinzona) spese
qualche parola a sua
favore.
Bene,
oggi si scopre che lo
scenario ritenuto
irrealistico e poco
gestibile tre mesi fa
sta diventando molto
reale, con
gran soddisfazione di
tutti gli interessati ,
e si scopre che
l’ iniziativa che
chiede di creare d’un
sol colpo
la Grande Bellinzona
andava nella direzione
giusta. Bastava crederci
ed essere lungimiranti !
Mi piace pensare che a
dare la “scossa” agli
amministratori comunali
e indurli
a fare subito il gran
balzo, anziché procedere
a piccoli passi,
abbia contribuito
proprio il successo
(11'558 firme) ottenuto
dall’ iniziativa .
A questo
punto mi auguro
che nei prossimi
quattro mesi anche gli
altri 7 Comuni che non
si sono ancora decisi a
compiere lo storico
passo colgano questa
opportunità per salire
sul treno della Grande
Bellinzona, dando
così una bella lezione
di concretezza ai Comuni
del Locarnese, ove nulla
ancor si muove.
Qualora la Grande Bellinzona
dei 17 Comuni dovesse
nascere spontaneamente,
prima ancora che la mia
iniziativa venga messa
in votazione popolare,
sarei il primo a
rallegrarmene. Non so se
a quel punto sarebbe
possibile “scorporare”
dal testo
dell’iniziativa la parte
che chiede
l’aggregazione dei
Comuni del Bellinzonese
ma, anche se
tecnicamente non fosse
più possibile , per la Grande Bellinzona
non cambierebbe nulla
in caso di
voto cantonale
negativo (
difatti l’aggregazione
già sancita
spontaneamente
si farebbe
comunque ma senza
iscrizione nella
Costituzione cantonale)
e in
caso di voto positivo
verrebbero
unicamente aggregati
alla nuova Città i pochi
Comuni che non
l’avessero ancora fatto
spontaneamente. In
ogni caso la votazione
avrebbe però ancora una
notevole importanza per
il Locarnese, che
rimarrebbe l’unico
agglomerato urbano del
Cantone a non essersi
ancora unito.
Giorgio Ghiringhelli,
promotore
dell’iniziativa sulle
aggregazioni
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