Losone, 16 settembre
2006
Caso Barchee e PLR : i
nodi che vengono al
pettine…
In un comunicato
riportato sabato dalla
stampa il PLR di Losone
è tornato all’attacco
sul “tanto discusso caso
Barchee” puntando
l’indice sulla
licenzia edilizia
rilasciata dal Municipio
e sollevando la
questione etica e
morale. Il PLR rileva
che legalizzare un abuso
significa dare il via
libera a speculatori e
intrallazzatori edilizi,
e invoca una “ferma e
decisa” risposta
dal CdS per non creare
un pericoloso
precedente. Il discorso
non fa una grinza.
Peccato però che di
“pericolosi precedenti”
a Losone ve ne sono già
stati diversi negli
ultimi anni…e dunque
l’allarme arriva quando
i classici buoi sono già
usciti dalla stalla. In
quelle occasioni le
uniche voci che si erano
levate per denunciare i
vari abusi,
nell’interesse di tutta
la collettività,
provenivano dal gruppo
del Guastafeste. Non
solo, ma anziché semmai
godere dell’appoggio
degli altri partiti,
venivamo rimproverati da
alcuni di essi, anche
dal PLR, di fare
attacchi personali e di
guastare il clima
politico. Insomma,
finivamo noi sul banco
degli imputati ! A
quell’epoca, quando il
sindaco era PLR, ed in
particolare era la
stessa persona che oggi
in veste di semplice
cittadino e confinante
con il complesso Barchee
denuncia ad alta voce e
a suon di ricorsi
l’abuso edilizio,
nessuno si poneva la
questione etica e
morale. Erano
tempi in cui municipali
e alti esponenti del
Patriziato erano
coinvolti in abusi
edilizi legati alla
costruzione e alla
gestione di gigantesche
discariche; erano i
tempi in cui una ditta
di una potente famiglia
locale poteva
impunemente costruire su
un terreno fuori dalla
zona edificabile di
proprietà patriziale un
muraglione abusivo lungo
40 metri e alto sette,
per il quale il
Municipio, anziché
intervenire con
fermezza, non solo
rilasciava una licenza
edilizia in sanatoria
malgrado il parere
contrario del
Dipartimento del
Territorio, ma
addirittura – calandosi
nel ruolo di avvocato
difensore di chi aveva
commesso l’abuso -
ricorreva contro la
successiva decisione del
Consiglio di Stato di
annullare questa
licenza; erano i tempi
in cui il Patriziato
realizzava in modo del
tutto abusivo un
posteggio per una
quarantina di auto
accanto al Club house
del golf e il Municipio,
seppure messo al
corrente dell’abuso
dall’Ufficio tecnico,
decideva di chiudere non
uno ma due occhi; erano
i tempi in cui
l’ex-sindaco PLR, a quel
giornalista che gli
chiedeva il perché di
certi mancati controlli,
si giustificava dicendo
che “a Losone il Comune
non mette il becco in
quel che fa il
Patriziato” (Patriziato
di cui vicepresidente
era ed è quel municipale
capodicastero del
territorio che ora viene
attaccato dal PLR per i
suoi conflitti di
interesse nel caso
Barchee…). Ecco, se quel
sindaco ( e quel
Municipio), invece di
prendersela con chi
denunciava questi abusi,
lo avesse sostenuto
facendo così il proprio
dovere e avesse fatto
rispettare le leggi per
garantire pari
trattamento a tutti i
losonesi, oggi forse non
dovrebbe subire le
conseguenze di quel
malandazzo che lui
stesso ed i suoi
colleghi avevano
contribuito a far
prosperare. Chi la fa,
l’aspetti ! E’ proprio
vero che prima o poi
tutti i nodi vengono al
pettine…Per cui – e lo
dico senza ironia e
senza spirito polemico -
fa piacere vedere oggi
quell’ex-sindaco ergersi
a difensore della
legalità, e fa piacere
vedere il PLR che gli va
dietro, ma questi slanci
di moralità legati a un
caso che tocca da vicino
gli interessi
dell’ex-sindaco
sarebbero più credibili
se essi avessero il
coraggio di riconoscere
pubblicamente le proprie
responsabilità del
passato e di ammettere
che quel “rompiscatole”
che in tutti i modi
avevano tentato di
demonizzare… aveva
ragione !
Giorgio Ghiringhelli,
coordinatore del
Guastafeste
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